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Perché il plettro rigido apre il suono?
Perché il plettro rigido apre il suono?

di Maurizio Piccoli [user #26523] - pubblicato il 22 dicembre 2012 ore 08:00
Un plettro rigido fa suonare le corde con una maggior “apertura”. Il riscontro se questa mia affermazione è vera o falsa mi piacerebbe venisse da voi.
Un plettro rigido fa suonare le corde con una maggior “apertura”.
Il riscontro se questa mia affermazione è vera o falsa mi piacerebbe venisse da voi.
Mi pare uno spunto interessante per alimentare il nostro stare insieme. E il rumore dello sfregamento che posto occupa? A voi le ardue sentenze.

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Beh, io faccio flatpicking e ...
di jrizz [user #23356]
commento del 22/12/2012 ore 08:06:51
Beh, io faccio flatpicking e 1mm di spessore è d'obbligo. Il suono è più forte e aperto, anche perché colpire delle 0.12 0 0.13 con un plettro sottile si sente solo il rumore della pennata e non il vibrare delle corde, sembra come quando da piccoli mettavamo una carta da gioco sul telaio della bicicletta in modo che correndo sbatesse sui raggi della ruota per fare il "rumore del motorino", o almeno a noi sembrava.
Rispondi
bisognerebbe intendersi sul termine "aprire"... ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 22/12/2012 ore 09:03:56
bisognerebbe intendersi sul termine "aprire"...

nel senso che se "aprire", come succede spesso, ha a che vedere con il proiettare o produrre piu' frequenze acute, o meglio, una maggiore percentuale di frequenze acute, questo lavoro lo fanno meglio plettri non troppo spessi..

ovviamente uno con "aprire" puo' intendere altro.. e allora anche io probabilmente direi altro..

vorrei ribadire il concetto di "percentuale", nel senso che, qualsiasi cosa si usi per pizzicare una corda di chitarra, la chitarra esprime sempre tutte le sue frequenze. L'unica cosa che cambia e' la percentuale fra le frequenze stesse e il tipo ed intensita' di rumore introdotto da cio' che pizzica, strappa o percuote...

percentuale che poi puo' essere ribaltata con un equalizzatore.. cosa che, in ogni caso, dimostra che, appunto, le frequenze ci sono tutte, sempre...

a proposito dello sfregamento.. se si parla dello sfregamento del plettro trattasi di un suono importantissimo che partecipa al suono complessivo della chitarra talvolta in modo preponderante. In moltissimi dischi di musica leggera italiana, e non solo, la chitarra acustica serve praticamente quasi solo a quello, ovvero a fornire uno sfregamento ritmico che e' una via di mezzo tra una cabasa e un hi hat... e lo si fa, di solito, con plettri sottilissimi e cedevolissimi...

se si parla dello sfregamento delle dita sulla corda nel cambio di note o di accordi.. beh, per me dipende, in registrazione non ci faccio molto caso, non sto particolarmente attento a non produrlo.. in editing o mixaggio a volte, certi "sguishhh" cerco di toglierli o minimizzarli..

il tutto a mio parere e per la mia esperienza (e gusto)
Rispondi
**In moltissimi ...
di pastrana [user #34418]
commento del 22/12/2012 ore 09:27:47
**In moltissimi dischi di musica leggera italiana, e non solo, la chitarra acustica serve praticamente quasi solo a quello, ovvero a fornire uno sfregamento ritmico**

è vero. Mi tornano subito alla memoria alcuni arrangiamenti dei pezzi di Paolo Conte (che proprio musica "leggera" non è..): spesso è praticamente impossibile distinguere delle armoniche negli accordi, si sente solo il (bellissimo) rat-ta-ta-ta prodotto - come dici tu - da plettri sottili e cedevoli. Che io sappia, per le ritmiche jazz, si usano solo quelli.
Rispondi
Re: **In moltissimi ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 22/12/2012 ore 09:39:10
tanto per chiacchierare (e grazie per lo spunto) .. paolo conte offre un suono un po' piu' medioso, appunto da chitarra jazz con corde lisce. Non sono un grande suo conoscitore, ma mi ricordo di aver visto in tv alcune sessioni di registrazione nelle quali i chitarristi fanno il "rat-ta-ta-ta" con le Gibson es175 registrate col microfono..
Nella musica "leggera" si tratta, spesso o quasi sempre, di dreadnought Martin con corde "ruvide" che quel suono li' lo fanno lavorandoci sopra pochissimo, praticamente solo registrando in modo che nel microfono non vada il suono proveniente direttamente dalla buca e togliendo i bassi da una certa soglia in giu'..

:-)
Rispondi
Re: **In moltissimi ...
di pepperusso [user #1186]
commento del 22/12/2012 ore 21:38:35
Per le "ritmiche jazz" (presumendo che tu intenda la chitarra in 4 "a la Freddie Green"), al contrario, quasi sempre si usano plettri di notevole spessore, congrui con la scalatura di corde che normalmente si usa (da .012 in su)...se picchi con un plettro thin su delle .014 semplicemente non tiri fuori suono!
Le eccezioni sono poche, ma ci sono: Jim Hall usa corde sottili e plettri morbidi e ha un bellissimo suono ritmico.
L'uso di un plettro piuttosto che un altro nel caso dei dischi di Paolo Conte credo sia dovuto più a esigenze del produttore e del fonico che a una scelta filologica...
Rispondi
Più che la rigidità, per ...
di joerocker [user #11075]
commento del 22/12/2012 ore 12:13:58
Più che la rigidità, per quanto mi riguarda incide lo spessore e il materiale, l'angolo con cui viene colpita la corda, la quantità di punta che infili dentro la corda e la sua forma...io uso regolarmente 5-6 plettri, in base alle cose che devo suonare, sono tutti plettri heavy e spessi (da 0,88 a 1,50) ma ognuno ha un timbro e soprattutto una fisicità caratteristica, come scivola tra le corde, che attacco produce, ecc.
Comunque in generale mi pare che plettri più spessi enfatizzino bassi e medi, mentre plettri più sottili e appuntiti più gli acuti, poi dipende se per aprire intendi un discorso timbrico o di volume/potenza. In ogni caso con lo stesso plettro puoi apportare tante di quelle variazioni nella plettrata da compensare con le mani, senza per forza cambiare plettro o equalizzare. Il plettro è un mondo da scoprire!
Rispondi
Re: Più che la rigidità, per ...
di irmo [user #17391]
commento del 22/12/2012 ore 14:05:3
Sono perfettamente d' accordo con questa tesi, piu' che parlare di plettri, io parlerei di combinazione plettro/mani, e le possibili varianti qui, diventano davvero molteplici, non per nulla se diamo a 10 ( o 1000) chitarristi diversi la stessa strumentazione, plettro compreso, avremo 10 ( o 1000 ) suoni diversi.
Rispondi
io uso plettri da oltre ...
di superloco [user #24204]
commento del 22/12/2012 ore 15:43:27
io uso plettri da oltre 3mm e nel genere che suono (gipsy) è abbastanza normale anche se ultimamente Stochelo usa dei modelli da 1,8mm
il mio parere è che ho suoni più pieni, bassi compresi
wegen o dunlop con poco rumore estraneo, ad esempio il dunlop stubby 3mm all'attacco sulla corda fa un click da vetro rotto che mi piace poco.
Rispondi
Io uno due plettri: Il ...
di GiuseppeMinardi [user #31686]
commento del 22/12/2012 ore 15:49:18
Io uno due plettri: Il Dunlod Jazz3 e un Dunlop 1.14
Il Jazz 3 mi da la sensazione che "apra" il suono e gli dia più brillnatezza, il dunlop 1.14 invece gli da più potenza e più basse
Rispondi
diciamo che aumenti il 'controllo' ...
di Kata_ts [user #2290]
commento del 22/12/2012 ore 16:40:18
diciamo che aumenti il 'controllo' sulle corde. Ad alcuni piace, a ME ehehe, ad altri non tanto. Dipende anche dei 'suoni' che uno ha

WiWa!!!
Rispondi
Si parla di rigidità del ...
di TidalRace [user #16055]
commento del 22/12/2012 ore 16:53:49
Si parla di rigidità del plettro, quindi della tendenza a non piegarsi e infatti nella foto troviamo due plettri metallici come una moneta. Credo che maggiore apertura del suono sia in questo caso intesa come maggiore presenza d'armoniche e quindi di frequenza alte. Trovo che quindi sia vera e dovuta al minor tempo di percussione della corda, se fosse un materiale più cedevole, la pennata avrebbe un certo 'ritardo' dovuto al materiale meno rigido che si staccherebbe dalla corda una frazione di secondo dopo. Possiamo paragonarla al colpire un incudine con un martello di ferro o con una mazza di gomma, l'effetto è diametralmente opposto. La mazza di gomma si ammortizzerebbe sull'incudine bloccando le frequenze maggiori come farebbe un plettro poco rigido.
Rispondi
Io so che avevo un ...
di DocRock [user #568]
commento del 22/12/2012 ore 17:39:20
Io so che avevo un plettro rigido ieri sera, mentre mi aggiustavo la cuffia è caduto, ho sentito distintamente il suono aperto sul parquet, con tanto di rimbalzo. Non l'ho più ritrovato. Forse la mia gattina l'ha catturato e portato nel famoso nascondiglio segreto che tutti i gatti hanno. Morale: i gatti amano i plettri, o i plettri rigidi rimbalzano troppo e si nascondono alla nostra vista? A parte la versione scherzosa della risposta, io trovo che il plettro rigido dia più attacco alle note, richiede forse maggiore esperienza perchè tradisce di più le incertezze della pennata. Lo sfregamento non lo avverto come fastidioso.
Rispondi
Re: Io so che avevo un ...
di nicolapax [user #27042]
commento del 22/12/2012 ore 22:25:11
...pick boy in carbonio con un bel grip grazie alla famosa "fogliolina" in rilievo su ambo i lati. Provato quello (e i suoi fratelli) non ho più usato altri plettri: molto rigido ma abbastanza sottile. I dunlop jazz stubby sono altrettanto rigidi ma un pochino troppo grossi. Acustiche o elettriche non cambio plettro.
Auguri amici.
N
Rispondi
Re: Io so che avevo un ...
di DocRock [user #568]
commento del 23/12/2012 ore 10:03:52
Io ho trovato (per ora) la pace dei sensi con il plettro della Dunlop Ultex 1 mm, consigliatomi da un negoziante a Denmark Street a Londra. Mi diceva che sono indistruttibili e la punta non si arrotonda facilmente. L'attacco è decisamente più netto, il grip è ottimo e dopo diverse 2 settimane di uso intensivo sembra appena acquistato.
Rispondi
Perchè
di valerio62 [user #30656]
commento del 22/12/2012 ore 22:25:09
ti assicuro.... che se non è "rigido" apri difficilmente QUALSIASI COSA!!!
hihihihihihihihihihihihihih
Rispondi
io ho sperimentato tantissimo coi ...
di Perseven utente non più registrato
commento del 23/12/2012 ore 02:22:26
io ho sperimentato tantissimo coi plettri e ancora sperimento e a mio parere le variabili sono 3:

-spessore del plettro

-composizione/forma del plettro

-forma della punta

questi 3 parametri mixati danno il "timbro" del plettro che in ultima istanza va poi a influire sul timbro della corda pizzicata.
Per quanto riguarda lo spessore (e da qui in poi è tutto imho!) più il plettro è spesso più il suono diventa pronto alle risposte dinamiche.
Per la composizione/forma materiali diversi con forme diverse fanno suoni diversi. La cosa migliore per capire come la composizione e la forma di un plettro influiscano sul timbro del plettro è prendere il plettro e farlo cadere su un tavolo ascoltando il suono prodotto dall'impatto. Questo da un'idea di come si comporterà il plettro impattando contro le corde e quindi di come ne colorerà il suono.
Per la forma della punta infine più la punta è arrotondata più tenderanno ad uscire suoni ricchi e rotondi, più la punta è affilata più il suono prodotto sarà sottile, definito e squillante.
Rispondi
...ma parlare di genere o chitarra no?
di dannylux [user #1107]
commento del 25/12/2012 ore 15:20:38
Vi ho letto molto volentieri, ma nessuno però ha fatto distinzioni tra chitarra eettrica e chitarra acustica e tra vari generi msicali.
Per me ogni chitarra con la sua scalatura di corde, ha il suo plettro e lo stesso dicesi per il genere musicale.
Per l'acustica uso plettri molto leggeri, light come i martin o fender ight che misurati con lo spessimetro sono circa 0.45, ovviamente in flatpicking.
Per parti soliste con l'acustica uso un plettro più grande a volte in corno di bufalo a volte il fender medium.
Per l'elettrica uso plettri in osso di bufalo o fender medium di spessore intorno al 0.80 - 1mm.
...a proposito provateli quelli in corno di bufalo, costano poco, si pssono facilmente adattare alle proprie esigenze con carta abbrasiva e tirano fuori un gran bel suono ...forse peccano un po nell'attacco ma il suon è fantastico.
Rispondi
Io sono passato ai plettri rigidi perché....
di fighter1 utente non più registrato
commento del 27/12/2012 ore 23:30:17
Beh, io non faccio testo, uso plettri rigidi per semplici questioni di comodità, ah, suono chitarra elettrica, si può dire rock dalla sua anima più blues a quello psichedelico, punk e via dicendo, e uso corde .09
I plettri di medio spessore mi risultano scomodi durante i soli, tutto quà.
Rispondi
non trovo più il mio preferito...
di tormaks [user #26740]
commento del 28/12/2012 ore 09:04:34
....era un Dunlop in plastica nera 0.9, produceva un suono pieno, tondo...BELLO! Ne ho altri di tutti i tipi, ma quello era il migliore, Lo cerco da un tempo sia in casa che nei negozi, ma niente.
Personalmente non do troppa importanza al plettro stesso, ma piuttosto allo spessore e concordo con quanti asseriscono che ad ogni chitarra/genere corrisponde un plettro, ma diventa tutto molto soggettivo: chi suona l'acustica con quelli duri o metal con quelli sottili (molto raramente).
Un amico usa soltanto vecchie card telefoniche ritagliate (strumming acustico) ed è disperato perchè si trovano sempre più raramente quelle Telecom.
La mia esperienza mi suggerisce che è il materiale che cambia radicalmente le cose, tuttavia sostengo sempre che bisogna avere delle orecchie ben "affilate" per capirne peculiarità e differenze.
AUGURI A TUTTI!
MAKS
Rispondi
Re: non trovo più il mio preferito...
di Maurizio Piccoli [user #26523]
commento del 28/12/2012 ore 11:49:11
Tra i miei diecimila plettri (esagero, dai, forse qualche centinaio in meno :0) ) ho trovato due dunlop nylon in plastica grigia da .88 e uno nero da 1 mm. Non so se ti interessano o se cerchi proprio quello da .9 che sinceramente non so se esistesse o no. Te li posso mandare in regalo ritardato per Natale !
Ciao
Maurizio
Rispondi
grazie grazie grazie
di tormaks [user #26740]
commento del 29/12/2012 ore 23:04:46
Credo sia quello nero, ti giro l'email, così ne scambiamo qualcuno: ne ho fatti fare di fosforescenti e prima profumavano pure di pino.
massimiliano.torrelli@gmail.com
grazie ancora e Auguri
maks
Rispondi
Io picchio.
di dariosicily [user #40626]
commento del 27/06/2014 ore 16:13:11
Da un pò di anni mi nutro di Fender Heavy, soprattutto da quando monto 0.010... suono rock blues e per picchiare duro ci vuole qualcosa che non si spezzi e che abbia un attacco deciso!

Anni fà usavo quelli in metallo come quelli in figura sù nell'articolo, mi piaceva tantissimo l'attacco metallico ma distruggevo le corde ed erano davvero troppo rigidi per le ritmiche.

Ho provato i Dunlop grip 0.88 ma a parte essere grigi come topi per l'elettrica non sono abbastanza rigidi sull'attacco. Li uso bene per l'acustica.

In fine, i Fender heavy sono gli unici che non consumo sul bordo... mi succede con gli altri, e in certi casi quel graffiato dato dai piccoli solchi mi piace pure, ma poi li distruggo proprio...
Rispondi
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