VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Un confronto molto preciso: Ibanez Artcore AFJ81
Un confronto molto preciso: Ibanez Artcore AFJ81
di [user #32554] - pubblicato il

Avvicinarsi al mondo del jazz e delle archtop è possibile anche con meno di 500 euro. La serie Artcore di Ibanez offre tutto ciò che il giovane jazzista può desiderare e a SHG 35 ne abbiamo avuto la prova.
Girando per SHG 2012 alla ricerca di archtop e semiacustiche passo dallo stand Ibanez e mi casca l'occhio su una Artcore AFJ81 su cui mi tuffo senza indugio e con grande curiosità, visto che possiedo una semiacustica serie Artcore di oltre dieci anni fa, una chitarra di fascia economica con un sound discreto ma un po’ scomodo, non so, non mi fa suonare bene.
Invece appena metto le mani su questo nuovo modello capisco che qui è tutta un’altra storia dal feeling che si instaura fin da subito: il manico è scorrevole, la tastiera comodissima e l’action un vero punto di forza, come Ibanez sa fare al meglio da anni (perché di quelle rock ne ho avute davvero un sacco...).
Percepisco, ancor prima di attaccarla all’ampli, quanto vibra sulla pancia. Data l’opportunità di essere a SHG, dove si trova davvero tutto, scelgo l’ultimo ampli della serie Ibanez, quello con il Tube Screamer integrato, già usato con la favolosa Gibson del centenario. A questo punto il confronto è duplice, da una parte l'Artcore tutto sommato accessibile ai più e dall'altra una lussuosa fuori serie.

Un confronto molto preciso: Ibanez Artcore AFJ81

Fin dai primi accordi mi rendo conto di quanto sia importante per un'azienda credere in un prodotto: la signorina Artcore, non solo è migliorata tantissimo sotto gli aspetti sonoro ed estetico rispetto al passato, ma più semplicemente suona. E di brutto!
È leggermente pronunciata sulle frequenze acute, che conferiscono credibilità al suono acustico, in realtà parecchio influenzato dal suono elettrificato dal pickup. Su queste chitarre, infatti, la maggior parte del suono acustico è sfruttabile e riprendibile solo in studio di registrazione, a meno che non sia stato capito e trasmesso attraverso un'enfatizzazione delle frequenze specifiche nel suono elettrico, e questa bella chitarra raccoglie in pieno questa filosofia costruttiva.
Ancora una volta incontro uno prodotto Ibanez che mi lascia stupito per l’incredibile rapporto qualità prezzo: si parla di meno di 500 euro, per uno strumento che è bello a vedersi, suona bene ed è comodo, in linea con i criteri storici di casa Ibanez.
È ovvio, poi, che i gusti in merito a suono ed estetica siano del tutto personali e non necessariamente condivisibili: nel mio caso, però, è stato davvero interessante vedere come il modello del passato non abbia paragoni con quello attuale. Diciamo che è un po’ come prendere il primo modello di Fiat Panda e confrontarlo con l’ultimo dei giorni nostri, dotato di tutti i comfort e optional: due auto praticamente imparagonabili, solo il nome rimane lo stesso.


Posso affermare che questa Artcore regge tranquillamente il confronto con strumenti ben più costosi. È vero che questi ultimi magari offrono qualche qualità in più a livello sonoro e ovviamene pregi costruttivi e nei materiali, ma tutto sommato cominciare a praticare jazz e swing su uno strumento che ti dà tutto ciò che serve spendendo poco è un'opportunità notevole.
A mio parere, questo strumento si adatta anche al chitarrista rock/shred incallito che vuole allargare i propri orizzonti mettendo un piede nel genere dai trentamila accordi chiamato comunemente "jazz". L’Artcore è particolarmente adatta anche a loro, perché per agilità e scorrevolezza restituisce un feel da solid body, su una tastiera che suona bene dappertutto, con tanti suoni e colori disponibili.
Se le chitarre di lusso rimangono spesso un sogno proibito, questa chitarra decisamente abbordabile a livello economico fa sognare mentre la si suona. Una chitarra non da sognare, ma da prendere al volo!
afj81 chitarre semiacustiche ibanez
Link utili
Ibanez AFJ81
Gibson 100th Anniversary
Nascondi commenti     11
Loggati per commentare

Sono le uniche Ibanez che preferisco.....
di FBASS [user #22255]
commento del 25/11/2012 ore 09:44:51
Come sai sono un bassista fenderiano convinto fin dal 1968, anno in cui passai dalla solista al basso (e non per mia scelta), ma ho tentato di trovare uno strumento alternativo al Fender e nel 1969 mi comperai il primo basso Ibanez importato in Italia, uno strumento molto simile alla forma SG, color cherry con paletta spigolosa e posizionamento delle meccaniche 3 +1, poi ho avuto un Clone Les Paul Custom basso e due economici Roadstar il 924 ed il 650. Fin quì tutto bene, dovendo poi comperare un fretless, mi fu consigliato il TOP della casa , il Musician 940, da quel periodo ho chiuso con i bassi Ibanez(ma è solo questione di gusto personale, premetto ); poi di buone 6 corde ho avute due cloni, quelli con la I corsiva fine anni 70's, un'ottima ES stile Bernie Kessel, che dopo la sostituzione dei pickup con dei Di Marzio e delle meccaniche con le Schaller a palettine nere, mi fu tolta letteralmente di mano da uno dei maestri della Rai di Napoli, però ho avuto in cambio una Fender Lap Steel 8 corde che ho ancora, quindi una Double Neck SG Custom White 12 + 6, sottrattami da un imbroglione per un cambio mai ottemperato. Infine alcune acustiche discrete ( 2 entrambi nere). Ultimamente ho posseduto una ottima AEJ70, un po' spartana ma intonatissima, nonostante avesse un ponte appoggiato molto essenziale ed il bloccacorde in legno ( forse le buche ad effe un po' troppo grandi, ma passi), quindi, non potendomi permettere una Gibson ES 175 nè una Ibanez GB 10/20, ho acquistato una AF 85 VLS, usata per modo di dire, del 2005 e l'ho pagata € 300, fodero rigido compreso ma privo di maniglia, cosa che mi ha ancora di più convinto che le hollow body, le semi-hollow e le acustiche in Ibanez le sanno fare, oltre al Tube Screamer che non mi sono mai fatto mancare, Franco50.
vai al link
vai al link
Rispondi
ma sono l'unico che è ...
di GiuseppeMinardi [user #31686]
commento del 25/11/2012 ore 10:10:3
ma sono l'unico che è rimasto folgorato dalla premium la dietro?
Rispondi
Re: ma sono l'unico che è ...
di Laceblues [user #7285]
commento del 25/11/2012 ore 13:03:50
....io non ne sono rimasto folgorato in questo video ma diversi mesi fa quando la comprai!!! Eh eh eh...Un'ottimo strumento, lo consiglio. :-))
Rispondi
azz volevo provarla a SHG ...
di mattconfusion [user #13306]
commento del 25/11/2012 ore 11:15:14
azz volevo provarla a SHG ma era impossibile visto che era esposta a 1 metro e mezzo più in là di terrificanti Ibanez puntute suonate da una mandria di shredder più o meno zanzarosi...
Rispondi
A parte
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 25/11/2012 ore 12:36:52
A parte che fare un video con quel "chiasso" lì attorno mi pare abbastanza inutile,mi fido sicuramente del tuo giudizio Paolo,la serie Artcore ha sempre fatto "buone cose" nelle Hollow/semi,io ho una
PM 100 vecchiotta,che non cambierei mai con "certe Gibson" ;-)

Rispondi
Scontato, ma...
di Tyler Durden [user #10062]
commento del 27/11/2012 ore 12:31:49
Spiace essere scontato, ma...troppo bordello: pertanto, prova poco interessante, nonostante la perizia del "dimostratore" e la qualità della chitarra (che personalmente ho riscontrato in altro contesto e ritengo DEGNISSIMA).

SaluTONES!!!
Rispondi
E la AFJ85 ?
di teodorom [user #19903]
commento del 29/11/2012 ore 15:39:3
Ciao Paolo,
è un piacere vedere che oltre a esserti sobbarcato il "Milano Guitars & Beyond" (alla Fiera di Novegro), ti sei fatto anche il SHG !
Abbiamo parlato del tuo progetto di corsi on-line, ricordi ? (a proposito: sei andato avanti ?).
Bella la AFJ81, però ha per me un difetto (solo estetico, dato che anche sulla mia Washburn HB-35 uso solo il pick-up al manico): ha un solo pick-up.
E che dire allora della AFJ85 ?
Sul sito Ibanez pare costruttivamente eguale: uniche differenze il pick-up al ponte e il tail-piece in metallo invece che in legno (anche se il fascino del legno riesce forse a compensare il pick-up in meno).
Secondo te, che differenze dovrei aspettarmi ?
Oppure no, il fatto che ci sia un solo pick-up potrebbe essere un vantaggio, nel caso se ne voglia fare un upgrade. Il punto è che l'ACH1 non è un "fulmine di guerra", tant'è vero che sui modelli superiori Ibanez monta dei "Super '58". Magari, un upgrade è appropriato, se il resto dell'hardware merita.
Cosa ne pensi ?
Ciao
Teodoro
Rispondi
Re: E la AFJ85 ?
di paoloanessi [user #32554]
commento del 30/11/2012 ore 15:01:3
Ciao teodorom,

un solo pickup ha diverse teorie:

1 un solo foro nel piano armonico, dovrebbe assicurare maggior vibrazioni dello stesso

2 estetica pulita e minimalista

3 quanto si usa quello al ponte per lo swing?

infatti se pensi al jazz in senso ampio, una 335 cassa bassa, regge le distorsioni e ti da un ampia gamma di suoni, mentre questi modelli sono maggiormente impiegati nello swing dove si ha bisogno prevalentemente di un suono caldo grosso e rotondo!

Su le lezioni online ci sto lavorando, a breve ci saranno news dal mio sito ;-)

Buona Musicosa giornata

PaoloAnx
JazzRock
Rispondi
Re: E la AFJ85 ?
di teodorom [user #19903]
commento del 30/11/2012 ore 15:06:57
Grazie.
E per quanto riguarda l'upgrade del pickup ?
Ciao
Teodoro
Rispondi
Ibanez le hollow body le sa fare
di cosmic [user #3867]
commento del 29/11/2012 ore 15:56:58
Posso dire che la mia Ibanez Joe Pass è una delle chitarre più belle su cui ho posato le zampe fino a ora e ha una suonabilità assurda. Un pomeriggio dal liutaio per un controllo della rettifica e ho una tastiera in cui si suona con la sola forza del pensiero anche con una muta da 13-56.
Queste nuove Artcore mi sembrano parenti strette, certo non vedo segnatasti in abalone, ma il ponte e l'attaccacorde in legno (ebano?) mi pare del tutto simile a quello della mia, così come le forme del body sono molto simili e, come sanno i contrabbassisti, gli strumenti in compensato hanno ottime qualità di robustezza e durata, se pure meno pregiati nel suono.
Io credo che la qualità costruttiva degli strumenti economici sia ormai a un livello tale che la ricerca di uno strumento costoso sia dettata da gratificazione dell'ego e superstiziosa ricerca di un mojo inafferrabile, una convinzione fortemente coltivata attraverso la stampa, che hanno solo certi strumenti. Una delle ragioni per cui non comprerei Fender, perché non si può avere un catalogo con decine di modelli tutti uguali ma con prezzi così diversi. Come se la Fiat avesse in catalogo cinquanta panda, da 9.000 a 150.000 euro a seconda di dove è assemblato il motore.
Oltretutto, riguardando la storica iconografia dei Beatles, ben presente in edicola di questi tempi, colpisce il fatto che la storia è stata fatta mischiando strumenti di alta liuteria (Gretsch) con chitarre di medio prezzo (Epiphone e altre), così come la scelta dell'Hofner da parte di Paul Mc Cartney sembra sia stata motivata soprattutto dal prezzo (prima che lui stesso lo rendesse uno strumento carissimo).
Rispondi
Una x due
di paoloanessi [user #32554]
commento del 30/11/2012 ore 23:44:24
Ciao Teodoro e Michele,

Per quanto riguarda il cambio di pickup dovresti comunque cercare di provare uno strumento simile con montato quello che cerchi, se proprio non lo trovi, almeno una chitarra con il pickup che vorresti, ritengo una cosa troppo personale dire meglio questo o quello, non nego che quella provata suonava molto bene, e se in mano ad altri già ci attrae il suono, può essere un primo passo verso una scelta, che però poi va accertato personalmente.
Potresti provare diverse semiacustiche, informandoti solo secondariamente quale marca di pickup montano così non saresti condizionato da questa o quella marca o modello ;-)

Michele mi trovo d'accordo in parte e mi i spiego: sono con te che ormai la maggior parte degli strumenti economici suona davvero bene.
Poi nel lusso degli strumenti di lusso, ci sono sicuramente delle "sole" nel senso che magari non valgono pienamente ciò che costano, ma anche strumenti strepitosi che ti fanno rendere conto di quanto uno strumento accuratissimo e prestigioso permette di estendere i propri limiti musicali.

Va ovviamente di pari passo con il grado di preparazione e sensibilità musicale e non da meno disponibilità economica ;-)

Non essendo un commerciante non saprei quantificare economicamente, ma fortunatamente ho la fortuna di provare e registrare con strumenti da super economici a costosissimi oltre l'immaginazione, la differenza c'è eccome nella maggior parte dei casi sonoro, a volte invece solo per l'emozione che suscita provare uno strumento rarissimo, oppure molto vecchio o costosissimo, elementi che influenzano la mente e lo spirito, che quindi si riflette nella musica che si suona.

Buona Musica a tutti :-)

PaoloAnx
JazzRock


Rispondi
Altro da leggere
La Starcaster incontra il punk rock con Tom DeLonge
Elettronica USA e palette a libro per le Epiphone 2024 ispirate a Gibson Custom
Dal Rhodes anni ’70 alla Rickenbacker degli Oasis: esclusività d'epoca all’asta
Pristine: quintessenza Gretsch accessibile
Fifty Niner: classico Danelectro semiacustico
La DG-335 di Dave Grohl torna con Epiphone
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964