Si sa che la "vera" distorsione valvolare è originata non solo dalla saturazione delle valvole del pre ma anche da quelle del finale.
Per ottenere questo, lasciando per un attimo da parte configurazioni circuitali particolari e pedalini e prendendo ad esempio un ampli monocanale vecchio stile, bisognerebbe alzarne al massimo il volume. Se abbiamo due canali, dovremmo alzare almeno a più della metà il volume e a piacere il gain (che oltre alla quantità di distorsione contribuisce ad aumentare ancora il volume globale).
Questo sistema è chiaramente fattibile solo con amplificatori di bassa potenza, a meno che non si possa sempre suonare in uno stadio. Quindi sono da escludere ampli con potenza superiore ai 15-20W. Più è bassa la potenza e meglio satureremo le finali a volumi umani, senza pericolo di sordità o di fonici imbizzarriti. Problema n.1: la perdita del suono pulito ad alti volumi. Soluzione: microfono l'ampi. Questo però va bene solo per chi ascolta, ameno di non avere una propria spia. In tutti gli altri contesti (prove, esercizio, live dove non si dispone di un impianto audio completo) o abbasso il volume e non mi sento, o mi sento ma sempre un po' distorto.
Il passo successivo a questo punto di solito è: compro un ampli più potente (dai 30W in su) a due canali così ho tutta la riserva di pulito che voglio. E per il distorto? O il canale drive è di quelli con i controlli specifici per controllare il pre e il post, oppure mi aiuto con un pedale, cercando sempre di alzare più il volume del canale drive piuttosto del gain. Diversamente avrò una distorsione solo da pre. Problema n.2: più ci si avvicina ai 100W e più il suono diventa comunque ingestibile, nonostante questi accorgimenti e aiuti di pedali vari. Soluzione: e che ne so? Aiutatemi voi a trovare un buon compromesso. Perchè a questo punto secondo me non si può avere sia un pulito da favola che un distorto come si deve allo stesso tempo. Il volume di uscita esagerato comporta che si ottenga l'uno a discapito dell'altro.
Proposte:
- Attenuatore di potenza: oltre una certa soglia di attenuazione, tanto più la potenza dell'ampli è elevata, non si può andare se non con perdita di qualità timbrica e di dinamica. Inoltre non è trascurabile il fatto che al diminuire del carico del finale corrisponde una diminuzione della sollecitazione del cono dell'ampli. E si sa che la "vera" distorsione (completando la frase iniziale dell'articolo) non è data solo dalle valvole, ma anche dalla sollecitazione meccanica del cono e dalla sua risposta fisica. Anzi, mi azzardo a dire che il cono è forse la componente più importante dell'ampli, responsbile della sua timbrica oltre della sua potenza. Quindi cosa potrei ancora fare? Cambio il...
- Cono: ne scelgo uno con un'efficienza inferiore, in modo che per smuoverlo si debba (e si possa soprattutto!) alzare di più il volume dell'ampli per farlo lavorare bene e ottendo la distorsione prima, rispetto a un cono molto efficiente. E quindi raggiungendola anche a un volume di uscita inferiore.
- Boost in loop: mettendo un boost, piuttosto che un pedale volume o un overdrive settato da boost, tra il pre e il finale, non dovrei riuscire a far saturare le finali anche mantenendo il controllo di volume dell'ampli basso?
- Boost in entrata: sempre acceso, in modo da avere già un segnale elevato in entrata che predispone alla distorsione, potendo così tenersi più bassi con il volume globale di uscita?
Altro non mi viene in mente. Non so quale sia la soluzione migliore o se sommandole tutte sia pure meglio. Non so neanche se ho detto una marea di ca***te, ma come spero si sia capito, volevo ragiornare insieme a voi e non certo fare il professore. Quindi a voi la parola, grazie!