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Mustaine: il libro
Mustaine: il libro
di [user #17755] - pubblicato il

Mustaine: A Life In Metal è la storia di una delle figure fondamentali dell'heavy metal. Il libro ripercorre i passi che hanno portato Dave Mustaine da ragazzo difficile, tossicodipendente, artista tormentato, fino a star internazionale.
"Infanzia disgraziata ed instabile? Ce l’ho. Genitore alcolizzato e violento? Ce l’ho. Assurdità religiose oppressive? Ce l’ho. Alcolismo, tossicodipendenza, vagabondaggio? Ce l’ho, ce l’ho, ce l’ho. Devastanti delusioni artistiche e professionali? Ce l’ho. Disintossicazione? Ce l’ho (diciassette volte). Esperienza di pre-morte? Ho anche quella".

Inizia cosi il libro che ho appena finito di leggere e che ha come titolo semplicemente “Mustaine” (edito in Italia da Arcana Edizioni).
Il soggetto a cui si riferisce l’autobiografia è ovviamente uno dei co-fondatori dei Metallica, cacciato prima che la band facesse il “botto”, discograficamente parlando, e che poi ha fondato e portato al successo con pugno di ferro il suo supergruppo: i Megadeth.

Il libro è, come molte altra biografie di rock star, il racconto romanzato di una vita difficile, iniziata in una famiglia divisa, proseguita sotto il segno di un'iper-religiosità e sfociata nei vizi e negli eccessi di alcool – droga e promiscuità senza confine.
Il viaggio è molto complesso per quest’uomo, che inizia da ragazzino a mantenersi fuori casa spacciando droga per poi finire preda di alcolici demoni che ne mutano fortemente il carattere e lo buttano tra le braccia di eroina, crack, cocaina e tranquillanti.
I momenti bui son ben descritti quindi, ma si lascia anche ampio spazio ai vari episodi di rinascita e alle conquiste musicali e sociali oltre che a svariati aneddoti di cui alcuni anche abbastanza divertenti.
Quello che mi ha colpito di più è la franchezza con cui Dave Mustaine sottolinea i suoi errori e le riflessioni che decide di condividere man mano con i lettori.

E la musica? Beh quella è il filo conduttore, la base latente anche se non sempre predominante nelle pagine in cui, passo passo, vengono incontrate anche le varie figure di spicco della scena metal in cui il frontman sviluppa la sua arte: Lars Ulrich, James Hetfield, Cliff Burton, Kerry King, Scott Ian, Alice Cooper, Axl Rose e chi più ne ha più ne metta.

Mustaine: il libro

L’unico difetto che ho trovato in questa biografia, e che sottolineo esser comune a quasi tutte le altre che ho letto (Slash, Ron Wood, Jimmy Page, Keith Richards, Eric Clapton...), è il misero spazio lasciato alla descrizione del “mondo del chitarrista” inteso come strumentazione (gusti, utilizzi ecc.), metodi di allenamento o composizione, esercizi e tutte quelle informazioni accessorie che un appassionato dello strumento si aspetterebbe/vorrebbe sapere da un genio come Mustaine.
Insomma anche qui si parla dell’uomo, dei problemi della sua vita, di abusi ed eccessi e non si menzionano i fattori tecnici e le peculiarità che hanno accompagnato la sua ascesa di musico.
A mio avviso è strano ed è un peccato perché, in un libro così corposo, si aveva lo spazio e il tempo da poter dedicare a qualche chicca tecnica che avrebbe ingolosito sicuramente gli appassionati più minuziosi, ma forse non era importante per l’autore che sicuramente tramite questa pubblicazione cerca di aggiungere un nuovo ulteriore passo sulla strada che lo porta alla redenzione.
dave mustaine libri
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Nell'ultimo anno ho letto il ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 21/02/2013 ore 16:47:21
Nell'ultimo anno ho letto il libro di Dave, quello di Tony Iommi e quello di Slash.
Devo dire che sono d'accordo con te, per uno strumentista ci sono pochi spunti appassionanti su queste biografie, pochi dettagli tecnici etc.
Forse quello che ha perso più tempo a parlare del lato strumentale e tecnico del chitarrista è stato il buon Tony, spiegando com'é riuscito a reinventarsi dopo il terribile incidente che gli causò la perdita di due falangi della mano destra, il suo iniziale sconforto, poi il suo datore di lavoro che gli fece ascoltare un LP di Django Reinhardt (altro celebre mutilato)....e da lì la convinzione di poter riprendere a suonare, l'autocostruzione di protesi per le dita, le sue peripezie per convincere i costruttori di corde a produrre delle mute extra-sottili visto che trovava quelle di calibro ordinario troppo dure...davvero una storia avvincente quella del grande Tony.
Il libro che mi è piaciuto di più è stato comunque proprio quello di Dave, credo sia il più piacevole e scorrevole...ne ha passate di tutti i colori ma è ancora in piedi, e per chi è cresciuto a pane e thrash metal è semplicemente un mito vivente.
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Negli anni il mio rispetto ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 21/02/2013 ore 19:02:51
Negli anni il mio rispetto per Mustaine è veramente diminuito. Ora, come tanti tossici, si sta pateticamente dedicando all'ultima delle sue dipendenze, la religione. Per carità, vita privata e produzione artistica sono per me due cose ben separate, ma ora che si mette ad evangelizzare mi fa un po' ridere, e purtroppo non c'è un serio programma di disintossicazione dal fanatismo religioso. Preferisco lasciar perdere i suoi scritti e riascoltarmi "Countdown"
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Brutto
di Fritz [user #333]
commento del 21/02/2013 ore 22:05:53
Amo leggere biografie di musicisti e band. Ne ho lette parecchie. Essendo un appassionato di thrash anni 80 e un ammiratore dei Megadeth non potevo perdermi questa biografia. L'ho trovata una delle più brutte e poco sincere.
Alla fine del libro la mia stima per Mustaine (già minata dalle sue esternazioni politiche e religiose) è ulteriormente scesa. Mi ha dato la nettissima impressione di non aver ancora raggiunto quella maturità che ti fa dire "ok, ora posso scrivere una autobiografia". Il libro è volutamente lacunoso sugli aspetti fondamentali della sua vita/carriera, mentre è zeppo di autocompiacimento per la sua grande abilità nel fare a botte e mostrare le sue grandi doti...sembra walker texas ranger...patetico.
Inoltre c'è un assurdo sbilanciamento nella descrizione delle persone che lo hanno circondato. I metallica lo avrebbero estromesso dal gruppo senza un motivo vero, praticamente tuttii musicisti che ha frequentato sarebbero mezzi sciroccati...ma soprautto ho trovato inaccettabile la parte deidicata a David Ellefson: è il bassista che lo ha accompagnato fedelmente per quasi tutta la carriera (nel bene e nel male), non si può relegarlo alla fine del libro descrivendolo come uno schizofrenico che di punto in bianco decide di mollarlo e intentargli una causa per rubargli dei soldi. Non ha senso, non è possibile, è ovvio che le cose non possono essere così semplici e incoerenti.
Se non vuoi descrivere le cose importanti della tua carriera non scrivere una biografia!
Bah, secondo me la biografia di Tony Iommi, seppur scritta in modo molto elementare è assai più onesta e divertente. Se invece volete leggere una autobiografia che è anche scritta assai bene vi consiglio quella di Sting.
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ehhh
di Zakk Fuckin' Wylde [user #5690]
commento del 22/02/2013 ore 07:35:42
non sarà una biografia sincera daccordo e lui sarà fuori di testa più di 20 anni fa....ma cazzo chi ha la mia età ed è cresciuto con quella musica non può non confermare che D.M. è un fenomeno !
Cosa ti ha creato ? e in che momenti te lo ha creato ? non era mai lucido e ha messo in piedi i Megadeth,di cosa stiamo parlando ????????
Insieme ai metallica e agli slayer con entrambi alla pari,di cosa stiamo parlando ???
poi è chiaro,a questi livelli paghi lo scotto della celebrità e dei soldi facili.Vorrei vedere noi stessi cosa faremmo o cosa diventeremmo......
Ripeto...i Megadeth !!!!
astenersi perditempo e non conoscitori !!!
Rispondi
era il lontano 1986 che ...
di zaloral [user #31722]
commento del 22/02/2013 ore 14:53:29
era il lontano 1986 che mi comprai "peace sells".
mi impressionò grandemente come molti dischi thrash usciti quell'anno.
gran pezzi, gran chitarre, gran assoli. belli anche i dischi precedenti, un pò meno (a mio gusto) quelli successivi, ma cmq gran musica metal.

ho letto parte del libro e ho smesso perchè mi dava sui nervi il suo autocompiacimento e il suo dare la colpa a tutto e tutti delle sue disgrazie.
da un certo punto in poi della sua carriera ha cercato tutti i modi per riemergere nel music business e sopratutto per superare i suoi tanto odiati cuginetti metallica:

ha sparato su tutto e tutti (come quello che imbocca l'autostrada contromano e si arrabbia perchè secondo lui sono gli altri che sbagliano).
ha dispensato balle a destra e a manca.
ha fatto il satanico per anni e poi è diventato un angelo.
ha dichiarato il ritiro dalle scene con tanto di tour d'addio e poi ha dichiarato il ritorno alle scene.
odiava a morte ulrich, hetfield, kerry king e gli anthrax però poi ci ha fatto un intera tournée assieme con jam e abbracci finali.
se l'è presa con il fanatismo della religione dei genitori per poi diventare un fanatico di un altra religione.
ecc... ecc... ecc...

dave mustaine è un gran musicista ed un genio nel suo genere, ma è anche una persona patetica in cerca di popolarità.

credo ad un 30% di quello che ha scritto perchè le ha sempre raccontate grosse.
so di per certo che alcune cose contenute nel libro di cui sono molto informato sono sue fantasie, dette solo per giustificare gli eccessi ed il carattere orrendo.

Santana è nato nella miseria e nello sporco e subiva violenze sessuali dal padre, eppure è un pacifista, positivista, non si è mai lamentato e sopratutto non ha mai incolpato nessuno dei suoi insuccessi.
Rispondi
Grazie...
di invioinvio [user #30752]
commento del 24/02/2013 ore 08:12:24
..per "avermi avvisato"! non lo sapevo...e a questo punto ti chiederei i titoli delle bio di Ron Wood, Jimmy Page, Keith Richards, Eric Clapton (ps lo so che esiste google...ma da bravo accordiano so che mi accontenterai ;-) grazie)
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Re: Grazie...
di Maffedrums [user #17755]
commento del 24/02/2013 ore 11:19:02
Beh i titoli sono: ronnie x quella di r.wood, life x quella di k. Richards, poi le alte hanno semplicemente il nome Dell artista
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La mia opinione
di magheggio [user #10968]
commento del 14/08/2013 ore 14:29:21
Da vecchio metallaro conosco i Megadeth dal 1989... in quel anno ho acquistato Peace Sells... il mio primo approccio con loro. Considerando che è quasi tutta farina del suo sacco, da "Killing..." fino a "Countdown...", Mustaine è un genio musicale come pochi... ma da almeno 10 anni non compone più nulla di buono, circondandosi anche di musicisti mercenari di contorno, ed è pure un tantino fuori di testa con le sue ultime sparate a sfondo religioso-politico... Una sua autobio non la leggerei mai.
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