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Chitarra accordata e intonata
di [user #15791] - pubblicato il

Diversi articoli nelle riviste spiegano come intonare la chitarra, e la procedura per accordare la chitarra è nel secondo paragrafo di tutti i metodi di chitarra (il primo di solito racconta che la chitarra ha le corde, i tasti e le meccaniche). Anche qui troverete riassunte brevemente queste procedure... con qualcosa di nuovo (spero). Mi sono chiesto se quel che si legge è giusto, o semplicemente così fan tutti. Vi esporrò le cause di tanti problemi sull'intonazione della chitarra e alcune variazioni personalizzate che uso nel setup del mio strumento, sperando di ricevere preziosi suggerimenti dalla comunità di Accordo. Dato che ci siamo, fissiamo i termini.
Intonata o accordata?
Tutti gli strumenti a corda necessitano di accordatura, cioè variare la tensione delle corde finché producono le note prefissate. Lo stesso si applica anche per strumenti a membrana. Nella chitarra è il suonatore che gira le chiavette fino a ottenere la nota voluta, mentre per esempio nel pianoforte il lavoro è fatto dall'accordatore, un mestiere avvolto da un'aura di misteriosi segreti, tanto che mi dicono che non sia possibile accordare decentemente un pianoforte solo con l'accordatore elettronico.

Se dunque prendo il mio accordatore e "tiro" le sei corde fino ad azzerare la lancetta ho una chitarra intonata? La risposta è no, e capire questo concetto  è il passo più importante per fare un po' di luce sull'intonazione. La differenza fondamentale tra la nostra chitarra e un pianoforte è che in quest'ultimo ogni corda è precisamente accordata per fare una sola nota. Ciò, ripetuto per tutti i tasti, porta ad avere un pianoforte intonato (e accordato).

Nella chitarra ogni corda ha il compito di produrre note per due ottave (24 tasti). Garantire che il MI basso sia accordato non garantisce che il FA ottenuto premendo la stessa corda al primo tasto sia "corretto". Quindi con la frase "intonare una chitarra" intendo (in questo articolo) garantire che le note siano il più possibile corrette lungo tutta la tastiera e per tutte le corde. Se non vi crea fastidio, esasperando il concetto, dico che una chitarra può essere scordata ma intonata, almeno per come intendo io la parola.
Note e scale
Come avete letto ho parlato di note "corrette" o "precise", ma che significa? Volendo essere tecnici, quanti Hertz corrispondo alla frequenza di un La, un Do, e chi lo decide? La storia è molto lunga (potremmo arrivare all'antica Grecia)... vediamo di fare un rapidissimo sunto dei concetti base.

L'intervallo su cui non ci sono dubbi è l'ottava, cioè le note in cui la frequenza della più acuta è esattamente il doppio dell'altra, e hanno lo stesso nome.

Cantando la scala Do Re Mi Fa Sol La Si Do che ci hanno insegnato da bambini, i due Do (iniziali e finali) costituiscono l'intervallo di ottava. Le due note, sentite assieme, risultano omogenee e senza battimenti. Il battimento è un fenomeno psicoacustico (tradotto: del nostro orecchio + cervello): due note leggermente "sfasate" suonate assieme sembrano una nota sola con sovrapposta una oscillazione a bassa frequenza (la differenza tra le due frequenze). Questo finché le note sono sufficientemente intonate tra loro. Solo oltre una certa differenza l'orecchio percepisce le due note distinte e dissonanti. (per fortuna aggiungo io, altrimenti tutta la musica ci sembrerebbe dissonante!). Questa soglia minima di distinguibilità viene detta "banda critica".
Fissati i due estremi della scala, decido di dividerla in dodici "gradini", i semitoni (è così... non so bene il percorso con cui ci si è arrivati, ma sono dodici). Un "gradino" corrisponde alla distanza di due note tra un tasto e l'altro della chitarra. E qui nascono i problemi... L'idea più facile sembra essere quella di fare dodici gradini uguali, stranamente ci si è arrivati dopo secoli di tentativi. Perché? Semplicemente perché i greci hanno ascoltato piuttosto che pensato, e perché la matematica all'epoca dei greci era un po' più semplice rispetto a oggi. Facendo la questione molto breve, le note suonano "bene" assieme (senza battimenti) se il rapporto tra le loro frequenze è 'semplice' (metà, due terzi, 3/4 etc). Il problema è che i gradini della divisione in 12 parti uguali non coincidono mai correttamente questi rapporti semplici. Allora , direte voi, niente più gradini tutti uguali, ma solo rapporti semplici e siamo a posto.

Il problema nasce quando si vuole suonare in più tonalità uno strumento. Se per esempio ho impostato i rapporti semplici partendo dal DO, suonando una scala di RE i rapporti non sono più corretti. La divisione in 12 semitoni uguali sacrifica tutte le tonalità allo stesso modo, nel senso che nessuna avrà mai quei rapporti semplici tanto naturali all'orecchio, ma nemmeno nessuna suonerà meglio o peggio rispetto alle altre. Questo purtroppo è un compromesso inevitabile... e nella chitarra di compromessi ce ne sono molti. Se volete approfondire l'argomento, consultate i link in fondo all'articolo.
La chitarra
Come già detto, le note della chitarra sono prodotte da una stessa corda accorciandone la lunghezza premendo sui tasti. Da quel che so io, la divisione 'uguale' dei dodici semitoni è quella usata nel calcolo della posizione dei tasti. Allora tutto bene? No, purtroppo. Le formule usate per i calcoli (che trovate raccolte bene in un altro post di Accordo) sono 'teoriche', nel senso che non considerano diversi fattori tra cui:
1) Premendo la corda contro il tasto, le si fa cambiare la tensione (forma una v dove viene premuta, allungandola rispetto alla posizione di riposo a vuoto che è una linea retta dal ponte al capotasto). Anche supponendo di calcolare questo effetto , ogni chitarrista preme a modo suo (e diversamente lungo la tastiera e sulle diverse corde). Perciò meglio non fare casino e lasciar perdere.
2) Le sei corde sono molto diverse tra loro (cambiano tensioni e diametri), quindi una formula 'giusta giusta' per la corda SOL potrebbe non andare per il Mi basso. Visto che i tasti sono barrette dritte, la posizione dovrà essere il miglior compromesso per sei corde (yamaha ha fatto una chitarra coi tasti a 'S').
3) Il manico non è dritto ma leggermente curvo per non 'frustare'.
4) Usura non uniforme delle corde
...senza considerare tolleranze (o errori) di produzione, usura dei tasti e mille altri problemi che i chitarristi. A dire il vero si dice che alcuni costruttori abbiano nel tempo apportato correzioni al posizionamento dei tasti che mitigano questi difetti.
Allora come fanno le chitarre a suonare tutto sommato bene (vedi Hendrix, SRV, etc). Si usa una 'compensazione', cioè alle formule si aggiunge una sorta di 'correzione spannometrica'. In cosa consiste? Nella possibilità che la lunghezza delle sei corde sia leggermente diversa tra loro. Lo vedete nelle chitarre elettriche che hanno le 'sellette' del ponte scalate, e nelle chitarre acustiche dove l'osso del ponte è leggermente inclinato rispetto ai tasti (guardando la chitarra frontalmente).
 
Chitarra accordata e intonata
Intonare la chitarra - procedura standard
Intonare la chitarra consiste nell'usare al meglio le possibilità di regolazione offerte dalla compensazione al ponte. Sull'elettrica si traduce nel regolare le viti o brugole che controllano la lunghezza della corda, nella chitarra acustica/classica significa (ahinoi) usare lime, pinze etc. (io non lo so fare...) Tutte le operazioni vanno fatte DOPO aver assestato il setup generale dello strumento (altezza delle corde, inclinazione e curvatura del manico, etc) e assolutamente dopo aver montato e 'stirato' corde nuove.

Potrete trovare molti articoli a riguardo. Consiglio che il lavoro di fondo vada fatto fare da un buon (e onesto) liutaio. Ritengo però che soprattuto nell'elettrica (vista la maggior semplicità dell'operazione), saper regolare l'intonazione sia importante per poter ottimizzare il proprio strumento rispetto al tipo di corde che preferiamo, forza nel 'tastare' le corde, accordatura tipicamente usata. Se andate dal liutaio portategli anche una muta di corde nuove del tipo che userete, e fategli regolare la chitarra per quelle!
La procedura 'da manuale', da ripetere per le sei corde, è questa: con l'accordatore, accordare la corda a vuoto.

Premere la corda al dodicesimo tasto e suonare la nota. Se l'accordatore dice che la nota è calante (più grave) rispetto a quella a vuoto, accorciare la lunghezza della corda. Se l'accordatore dice che la nota è crescente (più acuta) rispetto a quella a vuoto, allungare la lunghezza della corda.

Ripetere l'operazione più volte finché la nota al 12-mo tasto è accordata con quella a vuoto.

Con accorciare o allungare la lunghezza della corda intendo spostare il punto di contatto sul ponte della chitarra con i meccanismi che questo prevede.

Nei ponti tipo Fender o Gibson solitamente c'è una vite di regolazione orizzontale rispetto al piano delle corde, nei ponti tipo Floyd Rose è necessario 'sbloccare' le sellette tenute da un bulloncino (verticale stavolta), effettuare lo spostamento, e ri-bloccarle nella nuova posizione. In entrambi i casi consiglio di effettuare spostamenti minimi (un millimetro o meno), sempre dopo aver allentato la corda (specie nei Floyd), quindi riaccordare e ri-controllare. Inoltre è importante applicare la pressione 'normale' che si usa sulle corde quando si premono i tasti, e controllare l'accordatura con la chitarra nella normale posizione per suonare, non stesa, visto che la gravità può spostare (di poco) l'assetto di ponti vibrato tipo Floyd.
Intonare la chitarra - si può fare di meglio?
Anche se l'accordatore dice 'tutto bene' al 12-mo tasto, spesso e volentieri suono un accordo di MI aperto, poi un SOL (quelli 'da spiaggia' per capirci) e il SOL è poco piacevole (o almeno meno piacevole del MI). L'effetto è più o meno marcato nelle varie zone della tastiera, ma direi che i primi 5 tasti sono la zona critica, mentre nella zona 7-9 va meglio. Abbiamo detto che 'premere' le corde sui tasti è l'elemento più 'disturbante' della perfezione matematica che le nostre 'formule' vorrebbero garantire. Inoltre suono molto più premendo la corda che le corde a vuoto. Da queste due considerazioni derivano i miei dubbi sul metodo standard:

1) sarà poi giusto cercare di intonare una nota a vuoto (che non soffre dei problemi di compensazione) con una ottenuta premendo un tasto?

2) potrei sacrificare un po' della 'giustezza' della nota a vuoto in favore delle note premute sui primi tasti?

Mantenendo l'idea di accordare due note distanti un'ottava, perché non usare due note 'tastate'?
Ecco quindi la mia versione rivista della procedura di intonazione:

Variante 1
Accordare la corda a vuoto con l'accordatore. Premere il 5° tasto ed eseguire la nota. Sarà leggermente 'fuori' rispetto allo zero dell'accordatore (esempio: il MI premuto al 5° tasto non sarà proprio un LA accordato). Salire su di un'ottava, premendo quindi il tasto 17°, e controllare l'accordatura. La nota dovrebbe essere 'fuori' esattamente come la nota al 5° tasto. Anche qui, se è calante accorciate la corda, se è crescente allungate spostando le sellette del ponte.
Variante 2
Se valutare il 'leggermente fuori' della Variante 1 vi pare troppo difficile sul vostro accordatore, come alternativa potete accordare 'giusto' la nota al 5° tasto (es: premo il MI al 5° tasto e aggiusto l'accordatura fino ad avere un LA perfetto con l'accordatore) e poi regolare l'intonazione per ottenere il LA al 17° tasto anch'esso perfetto con l'accordatore, ignorando a questo punto l'accordatura a vuoto.
L'accordatura può essere misurata più o meno accuratamente a seconda del tipo di accordatore che avete. Ce ne sono per tutti i gusti e prezzi. Io collego la chitarra al PC e uso il VST C-Tuner che è gratuito, sufficientemente veloce e preciso. Questo ovviamente perché MAI intonerò la chitarra sul palco o in sala prove, dove l'accordatore elettronico 'tascabile' è l'unica alternativa possibile. Per fare questo serve però una scheda di acquisizione per PC che può costare molto più di un accordatore, ma se già la avete...

Ho da poco applicato questo metodo (nella prima variante) alla mia Blade e devo dire che dalle prime prove la sonorità degli accordi mi pare più uniforme lungo la tastiera. Non so se sia una regola generale, ma regolando così la chitarra le sellette sono meno 'compensate' rispetto al metodo tradizionale, cioè la differenza di posizione delle sellette di corde adiacenti mi è risultata inferiore.
Chitarra accordata e intonata
Accordare la chitarra - metodi standard
Qui sarò veramente breve. Solo un po' di umorismo per tenervi attenti.
Versione 1 (dal metodo 'chitarra in 1 ora')
Accordare la corda LA con il diapason. Accordare la corda successiva (Re) in modo che sia all'unisono con la nota ottenuta sul La al 5° tasto. Ripetere per tutte le corde con l'eccezione della corda SOL, dove si deve avere l'unisono con la nota al 4° tasto. E il Mi basso? Viene accordato all'unisono col Mi alto, ma se vuoi sembrare 'cool' lo accordi usando l'armonico naturale al 12° tasto sul MI basso.
Versione 2 (dal metodo 'chitarrista in 24 lezioni')
Girare le chiavette finché il nostro fido accordatore elettronico non ci da l'ok su tutte le sei corde.
Versione 3 (dal metodo 'chitarrista veramente avanzato')
Applicare la versione 2. Una volta terminato, inserire una bella distorsione sull'ampli e regolare finemente l'accordatura sui bassi cercando di far sparire i battimenti sul nostro accordo preferito (di solito un power cord nei primi cinque tasti).
Versione 4 (del 'chitarrista sbruffone')
Fare una non ben definita serie di armonici naturali su coppie di corde, e allinearli fino a far sparire i battimenti. Questo metodo non necessita neppure di un riferimento (diapason o accordatore) essendo il resto della band che deve accordarsi poi al chitarrista sbruffone. Se il chitarrista sbruffone fa Van Halen di cognome, avrà dalla sua il batterista per convincere il bassista in tal senso, mentre il cantante di turno si adatterà per timore di licenziamento. In tal caso però il metodo è detto del 'chitarrista leggendario'.
Accordare la chitarra - si può fare di meglio?
Piccola premessa. I battimenti sono lo strumento più preciso a disposizione del nostro orecchio in fase di accordatura, perciò se non sapete di che si tratta, cogliete il primo chitarrista 'avanzato' che conoscete (sia amico, maestro etc) e chiedetegli di farveli sentire. Il nostro orecchio non distingue differenze in frequenza minime su una singola nota, mentre se due note quasi accordate suonano contemporaneamente, grazie ai battimenti, la nostra precisione uditiva diventa un'arma formidabile per l'accordatura.

Ho ordinato i metodi standard secondo l'ordine in cui il chitarrista medio li incontra nella sua esperienza con lo strumento. A mio avviso, la potenzialità dei metodi è DECRESCENTE, cioè il tanto irriso metodo 1 po' esser meglio del 4. Se avete avuto la pazienza di leggere la parte 'Note e scale', sapete già che le formuline magiche di posizionamento dei tasti non danno mai i tasti corretti per ottenere gli intervalli 'semplici', quelli cioè che suonano senza battimenti all'orecchio. Invece sacrificano un pochino tutti gli intervalli in modo uguale, perché nessuno di questi suoni peggio degli altri. L'unico intervallo che coincide per entrambe le suddivisioni è l'ottava. Queste considerazioni mi portano ad eliminare la versione3, con cui sì otterremo un buon power cord (intervallo di quinta), ma a discapito di altri intervalli o accordi in altre posizioni. Abbiamo visto inoltre quanti problemi derivano dalla differenza tra corda a vuoto e corda premute, quindi un metodo che si prende cura solo delle corde a vuoto è quantomeno ottimista su come il chitarrista tratterà i propri tasti... quindi... versione 4... lei è eliminata.
Ora la partita si gioca tra le varianti 2 e 1. Diciamo subito che se siete su un palco, con casino, e dovete accordare silenziosamente e in fretta, la variante 2 per me è la vincitrice a mani basse. Questa variante vince anche se dobbiamo suonare con molti altri strumenti, dato che garantisce una buona accordatura assoluta delle sei corde a vuoto. Resta la pecca di non considerare in alcun modo la pressione delle corde. Ma supponiamo di dover suonare rock col nostro power trio, e che si è disposti a sacrificare un po' della precisione assoluta delle singole corde per preservare buoni rapporti con le altre note degli accordi che suoniamo. In tal caso la variante 1, con qualche modifica, riprende forza e si candida alla vittoria finale.
E allora ecco la tanto attesa versione 1 'abarth' .

Accordare il MI basso ad accordatore o con il bassista.

Suonare l'armonico naturale al 12° tasto del MI basso e accordare la corda LA premuta al 7° tasto fino ad eliminare i battimenti. Con lo stesso armonico accordare la corda Re premuta al 2° tasto.

Eseguire un armonico naturale su LA 12° tasto, e accordare con questo il la ottenuto sul SOL al secondo tasto. Eseguire un armonico naturale su RE 12° tasto, e accordare con questo il Re ottenuto sul SI al terzo tasto. Eseguire un armonico naturale al 5° tasto sul MI basso, e accordare su questo il MI cantino oppure (alternativa) eseguire un armonico naturale su SOL 12° tasto, e accordare con questo il SOL ottenuto sul MI cantino al terzo tasto.
Il metodo sviluppa da questi pochi principi:
1) usare i battimenti solo per l'intervallo all'unisono (o ottava)... tutti gli altri intervalli, se congruenti dal punto di vista dei battimenti, portano a scombinare la distribuzione dei tasti calcolata con tanto sudore dai liutai
2) usare sempre la nota 'tastata' per considerare l'effetto di questa 'attività'
3) usare un armonico come nota di riferimento perché 'dura di più' rispetto ad una nota tastata. Inoltre la nota che si sta accordando viene solitamente ripetuta più volte, a seguito degli aggiustamenti, perciò tra le due è meglio sacrificare la durata di questa piuttosto che del riferimento.
Non so se sia un ulteriore effetto psicoacustico - placebo, ma la chitarra così accordata mi pare suonare meglio, in articolare sull'acustica in cui alcuni accordi aperti normalmente mi fanno digrignare i denti. Inoltre ritengo che possa avere qualcosa di più rispetto all'accordatura elettronica corda per corda, visto che tende ad 'adattarsi' agli errori specifici del nostro strumento piuttosto di avere riferimenti 'assoluti', perfetti magari per una tastiera. Se il mi cantino è un pelo calante ma suona in armonia con le altre corde dell'accordo, e il basso non è troppo invadente, probabilmente il risultato finale è migliore rispetto ad avere un MI cantino perfettamente accordato. Ci sono molti altri spunti sull'argomento, e tante 'leggende' più o meno vere (Buzz Feiten Tuning, Earvana etc) che magari saranno argomento di un prossimo articolo.
 
manutenzione
Link utili
Matematica per le scale
Come sono posizionati i tasti sulla tastiera
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non ho riscontrato questo
di Kata_ts [user #2290]
commento del 25/08/2008 ore 10:4
Io non sò che chitarre hai utilizzato ... la mia una volta accordata con l'accordatore elettronico, soprattutto se devo registrare qualcosa, risulta sempre intonata. Non ho alcuna differenza di note tra le varie accordature oppure lungo la tastiera. Basta prima di tutto decidere la muta di corde che si suole utilizare (.09, .10, 0.12) regolare bene il manico, l'action e dopo aver deciso quest'ultimo, regolare bene le sellette al ponte. Se ci sono problemi di intonazione qualcosa non và sulla chitarra. Se poi ti riferisci al, chiamiamolo, 'sistema temperato' allora quello è tutto un'altro discorso Ciao
Rispondi
nessun problema
di speedyguitar [user #5962]
commento del 25/08/2008 ore 11:4
La chitarra è uno strumento imperfetto , per costituzione; non per nulla sono stati inventati "buzz feiten" "fret wave" capotasti compensati in vari modi e maniere, si trovano molte cose qua su accordo, basta cercare. Per Kata_ts : "Se ci sono problemi di intonazione qualcosa non và sulla chitarra." Mi dispiace , non sono d'accordo ne io ne un altro mezzo mondo.. a meno che non hai una washburn con "buzz feiten" , una yamaha con "fret wave" o altre , tutte le chitarre del mondo soffrono dello stesso problema e a me pare strano che non lo percepisci nel tuo strumento..strumento fortunato?? ( ma quanto ??? !!!! ) Poi ognuno se la gioca in vari modi, chi riffa spesso ala ac/dc sistema meglio i primi 5 6 tasti , altri sistemano una porzione più alta di tastiera; nel suono distorto a causa del proliferare di armonici la faccenda è moolto più avvertibile che nei suoni puliti di solito.
Rispondi
Re: nessun problema
di Kata_ts [user #2290]
commento del 25/08/2008 ore 15:0
No ! Non è che non lo riscontro ... è che non mi faccio troppe 'pippette mentali' -- suono e basta ! ;))) hahahahah
Rispondi
Chitarra sballata?
di ventum [user #15791]
commento del 25/08/2008 ore 12:1
Nell'articolo forse avrei dovuto sottolineare che le 'scordature' di cui parlo sono comunque minime ma, a mio avviso, percepibili specie con suoni distorti. Finora ho applicato questo metodo sulla mia Blade RH-4 , Ibanez Jem e Yamaha acustica, con buoni risultati. Volevo condividerlo cercando appunto qualche riscontro. Mi sono anche letto TUTTO il brevetto di Buzz Feiten, ma le 'tabelline' di offset che vengono date per accordare la chitarra mi sembrano un po' 'calate dal cielo', nel senso che trovo difficile che le stesse compensazioni vadano bene per tutte le chitarre. Il metodo che ho proposto usa solo la chitarra... senza riferimenti assoluti. Nota di contorno: ai primi accordi che ho fatto con la chitarra appena settata dal liutaio, ho fatto i complimenti per quanto risultasse 'intonata'. Risposta? 'Ho un mio metodo per regolare le ottave...' ma non mi ha spiegato quale :-) Giustamente è il suo lavoro e ne vive... ma mi ha raccontato per una buona oretta quanto difficili siano da intonare le varie chitarre per un risultato 'buono' lungo tutta la tastiera (in particolare diceva Gibson nella parte alta). Lui di chitarre ne vede molte...garantito
Rispondi
Re: Chitarra sballata?
di Kata_ts [user #2290]
commento del 25/08/2008 ore 15:0
Si ventum ! Io volevo solo dire che le chitarre sono fatte così, hanno i loro pegi ed i loro difetti, come tutti gli strumenti musicali della Terra. Il fatto che alla fine non si possa correggere più di tanto questo 'scompensamento' non ci deve distogliere dal fatto di suonare ;)))))))))))) Ciaooooooooo
Rispondi
Sono mesi che devo i
di Montsegur [user #5280]
commento del 25/08/2008 ore 12:2
Sono mesi che devo intonare la chitarra, ma il Floyd é veramente palloso da questo punto di vista. Comunque sperimenterò un pò di metodi che hai proposto
Rispondi
Re: Sono mesi che devo i
di ventum [user #15791]
commento del 25/08/2008 ore 12:5
In effetti i ponti 'flottanti' sono un'esasperazione sotto questo punto di vista. Mi chiedevo se non si possa in qualche modo 'bloccarli' nella giusta posizione in orizontale, fare tutte le regolazioni, e poi sbloccarli regolando solo le molle fino a ritornare alla posizione neutra. Io per intanto vado per 'approssimazioni successive', cominciando dal Mi cantino (sono sempre rovescio?)
Rispondi
in pratica...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 29/08/2014 ore 12:06:57
...vuoi dire questo: vai al link
Rispondi
... mi avete fatto la 'para' !!!
di Kata_ts [user #2290]
commento del 25/08/2008 ore 12:2
Stasera quando arrivo a casa riverifico l'intonazione ;)))) Comunque resto dell'idea che l'articolo sia più attinente al sistema temperato trasposto sulla chitarra che ad altro. E di questo sono consapevole ma è tutta un'altra cosa !!!!!!!!!!!!!! Inoltre, volendo proprio darvi un aiutino, c'è questa interessante dispensa; vai al link se avete voglia di leggerla tutta prendetevi un'oretta e dopo sarete più edotti su quello che sentiamo ! RiCiao
Rispondi
Re: ... mi avete fatto la 'para' !!!
di ventum [user #15791]
commento del 25/08/2008 ore 14:3
Consiglio anche (se non l'avete fatto) di visitare il link di wikipedia che trovate nelle risorse dell'articolo e le pagine ad esso correlate sui temperamenti musicali
Rispondi
Accordare
di colonnello utente non più registrato
commento del 25/08/2008 ore 12:3
"I chitarristi passano metà del loro tempo ad accordare lo strumento e l'altra metà a suonare stonati!" Andrès Segovia
Rispondi
Aggiungo...
di lucio_e_cri utente non più registrato
commento del 25/08/2008 ore 20:3
... ed il 99% delle persone che ascoltano nemmeno se ne accorge.
Rispondi
l' accordatore... fa la differenza.
di Floyd [user #143]
commento del 25/08/2008 ore 12:5
gli accordatori elettronici sono spesso abbastanza imprecisi, tanto che stufo di questo problema ho ritenuto opportuno acquistare un Peterson Strobo Tuner. quindi ho proceduto a controllare le ottave che prima erano regolate alla perfezione con un normale accordatore Korg di buona qualità, e con mia grande sorpresa ho dovuto rivedere non di poco la regolazione delle ottave (armonico al 12° e nota premuta sullo stesso tasto). anche l'accordatura normale dello strumento risulta più difficoltosa a causa della precisione dell'accordatore, ma il risultato ottenuto è un suono più intonato e accordato. inoltre l'accordatore è dotato di preset per i diversi strumenti a corda, e diverse varianti che tengono conto dei problemi di intonazione purtroppo congeniti allo strumento chitarra e già descritti. Il sistema Buzz Feiten proposto all'inizio come grande innovazione, non ha trovato seguito nè con le grandi case costruttrici di chitarre nè dei liutai(forse perchè non risolveva i problemi che si vantava di risolvere?). nonostante la grande qualità dell'accordatore, l'orecchio fino percepisce sempre che c'è qualcosa che non quadra, la chitarra è così, imperfetta, è un dato di fatto da accettare e basta. Trovo l'articolo molto interessante e per quanto mi riguarda proverò il sistema consigliato, anche se già il tradizionale adesso mi soddisfa. ciao
Rispondi
Meglio a "recchia"
di blastomorpha [user #15868]
commento del 25/08/2008 ore 14:0
Ho una Ibanez RG550 con il classico ponte mobile "licenziato" modello Edge e una simil Gibson ES-335 della Eagle (?), nella mia limitata esperienza ho imparato ad accordare le mie asce prima con una botta di Zoom505 (quello che passa il convento, ma ancora per poco ) per farmi un'idea generale, per poi rifinire l'opera usando il semplice orecchio, suonando i classici bicordi o accordi che so che hanno bisogno di un'accordatura ottimale per non risultare sgradevoli, ovviamente con un suono pulito il più semplice possibile. Quando non ho sottomano la pedaliera uso una vecchi trombettina cilindrica per il la.
Rispondi
La qualità dell'acc
di ventum [user #15791]
commento del 25/08/2008 ore 14:2
La qualità dell'accordatore certamente conta, il C-Tuner che ho consigliato mi pare abbastanza preciso e gratis, quindi ottimo per i lavori una-tantum tipo intonazione (avendo il Pc a diposizione). Inoltre conta molto anche come si usa l'accordatore. Il citato Strobo Tuner viene con un manuale con consigli applicabili anche agli accordatori 'per semplici umani': abbassare i toni della chitarra, subito dopo la plettrata la nota è un po' crescente e poi si stabilizza.... banalità che NON sapevo... non ho uno Strobo Tuner, ma il manuale è scaricabile. Per quanto riguarda il Buzz Feiten, su cui non ho visto molti articoli chiarificatori in cosa consista (se non il brevetto stesso), è comunque usato da Washburn e Tom Anderson... La cosa che più mi spaventa è quanti possessori di chitarre con BF sanno che l'ottava al 12° tasto deve essere alterata di qualche cent perchè il sistema funzioni, così come accordata con qualche cent di differenza? Forse è per quello che non fornisce i risultati attesi?
Rispondi
Re: La qualità dell'acc
di guitarlory [user #1166]
commento del 25/08/2008 ore 15:1
Anche Suhr, se non erro, usa il Buzz Feiten sulle sue chitarre... il "problema" maggiore con questo sistema è che per funzionare correttamente è necessario avere un accordatore che sia tarato su di esso; se ricordo bene gli accordatori Korg di fascia medio/alta, ma penso ce ne siano altri.
Rispondi
Accordatura Buzz Feiten
di ventum [user #15791]
commento del 25/08/2008 ore 16:0
L'accordatura di una chitarra BF si può fare anche senza un accordatore specifico. Serve comunque un accordatore in grado di rilevare il cent, perciò di fascia medio alta. Da notare comunque che gli offset buoni per accordare una chitarra BF sono diversi dagli offset per intonare una chitarra BF, quindi un accordatore specifico permette di fare solo 'metà del lavoro' in modo preciso. Se volete saperne di più cercate il brevetto 6870084 (patent) di Feiten. Sta tutto lì. Ovviamente continuate a suonare la chitarra!
Rispondi
Mi domando se sapete
di coltrane [user #15328]
commento del 25/08/2008 ore 20:3
Mi domando se sapete che una terza maggiore di per se è imperfetta, se ci fate caso è dissonante, è a causa del sistema temperato. Fatevi una ricerca in internet se vi incuriosisce, e comunque una chitarra con le ottave regolate, col manico in ordine, non ha alcun problema di intonazione e se ce l' ha, abbisogna di una visitina dal liutaio, e poche altre pippe.
Rispondi
Re: Mi domando se sapete
di Kata_ts [user #2290]
commento del 26/08/2008 ore 09:1
.... e due !!!!!!!!!!! ;))) (per non essere frainteso - hai scritto le mie stesse cose per questo ho scritto ".... e due !!!") Ciaoo
Rispondi
Re: Mi domando se sapete
di coltrane [user #15328]
commento del 26/08/2008 ore 11:3
scusa non ho letto con attenzione : -0
Rispondi
Re: Mi domando se sapete
di Guycho [user #2802]
commento del 29/08/2014 ore 12:56:55
infatti i problemi di solito si hanno con le acustiche.
Rispondi
Non fattelo!
di substratos [user #11149]
commento del 25/08/2008 ore 22:5
Tempo fa avevo bisogno di un muletto, decisi per la PRS Santana SE alla quale cambiai la muta 09 in dotazione con un'accordatura 0-10 custom (re 28- la 38 - mi basso 50); dopo un setup generale e l'aggiunta di una molla per compensare il tiraggio dei grossi calibri dato un pizzico di tiro al truss- rod 1/8 di giro, passai all'intonazione delle ottave. Tutto nei binari della normalità fino alla corda più grossa dopo aver accordato il mi a vuoto sia la nota suonata al 12 tasto sia l'armonico rimanevano ancora crescenti anche dopo aver tirato la selletta nella posizione più arretrata, come allungare il diapason? bastava poco forse 1/2 mm, l'idea malsana si fece strada e in men che non si dica una piccola gola al capotasto mi fece recuperare la lunghezza ottimale. La chitarra era intonata ma un giorno, per un problemino relativo alla saldatura del jack la vide il liutaio che mi disse subito che c...o hai combinato? bastava eliminare la molletta coassiale alla vite di registro per avere quello spazio necessario a raggiungere l'intonazione. Morale? mah traete pure le vostre conclusioni. P.S. il capotasto è ancora da sostituire, magari con uno in graffite. rock & roll forever
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bell'articolo
di peppemeo [user #9196]
commento del 26/08/2008 ore 11:2
complimenti per l'articolo, secondo me questo articolo e' molto importante soprattutto per chi disponendo di un budget limitato alla fine non porta mai la chitarra dal liutaio per fare il "tagliando" e quindi deve affidarsi al fai da te. vi segnalo per questo anche il sito www.guitarmigi.it se avessi avuto delle dritte del genere quando ho cominciato a suonare il suono della mia prima chitarra imitazione strato sarebbe stato migliore e non di poco
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Mi ricordo...
di smilzo [user #428]
commento del 27/08/2008 ore 11:4
... di un mio amico che voleva vendere la sua bellissima Fender Strato perchè "non suonava più bene". Il fatto che una chitarra già anziana, invecchiando peggiori... lascia perplessi, no? Ebbene... era l'intonazione, completamente andata! Intonandola sul XII tasto, è ritornato il feel! :) Per quanto riguarda l'imperfezione della chitarra su note e intervalli, la trovo addirittura "utile", in quanto consente di evitare di usare il detuner o chorus del multieffetto, con sound del gruppo piacevole! E poi... it's good enough for rock'n'roll!!! ;)
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Grazie
di ventum [user #15791]
commento del 28/08/2008 ore 15:1
Intanto grazie a tutti i lettori della'articolo. Come dicono alcuni dei commenti, molte volte la spesa per un setup non viene affrontata per strumenti di scarso valore (se non affettivo) con la conseguenza (a spirale) di usarli sempre meno. Spero che qualcuno trovi utili le 'variazioni proposte', ma se qualcuno scoprirà qui cos'è l'intonazione sono contento. Molte nozioni di base (come la regolazione delle ottave) vengono date per scontate... Uno dei primi consigli che ho ricevuto è stato (orrore) di impostare le sellette a V tipo equalizzatore (non l'ho fatto...ma mi ha spronato ad informarmi). Non peggio comunque di un Les Paul da oltre 3 miloini di lire (all'epoca) che saliva quasi di un tono tra MI basso e FA. Nel primo caso, il povero 'consigliere' era un chitarrista classico, per cui perdonabile, ma il liutaio del negozio non ha scusanti. Mi piacerebbe sentire qualche commento da - chitarristi che hanno provato a seguire le mie indicazioni, e sono disgustati :-) - chitarristi classici: l'accordatura 'sul pezzo' è in voga, o è una leggenda (vedi la frase di Segovia più sopra) - chitarristi con chitarre Buzz Feiten e non: c'è differenza? Steve Vai in un articolo d'epoca (che ho) diceva che Feiten gli aveva proposto la cosa, lui gli ha dato una delle sue chitarre, e il risultato lo ha lasciato stupefatto. Non perfetto ma molto meglio. Nell'intervista diceva 'ne leggete qui per la prima volta, aspettatevi novità'...evidentemente poi l'Ibanez non ha voluto sganciare o non l'ha ritenuto valido (forse per i reset che richiede?)
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più che un commento
di 6977 [user #16309]
commento del 06/10/2008 ore 18:1
più che un commento ho da chiedere una dritta sapete scrivermi l'indirizzo di un sito dove trovare gratis un accordatore a tonalita aperte?grazie
Rispondi
Cioè?
di ventum [user #15791]
commento del 06/10/2008 ore 19:0
Non mi è ben chiaro cosa cerchi? Un accordatore per accordare la chitarra con accordatura aperte (tipo DADGAG?) In tal caso ti basta un accordatore cromatico qualsiasi...
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Re: Cioè?
di 6977 [user #16309]
commento del 25/10/2008 ore 10:5
gurada sinceramente non mi e' chiaro neppure a me quello che mi gira in testa con la chitarra in qruesto periodo e de il motivo per cui traffico con le accordature quelli di cui ho bisogno è di conferme al mio modo di accordare .ok'?
Rispondi
no non perecisamente
di 6977 [user #16309]
commento del 06/10/2008 ore 19:5
no non perecisamente vorrei trovare nuove accordature
Rispondi
Re: no non perecisamente
di 6977 [user #16309]
commento del 25/10/2008 ore 10:2
ciao mi chiamo bruno ed amo tantissimo suonare o meglio ricercare nuove accordature volevo chiederti come posso stabilre la tonalità di una accordatura ?E poi sai indicarmi il sito dove trovare gratis un accordatore di accordature aperte alternative grazie brunoialuna.ialuna4@gmail.com
Rispondi
Bell' articolo, comp
di irmo [user #17391]
commento del 15/08/2009 ore 15:5
Bell' articolo, complimenti, qualcosa di simile lo avevo forse gia' letto da qualche altra parte, ma certo non in modo cosi' completo/ esauriente e soprattutto sviscerando l'argomento in tutti i suoi risvolti. Certo che, se un ragazzo che volesse imparare a suonare la chitarra e su un qualsiasi metodo , al secondo capitolo come tu dici, alla voce " Come si accorda la chitarra" trovasse anche solo una minima parte di tante disquisizioni, credo che nel migliore dei casi.....passa subito ad uno strumento a fiato...;-)......tutta teoria ?? :-)) ?? non so...voglio solo essere volutamente provocatorio....tutta tutta sicuramente no, il fatto e' che io credo che si possa ancora imparare a suonare ( o quantomeno a conoscere ) la chitarra in 24 ore, magari senza saper leggere la musica, l' esigenza di migliorarsi cresce poi, quando ci si accorge che i soliti 3-4 accordi non bastano piu', e allora giu' a studiare, solfeggiare, provare strumenti, leggere riviste, passare piu' tempo al pc, su accordo....e magari riuscire a leggere ed apprezzare un articolo come il tuo e ricavarne il giusto insegnamento....
Rispondi
Suonare innanzitutto
di ventum [user #15791]
commento del 17/08/2009 ore 10:0
Sono d'accordo che suonare è il primo traguardo. Lo scopo dell'articolo era di incuriosire e ricevere ritorni, poi è diventato più lungo di quel che pensassi. Una delle molle che mi ha spinto a scriverlo è che un chitarrista 'avanzato' ai miei inizi mi disse che la posizione a V (tipo equalizzatore) delle sellette era il modo corretto di impostarle.... sigh... Ho sentito il dovere di cercar di rimediare ...eheheh
Rispondi
Cos'e' questa cosa
di irmo [user #17391]
commento del 17/08/2009 ore 12:4
Cos'e' questa cosa delle sellette a V ? mi hai incuriosito, detta cosi' , a me' me pare na st....ta ! , probabilmente lo e' davvero, o forse posso imparare qualcosa anche oggi, me la puoi spiegare... ? ciao buona musica
Rispondi
Re: Cos'e' questa cosa
di ventum [user #15791]
commento del 18/08/2009 ore 23:4
Sì, è proprio 'na str....ta' Guardando la chitarra di fronte, con il manico rivolto verso il soffitto, la forma a V ricorda la classica curva degli equalizzatori. In pratica mi basso e mi cantino più corte, sol e re più lunghe. Ovvio che NON ha alcun senso... ma se te lo dice uno che studia chitarra da moltissimi anni potresti 'cascarci' come ho fatto io quando ero alle prime armi... Non ho mai regolato le ottave secondo il 'metodo a V', perchè la prima volta che mi son deciso a farlo ho cercato istruzioni un po' più dettagliate che mi han fatto intuire che fosse na cavolata pazzesca... poi studiandone ne ho avuto la conferma!
Rispondi
Inizio lodandoti per
di alexus77 [user #3871]
commento del 19/08/2009 ore 07:3
Inizio lodandoti per l'impegno, veramente un lungo articolo, molto denso. Tutti gli strumenti sono imperfetti, e la chitarra non e' neppure il peggiore. L'unico strumento intonato e' un generatore di frequenze pure. Il concetto di intonazione e' alquanto complicato e neppure tanto assoluto. Ci hanno provato in tanti a cambiare le cose, dalla scala del buon Archimede creata con rapporti tra lunghezze, passando per Bach, le innovazioni sugli strumenti a livello costruttivo, le megariunioni per definire gli standard e le frequenze, fino a menti geniali come quella di Julian Carrillo con la sua teoria del nodo o Harry Partch. La morale alla fine pero' e' sempre quella: bellezza non e' perfezione, quindi suoniamo e godiamoci la musica e suoniamo gli strumenti senza farci delle fisse. E per chi ha problemi ad orecchio, un buon accordatore mette sempre tutto a posto.
Rispondi
accordatura mezzo tono sotto
di noxfero utente non più registrato
commento del 15/10/2011 ore 13:5
salve a tutti, sono un neofita della community :) ho trovato molto interessante l'articolo, e vorrei chiedere delle precisazioni per un'accordatura mezzo tono sotto quella standard..bisognerebbe intonare partendo dalla standard e poi abbassare, oppure accordare direttamente in d# e poi intonare?
Rispondi
Mezzo tono sotto
di ventum [user #15791]
commento del 19/04/2012 ore 13:42:49
Credo che se pensi di suonare mezzo tono sotto sempre, la cosa migliore sia regolare la chitarra in quel modo. Credo che più che l'intonazione sia anche l'action/truss rod che possano un po' cambiare.... Se invece ti scordi 'ogni tanto'...non vale la pena
Rispondi
ho provato il tuo metodo perchè da tempo ...
di mardub [user #31587]
commento del 29/10/2011 ore 21:2
ho provato il tuo metodo perchè da tempo avevo problemi con l'accordatura delle mie chitarre acustiche, tanto che iniziavo a credere di essere io ad averle rovinate, visto che mi davano (e mi danno) tutte lo stesso identico problema. il tuo metodo funziona! ovviamente, come dici tu, non è il massimo della perfezione che a quanto pare sta solo nei cieli, ma funziona. certo sugli accordi aperti, quelli da spiaggia, con le corde a vuoto, si sente qualcosina di strano, ma tutto sommato è abbastanza equilibrata la "stonatura" fra le corde. ora, come ho già detto, il problema ce l'ho soprattutto sulle acustiche e avendone varie anche con ponti diversi (compensati e non) mi chiedevo come fosse possibile, visto che almeno quelle compensate non dovrebbero dare noie, e invece... allora mi son detto: la compensazione non serve a niente, meglio quelle con l'osso continuo come si facevano una volta. la verità è, paradossalmente, che vanno meglio di quelle compensate, anche se comunque la sfasatura di intonazione ce l'hanno lo stesso. quindi immensamente grazie per il tuo articolo e per i tuoi consigli. un'altra faccenda sarà accordare (e intonare) la chitarra per le registrazioni...
Rispondi
Grazie
di ventum [user #15791]
commento del 19/04/2012 ore 13:54:50
Grazie per i complimenti, Sarà per il tipo di musica o per il suono, ma sull'acustica anch'io ho rilevato i miglioramenti più marcati. Ciao
Rispondi
Mayones...
di calioster [user #34275]
commento del 29/08/2014 ore 06:48:2
Io aspetto i saldi sulle Regius Multiscale ;)
Rispondi
Buzz Feiten
di CCDK49 [user #41591]
commento del 30/08/2014 ore 14:35:52
OK, sarà per un prossimo articolo ma sono tuttavia curioso dato che ho una chitarra Feitenizzata. Per me sembra uguale a una qualsiasi altra chitarra.
Rispondi
Re: Buzz Feiten
di ventum [user #15791]
commento del 26/02/2015 ore 19:43:14
Curiosità, la chitarra è ottimizzata di conseguenza (offset su ottave e accordatura) ?
Chiedo perchè non ho mai provato una chitarra BF...
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 14/07/2019 ore 09:02:21
Non capisco bene tutto questo lavoro. Io accordo la chitarra, poi intono la nota al dodicesimo tasto. Fatto questo mi ritrovo tutte le note intonate correttamente e non lo dico mio, ma lo leggo sull’accordatore. Qualsiasi nota suonata dopo aver intonato le note al dodicesimo risulta correttamente intonata, stando all’accordatore e pure al mio orecchio non risultanostonature evidenti.
Rispondi
di Lucifer [user #46960]
commento del 15/07/2019 ore 18:44:29
Poi "accordi/intoni" la chitarra e questa è scordata lo stesso perchè premi molto sulla corda nel tasto!
Rispondi
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