di FBASS [user #22255] - pubblicato il 20 febbraio 2013 ore 19:00
Prima di incominciare debbo fare un doveroso ringraziamento a Fabio G. Giotta che me ha fatto scoprire le origini dello strumento. Premesso questo, mi accingo ora brevemente a narrare la storia di uno strumento, nato in Italia nella patria della fisarmonica , ma che ebbe il suo iniziale successo e notorietà negli USA per merito della CMI (Chicago Musical Instrument Co ), già proprio la società di cui faceva parte la Gibson, nel lontano 1953. Ma la vera storia del "Cordovox" incomincia da molto più indietro nel tempo, legata come è alla fisarmonica, alla Scandalli ed alla Farfisa, il tutto a Castelfidardo e dintorni nelle Marche. Silvio Scandalli ed il suoi fratelli, Enrico e Dante, fondarono insieme la loro ditta nei lontani inizi del 1900, a Camerano, Marche in Italia, che divenne poi la famosa "Ditta Scandalli", molte furono le invenzioni che si produssero per la fisarmonica in questa ditta, compreso la chiusura del mantice ed i nuovi registri a bottone ( io ebbi come regalo di "Prima Comunione" una fisarmonica "Paolo Soprani" , altra ditta legata alla fisarmonica e sempre in zona, dotata di 80 bassi, nel 1962 e quì cominciò il tutto ). Quì incomincia la storia vera : le 3 società di Scandalli, Settimio Soprani ( Settimio era il fratello più giovane ed anche il primo socio di Paolo Soprani, considerato da tutti il vero padre della fisarmonica italiana a Castelfidardo) e Frontalini, si riunirono nel 1946 per formare la "FARFISA" ( Fabbriche Riunite Fisarmoniche Italiane , ho intenzione di farne un articolo a parte anche se ne ho già parlato riguardo alla prima tastiera utilizzata nei "Comnplessi Beat" , gli organi Compact e Compact DeLuxe proprio della Farfisa). Il Cordovox nacque in questa ditta italiana e si è certi che le prime 3 generazioni dello strumento furono prodotte proprio presso questa fabbrica ( con l'apporto notevole di Scandalli nella parte riguardante la fisarmonica acustica ), e "Lowrey Organ Co. " ( riguardo al generatore di tono dell'elettronica esterna, amplificatore, pedale, cavi ecc) mentre alcuni degli schemi e dei disegni brevettati per le elettroniche erano autorizzati dalla "Iorio Accordion Co" di New York ( risultano brevettati da Al Iorio, nipote di Augusto Iorio che immigrò molti anni prima a New York, provenendo anch'egli da Castelfidardo ).Vi sono altre generazioni successive di Cordovox ( entrò nel giro anche la Elka, famosa ditta italiana costruttrice di tastiere, organi e leslie ) e di successive tatiere della Moog che vi si rifacevano e che ne portavano anche il nome, anche se quest'ultime non avevano più l'aspetto da fisarmonica dell'originale strumento che era pure dotato di valigetta a seguito, piena di valvole ( vedi immagine d'apertura, con relativi amplificatori dedicati e di cui ho l'impressione che i successivi amplificatori della Farfisa anni 60's ne abbiano ereditato il "Look"). Si deve alla presentazione di un allora giovane musicista il successo presso la ditta CMI di Chigago dello strumento, Gervasio Marcosignori, che era anche un grande "fan" convinto di quello che lo strumento poteva esprimere con la sua caratteristica sonorità ( molto esclusiva ed io, a priori, reputo bellissima, anche se molto legata alle preferenze musicali del periodo ) , specialmente nei modelli CG-2/CG-3, contribuendo al successo anche con l'uso del "Glide", un controllo azionato da un interruttore nel lato destro e superiore del pedale di volume dello strumento (un'innovazione esclusiva di Lowrey che la presentò nel 1956). All'epoca molti artisti e gruppi musicali usarono il Cordovox, eccone alcuni, "Fedora" e "Gary and The Payboys", poi a seguire qualche video, le note dello strumento valgono molto più delle chiacchiere, ma oggi è in fase di riscoperta, non per niente se ne sente il suono anche nel brano "Nel Blu dipinto di Blu" ( ero convinto che fosse un organo Hammond, ma mi hanno fatto ricredere, almeno nella versione su 45 giri, però eccovelo in video per dissipare ogni dubbio ), ho postato anche due video relativi al modello a doppia tastiera della Moog, foto compresa :