VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Chitarra Jazz - Bersaglio
Chitarra Jazz - Bersaglio "Night & Day"
di [user #32554] - pubblicato il

La melodia è ciò da cui parte e si sviluppa il senso corale ed estetico d’insieme di quello che stiamo ascoltando. E' sulla melodia che, parallelamente, si costruiscono l’arrangiamento stilistico, lo sviluppo armonico e il ritmo che avvolgono un brano. Oggi lavoriamo sulla melodia del noto standard "Night & Day" e nel farlo ci affacciamo sullo stile di Pat Metheny.

La melodia, tanto quanto il ritmo, è uno degli aspetti di più facile intuizione nella musica.
Il tema o la melodia di un brano sono quello che noi cantiamo. La melodia è ciò da cui parte e si sviluppa il senso corale ed estetico d’insieme di quello che stiamo ascoltando. E' sulla melodia che, parallelamente, si costruiscono l’arrangiamento stilistico, lo sviluppo armonico e il ritmo che avvolgono un brano.
"Night And Day", famosissimo brano di Cole Porter, comincia con Dm7/b5,  secondo grado dell'armonizzazione della minore armonica di C.
Segue il G7 a fare da perno armonico. Tale accordo infatti, è presente sul quinto grado della minore armonica (da dove si sta provenendo grazie al Dm7/b5), ma è anche presente sul quinto grado della scala maggiore di C.

Chitarra Jazz - Bersaglio "Night & Day"VEDI 

Consiglio vivamente di ascoltare il brano cantato e di fare, se possibile, qualche ricerca per trovarne diverse interpretazioni. Sentirne più versioni ci aiuterà ad apprezzarne  le diverse sensibilità con cui il brano può essere affrontato: si presti per esempio attenzione ai ritardi o gli anticipi nello sviluppo ritmico della melodia; o all'inserimento di vocalizzi vicini o lontani alla tonalità.
Suggerisco anche di ascoltare versioni strumentali  che a volte riservano una certa freschezza nell’apportare ancora più variazioni ma che, nel contempo, si allontanano magari dall'identità del pezzo.

Chitarra Jazz - Bersaglio "Night & Day"

A questo punto abbiamo appreso gli accordi: ricordo che è bene far pratica sull’accompagnamento prima di passare all'improvvisazione perché, insieme al tema, gli accordi ci danno sempre un sacco d’informazioni sonore sull'alternarsi di tensione e relax. Detto ciò, passiamo alla pratica dei due modelli di scale proposte: C maggiore e C minore armonica.
Per una buona padronanza ritmica consiglio di far pratica col metronomo, alternando duine di ottavi, terzine e quartine di sedicesimi per ogni modello (lasciando un quarto di pausa alla fine di ogni esecuzione), passando dal modello maggiore a quello minore con la stessa logica.

Chitarra Jazz - Bersaglio "Night & Day"

In merito agli accordi, ricordo che Dm7/b5 lo potremo trattare con C minore armonico, G7 risulterà quindi ambivalente (qui infatti possiamo suonarci sopra sia C maggiore che minore armonico) e infine Cmaj7 suonato ovviamente con la scala di C maggiore.
Un tratto peculiare nel fraseggio jazz è quello di far sentire i cambi di accordo e per farlo esistono tantissimi sistemi. Di questi, il più semplice è quello che utilizza le scale e gli arpeggi relativi ai colori che vogliamo far sentire; l’esercizio meccanico è quindi fondamentale per padroneggiare bene ciò che ci serve far suonare: in tal modo saremo così liberi di spostare l’attenzione verso quello che vogliamo comunicare senza magari essere distratti dal modello che conosciamo in maniera approssimativa. Come dico sempre: sapere è potere.
Quindi, armati di tutto punto con la canzone in testa, con i modelli di scale sotto le dita e con il tema memorizzato, possiamo pensare alla scala come a un veicolo che ci porta verso la nota forte della melodia, ovvero quella che ha maggior durata in questo standard.
Ho scelto questo brano perché, non a caso, alterna note di breve durata a note molto più lunghe e proprio su queste andiamo a costruire le frasi che ci conducono al passaggio successivo.

Chitarra Jazz - Bersaglio "Night & Day"

Queste due scale le potremo utilizzare come strumenti per pilotare le nostre frasi verso le note del tema, arricchendo la melodia con il grande vantaggio di escludere “il far andare le mani a caso sulla tastiera”.
Suoniamo quello che sentiamo dentro e se dentro abbiamo la melodia della canzone, il risultato dall'improvvisazione può solo trarne grande beneficio, almeno come base di partenza.
Poi si può passare dal melodico melense allo stralunato e dissonante: l'importante è comunicare emozioni attraverso la musica.

FRASEGGI IN STILE:

Chitarra Jazz - Bersaglio "Night & Day"

Mi sono prefissato di includere in ogni lezione che tratta il solismo dei lick o dei sistemi caratteristici per abbellire il proprio fraseggio, presentando di volta in volta la vecchia scuola alternata alla così definita nuova.
Quindi, se nella lezione precedente ho incluso Joe Pass come rappresentante della vecchia scuola, questa è la volta di Pat Metheny. 
Qui non intendo inserire un lick, ovvero una sorta di frase fatta, ma un sistema di abbellimento tipico dell’artista in questione, che ne fa un tratto di riconoscibilità fra i giganti della musica.
Si tratta di due frammenti di scala, prima maggiore e poi minore armonica, in cui ogni nota viene approcciata dal cromatismo inferiore, formando ritmicamente una terzina di ottavi.
Una volta appreso tecnicamente, consiglio di variare gli intervalli della scala, inserire pause, cambiare il ritmo, spostare gli accenti cercare quindi di integrare il fraseggio nel proprio modo di suonare, sempre che piaccia.

Chitarra Jazz - Bersaglio "Night & Day"

"Night And Day" riserva interessanti sorprese e volendo possiamo improvvisare semplicemente con una pentatonica di A minore: funziona, ma in certi punti c’è il rischio di allontanarsi dal senso del brano; se invece pensiamo che è composto da tre parti molto semplici ma distinte tra loro, entreremo nel merito di suonare egregiamente sui cambi di accordo.
Alla prossima per la seconda parte e buono studio.






lezioni pat metheny
Nascondi commenti     15
Loggati per commentare

Prezioso articolo che apre sempre ...
di fabio1887 [user #18181]
commento del 01/12/2012 ore 16:25:05
Prezioso articolo che apre sempre la mente, adatto a qualsiasi persona e a qualsiasi livello. Grazie ;)
Rispondi
Re: Prezioso articolo che apre sempre ...
di paoloanessi [user #32554]
commento del 01/12/2012 ore 19:39:22
Ciao Fabio 1887

Prego :)
È un piacere mettere a disposizione della Musica attraverso la didattica!

Buon Musicoso week

PaoloAnx
JazzRock
Rispondi
Grande Paolo Io non ...
di jazzino [user #23867]
commento del 01/12/2012 ore 17:15:47
Grande Paolo
Io non amo suonare la minore armonica (in termini melodici) su una cadenza II-V in minore e credo (dall'analisi di molti standards) che ciò accada frequentemente nel Jazz suonato. ..... Premesso che comunque è una questione di gusti.......... io suonerei la minore melodica di Fa sul Rem7b5 e la minore melodica di Lab sul Sol 7alt o considerando il Sol7 (come tu dici) V di Do ..... una bella misolidia (ma anche diminuita e/o esatonale)
Grazie dello spunto e continua così
Rispondi
Re: Grande Paolo Io non ...
di paoloanessi [user #32554]
commento del 01/12/2012 ore 19:37:0
Ciao Jazzino :)
Quella che proponi è un ottima soluzione di Cool jazz, infatti Ab minore melodica da un Superlocrio sovraimposto a un G7, quindi disponibili 5/9 alterati #\b mentre pensare a Dm7/b5 come sesto grado dell'armonizzazione di F minore melodica rende il tutto molto più noir avendo disponibile il Bb al posto del B.

Qui cerco di rendere utile il mio contributo creando un percorso attraverso musica e didattica, quindi quello che presento è un idea più swing in linea temporalmente con il periodo di ascolto del brano, la "modernizzazione" attraverso colori specifici, come il Lidio di dominante, il superlocrio, diminuite ed esatonali, sono colori che si sono evoluti per contaminazione e scelte di gusto personale nell'arco di venti/trent'anni fino a sfociare nel post bebop.

Lo swing ha tutto sommato un linguaggio più semplice, se posso far passare il termine più "pop" se esaminato dal puro punto di vista sonoro risulta quindi più diretto, certo la minore melodica risulta per molti più "morbida" nell'utilizzo in quanto una sorta di variegato minore/maggiore, mentre la minore armonica con questa forte caratteristica neoclassica/arabegginte rischia il disturbo e la ripetitività nel fraseggio.

In realtà basta mascherare succitato intervallo della minore armonica, disponendolo melodicamente in modo "diverso" personalmente ho trovato un sacco di idee grazie all'ascolto e studio di Bach!

Come in un ottima cena, portata dopo portata incontreremo anche del buon jazz più moderno, ora un buon antipasto di swing ;-)

Buona musica, di giorno e di notte!

PaoloAnx
JazzRock
Rispondi
Re: Grande Paolo Io non ...
di jazzino [user #23867]
commento del 01/12/2012 ore 19:48:19
Il tuo contributo è sempre utilissimo ;-))))))))))))))
Rispondi
Utilissima!
di MusicBoy utente non più registrato
commento del 01/12/2012 ore 19:45:43
proprio in questi giorni sto iniziando a battere la testa contro i suoi pezzi. Continuate così!
Rispondi
Mi unisco ai complimenti: grandissimo ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 02/12/2012 ore 11:14:18
Mi unisco ai complimenti: grandissimo Paolo Anx! ;-)
Rispondi
PAOLO AL di là ...
di jazzino [user #23867]
commento del 02/12/2012 ore 12:37:14
PAOLO
AL di là del fatto che sono un rompi ........ scatole (ma grazie a questa cosa ........ imparo tanto da persone preparate come te), volevo chiederti:
Su questo pezzo, mantenendo inalterata la melodia, se volessi aprire maggiormente il suono e renderlo meno "cupo" potrei pensare (in termini armonici) di suonare al posto di Dm7b5-G7-Cmaj7 un'armonizzazione di questo tipo: Fm9-Bb13-C6 mantenendo (in termini melodici ) il sol come nota su cui far girare tutto?????
Grazie in anticipo
Rispondi
Re: PAOLO AL di là ...
di paoloanessi [user #32554]
commento del 02/12/2012 ore 13:41:04
Ciao Jazzino,
Mai rompiscatole, la curiosità è la benzina della passione :-)

Buona soluzione, sostituzione diatonica secondo i gruppi divisionali relativa alle scale/tonalità in uso!

Farebbe pensare a sei mesi di giorno nell'artico :-)))

Prova a giocare anche con queste:

1 al basso gli intervalli delle note F Bb verso C sono una buona soluzione, ma non l'unica anzi:
Bb9 al posto di Dm7/b5 G7/B e poi Cmaj7 è una soluzione cromatica per scongiurare il "tritono" e creare un cromatismo di moto contrario.

2 tieni al canto su ogni accordo le sette possibili note disponibili della scala relativa e non solo il G.

3 un Fm9 lo puoi pensare anche come un Abmaj7 oppure un Dbmaj7 ma anche Bbm7

4 G7 oltre ai soliti Db7 e B D F Ab 7dim prova Eb7 quinto grado della regione/tonalità parallela di Cmaj7 cioè Abmaj7 dalla quale puoi attingere sostituzioni, dominanti Bill Evans è stato un mago in questo, mantenendo sempre una grandissima metodicità!

5 Eb7 ti darà spunto e idea cromatica per approcciare Em7 in sostituzione di Cmaj7

6 rivedi ogni sostituzione con le note della tonalità d'impianto mettendo le sempre al canto, statiche o dandogli movimenti che contornano la melodia tipo il lavoro dei fiati nelle big band ;-)

7 devi trovare un/una cantante di razza che riesca a stare dritto/dritta su un armonia così storta :-)))

8 di pari passo un bassista che non suoni a caso ma che sappia rendere efficacemente l'armonia del brano tenendo conto di queste sostituzioni e di dov'è il cantato/melodia ;-)

Buon divertimento e buona domenica !

PaoloAnx
JazzRock



Rispondi
Re: PAOLO AL di là ...
di jazzino [user #23867]
commento del 02/12/2012 ore 20:41:47
Grazie Paolo
Il Eb7 al posto del G7 è fantastico e se lo si pensa in termini melodici lo è ancor di più
Grazie ancora delle dritte ......... cioè ........ delle "storte" ih ihihihih ih
ultima domanda giuro (ihih ih ih ih ih ) nelle prime quattro battute, trattandosi di II-V-I in minore (che poi non risolve in minore) potrei utilizzare ugualmente i Coltrane Changes ????????
Rispondi
Re: PAOLO AL di là ...
di paoloanessi [user #32554]
commento del 02/12/2012 ore 22:01:25
Ciao Jazzino,
Certo che li puoi usare, e so che lo sai come si fa sul 2/5/1 ;-)

Come tutte le storture oltre il limite del senso di gravità di Newton, tutto può essere pensa che una teoria del sig Ben Russò ha abbattuto i gruppi divisionali, al posto di un Cmaj7 usi un Dm7 che è come un Cmaj7 senza terzo/quinto/settimo grado con 2/4/6 ... Oppure arnold schoenberg che giustifica denominando come "accordi estranei" tutto ciò che è oltre la dodecafonia.

Coltrane ha fatto un bellissimo lavoro, raccogliendo, assemblando ed evolvendo possibilità che arrivavano da diversi frangenti:
Musica classica sempre con Bach che citavo oggi in altro contesto, puoi trovare studi sui cambi tonali estremi
armonia moderna 1910 arnold schoenberg quindi abbattimento del diatonico e utilizzo di tutti i gradi (armonia dodecafonica)
musica contemporanea, per l'epoca di Coltrane ascolta Edgar Varese e simili.... Senza contare la cultura afro/americana che adotta di cultura "nativa" altri canoni armonici rispetto a ciò che noi abbiamo contaminato dalla nostra cultura occidentale diatonica.

Personalmente dopo anni di pratica, queste cose le studio e mi ci diverto come fare la settimana enigmistica, però con la chitarra in mano, ma poi live, sopratutto accompagnando una voce, doso fino ad arrivare a utilizzare il 5/10 % per il resto bilancio le risorse d'esecuzione dedicando tantissimo alla pratica in arrangiamento, suono, timing, spostamento degli accenti, tecniche e feeling eseguendo Night And Day con Dm7/b5 G7 a volte rivoltato e Cmaj7 con la 9 e al max rivoltandolo cosi : dal grave 3715 ;-)

Buon divertimento e buoni change di Coltrane !

PaoloAnx
JazzRock


Rispondi
Ovvio ..... è di studio ...
di jazzino [user #23867]
commento del 02/12/2012 ore 23:37:25
Ovvio ..... è di studio che stiamo parlando !!!!!! ma per come vedo io ....... sapere complesso per pensare semplice.......
quando si suona sono convinto che la freschezza della semplicità è sempre la scelta migliore .....
Grazie ancora Paolo e ti aspetto al prossimo appuntamento
Un abbraccio
Rispondi
Ottimo articolo
di alessio78 [user #28965]
commento del 09/12/2012 ore 11:12:35
Grazie Paolo ottimo articolo (come sempre),aspetto i prossimi
Ciao
Rispondi
Ma se al posto...
di satch76 [user #19713]
commento del 10/12/2012 ore 14:06:42
... della minore armonica ci mettiamo una maggiore armonica? Così ci togliamo il pensiero! ^_^
Rispondi
Re: Ma se al posto...
di paoloanessi [user #32554]
commento del 10/12/2012 ore 15:05:43
Ciao satch76,
Sarebbero perfette, infatti le Hauptmann sono molto efficaci e utilizzate proprio per "scivolare"....
dal minore al maggiore!

Buone maggiori armoniche e Musicosa giornata ;-)

PaoloAnx
JazzRock
Rispondi
Altro da leggere
Studiamo gli Arpeggi Modali
Artisti diversi, scalette diverse, suoni diversi: come gestire tutto?
Più opzioni, meno lavoro
Accordi e memoria muscolare
Marty Friedman: due buone ragioni per iniziare a suonare la chitarra
Endless Sweeping Technique
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964