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A/DA: GCS-2 Guitar Cabinet Simulator
A/DA: GCS-2 Guitar Cabinet Simulator
di [user #12445] - pubblicato il

Poter variare con dei semplici pulsanti il piazzamento del microfono sul cono, scegliere la dimensione dello speaker e la sua risposta tra voicing vintage e moderni farebbe gola agli home recorder quanto i chitarristi che amano microfonarsi sul palco. ADA fa fare questo e altro, almeno virtualmente, con il suo Guitar Cabinet Simulator.
Il mondo della simulazione degli altoparlanti sta via via scomparendo, rimpiazzato da plug in spesso freeware che promettono prestazioni vicine alla realtà.
L'utilizzo della convoluzione a impulsi in software, come Voxengo Boogex o Recabinet, rende più reale queste simulazioni che tuttavia non possono riprendere il breakup e l'headroom dello speaker.
In passato il più venduto speaker simulator è stata certamente la Red Box H&K, che tutt'ora viene integrata negli amplificatori e tiene testa a prodotti come Palmer e TAD.

Recentemente introdotto sul mercato da A/DA, arriva questo GCS-2 Guitar Cabinet Simulator, che va ben oltre il semplice controllo di EQ fissa.

A/DA: GCS-2 Guitar Cabinet Simulator

L'unità permette di scegliere tra una curva vintage e una modern, 12" o 10" simulando la risposta Jensen, open o closed back e soprattutto il posizionamento del microfono.
Quest'ultimo è dotato di un controllo che permette di "spostare" il microfono dal centro del cono al bordo, con tutte le sfumature intermedie, si presume correggendo axis e off-axis, per avere sempre una risposta fedele.

Il pannello frontale incorpora l'uscita XLR della DI e i vari collegamenti, oltre a un utilissimo switch ground/lift.

A/DA: GCS-2 Guitar Cabinet Simulator

In questo video è possibile ascoltarlo in funzione con il bellissimo APP-1 Pedal Preamp, che riproduce i suoni del vecchio ADA MP1, quindi nessuno stadio di amplificazione tra il preamplificatore e lo speaker simulator.


Il risultato è ottimo e decisamente credibile, interessante fare ancora i conti con queste piccole scatolette che in situazioni live o anche in studio sono utilissime e, con uno spazio ultracompatto, donano prestazioni eccellenti, molto probabilmente superiori ai plug in e certo più comode nel trasporto e gestione.
ada effetti e processori gcs2
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"L'utilizzo della convoluzione a impulsi ...
di redfiesta utente non più registrato
commento del 05/10/2012 ore 19:15:43
"L'utilizzo della convoluzione a impulsi in software, come Voxengo Boogex o Recabinet, rende più reale queste simulazioni che tuttavia non possono riprendere il breakup"

Invece questo simula anche i comportamenti non lineari di un cono? Non ho ascoltato le demo ma così, a naso, sempre di eq si tratta, mi sbaglio e invece dinamicamente introduce anche una sorta di saturazione a mo' di cono che piange?
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A mio avviso risulta più realistico
di alessioshy [user #12445]
commento del 05/10/2012 ore 19:42:59
Prendendo il paragrafo completo, il significato è "molto belli i plug in, ma comunque nonostante le prestazioni proposte non possono promettere un certo tipo di risposta.
Idem per queste macchine, che comunque continuo a preferire.
A mio avviso questo ADA risulta comunque più realistico, è ovvio che parliamo sempre di simulatori, questo in particolare è molto completo e ben curato.
Recabinet è ottimo, boogex migliore IMHO (anche con una buona banca dati, ma solo per PC), il punto è che si tratta sempre di utilizzo in reamping, mentre questo ADA promette bene anche dal vivo.
Ho provato red box mkIII e classic, tad f.a.n.t.a. e prodotti Palmer in studio.
Sono curioso di avere fra le mani anche questo.
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Si, infatti prendendo per intero ...
di redfiesta utente non più registrato
commento del 05/10/2012 ore 20:27:22
Si, infatti prendendo per intero il paragrafo finisci col dire che questa scatola va ben oltre il controllo di eq fissa, volevo capire in che senso, nel senso che qui hai più equalizzazioni? Come avere più impulsi fra i quali scegliere? Perchè in caso non vedo alcun passo avanti, poi mi puoi dire che questo per te suona meglio, che è più realistico ecc ecc e ci può anche stare ed è da provare in ogni caso, poi ognuno ha le proprie preferenze ed è normale, intravedevo qualcosa di innovativo in quella frase, quel qualcosa cui accennavo e che si, sarebbe un passo avanti rispetto alle altre simulazioni di speaker, convoluzioni o meno perchè altrimenti sempre nelle equalizzazioni rimaniamo, qui sono di più rispetto ad altri simulatori hardware e va bene, ti piacciono di più e va benissimo, mi aspettavo altro, tutto qui :-)
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Beh suona davvero bene, non ...
di RedRaven [user #20706]
commento del 05/10/2012 ore 20:30:40
Beh suona davvero bene, non ci sono molti anche digitali che funzionino cosi' bene. Mi chiedo come suoni un Tech21 con questo, è vero che ha già una sua simulazione di cabinet ma è molto "leggera". e poi gli ultimi modelli hanno la simulazione escludibile. Mi viene in mente che anche il lil'night train che in cuffia suona tremendo con questo potrebbe prendere nuova vita..
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Davvero un bel prodottino, e ...
di memecaster [user #27954]
commento del 05/10/2012 ore 21:22:03
Davvero un bel prodottino, e avendo citato Jensen direi che paragonando la risposta che sento nella Dual Cab equipaggiata con i C12K questo ADA è davvero molto credibile. Sarebbe interessante sentirlo con le proprie orecchie
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Re: Davvero un bel prodottino, e ...
di alessioshy [user #12445]
commento del 05/10/2012 ore 21:35:26
Sicuramente. Pensavo di procuralo!
Rispondi
Suona bene
di alessioshy [user #12445]
commento del 05/10/2012 ore 21:33:17
Ha sei differenti settaggi tutti utili e il controllo del mic è qualcosa di più, inoltre la qualità intrinseca è un ottimo plus.
Non perchè un prodotto abbia meno controlli (o più) deve essere migliore, è la qualità dei componenti e la costruzione a renderlo migliore, come ad esempio il caso (estremo) della bellezza degli ampli dr.Z.
Per il resto essendo simulazioni, si tratterà sempre di curve eq più o meno plasmabili, ma ADA per me è sempre stata un' azienda avveneristica.
Ovviamente è un discorso legato non solo al gusto, ma alla sperimentazione con vari simulatori che mi portano a dire che questo è un buon prodotto, anche solo ascoltando l'azione bypass on/off.

La Tad fanta ad esempio, è abbastanza scura, senza particolari picchi, simile allo standard mode dei prodotti palmer, che prevedono il set "mellow" (troppo scuro e fiacco) e "bright", che inserisce un picco sui 5Khz, praticamente identico al suono classico della red box.

Il punto è che la differenza fra questi prodotti e un plug in, si sente sotto le dita, mentre in ascolto è tutto opinabile e difficile riconoscere i diversi modelli, a meno di paragonare un prodotto come questo alla DI behringer.
Rispondi
Pazzesco...
di memecaster [user #27954]
commento del 05/10/2012 ore 21:45:21
Possiedo sia la DI di Palmer che il clone della Red Box di Behringer (mi incuriosiva)e direi che il paragone è assolutamente calzante! Per il resto, quando si tratta di suonare, secondo me non c'è plug-in che tenga e sottolineo secondo me
Rispondi
Re: Pazzesco...
di redfiesta utente non più registrato
commento del 05/10/2012 ore 22:07:08
Anche secondo me, non vorrei che mi si prenda per un fan dei plug-in però non buttiamola per l'ennesima volta su questo confronto, come dicevo e con alessio adesso ci siamo capiti mi aspettavo un prodotto innovativo e invece questo è solo un buon prodotto che non è poco, ciò non toglie che io potrei preferire dell'altro una volta provato, non per forza un plug-in ma non lo escludo, magari non per uso in real time ma in reamp non lo escluderei apriori, magari il classico PDI-03 che conosco bene se non una buona suite di impulsi, con queste cose ci lavoro da anni anch'io, questo ancora non l'ho provato e non posso dire nulla, apprezzo la segnalazione di alessio su questa nuova scatola e aspetto una prova sul campo e magari che si vada oltre la curva di equalizzazione plasmabile prima o poi :-)
Rispondi
Re: Pazzesco...
di memecaster [user #27954]
commento del 05/10/2012 ore 22:18:49
No per carità non volevo innescare il tormentone del confronto, forse sono stato troppo categorico...E poi del resto trovo un po limitativo sposare a priori una tecnologia a scapito di un'altra. Il resto chiaramente rimane puro gusto personale ;-)
Rispondi
Tra reale e simulato
di alessioshy [user #12445]
commento del 06/10/2012 ore 11:14:42
Bellissimo il PDI-03 (ne ho visto recentemente uno usato ad un buon prezzo su Milano), siamo assolutamente d'accordo sul discorso, davvero sarebbe bello si potesse andare oltre.
Semplicemente a mio gusto e modo di utilizzo, preferisco sempre la classica "scatoletta" per ambito live e altro, nonostante stia sperimentando con i plug in (il che è praticamente inevitabile ormai), conscio del fatto che in registrazione e reamping come accennato, è davvero difficile distinguere i prodotti, soprattutto su suoni distorti e compressi.
'Perfortuna-purtroppo' è logico andare a confrontare le macchine con i plug in, vecchia e "nuova" realtà.
Ecco, ci fosse qualcosa che suonando ci potesse dare le stesse sensazioni di una strumentazione reale al 100%, sarebbe il sogno di tutti, comodità e qualità, o forse è meglio che il divario tra reale e simulato rimanga inalterato?
Lasciamo dormire questa domanda ormai amletica.
Rispondi
Re: Tra reale e simulato
di Tubes [user #15838]
commento del 06/10/2012 ore 14:28:2
Avevo proprio in mente di acquistare il PDI-03 o l'altro rack di Palmer per risolvere il problema della registrazione in casa della chitarra, poi però mi hai fatto scoprire questa novità e sinceramente mi pongo più di un dubbio . Mi dai il tuo giudizio personale su entrambe le macchine ? A parte che il Palmer costa di più ma è anche un attenuatore , quale ritieni più credibile tra i due prodotti ? Poi ci sarebbe anche il PDI-01 sempre di Palmer ma forse è un pelo sotto al GSC-2 . Insomma è un bel casino scegliere ! Se poi, per complicare ulteriormente le cose, uno volesse sfruttare per esempio le uscite stereo del delay in pedaliera e avere così un bel suono tridimensionale ci sarebbero da acquistare due simulatori, giusto ?
Ciao
Rispondi
Risposta timbrica e collegamenti delay
di alessioshy [user #12445]
commento del 07/10/2012 ore 19:01:06
Ciao! il Palmer ha un dummy load interno, cosa importantissima per sfruttarlo senza cassa.
Io ho un dummy load a parte, in modo da poterlo sfruttare con tutti questi prodotti.
Devi valutare la risposta timbrica dei vari simulatori, te ne propongo 3 oltre all'aADA sullo stesso prezzo:

-red box mkIII o classic, meno indicata la pro (simulazione 2x12 acida)
Suona bene ed è un punto di riferimento, picco sui 5k
-Palmer PDI-09 con attenuatore interno
3modalità: mellow, standard, bright (come red box)
-TAD f.a.n.t.a. (tube amp doctor)
tedesco come palmer, suona molto simile alla sua modalità standard

I PDI a rack, sono prodotti eccellenti che contengono dummy load (importantissimo) e/o attenuatore, ma parliamo di un prezzo 5 volte superiore.

Esistono altri prodotti, sia Marshall, sia rocktron (credo entrambi con carico fittizio, mi pare) e si trovano usati (fuori produzione).

Delay stereo: interessante quesito.
Per questo tipo di approccio, meglio usare due delay (Satriani-Vai).esempio)?
Sfruttando i loop effetti potresti creare un setup interessante, il punto è che per usare due DI/simulatori, si sottointende che tu useresti il delay come ultimo effetto direttamente al banco, come sfrutti il loop?
Potresti usare il line out (allora si che il suono è tridimensionale) o utilizzi solo una pedaliera?
Mi servono input, descrivimi il set up! :-)

Rispondi
Re: Risposta timbrica e collegamenti delay
di Tubes [user #15838]
commento del 07/10/2012 ore 20:48:52
Ciao Alessio e grazie delle tue risposte !
Forse ho sbagliato quando dico a proposito del delay stereo, perchè in effetti se entro con la chitarra mono posso uscire solo mono, probabilmente in queste condizioni se uso anche l'altra uscita del delay otterrei un suono non realmente stereo ; voglio dire, dovrei entrare con due segnali nei due input left e right e uscire andando nei due ipotetici DI avendo ovviamente come dici tu il delay come ultimo effetto . Interessante invece l'idea del loop effetti, che purtroppo non ho sul mio ampli . Il mio set up è piuttosto semplice e lineare, 7/8 pedali in catena attraverso il Noise Gate della ISP che peraltro non ha una uscita stereo per cui alla fine la DI potrebbe essere la soluzione più idonea . Il suono stereo dovrà atttendere un altro amplificatore !! Ti dicevo che ne pensi del PDI rack o altri prodotti con dummy load perchè secondo me, andando a filtrare il suono dopo l'amplificatore , "sente" anche la presenza,il carattere dell'ampli ( oltre che degli effetti che uno ci manda dentro ) mentre invece le DI a valle della semplice pedalboard riportano solo quanto trovano nella catena dei vari pedalini . Correggimi se sbaglio .
A presto
Rispondi
Prodotto interessante
di Tubes [user #15838]
commento del 05/10/2012 ore 22:08:28
Ciao,
scatolozza veramente appetibile, anche perchè per il mio gusto personale preferisco l'idea di entrare nelle schede audio già effettati, senza poi andare ad aggiungere plug vari . Chiedo all'autore della recensione o a chi ne sa comunque più di me, se questo apparecchio può essere collegato all'uscita di una pedalboard e poi dall'ADA direttamente all'ingresso della scheda audio, così da avere praticamente tutti i propri effetti disponibili anche in registrazione con la qualità che mi sembra di poter avvertire dalla demo . C'è anche una bella presa XLR che ci casca a pennello !
Grazie a tutti

p.s. e il prezzo ?











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cento....
di gibson75 [user #21189]
commento del 06/10/2012 ore 09:10:38
cento dollari circa...
Rispondi
Utilizzo e applicazioni varie
di alessioshy [user #12445]
commento del 06/10/2012 ore 11:39:12
Si parlava di Tech21: la DI di questi prodotti, come altri, ha già una simulazione sempra attiva non è escludibile, dove semplicemente si può decidere il livello db di uscita.
In questo caso si possono utilizzare delle uscite di linea (come nel caso dl PSA1) collegandoci poi al simulatore.
Non è possibile sommare due simulazioni in quanto si andrebbero a cancellare alcune frequenze.
Diverso ad esempio il discorso dei vecchi pod, in cui è possibile attivare o meno la simulazione, per un utilizzo con finale e cassa.

Queste unità sono certamente collegabili all'uscita di una pedalboard ed è esattamente questa una delle applicazioni predilette per queste macchine. Poter portare i propri suoni ovunque, collegandosi ad un banco in diretta via XLR, ottenendo un suono assolutamente credibile, è il punto di forza dei simulatori.

Su molti grandi palchi in cui l'artista e la produzione non vogliono speaker microfonati sul palco, si utilizzano spesso isobox, ma ancor più spesso speaker simulator, esterni o interni alla macchina usata (ad esempio la testata line6 Vetta di Greg Howe con Enrique Iglesias), sfruttando poi ear monitor per tutti i musicisti.

Per diversi anni ho utilizzato un PSA1 in diretta, sfruttando la 4x12 come monitor su palco (e per impatto visivo), evitando problemi di volume e microfonazione, semplicemente facendo correggere al fonico i picchi delle alte da banco.
Altra interessante applicazione può essere pilotare gli effetti (specie se digitali) con il line out di una testata ed entrare nello speaker simulator.
Così facendo possiamo microfonare la nostra testata assolutamente dry e miscelare dal banco questo suono, al segnale wet effettato con simulazione, ottenendo un set up stereo nitido, per un effetto tridimensionale.

Non disponendo di un line out, ad esempio su testate vecchie, si può usare un dummy load collegato ad una delle uscita cassa e seguire lo stesso procedimento...un certo signor Van Halen lo sapeva bene.

Va da se che la qualità delle apparecchiature usate, migliora nettamente il suono.
Sperimentate!
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