di Brighton [user #9612] - pubblicato il 16 febbraio 2012 ore 10:05
Da un po' di tempo mi sono concetrato ad ascoltare i cantanti italiani (non vecchi mostri sacri, per lo più recenti e/o emergenti) e ho notato uno stile di canto che accomuna un po' tutti. In queste due ultime serate ho dato un'occhiata a San Remo e ho potuto constatare quanto supponevo. Prendo come esempio Emma che mi pare la più rappresentativa di questo comportamento. "Cantare è soffire" gli avrà detto probabilmente qualche suo maestro di canto. Il punto è proprio questo. Tutto sotto sforzo, con un'intrinseca sofferenza, sguardo falso accompagnato da qualche sorriso falso, vocalizzi messi lì con la forza perchè fa figo e ancora sofferenza, sofferenza, sofferenza. In sostanza: mi pare che stiano cagando un mattone mentre cantano. Questo vale anche per Renga (pessima esibizione l'altra sera). Ma sono solo esempi. Faccio fatica a non trovare qualcuno che non canti così (i Negrita credo, ma sono abbastanza outsider). Ho provato un po' a pensare da dove sia nata questa mania (che una decina di anni fa non c'era). Possibile che l'iniziatore di tutto ciò sia stato il cantante delle Vibrazioni e poi lo scettro sia passato ai Negramaro?