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Le parole che non ti ho detto
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di Jo Palco [user #179] - pubblicato il 18 ottobre 2003 ore 02:14
Prima pagina di Diario.Ad un diario si affidano le parole che non è possibile pronunciare perchè non si è nel luogo "adatto", perchè non si possiede lo scettro del comando, perchè non si può far rumore, perchè si tratta di cose che nessuno vuole ascoltarle o semplicemente perchè sono cose che fanno male, che fanno male a qualcuno che è "intoccabile".
Dirò solo, come mio promemoria, che questa è stata una giornata nella quale mi sono sentito pugnalare alla spalle, una giornata in cui ho scoperto che una persona che credevo amica (cosa unilaterale) e che sbandierava ideali e principi democratici, che diceva di non avere pregiudizi in nulla e di essere obiettiva come nessun'altro, ha invece dimostrato - e fortunatamente non solo a me - di essere, dietro la maschera della perfezione personificata, tutt'altro, perlomeno nei miei confronti. Sono stato accusato di essere un "gustatore", una persona che vuole danneggiare accordo. Tu diario ci credi?
Sono stato accusato di avere strani fini, non si capisce quali, e di dedicare il mio tempo su accordo (e questa è una barzelletta) a denigrare una persona che invece stimo e di cui ho sempre parlato bene. Daltronde, per cho avesse la pazienza di farlo, basta leggersi tutto ciò che ho scritto sin dall'inizio della mia avventura su Accordo per accorgensi che è una menzogna di dimensioni colossali. Solo un pazzo può affermare una cosa del genere.Caro diario, mi verrebbe da dire "non ci sono più quei bei manicomi di una volta" perche in quel caso, uno dei due, o io, o il mio denigratore, e su questo non ci sono alternative, avremmo sicuramente passato lì qualche notte insonne a riflettere su quanto sia giusto, o meno, pretendere di avere sempre ragione; sempre, comunque ed a ogni costo, anche quello di diventare ridicoli.Ah, se il mio denigatore potesse sentirmi!
Per prima cosa gli direi: ma che vuoi dalla mia vita? a cosa debbo l'onore delle tue intrusioni violente o falsamente cortesi? ma perchè devi sempre puntualizzare e volere l'ultima parola. Ma quando mai io sono venuto a criticare i tuoi articoli e ad importi lezioni di vita?Però dato con lui non parlo più perchè non se lo merita, queste cose me le tengo per me, in privato, sul mio "segretissimo" diarioE pensare che non usavo il diario neppure a scuola!
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Prima pagina di Diario. Ad un diario si affidano le parole che non è possibile pronunciare perchè non si è nel luogo "adatto", perchè non si possiede lo scettro del comando, perchè non si può far rumore, perchè si tratta di cose che nessuno vuole ascoltarle o semplicemente perchè sono cose che fanno male, che fanno male a qualcuno che è "intoccabile".
Dirò solo, come mio promemoria, che questa è stata una giornata nella quale mi sono sentito pugnalare alla spalle, una giornata in cui ho scoperto che una persona che credevo amica (cosa unilaterale) e che sbandierava ideali e principi democratici, che diceva di non avere pregiudizi in nulla e di essere obiettiva come nessun'altro, ha invece dimostrato - e fortunatamente non solo a me - di essere, dietro la maschera della perfezione personificata, tutt'altro, perlomeno nei miei confronti. Sono stato accusato di essere un "gustatore", una persona che vuole danneggiare accordo. Tu diario ci credi?
Sono stato accusato di avere strani fini, non si capisce quali, e di dedicare il mio tempo su accordo (e questa è una barzelletta) a denigrare una persona che invece stimo e di cui ho sempre parlato bene. Daltronde, per cho avesse la pazienza di farlo, basta leggersi tutto ciò che ho scritto sin dall'inizio della mia avventura su Accordo per accorgensi che è una menzogna di dimensioni colossali. Solo un pazzo può affermare una cosa del genere. Caro diario, mi verrebbe da dire "non ci sono più quei bei manicomi di una volta" perche in quel caso, uno dei due, o io, o il mio denigratore, e su questo non ci sono alternative, avremmo sicuramente passato lì qualche notte insonne a riflettere su quanto sia giusto, o meno, pretendere di avere sempre ragione; sempre, comunque ed a ogni costo, anche quello di diventare ridicoli. Ah, se il mio denigatore potesse sentirmi!
Per prima cosa gli direi: ma che vuoi dalla mia vita? a cosa debbo l'onore delle tue intrusioni violente o falsamente cortesi? ma perchè devi sempre puntualizzare e volere l'ultima parola. Ma quando mai io sono venuto a criticare i tuoi articoli e ad importi lezioni di vita? Però dato con lui non parlo più perchè non se lo merita, queste cose me le tengo per me, in privato, sul mio "segretissimo" diario E pensare che non usavo il diario neppure a scuola! |
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