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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Le stranezze del mondo..

di Plettratore_Mannaro [user #16218] - pubblicato il 05 gennaio 2011 ore 02:42

La notte di capodanno sono andato a fare animazione\Karaoke in un ristorante insieme ad una mia amica cantante ed un mio amico cantante-chitarrista. Io ho fatto da tecnico ed addetto al computer più improvvisavo con la chitarra qua e la su brani tipo Piccola Katty ed Acqua e Sale  insomma niente di eccezionale, per un compenso di 500 euro più cenone che è anche un prezzo economico per essere capodanno. Ciò che mi chiedo è come è possibile che chi fa Animazione\Karaoke spesso anche senza suonare come abbiamo fatto noi a capodanno prenda un compenso economico almeno doppio rispetto a quello di una band che è anche composta dal doppio delle persone? Conosco persone che in due per una serata di karaoke chiedono anche 700-800 euro per serate normali fino a salire a più del migliaio di euro.. ed io che mi sento fuori luogo a chiedere 400 euro quando suono lontano da casa con i gruppi e quando ci dobbiamo portare non solo gli strumenti ma anche impianto microfoni, monitor e via dicendo.


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di stefano58 [user #23807]
commento del 05/01/2011 ore 08:4
E' questa la chiave di lettura in questo mondo malato , dove il profitto non fa' mai rima con qualità o sforzo profuso.Il Karaoke è una mania che richiama sempre un folto pubblico ,per cui i propietari dei locali danno un valore aggiunto ad una attività che di artistico ha ben poco.La voglia di apparire di molte persone , l'ego smisurato che la società impone , fan si che tutti ( quasi tutti , per fortuna ) si sentano in dovere di cimentarsi in brani che , alla fine , sono sempre gli stessi.Sere fa in una pizzeria con i genitori della squadra di mio figlio , hanno proposto un karaoke improvvisato , e a parte me e mia moglie , tutti hanno partecipato.Un paio di giorni dopo a casa mia c'erano all'incirca le stesse persone , ed io con un amico abbiamo cominciato a suonare , cercando di venire incontro al gusto , ahimè latente , dei presenti....be' , dopo 10 minuti tutti parlavano tra loro come se non esistessimo , non c'era il grande auditorio per cui esibirsi , la musica non c'entra , è solo voglia di apparire...e nei locali questo lo sanno , per cui...se vuoi suonare ( ed è già tanto che te lo permetto...) questi sono gli spiccioli , altrimenti datti al karaoke!!...che tristezza....;-P
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diciamo...
di ligo [user #13149]
commento del 05/01/2011 ore 11:1
..che siamo coglioni, anche noi suoniamo xchè vogliamo apparire.Si ora non lapidatemi, intendo dire che oltre alla passione, alla voglia di sfogare la nostra creatività, c'è un bisgogno di mostrarsi su di un palco mentre si suona, mentre imitiamo i nostri eroi...e se ci pensiamo bene tutti quelli che fanno cover è come se facessero il karaoke!!!non lamentiamoci di quello che c'è in giro...siamo noi ad averlo creato, siamo noi ad alimentarlo, per poter suonare pezzi propri dei supplicare i locali!la clientela se non conosce quello che proponi non ti degna di uno sguardo...noi siamo artefici del mopndo in cui viviamo!
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Già, che tristezza...ricordo che a quindici ...
di robyfranz [user #22846]
commento del 05/01/2011 ore 12:1
Già, che tristezza...ricordo che a quindici anni ho iniziato a suonare con il mio primo gruppo, un po' di tutto, dal folk, disco, pop e principalmente avevamo accordi con i ristoranti della zona per intrattenimenti nei matrimoni o feste varie. Eravamo in cinque, inizialmente 30/40 mila lire di media il compenso a cranio (a capodanno facevamo 500 mila lire a testa) e si facevano 50/60 serate all'anno. Poi sono subentrati i musicisti virtuali, pianobaristi in genere, che di pianisti hanno ben poco (la maggior parte di quelli che ho ascoltato io), forse hanno più le caratteristiche di baristi: tastiere che simulano qualsiasi strumento, basi ecc.... E dopo un decennio tali artisti hanno soppiantato il lavoro di chi fa musica dal vivo, con prezzi superiori a quanto richiesto dai gruppetti. Qualche mese fa ci è capitato, dopo diversi anni, di suonare in un agriturismo immerso nella campagna veneta ad un matrimonio, ed abbiamo fatto le tre di notte, non volevano lasciarci andare a casa. Mi ha fatto tanto piacere, per il fatto che hanno apprezzato la musica, il divertirsi con la musica e ce l'hanno ribadito più volte durante la serata; ci hanno detto che è molto più coinvolgente ascoltare, guardare, ballare con un gruppo dal vivo. Ma sono piccole soddisfazioni che stanno scomparendo per chi come noi ama fare musica.
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