|
|
|
Arte e passione estrema... veicolo del consumismo?
|
|
di lorelefty [user #847] - pubblicato il 10 marzo 2003 ore 23:54
Vintage, midi, scalloppettata, invertita, effettata, riverniciata, synthetizzata, customizzata, anticata, stravolta...non è che questo strumento sta diventando per noi un feticcio?
E' sicuramente vero che, tra le razze di musicisti, quella dei chitarristi manifesta sintomi a dir poco maniacali e senza paragoni...Alcuni malignamente la spiegano così: insicurezza.
E se fosse il business consumistico che ci vuole sempre più bisognosi di qualcosa che poi non ci serve affatto? Ammesso che sia così, fino a che punto concorre quest' ultimo, secondo voi, a renderci desiderosi ed insoddisfatti, pur di alimentare la gola del commercio musicale, sfruttando un'eventuale nostra apprensione di apparire e competere musicalmente con gli altri?
Personalmente a volte mi verrebbe davvero voglia di fare il "francescano" e buttare tutta sta roba giù dal settimo piano (beh, non esageriamo, magari con i pompieri che aspettano di sotto col tendone) e rimanere solo io e lei, struccata, acqua e sapone, come quando me ne innamorai al negozio, avevo quindici anni e alle spalle solo il giro di Do.
Ma ora, visto che il momento di lucidità è passato e sono ritornato in me, vado a spararmi una overdose di assoli con la mia megastrato in legno di ciliegio stagionato, i miei effetti a circuitazione "Copperfield", inserendo il jack nel mio ampli vintage a dinamo del 1879.
....E adesso con questo combo non mi prende più nessuno...
|
Vintage, midi, scalloppettata, invertita, effettata, riverniciata, synthetizzata, customizzata, anticata, stravolta...non è che questo strumento sta diventando per noi un feticcio?
E' sicuramente vero che, tra le razze di musicisti, quella dei chitarristi manifesta sintomi a dir poco maniacali e senza paragoni...Alcuni malignamente la spiegano così: insicurezza.
E se fosse il business consumistico che ci vuole sempre più bisognosi di qualcosa che poi non ci serve affatto? Ammesso che sia così, fino a che punto concorre quest' ultimo, secondo voi, a renderci desiderosi ed insoddisfatti, pur di alimentare la gola del commercio musicale, sfruttando un'eventuale nostra apprensione di apparire e competere musicalmente con gli altri?
Personalmente a volte mi verrebbe davvero voglia di fare il "francescano" e buttare tutta sta roba giù dal settimo piano (beh, non esageriamo, magari con i pompieri che aspettano di sotto col tendone) e rimanere solo io e lei, struccata, acqua e sapone, come quando me ne innamorai al negozio, avevo quindici anni e alle spalle solo il giro di Do.
Ma ora, visto che il momento di lucidità è passato e sono ritornato in me, vado a spararmi una overdose di assoli con la mia megastrato in legno di ciliegio stagionato, i miei effetti a circuitazione "Copperfield", inserendo il jack nel mio ampli vintage a dinamo del 1879.
....E adesso con questo combo non mi prende più nessuno...
|
|
|
|
|
|