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Il compressore: come e perché
Il compressore: come e perché
di [user #21196] - pubblicato il

Non esiste pedale più elogiato e bistrattato allo stesso tempo, c’è chi lo definisce indispensabile e chi lo accusa di distruggere la dinamica e il suono naturale della chitarra. Il punto su cui tutti sembrano essere d’accordo è che sia un effetto difficile da usare. In seguito alle mie esperienze tormentate ho pensato di scrivere un articolo, o meglio una sorta di istruzioni per l’uso, per raccogliere le informazioni di base e tentare di rispondere alla domanda che molti si pongono: ”Mi serve un compressore?”
 

Vediamo a che servono i controlli, prendendo come esempio quelli che si trovano su uno dei compressori più criticati: il Boss CS-3.

Sustain
Termine usato impropriamente che può confondere le idee.
Nei compressori a rack, questo parametro è più correttamente chiamato Threshold, e serve a impostare il valore della soglia sopra la quale inizia la compressione.
In altre parole, ruotare in senso orario la manopola sustain, equivale in realtà a smorzare maggiormente i picchi di volume, per poi alzare il volume globale.
Questo spiega perché a valori troppo elevati di sustain il suono risulta "squagliato" e aumenta il rumore di fondo.
Se ancora non vi è chiaro osservate la figura (semplificata), la linea blu rappresenta la soglia definita dal controllo Sustain.

 

Attack
Regola il tempo che intercorre tra la pennata e l’attivazione del compressore.
Andrebbe impostato a parallelamente al Sustain, in base all’effetto che si vuole ottenere.

Volume e Tone
Questi controlli sono molto utili dal momento che a seconda di come sono impostati Sustain e Attack, potremmo aver bisogno di riequilibrare volume e brillantezza del suono a seconda dell’uso che vogliamo fare del compressore.

Modelli più complessi a pedale o a rack hanno ulteriori controlli come il fattore di compressione Ratio, che determina quanto comprimere i segnali che oltrepassano la soglia, e come il Release che stabilisce il tempo di rilascio dell’effetto di compressione.

E con questo ho ripetuto alcuni concetti che si trovano facilmente in rete, ma che quando leggevo mi portavano alla domanda: ”Ok grazie, ma 'sto compressore come lo uso?”

Funky
Alzate il Sustain e regolate il tempo di Attack in modo da far risaltare il picco di volume sulla plettrata, che a me piace chiamare snap.
Se la vostra chitarra ha un suono scuro, potreste ottenere risultati migliori agendo sul Tone.
L’effetto ottenuto è molto interessante ma non è certamente applicabile a tutti i generi. Non suonate Funky? Il compressore per questo uso non vi serve.

Limiter
Ovvero l’utilizzo più discreto del compressore, personalmente è l’unico scopo per cui lo uso.
Se vi capita di dover eseguire sul canale pulito brani che alternano accordi a note singole e volete un aiuto nel controllare gli sbalzi di volume, impostate il Sustain a un valore sufficientemente basso in modo che non si senta lo snap, questo potrebbe voler dire anche al minimo se utilizzate pickup potenti.
Attack a piacere, ma personalmente consiglio da metà in poi se volete un suono più naturale. Usate il volume per riequilibrare, anche a seconda che vogliate usare l’effetto come secondo canale pulito per gli assoli o per le ritmiche.
Non sentite i problemi di cui sopra perché avete un ottimo controllo della dinamica al tocco, oppure non vi serve per i generi che suonate, oppure non suonate pulito? Il compressore per questo uso non vi serve.

Sustainer
Con una regolazione opportuna del Sustain e con un Attack oltre la metà, simile a quella utilizzabile per il Funky, oltre allo snap, otterrete un sustain della nota.
Devo dire che questo uso non mi piace molto sul pulito, perché volendo impostare un sustain degno di questo nome, lo snap risulta fastidioso se vi capita di picchiare sulle corde. Se usato prima di un distorto leggero le cose migliorano dato che la distorsione appiattisce a sua volta la dinamica.
Sul distorto, inoltre, il compressore può essere utilizzato come sustainer per far uscire meglio il tapping.
Per questo uso tuttavia, molti preferiscono utilizzare un overdrive che garantisce un ottimo sustain anche se colora il suono.

Consigli pratici
- I migliori risultati si ottengono con un effetto moderato, perché il compressore dovrebbe essere un effetto che non si sente finché non si spegne, un po’ come i migliori effetti per voce. Non è come un overdrive o un delay.

- Regolate il compressore, a seconda dell’utilizzo che volete farne, durante le prove con il gruppo. Non serve sperimentare troppo da soli e a volumi da appartamento, o ancor peggio giocare a trova le differenze tra il suono con e senza compressore: è il primo passo per sentirne i soli effetti negativi.
A volumi sostenuti e all’interno di un mix invece, potreste rendervi conto che per certe parti è meglio sacrificare un po’ di trasparenza in cambio di un suono più omogeneo.

- Evitate di porvi problemi del tipo: ”Come regola il compressore Gilmour?”. Il compressore va settato dipendentemente da quali chitarre, effetti e amplificatori utilizzate. E va beh, se usate una Stratocaster, le regolazioni di zio Dave possono essere un punto di partenza, ma non fissatevi.

- Usate questo effetto con parsimonia, mentre provate con il gruppo fate delle prove acceso/spento e trovate quale dei due suoni risulta essere il migliore.

- Ricordate che questo è un effetto che non serve a tutti.

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