Nella lezione di oggi vedremo nel dettaglio la costruzione e la scomposizione del groove che ho scelto per l’accompagnamento di un nuovo linear fill da studiare.
Mi sono divertito a creare tratta un groove in stile hip hop che ammicca però in maniera decisa anche un certo synth pop. Il giro è basato su una marcata linea di basso synth che suona questa figurazione ritmica:
Suonerò con la cassa questi accenti in modo da creare una stabile solidità ritmica, condizione necessaria per l’efficacia di questo tipo di portamenti. Unito a questo, manterrò un andamento di charleston a ottavi suonati con la stessa dinamica e accenterò con il rullante il battere del secondo e quarto movimento: otterrò un ritmo chiaro, semplice e quadrato.
Per rendere questo groove meno robotico e più fluido, inserisco delle ghost notes sul rullante ottenendo complessivamente questo risultato:
Come vedete dalla trascrizione, l’unica variazione apportata al groove descritto compare sul quarto movimento della seconda battuta del pattern. Qui, per dare respiro al loop e annunciare l’inizio del fill, non prendo all’unisono l’ultima nota di basso con la cassa ma inserisco, sul secondo sedicesimo, una ghost di rullante e suono il charleston aperto sul levare di ottavo, lasciandolo risuonare fino alla fine della battuta.
Il modo migliore per suonare questo semplice groove con estrema precisione e coerenza è scomporlo nel principale ostinato che eseguo con le mani.
Praticatelo a loop, con il metronomo, partendo da velocità molto ridotte. Puntate a ottenere precisione, fluidità e qualità di suono. Siate autocritici e ricordate di non suonare alcun accento sul charleston e di avere sempre lo stesso volume sugli accenti di rullante, in contrasto con la più bassa dinamica possibile sulle ghost notes. Una volta che il loop scorre bene, cominciate a inserire uno alla volta i colpi di cassa partendo dal battere del primo e terzo movimento.
Buon lavoro e appuntamento alla prossima lezione dove stdieremo il linear fill che vi ho proposto in questo video.