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Adamas, la ami o...
Adamas, la ami o...
di [user #3] - pubblicato il

Palalido di Milano, 17 novembre 1975. meno di dieci metri davanti a me, Fabrizio De Andrè al suo undicesimo concerto, emozionatissimo nonostante la presenza degli esperti New Trolls come band, litiga con una strana chitarra che non ne vuole sapere di stare accordata. La osservo con attenzione, vedo che ha la cassa arrotondata e una paletta di forma strana. A metà concerto c'è un "allarme bomba" (erano frequentissimi all'epoca). Invece di uscire subito, mi avvicino al palco e vedo Fabrizio che scende per uscire con noi. Mi avvicino e gli chiedo "ma che razza di chitarra è?" "Un'Ovation - dice mostrandomi la paletta con quella splendida forma inconfondibile - ma è un legnaccio che non vuole stare accordato". In realtà, ad allarme cessato, la chitarra avrebbe cantato assieme a Mastro Fabrizio, con voce bellissima, perfettamente accordata. Me ne innamorai e dovetti sognarla non poco prima di riuscire ad averne una. Ma dopo averla avuta, come si legge più avanti, sono anche riuscito ad andare oltre :-)
Cosa fa speciale una chitarra? Un sacco di cose: qualità, estetica, suono, eccetera. Ma soprattutto una caratteristica: che la ami o la odi. Succede con tutte: più sono considerate belle, desiderate, uniche, più trovi chi le considera degli immani bluff. Ovviamente le "grandi" svettano anche per questo: Fender Stratocaster, Les Paul, PRS, Martin D-28, che hanno eserciti di estimatori: Ma ognuna di loro ha anche code di detrattori, più o meno accaniti, che le guardano storcendo il naso e vantando la supremazia di una delle concorrenti.

Tutto questo è particolarmente vero nel caso di una chitarra totalmente fuori dagli schemi, acustica ma elettrica, fatta di plastica, grafite, carbonio e (in piccolissima parte) anche di legno. Una chitarra nata nel 1976, a rivoluzionare un mercato conservatore e pure un po' snob, ma capace di creare una nicchia di affezionati estimatori che da trenta anni la amano e la suonano con piacere e orgoglio, convinti di essere tra i pochi "all'altezza" di capire uno strumento diverso. Tra loro Al Di Meola, Glen Campbell, Melissa Etheridge, Kark Knopfler, Adrian Legg, Steve Lukater, Mike Oldfield, Preston Reed e tanti altri, che accanto alle forme note e nobili di Gibson e Martin acustiche, non disdegnano le forme modernistiche e inconsuete di questa vistosa cittadina del Connecticut.

Adamas (termine greco antico, col significato di "incorruttibile", "ineguagliabile", "non conquistabile" e radice di "diamante") è l'estrema evoluzione dell'idea che portò Charles Kaman, costruttore di elicotteri con la passione del country, a inventare la più nota Ovation, la "chitarra di plastica". Cresciuto nella precisione che fa sì che gli zanzaroni volanti non si fracassino al suolo, Charlie non poteva accettare le inconsistenze del legno (con cui è pressoché impossibile costruire due strumenti acustici identici tra loro per aspetto e voce). Charlie non voleva "semplicemente costruire una chitarra, ma costruirne una migliore" grazie alle sue tecnologie. Cominciò così, nel lontano 1964 (proprio quando leo stava sbarazzandosi della Fender) a ragionare coi suoi tecnici su come eliminare quanto più legno possibile dalla chitarra acustica, sostituendolo con un materiale assolutamente costante, per ridurne le variabili ed eliminarne le risonanze indesiderate. Nacque una componente plastica esclusiva, con caratteristiche adeguate alla riflessione delle onde sonore, che sagomata nel "roundback" oggi famoso, prese il nome di Lyracord.

Le prime Ovation Balladeer furono messe in commercio nel 1967, dopo estenuanti test condotti in collaborazione con Glen Campbell, che sta all'Ovation come "Bill Carson" sta alla Fender, Fu lui a chiedere alcune modifiche di dettaglio che rendono unica l'Ovation e soprattutto a chiedere un'amplificazione diversa dai soliti Barcus Berry che giravano all'epoca. Nacque così il pickup piezo, che rimase un'esclusiva Ovation per oltre un decennio.

Nonostante Balladeer, Country Artist e Legend riscuotessero un successo superiore a ogni aspettativa, Mr. Kaman non era soddisfatto. Quella tavola di legno (e che legno! sempre abete di qualità altissima) proprio non la mandava giù. Nel 1973 rimise al lavoro i suoi tecnici perché si inventassero qualcosa di nuovo e il risultato fu un sandwich di grafite e balsa, sottile, leggerissimo, resistente, sonoro. Per migliorarne la risposta in frequenza venne ideato un nuovo tipo di catena a ventaglio, che poteva sostenere meglio il ponticello e il centro della tavola. La buca sparì, sostituita da una serie di fori collocati sulle spalle e impreziositi da un motivo a foglie in essenze pregiate: era nato il rivoluzionario "Fibronic top".

Adamas, la ami o...

La prima Adamas di produzione nasce nel 1976 ed è una splendida sunburst rossa. La risposta in frequenza è perfettamente bilanciata, ma Kaman riesce a trovare differenze sottili: decide così di "misurare" ogni Adamas che esce dalla fabbrica, assognandole un codice di risposta in frequenza: nel disgraziato caso di danno, furto, smarrimento, il musicista ha la possibilità di avere uno strumento perfettamente identico al precedente.

Anche il manico è innovativo, completamente in noce, rinforzato da una solida barra interna ad U ("Kaman bar"), è impregnato in resina, per renderlo virtualmente inattaccabile dall'usura. Paletta e ponte sono sculture ispirate dalla passione di chi le ha ideate.

L'Adamas nasce costosissima, più di una Martin di rango. Così, nel 1982, ne viene messa in commercio una versione "2" più economica, con tavola Fibronic e manico standard Ovation a cinque strati di mogano e acero con tastiera in palissandro. La (sempre magnifica) paletta standard Ovation dice però Adamas in elegante carattere corsivo. Una di queste prime Adamas 2, modello 1681 in colore 9 (brown), numero di serie 3343 che la colloca tra la fine del 1982 e l'inizio del 1983, è la scusa per tutta questa sbrodolata. Accolta da un'antica custodia marrone, l'ho amata fin dal primo istante in cui l'ho vista (come mi accade con tutte le Adamas in edizione originale), nonostante qualche difettuccio causato dall'età. Era di un accordiano e abbiamo concordato un "passaggio di consegne" che ha accontentato entrambi.

La vernice del top è un po' opacizzata, i tasti mostrano qualche segno di usura, ma le cose che contano (meccaniche, elettronica, soprattutto il manico) sono perfetti. Dopo una bella pulita, un cambio corde (Martin 012 al fosforo) e una messa a punto della tensione del truss-rod, la "2" è pronta per una prova-confronto con la mia acustica di riferimento, una Adamas 1 "fuoriserie", costruita nei primi anni '90 per il signor Kaman in persona (è d'oro, lo stesso colore della Porsche di Bill, fu venduta poco dopo la Porsche e acquistata fortunosamente dal sottoscritto per corrispondenza). E' una chitarra assolutamente perfetta dal punto di vista della struttura, ha un suono enorme ed è in assoluto la miglior Ovation che abbia mai suonato.

Affiancate, le due chitarre sono piuttosto diverse, benché molto caratterizzate dalla sonorità tipica delle Adamas, con la risposta in frequenza piatta, molto hi-fi. La "2" è più chiara e presente, con acuti nettissimi, medi trasparenti, bassi secchi e dinamici, ma non rimbombanti. La "1", benché abbia suonato meno, ha un magnifico riverbero strutturale e stacca la "2" solo nei bassi, molto percussivi, carichi di armonici. Entrambi i manici hanno la classica V Ovation, molto pronunciata. Più sottile quello della "1", confortevole e veloce. La "2" ha un feel più "tradizionale", ricorda una vecchia Ovation Elite di fine anni '80 che uso da battaglia.

Adamas, la ami o...

Stesso pickup (ed è sempre lui, anche nelle nuovissime Q181), ma elettronica differente, con i due suggestivi pot in legno (almeno quelli) sulla "2" e l'efficiente OP24 sulla "1", con il pratico coperchio esterno della batteria. Ovviamente l'equalizzatore dell'OP24 è un vantaggio notevole, soprattutto per modellare il suono sulle caratteristiche ambientali. Ma a controlli flat la differenza praticamente non si sente, segno della bontà del progetto.

Che dire? Nello spostamento dall'elettrica all'acustica che procede di pari passo con l'anagrafe, le Ovation in generale e le Adamas in particolare sono eccellenti giocattoli, capaci di dare la GAS a prima vista a chi le sa amare come meritano. In cambio regalano suoni forse non personalissimi, ma chiari, precisi e bilanciati. Soprattutto, garantiscono prestazioni costanti per anni e una totale indifferenza per le condizioni ambientali.
adamas chitarre acustiche ovation
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Alberto!!
di platoblues [user #3866]
commento del 30/04/2005 ore 07:5
...ne sai troppo! Oggi grazie a te mi sento un po' più colto e la giornata inizia sotto i migliori auspici. Complimenti.Plato
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Sempre amata...
di HOKKEIN [user #281]
commento del 30/04/2005 ore 10:0
Mai potuto comprare un'Adamas vera ma ho avuto una meno pregiata celebrity Adamas con top in acero fiammato e suonava veramente da paura, poi è arrivata madame Larriveé e allora....
Rispondi
Re:Sempre odiata...
di doando [user #220]
commento del 30/04/2005 ore 10:5
Sarà che a me capitavano solo quelle con dei difetti ma le Ovation non mi sono mai piaciute: sarà il suono che non è mai completo, sarà la forma che te la fa scivolare dalle gambe, sarà che ho trovato pochi manici "dritti" e molte tavole armoniche "aperte", il cambio pila scomodo, i tasti che si consumano presto; che comunque spesso è dura da suonare, baahh? L'unico vero vantaggio: è quasi immune da feedback. Andreas www.doando.it
Rispondi
Re:Sempre odiata...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 30/04/2005 ore 13:5
Ho avuto parecchie ovation: la prima era una Applause con manico d'alluminio, della prima serie americana; poi una Artist, una splendida Anniversary, una Custom Legend, una Elite (citata, che ho ancora) e finalmente le Adamas. Non riconosco alcuno dei difetti che citi, a parte il cambio della pila. Per il rsto, manici impeccabili, tavole belle e solide, tastiere morbide e scorrevoli. Nessuna delle tante chitarre "tradizionali" che ho avuto o suonato (non poche) mi ha mai dato sensazioni analoghe. Devo però sottolineare che sono uno zappatore, suono quasi sempre col plettro, se prendo in mano una Martin 00 o altra bellezza classica non so davvero che farci ;-)
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congraz
di juri [user #2333]
commento del 30/04/2005 ore 12:1
come sempre complimenti per l'interessante articolo. Ho sempre considerato le Ovation chitarre 'strane' anzi a dirla tutta sono stato un detrattore di questo strumento. Ora che conosco meglio le origini e i dettagli tecnici dovrò rimangiarmi non poche parole.... ;-)Solo una domanda: le Ovation di recente produzione mantengono le caratteristiche di cui sopra oppure quelle 'belle' rimangono gli strumenti datati ?Juri
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nostalgia...
di mrc.mgg [user #198]
commento del 30/04/2005 ore 14:5
le ovation mi hanno sempre affascinato, anche perchè sono nate proprio quando io cominciavo a strimpellare ed allora erano lo "state of the art" dell'amplificazione acustica. ma sopprattuto ho sempre amato quelle foglie intarsiate con le 15 buche. sarà per questo che, pur non avendo mai avuto una adamas, di parecchie ovation mi è rimasta una collectors 1990 con la tavola in pezzo unico di acero occhiolinato da togliere il fiato (cfr. pg.44-45 del libro di Tony Bacon: Chitarre: 500 modelli entrati nella leggenda -prima o poi imparerò a linkare le foto!). effettivamente non è in tutto e per tutto una chitarra acustica, con le quali credo che il confronto sia non del tutto corretto ed un po' impietoso, ma il suono è discreto non amplificato e molto ben bilanciato quando amplificato (anche qui però l'amplificazione acustica ha fatto passi da gigante). e, visto che si sono citati solo musicisti stranieri, mi per metto di aggiungere, nel fingerstile di casa nostra, tra gli altri, Riccardo Zappa e Pietro Nobile...ciao, Marco
Rispondi
Ne ho una anche io
di flaviux utente non più registrato
commento del 30/04/2005 ore 19:1
Caro Alberto vedendo il tuo articolo mi ha fatto ricordare che anche io sono felice possessore di una Adamas. Modello 1867-7 del 1990 grigia e con il manico intero con la paletta a riccio come la tua color oro ( mi sembra) quello che non capisco è una scritta a mano sull'etichetta interna che sembrerebbe Cutaway ma non ne sono sicuro. L'unica cosa è che ha dei bassi da paura anche unplugged. L'avevo dimenticata a causa di un innamoramento per una Strato nos e una Prs , il tuo articolo me l'ha fatta riesumare dopo due anni e quando ho provato a sentire se aveva ancora la voce mi sono reso conto che ancora era accordata !! e che forse non meritava di essere abbandonata per tanto tempo, ma che fare ormai mi rendo conto che ho un harem di chitarre e che a turno le odalische dovrebbero avere la loro ...parte. Un saluto Se ti fa piacere ti posso fare vedere le foti.
Rispondi
complimenti
di yasodanandana [user #699]
commento del 30/04/2005 ore 23:2
bell'articolo e belle chitarre le adamas (suonarle e' veramente un'esperienza) e le ovation in genere... soprattutto e' interessante il loro non vergognarsi di essere amplificate e quindi bello il loro suono elettrico che non vuole imitare quello di un'acustica unplugged ma che vuole essere assolutamente un'altra cosa...mi piacerebbe andassero piu' di moda...(bellissimi anche i links!!)
Rispondi
Re:complimenti
di alberto biraghi [user #3]
commento del 01/05/2005 ore 00:2
No, per favore, di moda no! Le Adamas sono belle chitarre che si scambiano a cifre ragionevoli, anche perché continuano a farle più o meno identiche (proprio adesso stanno riesumando le 1 e 2 originali). Io spero che restino così, un po' ai margini, che ci si possa continuare a divertire a comprarle e venderle - oltreché a suonarle - senza dover fare i conti con cifre illogiche.
Rispondi
la odio
di bandana [user #6832]
commento del 01/05/2005 ore 10:0
Complimenti Alberto per il bell' articolo, e' stato un piacere conoscere la storia di una chitarra, ma io che suono da seduto ho avuto una pessima esperienza con la "biscia", che va ad aggiungersi ad una preferenza di suono piu grosso e grezzo. Tuttavia porto sempre rispetto ad uno strumento di classe come la Ovation. Buona musica a tutti.
Rispondi
Energia, colore e magia.
di edo [user #173]
commento del 01/05/2005 ore 15:1
Ci sono anch'io!!!!! Caro alberto, che mi hai assistito come un bravo analista mentre sbattevo la testa contro gli stipiti in preda al bisogno fisico di possedere quella chitarra. Era l'inizio dello scorso novembre. Quella chitarra non sapevo manco esistesse finché, un sabato pomeriggio qualsiasi, non la vidi alla Fnac nelle mani di un tale Bob Marley in uno schermo al plasma. Comprai il DVD di Bob. E mi misi a guardare quella chitarra. E la riguardavo. E mi parlava. In una nottata su Google ho scoperto che si trattava di una Adamas. "Allora esiste!!!!" No. Quella chitarra non esisteva più in commercio. O meglio, non in quel colore che dall'oro sfuma all'azzurro. Non con quel ponticello e quella paletta scolpiti. Scopro che, nella giugla di numeri che popola i modelli ovation, quella che volevo era una 1687-7. Gli anni erano più o meno collocati tra il 76 e il 1982. Partecipo ai furum dell'ovation fan club, inizia un rapporto epistolare con il gentilissimo Elias (eliasargyris@yahoo.com) che pazientemente mi racconta di modelli, manici, suoni, valutazioni, trucchi ecc. La GAS cresce e arrivo a trattare una proibitiva Slothead del 76. Uno dei circa 70 splendidi prototipi di Adamas 1 che Mr. Kaman inviò a selezionati dealers e artisti tra cui Neil Diamond, Cat Stevens, Glen Campbell, Paul McCartney (guardare per credere... vai al link %20Slothead/Adamas%20Slothead.html). Una di queste chitarre ce l'ha un tale Hector... non vado oltre... ho potuto solo sognarla nel periodo trascrorso tra la mia richiesta e la sua risposta. La ricerca dell'amata continua a tappeto tra tutti gli ebay del mondo (.it, .de, .es, .co.uk, .co.jp,...), Google, accordo e vari. Ho scoperto anche che queste chitarre sono particolarmente apprezzate in giappone. Ma niente. Niente di niente. Il magico incastro tra modello e colore non riuscivo a trovarlo. Passano due mesi così. Finché una sera di fine gennaio. Digito la parolina magica su ebay.de. E dal sito teutonico, in mezzo alle più facili 8/10 Adamas recenti scorgo un timido annuncio "1981 Adamas 1689-7". L'anno c'è, il modello "1" c'è, il colore!... c'è. La sigla mi diceva che il manico è più largo rispetto alla 1687. Elias mi conforta. Mi dà le informazioni che ho bisogno circa la forma del manico. Inutile dire che ho vinto l'asta. E la chitarra è arrivata a destinazione precisa in 8 giorni dalla chiusura dell'asta. Amore a prima vista. Tutto confermato. Emozione e gioia. Avevo promesso ad Alberto un articolo su Accordo che non ho mai scritto perché non mi sentivo (e tutt'ora non mi sento) abbastanza preparato. Ma con lei in braccio sono felice. E dopo un paio di settimane l'ho portata, per la benedizione di rito, del buon Carlo Landini che dopo un paio di giorni me l'ha restituita. Tutt'aposto.A dire il vero non so dire bene perché amo la mia Adamas. Dovrei chiedere alla mia pancia. Ho la fortuna di avere anche una splendida Taylor 814. Qesta è una signora. Nobile. La Adamas è una piccola peste percussiva. Una simpatica birba fuori dagli schemi, io perdono i suoi pochi difetti e lei è disposta a perdonare le mie innumerevoli lacune. E' l'energia che nasce e cresce ogni volta che la suono. E ieri il battesimo di primavera. Il coronamento di un sogno. Repertorio Beatles (a perte un doveroso tributo a Bob) al Parco Sempione con 4 fantastici amici e la mia Adamas. La prima vera calda giornata di primavera. Niente da dimostrare, niente da vincere solo suonare mentre neanche il sole più diretto poteva danneggiare il nostro elicottero.... Vuoi metere? Il giorno più bello per me di questo 2005 già niente male. Grazie Al.Nota a margine sulla gionata di ieri: quando si dice magia... sulle note iniziali di redemption song, un ragazzo in bici pedalava e ascoltava a mia insaputa. Senza smettere di pedalare, è stato lui ad attaccare il canto che ancora sentivo mentre si allontanava sulla sua bicicletta. C'era una gioia infinita in tutto questo. Ero quasi commosso e ho chiuso gli occhi.
Rispondi
Re:Energia, colore e magia.
di flaviux utente non più registrato
commento del 01/05/2005 ore 16:3
Evviva !! non siamo soli!! io ho quella che tanto volevi...la 1687-7 del 1990 con un manico che perdona ogni cavolata che fai....non la lascerò mai è stata compagna di serate memorabili e anche se ora ha delle sorelline un pò più "cattive" riesce sempre a farsi desiderare. Se vuoi ho le foti. Ciao
Rispondi
Complimenti
di ailovigols utente non più registrato
commento del 01/05/2005 ore 21:5
Complimenti per l'amore verso una sei corde. Si sente che sei davvero innamorato di quel gioiellino. Io non ne ho mai avute, anche per via del prezzo proibitivo, ma devo riconoscere che la classe delle Adamas è davvero niente male. Goditi la tua amata e buona musica. Ailovigols
Rispondi
Alberto trasfigurato dalla sua Adamas...
di JJ Paul [user #6027]
commento del 01/05/2005 ore 22:4
...assomiglia un poco ad Adrian Legg!!!!!!!! Un mito (scegliete voi chi dei due)..Un saluto, anzi... un'ovazione ;-)Paul
Rispondi
Re:Alberto trasfigurato dalla sua Adamas...
di jallaaa [user #7088]
commento del 02/05/2005 ore 11:5
cercate kaki king su internet, ma anche sul sito della ovation, e guardate un po' cosa è capace di fare questa ragazzina con una chitarra del genere
Rispondi
Re:Alberto trasfigurato dalla sua Adamas...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/05/2005 ore 16:5
Guarda, lascia stare, mi hanno appena detto che assomiglio a Lavrentij Berijashift.sk>, pensa te...
Rispondi
Ovation
di manolo073 [user #7419]
commento del 02/05/2005 ore 18:5
CIAO.Adoro il suono delle Ovation acustiche. Possiedo 1617 che suona divinamente. Il numero di serie è: 167727, sapreste dirmi di che anno è? Grazie.
Rispondi
Che dire...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 02/05/2005 ore 22:0
Ciao Boss,Hai superato te stesso con questo gran bell'articolo. Premetto che Ovation, ed in particolare Adamas, per me sono il top. Punto. Ho iniziato con una Celebrity Custom che mi ha accompagnato per i molti anni di chitarrismo "da spiaggia": salsedine, falo, e gli stravizi degli amici non hanno minimamente scalfito il suo cuore da vera combattente e l'ho venduta solo quando ho voluto trovare qualcosa di più "classico" come una dreadnought Yamaha. Adesso da qualche tempo mi è venuta voglia di nuovo di Ovation. Peccato che le nuove siani quasi tutte cutaway e con la bombatura ridotta! Io volevo qualcosa di più vintage, magari a 12 corde tipo la Custom Legend che McCartney brandiva con gli Wings, ed ecco che... Udite udite... Partono le reissue!!! L'anno scorso è toccato alla Custom Legend versione I, quest'anno alle Adamas I e II, compreso il prototipo personale suonato da Charlie Kaman. Di sicuro costeranno come una utilitaria...Cmq grazie per averci fatto scorrere un brivido sulla schiena, come sempre.
Rispondi
Re:Che dire...
di alberto biraghi [user #3]
commento del 03/05/2005 ore 01:0
hem....cgi.ebay.it> Io non amo le 12, ma questa è da prendere al volo!
Rispondi
non mi piacciono
di lomba [user #3864]
commento del 03/05/2005 ore 09:3
ho accompagnato un amico per provarne alcune, ma non ne ho sentita neanche una che mi piacesse, ne in mano a lui ne a Di Meola. Non posso farci niente, non mi piacciono proprio.
Rispondi
da potere operaio a potere liutaio
di paternello [user #7450]
commento del 06/05/2005 ore 02:1
Ciao a tutti intanto sono un 22enne di CR appena fresco di registrazione.sapete secondo me qual'è la cosa migliore e perchè mi piacciono le ovation?perchè puoi prendere una coreana simile a 90 euro e metterci sopra una tavola d'abete scelto da te (importante) senza nodi o imperfezioni coperte dalle insidiose vernici sunburst,una bella rosetta e pure dei bei filetti in tinta e hai una chitarra per sempre tua a davvero una cazzata. 25-30 euri l'abete 10 euro di rosetta 4-5 di filetti
Rispondi
(Come al solito) Bellissimo articolo!
di Fabio Pollero [user #2327]
commento del 04/05/2005 ore 09:5
Posseggo una Ovation Artist acquistata il 13 maggio 1982 da Casale Bauer e pagata la (allora) quasi insostenibile cifra di 850.000 lire.Dopo aver incoscientemente venduto (quasi regalato) fior di milioni in Fender vintage (quando una tele custom '72 era solo una tele un pò più brutta...) credo che questa me la terrò stretta...Proprio in questi giorni di Springsteen acustico, però, la sua voce, nonostante le corde Martin nuove di zecca, la trovo un pò 'muddy' sui bassi e cercavo di capire da cosa potesse dipendere.Capotasto e ponte d'osso potrebbero aiutare? Sono le corde? Chi siamo? Dove andiamo?Un fiorino....Ciao!
Rispondi
- Standing Ovation -
di boogiebeppe [user #7048]
commento del 04/05/2005 ore 11:3
Anch'io sono un felice possessore di una Ovation (una collector per la verità vai al link;mid=1223) .  Dal vivo si suona con grande tranquillità senza problemi di larsen e fischi. Al contrario di alcuni commenti, con corde Elixir ho trovato una soluzione che mi regala morbidezza in suonabilità e ancor + rotondità di suono. Di norma la amplifico in diretta senza pre o amplificatori ulteriori....giocando con il Pot del tono mi piace la versatilità con cui si riescono ad ottenere sia suoni caldi (simili ad una classica) o brillanti.....BoogieBeppe
Rispondi
Re:- Standing Ovation -
di Sirio [user #2633]
commento del 05/05/2005 ore 11:3
Mi devo unire al coro perchè, anche se adesso vado solo con il legno, non posso dimenticare la bava alla bocca negli anni 70 quando vedevo le Ovation ed il mio tentativo di glissare la spesa (per me allora improponibile) acquistando di ripiego una Melody e poi una Matrix. Solo nell'80 sono riuscito ad avere un'Ovation Folklore (meravigliosa la tastiera larga e la slotted headstock) che mi ha accompagnato per quasi 10 anni. Anche dopo essere passato agli strumenti di liuteria devo ammettere che non sono mai riuscito a non fermarmi di fronte ad un'Adamas: troppo bella per non regalarle uno sguardo. Un paio di anni fa ho trovato (me l'ha offerta l'amico Jo Palco) una Adamas II 1681 in colore 9 (quella già vista in mano a Knopfler) Matricola 1370 del 1979 ....e devo ammettere che aveva/ha un suono da paura e che non sfigura tra le blasonate di legno che ho in casa (in qualche caso riesce anche a dare dei punti a quet'ultime). Adesso, per questioni di spazio e ..."sindrome di Maometto", l'Adamas ce l'ha un mio amico che ne è entusiasta ed io ho ricominciato a guardarmela quando ne incontro una.
Rispondi
Re
di paternello [user #7450]
commento del 06/05/2005 ore 02:2
per il capotasto consiglio anche l'ebano che è meno sbatti da lavorare dell'osso io mi rompo a farmi i capotasti d'osso son quasi la stessa cosa come durata e il suono è official
Rispondi
Re:ovation?
di down home utente non più registrato
commento del 07/05/2005 ore 17:3
certo dopo aver dato il mio voto negativo a questa chitarra devo anche una spiegazione le ovotion le adoravo all'eta di 20 anni perche erano cool ne o anche avute, oggi 33 anni suono con una 000 martin , una small body L 00 gibson e una lion banjo fine 800, certo non voglio paragonare nessuna di queste con una ovation neppure con sue elite, ma trovo che la mia stella pagata 30 dollari suoni decisamente meglio, poi gusti son gusti da che mondo e mondo le chitarre son fatte di legno che nel tempo suonano sempre meglio perche son vive
Rispondi
Re:ovation?
di milopc utente non più registrato
commento del 15/05/2005 ore 23:1
Ti capisco perfettamente, io ho 19 anni eppure le ovation non mi piacciono già più... Certo, non è paragonabile, ma dopo avero imbracciato una j200 non riesco più a considerare un chitarra vera un ovation... e indipendentemente dal confronto con la Gibson il suono non mi piace per nulla, il legno ha un suo fascino, quella plastica o quel che è non ne ha e non vibra e non mi trasmette la sensazione del legno vero!
Rispondi
Re:ovation?
di down home utente non più registrato
commento del 16/05/2005 ore 15:4
il fatto daver dato un giudizio negativo verso questa chitarra, che dovrebbe essere ritenuta acustica e proprio per questo, perche portato a paragonarla con altre chitarre acustiche di piu o meno valore non paragonabile . mentre se si vuole dire che il suono della ovation e particolare quando la si amplifica con pick up,be allora essere onesti direi che ha il suo suono caratteristico,particolare. ciao a tutti
Rispondi
di paolobastoni@sottacqua.info [user #48767]
commento del 15/06/2019 ore 15:18:38
c'ero anch'io a quei concerti di Fabrizio al palalido (proprio a tutti...) e anch'io scoprii lì, e me ne innamorai, quella splendida chitarra ed il suo suono... anch'io dovetti aspettare molto prima di possederne una, ancor oggi una delle mie due preferite (l'altra è una di giorgio)...
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