I Coltrane-change hanno rappresentato il passaggio al post-bop; un nuovo modo di concepire l'armonia, quindi l'improvvisazione. Il primo brano originale scritto da Coltrane secondo questi canoni è Giant Steps. I primi esecutori di questo brano se la sono vista brutta! (ma brutta veramente).In una prima versione registrata nella seduta del 01/04/1959 in quel di New York, con al sax Coltrane, alla batteria Lex Umphries, al contrabbasso Paul Chambers, al piano Cedar Walton dove quest'ultimo decide (stiamo parlando di Cedar Walton non di bau-bau micio-micio) di non andare in solo ma di sostenere soltanto armonicamente Coltrane; metronomicamente più lenta rispetto a quella del 05/05/1959 suonata sempre a New York ma con un cambio d'organico, Art Taylor alla batteria e Tommy Flanagan al piano. Questa è la versione scelta per il disco; Tommy Flanagan, si narra, abbia registrato 20 take del suo solo dovendosi accontentare del ventunesimo; nei quattro chorus della sua improvvisazione si ascoltano molte incertezze, imprecisioni, addirittura negli ultimi due accompagna solamente, come se avesse premura di uscire da quell'empasse.
Intanto Coltrane nei suoi soli, sia in Giant Step che in Countdown, andava spedito come un treno….. mah …. di certo Coltrane era un musicista preparato ma Cedar Walton e Tommy Flanagan di certo non erano da meno e allora ??????
Va detto che i Coltrane Changes sono veramente difficili; inizialmente appaiono come un'accozzaglia d'accordi senza risoluzione. Più li pratichi, più ne apprezzi le caratteristiche armoniche nonostante siano comunque un osso duro …….. ma visto che a me piace complicarmi la vita ……… andiamo oltre e vediamo perlomeno di capire di cosa si tratta.
Dopo una notte insonne, diversi tentativi di risolvere equazioni matematiche Coltrane elaborò che: da un qualsiasi grado salendo o scendendo di terza maggiore si torna dopo tre passaggi al punto di partenza ! esempio partendo da Do e proseguendo per terze maggiori ascendenti o discendenti dopo tre cambi tonali ci ritroviamo di nuovo sul Do ( Domaj7-Labmaj7-Mimaj7-Domaj7 oppure Domaj7-Mimaj7-Sol#maj7-Domaj7 ovviamente enarmonicamente Sol# e Lab corrispondono allo stesso suono)…….. e chest’è? …. si dice dalle mie parti; ma ciò che appare ovvio e semplice da dire non sempre lo è nel praticare …….. ! Provate a prendere la partitura di Giant Step, a suonare l’armonia ed allora tutto apparirà chiaramente complicato.
Siccome noi chitarrai veniamo spesso derisi da persone che masticano il pentagramma quotidianamente, vantandosi e prendendoci per i fondelli (……….. un musicista a caso ……… il “pianista”), beh…… nell’esecuzione dei Coltrane Changes anche loro non hanno vita facile ed anche usando i voicings Kelly-Evans, se questi non vengono scelti con cura, la mano sinistra farà delle escursioni da recod !!!! (una volta tolto questo sassolino dalla scarpa ih ih ih ih andiamo oltre)
Per capire di cosa sto parlando passiamo ad un esempio semplice semplice ………. Il BLUES ! (e mo chi li sente i pianisti……..) però visto che i jazzisti preferiscono il blues in Fa e/o in Sib prendiamo in esame un blues in Sib di dodici battute e per non complicarci la vita analizziamo solo le prime cinque battute ( per chiarezza va detto che i “cardini” di un blues di dodici battute sono la prima battuta, la quinta e la nona …….. ma vedremo in un'altra occasione)
BLUES IN SIb 
Come si può notare nella prima riga ho scritto le prime cinque misure di un blues in Sib così come lo conosciamo. Nella seconda ho applicato i salti di terza maggiore discendente. Nella terza ho fatto precedere ogni accordo maggiore dal suo dominante (si fa .... si fa).
Ho applicato quindi i Coltrane Change alle prime misure di un blues classico. Nel Coltrane-blues nonostante i cardini siano totalmente rispettati, l'orecchio stenta a riconoscerli nitidamente ……. bisogna, prima di tutto, fare l’orecchio a queste sonorità.
Ora, visto che siamo chitarristi o presunti tali, dobbiamo parlare dei “solo” e di come si improvvisa su queste sequenze altrimenti che stiamo a fa???
Improvvisare, se non si adottano artifizi tecnici, su tre diverse tonalità in così breve spazio è molto difficile. E' veramente arduo ottenere linee melodiche compiute su tonalità che impiegano scale con poche note in comune (potrebbe essere anche un vantaggio) ma al momento si potrebbe iniziare con l’utilizzare la scala blues di Bb per tutta la sequenza (si si avete capito bene la pentatonica minore di Bb con le note blu).
Parlare di pentatonica minore ha due vantaggi:
1. Tutti conoscono la pentatonica minore quindi si inizia da subito a familiarizzare con questa sequenza
2. Avendo parlato di pentatoniche ……….. questo mio potrebbe anche essere promosso ad articolo ih ih ih ih hi ih
Ovviamente lo scopo ultimo è di arrivare ad utilizzare le scale maggiori (e non) di pertinenza per ogni modulazione utilizzando, all’inizio, solo poche note per poi ampliare il discorso. Va detto, altresì, che queste sequenze possono essere applicate al famoso II-V-I ed all’anatole con risultati a dir poco strabilianti.
Si ok ........ ma perché conoscere i Coltrane Changes?
Mettiamo il caso che nella tappa italiana del tour mondiale di Harbie Hancock questo vi inviti a salire sul palco per accompagnarlo e ad un certo punto del brano inizi a suonare su queste modulazioni …….. non possiamo di certo fare una figura di cacca ………. e quando Herbie, alla fine del brano, ci farà i complimenti potremmo sempre rispondere : “ caro …… io sono un Accordiano e con queste modulazioni, noi Accordiani, ci facciamo colazione la mattina” (ah ah ah ah ah ah)
Un abbraccio a tutti