Five strings, two notes, two fingers and one asshole
di redazione [user #116] - pubblicato il 23 febbraio 2009 ore 22:01
Il solista è quello che cucca, almeno, così si è pensato per quasi mezzo secolo di chitarra elettrica, sostanzialmente da Buddy Holly e Hank Marvin in avanti. Poi però sono comparsi sulla scena alcuni guitar hero che hanno fatto delle ritmiche il loro campo di battaglia. Il più incisivo di tutti (forse eguagliato solo da Pete Townshend) è Keith Richards, motore dei Rolling Stones. Keith per decenni ha interpretato il ruolo del guitar hero senza soli lancinanti, tapping e dive bomb, ma portando sulle spalle il soul della sua grandiosa band con tappeti ritmici fatti di tecnica rozza e ineguagliabile feel per il ritmo. Un gigante che ha saputo spostare l'immaginario dei chitarristi dal solo a tutti i costi alla ritmica che sostiene la baracca.