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Corde troppo dure sulla folk
Corde troppo dure sulla folk
di [user #6344] - pubblicato il

"Quest'acustica è troppo dura". Questa frase è uscita dalla bocca di ogni chitarrista almeno una volta nella vita. Ma perché un'acustica risulta dura? Corde grosse? Setup sbagliati? Materiali delle corde o caratteristiche tecniche della chitarra?
Chiedo un parere non masticando troppa tecnica sulle chitarre folk. Ho riscontrato spesso, provando varie chitarre folk, una estrema differenza di suonabilità rispetto alle corde. A parità di accordatura, alcune sembrano di gran lunga più dure da suonare (più dure da schiacciare e anche più dure nei bending) di altre.
Volevo capire se dipende solo dal diametro delle corde, se può dipendere dal modello di corda (materiali diversi?), oppure se può dipendere dalla chitarra.
In particolare io ho una Olympia by Tacoma, purtroppo non ricordo la marca di corde che ho su al momento, ma a volte prendo in mano altre folk e le corde sono di gran lunga più morbide da suonare.

Corde troppo dure sulla folk

Risponde Marco Omar Viola di MOV Guitars: le variabili che entrano in gioco nell'ottenimento di una certa morbidezza al tocco sono veramente tante.
Maggiore è il diametro delle corde e maggiore sarà la durezza di queste.
Maggiore è la lunghezza della corda vibrante e maggiore sarà la tensione delle corde.
Maggiore è l'altezza delle corde rispetto alla tastiera e maggiore sarà la difficoltà nel suonare.
Direi quindi che è sempre un concorso di fattori: assetto generale, caratteristiche dello strumento e dimensione delle corde.
Spesso è più facile suonare con corde molto grosse e azione bassa che non il contrario, è sempre relativo.
Quel che ti consiglio è di portare il tuo strumento da un buon liutaio che faccia una messa a punto precisa con le corde che vuoi montare.

Risponde Andrea Ballarin di Manne: può dipendere dai materiali delle corde (quindi non solo dal diametro) ma soprattutto dalla scala (diapason), perché si va da una 25,4" a 24,9" di alcune Martin a 25,5 di Gibson che è un classico. Più la scala è lunga più la corda è dura e brillante in sonorità.
Poi tanto gioca la regolazione dell'action, soprattutto l'altezza al capotasto e la regolazione del manico.
chitarre acustiche manutenzione
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Aggiungerei il grado di callosità ...
di mcmir75 [user #23593]
commento del 30/10/2012 ore 21:53:3
Aggiungerei il grado di callosità dei polpastrelli...
Rispondi
Re: Aggiungerei il grado di callosità ...
di pastrana [user #34418]
commento del 31/10/2012 ore 09:06:35
Eh certo. Se ne parla sempre troppo poco dei nostri amici polpastrelli. Io uso un action abbastanza alta, e corde "corpose", su una Gibson: capita che non suono per un po', i calli vanno via, e quando riprendo in mano la chitarra mi pare una tortura. Poi rifaccio i calli, e tutto torna comodo e facile.
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Una cosa che non ti ...
di ANTOLO [user #10287]
commento del 31/10/2012 ore 10:58:42
Una cosa che non ti è stata detta è che a parità di diametro corde e diapason dello strumento quello che rende più "dura" la chitarra è la sezione del manico. Il manico determina l'impugnatura e se questo non è quello al quale per natura la tua mano si adatta meglio comporta tu debba premere maggiormente sui tasti.
A mio avviso l'altezza delle corde (se si rientra in una variazione di 1 mm o poco più) conta molto meno.
Ho fatto diversi test su diverse chitarre acustiche, mie e di amici, e il setup influiva più sul suono che non sulla suonabilità. Un ponte (ossetto) troppo basso per esempio crea un angolo di attacco della corda troppo ottuso che non permette di trasmettere una buona vibrazione al top, poi ovviamente corde troppo basse friggono se suonate con decisione.

spero di esserti stato utile

Antolo
Rispondi
Concordo con antolo. La forma ...
di perrynason [user #17170]
commento del 31/10/2012 ore 12:36:37
Concordo con antolo. La forma del manico influisce molto sulla suonabilità. Io ho due chitarre acustiche, una a scala lunga e una corta. Hanno entrambe la tastiera in ebano, della stessa larghezza e montano lo stesso tipo di corde con una action quasi identica. Ma contrariamente a quanto ci si dovrebbe aspettare, quella a scala lunga risulta più morbida da suonare. La differenza è data da un profilo del manico più agevole.
Quindi, a parità di altri fattori, profili a C, D, V, con profili più o meno accentuati, possono influire molto sulla suonabilità. Ognuno dovrebbe trovare il proprio profilo.
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Diapason Gibson
di antsonc [user #13494]
commento del 31/10/2012 ore 12:54:20
Mi pare che il diapason Gibson sia 24.75", non il più fenderiano 25.5" come indicato nell'articolo.
Rispondi
Secondo me manca ancora...
di micheled [user #18687]
commento del 31/10/2012 ore 16:37:2
la tecnica. L'impostazione della mano sinistra fa compiere uno sforzo più o meno forte. Direi che sia fondamentale la posizione del pollice. Un pollice possizionato a metà tastiera garantirà maggiore agilità alle altre quattro dita sulla tastiera, mentre un pollice posizionato più in alto darà maggior forza alle dita a scapito dell'agilità. Aggiungerei anche la leggera e non naturale rotazione di radio e ulna necessaria per posizionare correttamente la mano sulla tastiera.
Rispondi
Comunque bisogna vedere come sei ...
di accio7 [user #17961]
commento del 31/10/2012 ore 17:36:48
Comunque bisogna vedere come sei abituato. Se di solito suoni una strato con le corde 0.09 allora c'è poco da fare, tutte le acustiche ti sembreranno dure!
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"durezza", action, corde
di verdegreg [user #17069]
commento del 01/11/2012 ore 08:47:14
Ogni chitarra è diversa dall'altra: lunghezza della scala, forma del manico, forma del corpo della chitarra.
Anche se ci sono dei criteri di massima circa l'utilizzo di una chitarra per il tipo di musica che si vuole suonare (dreadnought per flatpicking, OM per fingerpicking, ecc) alla fine ognuno a mio parere è libero di scegliere quello che gli va bene, a seconda della forma del corpo del musicista, della forma e grandezza delle mani, del suono che vuole ottenere. In fin dei conti Duck Baker fa ragtime e blues con una chitarra da flamenco....
Quando scelgo una chitarra, mi piace provarla in fingerpicking con le corde del .012: se va bene così, poi si può ragionare su quali corde mettere.
Non facendo bluegrass e non avendo voglia di soffrire e di fare il "macho" con le corde del .013, preferisco di solito usare le .012 su chitarre a scala corta (tipo Gibson) e .011 su quelle a scala lunga (tipo Fender). Oppure si può usare un trucchetto quasi gratis: si usa una chitarra a scala lunga, con corde .012 e capotasto sul 2o....e sembra di suonare su una a scala corta....
Poi...bisogna vedere se si riesce a regolare bene il trussrod, se si riesce a regolare il ponticello abbassandolo senza fare friggere le corde e mantenendo l'angolo delle corde tra ponticello e pin (altrimenti il suono si ammoscia).
Fin qui le cose che ciascuno di noi può fare con lima e brugola. Poi, si potrebbe agire sull'angolazione del manico. La EKO ha genialmente creato "l'eko mia" proprio a questo scopo.
Per le chitarre tradizionali ci vuole la mano esperta di un liutaio: o hanno il manico avvitato, o incollato (e qui la cosa è molto difficile).
Una cosa a mio parere molto importante e trascurata è invece la postura. A parte il fatto di risparmiarsi mal di schiena e di cervicale (di cui a 60 anni ne so qualcosa...) a seconda di come si tiene la chitarra certe cose riescono o non riescono, certi accordi sono impossibili, le corde sembrano dei pali sotto le dita. Da qualche tempo uso cose come il gitano (diffidare dalle imitazioni che hanno ventose schifose) oppure il Neck up che ho visto usare da Peter Finger.
Per quest'ultimo: non cercate di modificare l'angolo di inclinazione, sennò la cinghietta si molla e il supporto si ammoscia sul più bello.....
IMPORTANTE: questi supporti hanno ventose in PVC che NON devono essere usate (e soprattutto lasciate incollate nella custodia) con chitarre finite alla nitro, perchè il PVC fonde la vernice!!!
.
Rispondi
grazie
di fanta [user #6344]
commento del 05/11/2012 ore 13:31:57
a tutti per i contributi. Per la cronaca, la scala è 25,5" . Il proflo del manico è molto confortevole un "C" piuttosto sottile, ai tempi l'ho presa perché si diceva che fosse molto adatta a chi passava spesso da elettrica a folk, proprio per il profilo del manico piuttosto sottile e stretto, molto simile all'elettrica. L'action l'ho abbassata io un pelo limando la base del ponte. Mah, magari proverò una folk a scala corta, vediamo. Grazie ancora a tutti. Ciao
Rispondi
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