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Quando la musica non è ecologica
di [user #17170] - pubblicato il

Si parla spesso di inquinamento acustico come presenza eccessiva di rumore. Termine che, nella nostra cultura, designa il contrario del suono e la negazione della musica. Ma esiste una forma di inquinamento “musicale” forse più devastante. E non mi riferisco ai decibel delle discoteche, che rimangono comunque una libera scelta, quanto ai numerosi momenti della giornata in cui siamo costretti a “subire” la musica. Situazioni quotidiane, ormai inevitabili, in cui qualcuno decide per noi cosa dobbiamo ascoltare, quando e come. Ci ho riflettuto dopo una intera giornata accompagnata da sottofondi musicali continui e inesorabili, completamente fuori dal mio controllo.


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