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Melo La Rotonda
Melo La Rotonda
di [user #32554] - pubblicato il

Come da miglior tradizione spagnola, anche il liutaio Josep Melo dà la sua personale interpretazione dello strumento con le corde in nylon: la Melo La Rotonda, un gioiello da salotto che brilla per proiezione sonora, leggerezza ed equilibrio.
Come da miglior tradizione spagnola, anche il liutaio Josep Melo dà la sua personale interpretazione dello strumento con le corde in nylon: la Melo La Rotonda.
Appena tirata fuori dalla custodia, la chitarra sembra quasi un giocattolo. È lucida, leggerissima e molto appariscente.

Le finiture e la cura dei dettagli fanno più parte dell'artigianato da gioielliere che della liuteria, si rimane subito colpiti dagli intarsi in madreperla e dai legni pregiati che, come un mosaico quattrocentesco, compongono la rosetta da contorno alla buca.
I dot sopra il manico, invece che presentarsi come il classico puntino, sono dei piccoli ovali oblunghi, sempre di madreperla.
Le meccaniche sono palesemente di altissima qualità, confermata poi quando si va ad accordare lo strumento: sul display dell'accordatore è possibile vedere con quanta regolarità l'intenzione segua questa delicata operazione.
Lo strumento ha fasce e fondo in acero con tavola in abete, è maneggevole e risonante: manca, in realtà, la porzione di basse frequenze, ma possiede un bilanciamento sonoro quasi da chitarra elettrificata.

Melo La Rotonda

La tastiera molto intonata, al limite dell'essere una chitarra, suona dappertutto permettendo accordi arpeggiati e linee melodiche ovunque. Azzardando dello stumming, si capisce subito che l'approccio è sbagliato, poiché conferisce allo strumento un suono che si confonde con tante chitarrine ben più economiche.
Provarci è stato un po’ come prendere una BMW cabriolet e cercare di farci del fuori strada nei boschi, approccio illogico e completamente sbagliato per questo strumento, tanto da far venir voglia di chiedere scusa alla chitarra per l'onta.

Compressa e ben equalizzata, La Rotonda ha una proiezione sonora quasi imbarazzante, nel senso che è fisicamente sottodimensionata rispetto alla classica quattro quarti, ma ha un volume, un’espansione sonora, una definizione e sustain che a occhi chiusi non solo non si riuscirebbe a immaginare uno strumento piccino, ma verrebbe quasi da pensare alla presenza di un piccolo altoparlante che amplifica il suono.

Melo La Rotonda

La Rotonda è uno strumento davvero incredibile anche se poi, per gusto personale, preferisco una maggior presenza di bassi da poter controllare con il pollice. Sono poi consapevole di avere una padronanza musicale ibrida con strumenti del genere tra le mani, e quindi cerco istantaneamente sapori e colori brasiliani, con bassi a fare da contrappunto alla parte armonica snocciolata sulle corde acute. Sento che mi manca qualcosa, ma poi riesco a inquadrare la Melo come una chitarra adatta per musica da camera rinascimentale, precisa, limpida e senza sbavature.


Curioso di ascoltare la Melo anche dall'esterno, dopo la prova l'ho fatta provare a Simona, che quasi non se ne staccava più. Sentita dal davanti suona ancora meglio, più calda e rotonda, con questo suono potente e lungo che ti arriva direttamente nel profondo delle orecchie.

Se La Rotonda fosse malauguratamente pensata in spiaggia, sarebbe d'obbligo sedersi su un asciugamano di velluto rosso. È un gioiello da suonare e da tenere gelosamente in salotto.
chitarre acustiche la rotonda melo
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