di Enrico_Cosimi [user #18600] - pubblicato il 13 dicembre 2011 ore 07:00
Ma l'organo Hammond è veramente uno strumento privo di dinamica? Cioè, chiariamoci meglio: è proprio vero che le sue due tastiere sono non sensibili alle variazioni di tocco? Oppure, come per il Mellotron, sotto sotto, all'insaputa delle persone per bene, è possibile alterare in qualche maniera il comportamento timbrico dello strumento in base all'energia che il musicista imprime alla punta delle sue dieci dita? Su questo inquietante interrogativo, investigheremo, cercando di capire che tipo di margine operativo sia disponibile e, in ultima analisi, quale possa essere "un'altra" delle differenze che - nel 99% dei casi - separano lo strumento originale elettrofonico dagli innumerevoli cloni attualmente reperibili sul mercato.