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E se una notte d'inverno... facessimo a meno di un finale?

di valvetone [user #15970] - pubblicato il 14 gennaio 2011 ore 22:50
Se un chitarrista che non ha necessità di "tirare" il finale

scegliesse per comodità, suonando in un piccolo locale, di collegare la chitarra elettrica hollowbody a cassa alta ad un preamp valvolare poi DI e diretto al mixer, se è effettivamente possibile farlo, come risulterebbe il suono uscente dalle casse?

 

Premetto che non mi sono mai trovato nella situazione di poterlo immaginare come soluzione ma sono incuriosito dalla ricerca di soluzioni "diverse", ovviamente per generi che non siano il classico rock.

Grazie e ciao.


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La qualità di quello....
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 15/01/2011 ore 04:2
....che uscirebbe dalle casse dipende da tanti fattori: dalla qualità del pre, dalle cassa, dal fonico....personalmente non riuscirei mai a rinunciare al mio ampli alle spalle....
Rispondi
Re: La qualità di quello....
di valvetone [user #15970]
commento del 15/01/2011 ore 18:3
Grazie per la risposta, effettivamente non avevo pensato alla qualità delle casse che effettivamente è molto importante, per il fonico l'dea da cui la mia immaginazione era partita era un buon pre che ci permetta di equalizzare con una certa precisione lasciando il mixer completamente in flat. Per il resto ti capisco benissimo, la mia domanda nasce solo dalla curiosità e non dalla necessità (tantè che io una hollow a cassa alta non la ho, ne un preamp od una DIbox), penso che dipenda anche molto dal genere che si suona e il tipo di formazione (non scolastica ma quella della band).
Rispondi
...
di Dogat [user #16823]
commento del 15/01/2011 ore 07:4
Ciao Valvetone, io sono uno di quelli che non utilizzo più amplificatori in quanto ho risolto tutto con uno dei tanti multieffetti della Digitech serie RP che posseggo e patch create da me, quindi nulla di quello presente dato dalla fabbrica,, prima però il segnale della chitarra entra nel eq. a pedale della Roland-Boss GE-7, poi come detto il segnale entra nel mixer, dove ancora una piccola regolazione viene fatta e và a finire in casse auto-amplificate che sono da 350 W, quindi utili per locali piccoli...io le uso in casa a basso volume quando mi và di suonare al di fuori delle cuffie, anche se raramente perchè preferisco estraniarmi completamente e questo grazie alle cuffie stesse. Il suono che ne esce è lo stesso, anche se la compressione del sitema you tube fà perdere un pò i suoni stessi, di quelli che puoi sentire sul mio canale di You Tube dove ci sono vari audio video con le diverse chitarre che posseggo. Naturalmente poi ci sono i fattori suono che ognuno di noi ha già di natura differenti e legati sempre al genere musicale che si esegue, comunque se fai un salto a questo link potrai trovare una nutrita serie di esempi audio. vai al link Aggiungo che per quanto riguarda chitarre Hollow Body a cassa alta utilizzo la Gibson 175-D poi posseggo anche Ibanez diversi modelli e le puoi trovare nella lista dei vari audio video presenti sul canale stesso. Spero di poterti essere stato utile tanto per farti un'idea dei suoni, sia in questo caso ricavati dai vari cd che ho fatto nel mio studio, che nulla hanno di differente da quello che esce dalle casse stesse. Un saluto da parte mia e buona giornata, Dogat.
Rispondi
Re: ...
di valvetone [user #15970]
commento del 15/01/2011 ore 19:0
Grazie mille della risposta e della tua esperienza, vorrei sapere se in questo modo tu abbia anche risolto in parte il problema del feedback che spesso risentono questo tipo di chitarre amplificate in spazi angusti, mi spiego meglio: probabilmente per sentirti userai una spia e su questa si potrà agire brutalmente sulle frequenze che producono il feedback senza toccare il suono che esce dalle casse invece rivolte al pubblico (certo in questo modo si avrà un brutto suono in spia ma sempre meglio che feedback da tutte le parti). Non conosco il mondo dei multieffetto ma immagino che usi anche un simulatore di cassa, mi chiedevo, che tu sappia, se questo è sostituibile almeno in parte da una buona e fine equalizazione. Grazie ancora e complimenti vivissimi per il contributo youtube, mi piace molto quello che suoni.
Rispondi
Re: ...
di Dogat [user #16823]
commento del 15/01/2011 ore 23:1
Ciao Valvetone, innanzitutto grazie per il tuo apprezzamento in merito. Per quanto riguarda il problema dei "ritorni di fiamma", come li ho sempre chiamati io, scherzando sulle "bombe" hollow body, ho risolto il problema con un bel paio di cuffie le Sennheiser modello HD-280 PRO, dimodochè le spie le faccio rimanere nei servizi segreti e questo segna punti a nostro favore, certo che bisogna farci l'abitudine, ma una volta fatta si risparmia anche un pò di pezzi a casa che invece ogni volta bisogna tirarsi sempre dietro. Per quanto riguarda il mondo multieffetti sembrerebbe più complicato di quello che poi alla fine è realmente. All'interno degli stessi hai diverse tipologie di amplificatori, dai Gibson ai Fender, ai Vox, Pignose, Marshall ecc... e posso dirti, visto che hai sentito anche tu gli stessi risultati che sia il Vibrolux come pure il Princeton preferisco, da quando sono entrato in questo mondo della multieffettistica, tenerli sempre a casa al caldo. Inoltre hai all'interno la regolazione di tutto quello che riguarda l'effettistica possibile, in maniera concatenata, dal compressore, al limiter, passando per delay, chorus, riverbero, flanger, distorsori e volumi d'intensità vari per ogni singolo effetto, che poi alla fine porta ai risultati che avrai sentito nei vari audio che ho pubblicato sul mio canale video. Naturalmente il tutto lo devi impostare, perdendoci anche del tempo senza dubbio alcuno, in patch che ti prepari precedentemente a casa, con le relative prove per ottenere ciò che vuoi, ma una volta che ti crei, come ho fatto io, 10 patch per ogni tipologia di chitarra, ovvero da quelle con singles coils a quelle con gli Humbuckers, sia che siano solid body come pure hollow body il gioco di per sè è fatto e non devi più perdere tempo a reimpostare i suoni ogni volta e se mi ricordo bene con qualche "bella fila di rosari vari annessi". Per quanto riguarda la preamplificazione del segnale, proprio per fare tutte le cose in regola, il tutto stà proprio nell'avere e utilizzare il GE-7 della Roland-Boss ovvero l'equalizzatore a pedale oppure un similare(Harley Benton ne produce uno che è una copia identica posseggo pure quello e mis erve per le chitarre con i single coils cosicchè evito ulteriori regolazioni) perchè utilissimo per darti il suono primario ricco di tutte quelle sfumature che tu vuoi e le stesse a loro volta verranno poi elaborate dal multieffetto, dalle tue patch, nel mio caso Digitech della serie RP, che anche se faranno storcere il naso ai più, fino ad ora sono quelli che mi hanno dato i risultati migliori in fatto di sonorità ottenute....spero che quelli della Digitech non leggano questi miei interventi in merito a questa serie di multieffetti, come pure nessun chitarrista famoso utilizzi mai quello che uso io, sennò in due minuti lo stesso multieffetto "miracolosamente" andrà a costare 100 volte di più di quello che cosa ora, perchè questo è sempre quello che accade. Posso dirti che i suoni non sono affatto freddi, come invece comunemente si potrebbe pensare, anzi l'opposto ed inoltre non hai nessun problema di rumori vari di fondo e/o interferenze varie, ma solo il suono pulito, come vuoi e basta e poi con l'uso delle cuffie, come monitor generale, sei proprio nel massimo della qualità possibile anche in live. C'è da dire che sono sempre stato molto a favore dell'elettronica, causa anche la mia "bi-strumentalità" che mi lega da sempre al mondo del pianoforte-tastiere oltre che della chitarra, dove l'innovazione dai tempi che furono del Jupiter 6 della Roland di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima e poi con l'avvento del midi finalmente mi ha fatto ottenere ciò che da sempre volevo ovvero tutti i strumentisti che mi servono in un brano e questo non è poco. Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
Re: ...
di valvetone [user #15970]
commento del 16/01/2011 ore 00:1
grazie per la risposta e per avermi confermato che l'asso nella manica sta in una perfetta equalizzazione studiata a casa che permetta di implementare le sfumature di cui abbiamo bisogno probabilmente in modo più fedele e facilmente ricreabili, probabilmente l'equalizzazione è uno dei più importanti fattori su cui lavorare e contemporaneamente il più ignorato dai chitarristi. La mia domanda iniziale non prendeva in considerazione un multieffetto ma solo un preamp semplicemente perchè al momento non uso "effetti" se non un'overdrive che nel contesto in cui immaginavo non sarebbe nemmeno usato. Ma la tua descrizione entusiasta mi fa pensare che se avrò un ritorno di fiamma alla catena effetti probabilmente mi affiderò al multieffetto: senza problemi di perdita di segnale alimentazioni ed ecc... io amo definirmi contro "l'onanismo chitarristico" ovvero meno pippe e più musica e se anche i multieffetti non fossero la stessa cosa dell'effettistica stompbox per i motivi che ho elencato precedentemente ha un buon motivo per essere presa in considerazione per migliorare la qualità del suono (se poi le differenze son nulle ha solo vantaggi...)
Rispondi
Caro Valvetone, mi spiace ma non posso ...
di eton utente non più registrato
commento del 15/01/2011 ore 09:0
Caro Valvetone, mi spiace ma non posso aiutarti. Eton
Rispondi
Re: Caro Valvetone, mi spiace ma non posso ...
di valvetone [user #15970]
commento del 15/01/2011 ore 19:1
Grazie comunque Eton, so che quando mi verrà un dubbio su una strato di sicuro saprai illuminarmi :)
Rispondi
Io spesso in sala prove uso la chitarra con un ...
di antani85 [user #22504]
commento del 15/01/2011 ore 10:1
Io spesso in sala prove uso la chitarra con un simulatore di amplificatori e poi direttamente in cassa attiva. Il suono mi piace molto, e vorrei portare la cosa anche sul palco...in quel caso entrerei nel mixer e collegherei il mixer alla cassa spia per sentirmi. Per me (e ora molti mi spareranno) l'ampli è la prima cosa sacrificabile, e non sarebbe male avere...diversi chili in meno!!
Rispondi
Re: Io spesso in sala prove uso la chitarra con un ...
di valvetone [user #15970]
commento del 15/01/2011 ore 19:0
Grazie della risposta, la mia domanda non nasceva da una reale necessità ma solo dalla curiosità, penso però che sia una soluzione ottima per certi tipi di genere e per certi tipi di chitarra. Come ho già commentato poco più sopra queste chitarre soffrono di feedback e sentirsi solo in spia può aiutare a limitare questo problema poichè si può agire brutalmente sul suono in spia senza andare a toccare il suono esterno oltre a poter tenere un volume minore se il genere suonato permette di passare tutto per il mixer (immagino ad esempio terzetto fusion/jazz con contrabbasso e batterista minimale con spazzole).
Rispondi
Re: Io spesso in sala prove uso la chitarra con un ...
di TidalRace [user #16055]
commento del 15/01/2011 ore 21:2
Bang, bang! Colpito? No? Meglio così Ciao.
Rispondi
Re: Io spesso in sala prove uso la chitarra con un ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 15/01/2011 ore 22:0
(:-DDD).....bellissima!
Rispondi
Re: Io spesso in sala prove uso la chitarra con un ...
di antani85 [user #22504]
commento del 16/01/2011 ore 01:2
:-) colpito solo di striscio... la verità è che non ho i soldi per comprarmi gli ampli che vorrei, ed è solo invidia :-)
Rispondi
Re: Io spesso in sala prove uso la chitarra con un ...
di Dogat [user #16823]
commento del 16/01/2011 ore 05:2
Ciao Antani, non sei l'unico ad aver eliminato l'amplificatore, infatti io tre anni fà quando ripresi dopo il fermo musicale da parte mia totale, durato ben 14 anni, visto che di acqua sotto i ponti ne era passata tanta, oltre a cominciare a cambiare il parco tastiere, con mezzi aggiornati, presi subito in considerazione la multieffettistica della Digitech, che come risultante mi diede le sonorità che da sempre cercavo di ottenere, ai tempi della pietra, eliminando una sequela, non poco forbita, di "rosari vari annessi", ricordo oggi di un tempo passato. Se l'elettronica ha fatto nel contempo passi da gigante, divenendo ottima ed ergonomica nello stesso momento, per quale motivo non applicarla subito sul campo senza divenire, come succedeva un tempo, "abbelinati" per trovare quel suono che volevamo? Oggi con le patch che ti puoi liberamente programmare, nei multieffetti, hai la consapevolezza che una volta trovato l'insieme sonoro o meglio definibile "il tuo suono" con le relative sfumature inerenti ad intensità di reverbero, chorus, delay, compressione, espansione, ecc..., diversificate a loro volta in patch successive del tuo strumento, da li non scappi più e come se nulla fosse tutto quello che un tempo era l'unica strada percorribile per poter almeno ottenere quello che era il suono primario, quindi definibile unica patch possibile, fattore dovuto proprio alla limitazione stessa della strumentazione di un tempo, diverrà obsoleto. Certo che capisco perfettamente chi non vuole rinunciare ad un amplificatore dietro alle spalle, ma ad esempio a me venissero a proporre oggi un bel Polytone non a prezzo stracciato, ma anche in comodato d'uso gratuito risponderei ringranziando dell'iniziativa, ma rinuncerei immediatamente, perchè quello che volevo ce l'ho direttamente da una "scatola in plastica dura" dal peso di 600gr più i 100 gr. dati dall'equalizzatore della Roland Boss GE-7 oltretutto con un'infinità di "ambienti sonori" e senza dover "spommellare", fra un brano e l'altro, diverse scatolette per far entrare nella "camera giusta" la chitarra solista. Queste sono le mie considerazioni a proposito di questo argomento, quindi appoggio in pieno chi ha cominciato a passare dall'altra parte della barricata, iniziando percorsi tecnologici per ottenere migliore resa e suono dalle proprie chitarre, sia che le stesse siano ultra moderne/iper-spaziali come concettualità sonora e costruzione, come pure ultra antiche e cavernicole sia come ricerca dei suoni e relativa costruzione (Broadcaster- Telecaster- 175- Les Paul). Un saluto da parte mia e buona giornata, Dogat.
Rispondi
Re: Io spesso in sala prove uso la chitarra con un ...
di antani85 [user #22504]
commento del 16/01/2011 ore 09:5
Ciao Dogat!! Grazie dell'appoggio :-) Sapevo che anche tu avevi fatto a meno dell'amplificatore. Io nella mia strumentazione uso come base il suddetto simulatore di amplificatori affiancato a pedali analogici, ma non troppi, perchè non sarei capace di ballare il tip tap sul palco... Un saluto
Rispondi
Che ne dite di un bel Macbook con un Amplitube ...
di cyrax utente non più registrato
commento del 15/01/2011 ore 11:5
Che ne dite di un bel Macbook con un Amplitube o un Guitar Rig? :)
Rispondi
Re: Che ne dite di un bel Macbook con un Amplitube ...
di valvetone [user #15970]
commento del 15/01/2011 ore 19:1
Grazie mille, anche questa è una buona idea, premetto che io non ho una hollow cassa alta ne un pre ne una DIbox e che la mia era semplice curiosità.
Rispondi
Gigi Cifarelli
di TidalRace [user #16055]
commento del 15/01/2011 ore 21:2
Durante una clinic di Gigi Cifarelli l'ho sentito collegare la semiacustica, che pubblicizza, direttamente in un mixer, io avevo con me dei pedali campione che volevo fargli provare con la scusa d'adattare l'impedenza d'ingresso che però non ha voluto usare. La stessa sera la chitarra l'ha collegata al suo Twin Reverb Fender in un pub e fondamentalmente aveva lo stesso suono, pulito da jazz. Qualche mese dopo con due delle solite chitarre è ritornato e si è collegato ad un ampli per acustica senza marca, credo che sia costruito però dalla Mark Guitar e il suono era quello, ha provato anche ad usare un suono distorto, che non mi ha fatto impazzire, collegandosi ad un Marshall a transistor della scuola di musica che ci ospitava. L'ho conosciuto e mi ha confidato che a casa si diverte molto a suonare in distorsione brani di Jimi Hendrix e rock in generale. Ciao.
Rispondi
Re: Gigi Cifarelli
di valvetone [user #15970]
commento del 16/01/2011 ore 00:1
meno pippe e più musica è il mio cavallo di battaglia
Rispondi
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