di Leon Ravasi [user #4] - pubblicato il 02 aprile 2001 ore 09:53
Ci sono delle parti di noi disperse nel mondo. Ne sono convinto.
Ogni tanto queste parti disperse si danno convegno nel breve spazio di un
periodo di tempo, in un piccolo luogo personale. Molto più di rado
convergono tutte insieme. Ora, da tempo sono convinto che Nanni Moretti sia
una mia parte separata (come Sigmund Freud pensava di Arthur Schnitzler,
che non voleva incontrare nel dubbio fosse un suo doppio). L'altra parte
separata e' Francesco De Gregori. Che peraltro, visibilmente, e' una meta'
non unita di Nanni Moretti. Appartenenza generazionale senz'altro, ma non
solo. Anche un modo di fondo scostante (e timido) di affrontare il mondo.