di redazione [user #116] - pubblicato il 05 maggio 2004 ore 16:13
Lauro Luppi scrive "C’era una volta il West.
Breve e doverosa premessa. Da più parti mi è stata richiesta questa recensione/studio sapendo quanto io ami queste dieci canzoni, soprattutto in seguito alla recensione di Born To Run, disco che, notoriamente, ho sempre reputato solamente di una sfumatura inferiore a Darkness On The Edge Of Town.
Chi ha incorniciato quel mio scritto nel proprio ufficio o nel proprio studio (siete troppo buoni ragazzi…) ha riferito di averlo fatto perché leggendolo, vi ha riscontrato la voglia ed il bisogno quasi fisico di esternare emozioni e sentimenti: una apertura della propria sfera interiore non solo in prospettiva delle riconosciute capacità autoterapeutiche ma come vera e propria condivisione. Anche questa è stata scritta prima su normalissimi fogli bianchi, poi trascritta su file; sappiate però che io non ho fatto altro che trasferire su carta gli effetti che questo disco ha avuto ed ha sul sottoscritto: il lavoro più importante lo ha fatto lui. ABBIATE BEN CHIARO quindi che ciò che vi accingete a leggere non rappresenta solamente una analisi lucida ed oggettiva di un disco e dei suoi contenuti ma un atto d’amore dovuto a chi ha dato vita ad una opera d’arte che negli anni ha incarnato più di qualsiasi altra la funzione salvatrice del Rock’n’Roll e del suo autore sopra tutti. E se qualcuno ha intenzione di aggiungere qualcosa, legga, rifletta, si iscriva, scriva o taccia per sempre."