di _Spawn_ [user #14552] - pubblicato il 21 agosto 2009 ore 10:50
Alla fine dopo due anni di fedele servizio ho venduto la mia ENGL Screamer 50, mi sento un po’ come in quelle storie in cui ci si lascia senza rancore, consapevoli che pur nutrendo grande affetto l’uno per l’altro più di così non poteva funzionare.
Eccomi così alla ricerca di una nuova testata che mi dia quel qualcosa in più che non sono riuscito nella seppur ottima ENGL, la qui carenza principale era in generale il tipo di “pasta” che non era il mio ottimale e nello specifico l’equalizzazione condivisa per entrambi i canali e forse, a voler essere menosi, un’eccessiva “durezza“ sui crunch.
Questa volta mi sono detto, voglio prendermi tutto il tempo necessario anche a costo di suonare per sei mesi con il Roland MicroCube ma voglio fare una scelta consapevole, ponderata e “definitiva” (per quanto possa esserci qualcosa di definitivo per un chitarrista).
Mi sono sempre ritenuto un tipo Marshall oriented ma nonostante ciò mi sono prefisso di non fissarmi troppo in maniera ostinata ma di valutare un po’ tutto ciò che il mercato offre, ed è proprio in questo allargamento di orizzonti che mi sono imbattuto in una testata che ho sempre lasciato un po’ in disparte, la Dual Rectifier.
Non conosco bene questo ampli se non per le registrazioni sentite su album ma l’ho sempre guardato con un certo rispetto, aldilà dei gusti personali mi pare una testata assolutamente professionale e di tutto rispetto, ci sono dati oggettivi che credo non possano essere messi in discussione, versatilità, robustezza e cura costruttiva sono i primi che mi vengono in mente, ma cercando di reperire un po’ di pareri sul web mi sono accorto che la schiera dei suoi detrattori è molto più ben nutrita di quanto mi immaginassi, e la maggior parte é gente che ci va giù pesante di brutto.
Mi pare così strano che un ampli che tutto sommato è capace di così tante timbriche diverse si possa solo amare o odiare a tal punto come pare avvenga (anche tra le stesse pagine di Accordo).