Le chitarre Hofner nel periodo Beat, cioè in pieno periodo musicale "Shadows"!
di FBASS [user #22255] - pubblicato il 03 giugno 2012 ore 17:54
Negli anni 1966-1968, esplose il periodo-fenomeno, denominato in seguito " Beat ", poichè tutti o quasi, al di fuori del puro fenomeno estetico ( vedi capelloni, come venivamo allora chiamati, o con il caschetto alla Beatles, abiti fuori della tradizione, pantaloni a zampa d'elefante, ecc. ), si cimentarono nel suonare uno strumento, principalmente chitarre elettriche, bassi elettrici e batterie. I gruppi musicali, formatisi in quel periodo, avevano ancora la formazione classica canonica alla Shadows, che erano i più imitati oltre ai Beatles, due chitarre, un basso e la batteria, l'organo subentrò solo nel 1968 cioè dopo il successo dei Procol Harum e dalle nostre parti, di Nico ed i Gabbiani con il brano "Parole", ne ho parlato relativamente al Farfisa Compact tempo fa. Ma il problema principale fu la qualità degli strumenti e dell'amplificazione, non dimentichiamoci che la maggioranza dei nuovi componenti dei "Complessini Beat" erano studenti delle scuole medie superiori con "Paghetta Settimanale" relativamente bassa. Le Fender erano un pio desiderio e dolce incubo notturno, sia per il costo che per l'allora reperibilità, si trovava si qualche Mustang o Bronco, usate, la Telecaster era una meta ambita, ricordo ne riuscimmo a comprare una nel 1969, color Artic White con venature azzurre, bellissima, ma fece incavolare il batterista per quella sua paletta insolita, come lui disse "a piedino poliomelitico", inarrivabile poi la Stratocaster ed il Fender Jazz Bass ( costavano entrambi lire 238600, uno stipendio medio dell'epoca era circa 80mila lire mensili, io nel 1973, come Capo Tecnico FS, prendevo lire 135mila ), mentre per il Precision si arrivava appena sotto le 200mila, come la Telecaster. Di Gibson nemmeno a parlarne, anche perchè, nell'immaginario dell'epoca, erano legate al colto mondo musicale del Jazz, di Epiphone non se ne conosceva nemmeno l'esistenza, qualche Rickenbacker si era vista al collo dei "Figli di Papà", era la chitarra vista usare da John Lennon ( modello 325), costo circa lire 450mila, le prime SG Gibson si videro dopo il successo Santana con Abraxas, costo lire 300mila circa, la nostra prima Gibson fu una SG Melody Maker Blu con 2 pickup e manico cicciottissimo, lire 180mila scontatissima. Le alternative discrete, ma a prezzi abbordabili, oltre alle nostrane EKO modelli 500 e 700, usatissime agli inizi carriera ed anche dopo ( si vedevano pure usate in TV, allora tassativamente "Black&White" ), furono le "Germaniche" Framus ed Hofner, specialmente solid body, bassi compresi, ma mentre le chitarre avevano un suono abbastanza simile alle blasonate Fender, diciamo così, i bassi erano molto più cupi come sonorità, con quella loro scala corta da 30 pollici, del suono alla "Grande-Chitarrone" del Fender Precision, che era il basso usato da Jet Harris, compianto bassista degli Shadows. Anch'io cominciai come chitarra solista nel 1967, dopo il breve periodo armonica a bocca, ma quelle costavano relativamente poco, anche la più richiesta Hohner Bravi Alpini, solo lire 10mila, così, dopo la Hollywood Meazzi Franco Cerri, comperai una Framus ad un pickup traslante dal manico al ponte, che vendetti poi nel 1969 per comperarmi il primo basso Hofner decente, solid body modello 185, in video penultimo in basso ( faccio presente che ne ho ritrovata e comperata, di recente, una dello stesso modello, anche se di un altra tinta, natural al posto di rosso sfumante nell'oro ), per poi passare al modello TOP della Hofner, il modello 169, quella a sinistra nella foto, mentre, contemporaneamente, avevo trovata, cosa non prevista, usata a poco prezzo ed ho posseduto per più tempo, un'altra Hofner, modello 173 color fiesta red, molto più economica, al fianco nella foto, con i 3 pickup single coil anche se di dimensioni identiche agli humbuckers, presenti sull'altra e sempre in numero di 3 ( voglio ricordare che proprio la Hofner modello 169, l'ho ritrovata e ricomperata, dopo oltre 30 anni, ad Ercolano ), mentre la modello172, derivata dalla 164 precedente, al centro della foto, era a due monobobina slim ( preciso inoltre, per la mia modello169, che l'unica differenza con quella nella foto è che ha la mascherina e la paletta bianca, anzichè nere, quest'ultime molto più facili da reperire, pertanto posso affermare che "è lei", anche le botte corrispondono, ma quante volte ci ho suonato Apache, Geronimo, Sazam, Santa Ana, Kon Tiki, Blue Star, Nivram, Dance On, Gonzales, The Breezee and I , Sleep Walk, Ebb Tide, Tequila, Atlantis, The Miracle, ecc. ecc.! ). Il basso Hofner del 1967, che mi è rimasto, è il modello 500/1, Violin Bass, che oggi costa più del Jazz Bass, mentre allora costava lire 90mila e cioè 1/3 circa del Fender ( vedi l'ultimo video in basso ), per amplificatori andavano di moda, oltre ai Davoli Krundaal che funzionano ancora adesso, dopo 45 anni, i gloriosi Meazzi modelli combo valvolari con echo a nastro ad anello chiuso, in ultimo i famosi 777 e 555, sempre Meazzi con echo, ma a transistor:
Nel 1968 comperai, alla modica cifra di lire 30mila, la Hofner Hawaiiana modello economico, quella a sinistra, con un unico pickup humbucker e forma simil Gibson EH 150, cavetto con attacco plug a vite e non jack, avevo l'intenzione di fare qualcosa alla Santo & Johnny, artisti molto in voga in quel periodo, invece la mod.169 costava lire 105mila e la mod.173 lire 75mila, molto meno la mod.172, circa lire 45mila, ma era rivestita in finta pelle rossa o bianca, siamo quindi lontanissimi dal costo delle Fender di allora, per quest'ultime poi ci volevano circa due mesi per averle, dopo la prenotazione; io ho avuto per primo strumento Fender, un basso Mustang Competition Blue, ma era usato poco e disponibile nel negozio a Napoli, mi costò lire 120mila, ma siamo già nell'anno 1971, la prima chitarra Fender fu una Esquire pre-CBS del 1963, usata ed acquistata nel 1975, che ancora rimpiango: