Just Like A Kid In A Toyshop - Intervista con Paolo Giordano
di Mario Monteleone [user #10] - pubblicato il 20 giugno 2002 ore 10:42
Accettare il proprio destino, per chi crede all'esistenza di una simile entità, è un'arte difficile e faticosa. Si parte dall'autocoscienza, si passa attraverso un vero e proprio "travaglio intellettuale ed emotivo" e si giunge a quella che può essere definita un'accettazione maieutica - come direbbe un mio caro amico - dello stato delle cose. Naturalmente, non tutti intraprendono questo cammino, e alcuni lo lasciano a metà. Altri, invece, una volta pervenuti al termine del percorso, non ne accettano le conclusioni. A mio parere, quest'ultima evenienza potrebbe addirsi a Paolo Giordano, personalità musicale di spessore smisurato che tuttavia non sembra voler accettare il suo destino, ovvero quello di essere uno dei migliori chitarristi del mondo.