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Dark Side Of The Moon - Il Capolavoro 40 anni dopo
Dark Side Of The Moon - Il Capolavoro 40 anni dopo
di [user #29992] - pubblicato il

"I've been mad for fucking years, absolutely years, been over the edge for yonks, been working me buns off for bands..." "I've always been mad, I know I've been mad, like the most of us are. It's very hard to explain why you're mad, even if you're not mad..."
"I've been mad for fucking years, absolutely years, been over the edge for yonks, been working me buns off for bands..." "I've always been mad, I know I've been mad, like the most of us are. It's very hard to explain why you're mad, even if you're not mad..."

''Lo spettacolo è stato introdotto con battiti di cuore che pulsavano in tutto l'auditorium. La folla è ammutolita: dopo una serie di misteriosi ticchettii di orologi, con perfetta precisione i Floyd si sono aperti un varco con i propri strumenti nei suoni registrati, combinando basi di quadrifonia, luci, fumi ed effetti scenici in una sorta di rock 'son et lumière. Dall'alto pendeva un grande pallone simboleggiante la luna su cui giocavano i riflettori e poco a poco cominciavano a squarciare l'oscurità, mentre banchi di spie luminose ruotavano sugli altoparlanti. Un coro femminile cantava sommessamente come angeli di misericordia e quando alla fine la palla d'argento s'è messa a ruotare ed emettere fumo colpita da una miriade di raggi luminosi, il pubblico è esploso in un'ovazione[...] Si meritavano il premio Nobel o, almeno un oscar''
( melody maker 4.11.73)
Dark Side Of The Moon - Il Capolavoro 40 anni dopo

Forse non il disco migliore, forse non il più complesso, invettivo, assurdo e sperimentale dei Pink Floyd, forse semplicemente il loro capolavoro. Dopo 40 anni esatti dalla sua pubblicazione (01/02/73), Dark Side of The moon resta l'opera per eccellenza, di quella che negli anni '60 in Gran Bretagna definivano ''popular music''. Un'esperienza totale che che colpisce e penetra l'animo e la carne dell'ascoltatore in ogni senso. Musica, immagini, suoni sgradevoli, odori, sensazioni, voci la ''silenziosa disperazione'' della vita quotidiana in 42 min. e 57 secondi di immersione nel mondo Floyd.
Le paranoie e i pensieri dell'Io, come anche le piccole e grandi cose del mondo, sono viste dalla lente di ingrandimento del ''lunatic'' nella sua visione distorta acidata e perversamente inquietante della realtà, magari seduti sulla luna, su quei lati di cui non vogliamo ammettere l'esistenza, in cui non c'è luce, non c'è vista, non c'è conoscenza razionalmente intesa. Gli incubi di Waters ci trascinano con forza all'interno dell'album, il battito di cuore si sostituisce al nostro, i respiri sono offuscati dai suoni e dalle voci di ''speak to me'', mentre ci si perde ficcando l'occhio, nell'eterna e profonda copertina dell'album con quel prisma a fondo nero frutto del genio di Storm Thorgenson, intrappolati al suo interno per anni senza poterne decifrare pecche o trovare vie di fuga.

Dark Side Of The Moon - Il Capolavoro 40 anni dopo

La prima fase si interrompe dopo pochi secondi, ormai siamo dentro. L'urlo di Clare Torry ci riporta a respirare a pieni polmoni, percepiamo sinesteticamente il dolore del primo respiro dopo essere usciti dal ventre materno, osserviamo davanti a noi la vita e il suo senso inquietante "Run, rabbit run, dig that hole, forget the sun, and when at last the work is done, don't sit down it's time to dig another one".
La percezione del mondo ci porta nella vorticosa ''on the run'', le paure del fragile Wright riecheggiano nelle nostre menti, ricordano suoni di altre dimensioni e tempi, mixate genialmente da Alan Parson, rintracciabili nei nostri incubi più segreti e intensi. Un'esplosione di ticchettii e sveglie assordanti ci scaraventano verso la realtà, dura ed arida, ''time'' ci fa viaggiare, ruotando nella dimensione del tempo su noi stessi, sotto le rullate senza fine di Nick Mason, per poi lanciarci in una folle corsa osservandoci dall'alto.
Il nostro invecchiare, le nostre assurde concezioni, le infinite giornate da buttare via, trascinati dall'epico assolo di David Gilmour che dolcemente poi ci fa cadere  sulla poltrona di casa ''home, home again''. Hai paura di morire a quel punto vero? Sembra suggerirti una voce che non udirai, a cui un'altra risponde "And I am not frightened of dying, any time will do,I don't mind. Why should I be frightened of dying? There's no reason for it, you've gotta go sometime".

Wright ci lascia lentamente affogare nel mare della morte con il suo dolce tocco, mentre Clare Torry percuote il nostro corpo, ci ricorda l'orgasmo, il piacere, l'amore e la nascita, ma allo stesso tempo la nostra fine. La lap steel guitar di Gilmour ci tagliuzza e trafigge con piccole frecciate ovunque, quando stiamo per cadere a terra, c'è il richiamo del mondo che ci vuole ancora con se, ancora per un po'.
Tintinnii qui e li e ''money'' ci fa ripercorrere l'illusione della fama, del successo, ci fa sentire fighi, potenti, quasi soffocati da montagne di caviale, il cui apice arriva con gli assolo di Dick Parry e Gilmour.
L'apice del disgustoso benessere e di tutte la tutte assurde cazzate ''goody good bullshit''. La riflessione su chi siamo noi e chi siano loro si presenta prepotentemente, con grandissima forza, nella dolce e ipnotica "us and them", in cui Waters raggiunge il massimo del suo lirismo, giungendo alla conclusione che tutto ciò in realtà ''it's a battle of words'', circondati da uomini in uniforme ovunque, privi ormai di volti e coscienza, numeri e strutture basate sul nulla,'' I've got things on my mind For wants of the price of a tea and a slice The old man died''.

Mentre le parole della coscienza aleggiano ancora in noi, fluttuiamo sospesi in ''any color you like''. Oormai gli occhi del ''lunatic'' sono i nostri occhi, percepiamo i suoi suoni, le sue risate, le sue paure come nostre. Torniamo nella nostra stanza, nel nostro prato, ricordando giochi, colori e sensazioni, sentendoci osservati da lui o meglio da noi stessi in ''Brain Damage''.
Tutti ci rincontreremo sul lato oscuro della luna ci dice, per la prima volta nomina la luna nell'album, ma per noi è come averla sempre vista e fatto un giro di essa. L'eclipse finale ci libera definitivamente. Lascia esplodere i nostri cuori in lacrime copiose che schizzano ovunque, perché lo intuiamo ''everything under the sun is in tune but the sun is eclipsed by the moon''.

Il battito di cuore si placa, i nostri respiri si dilatano, torniamo a vivere alla luce del sole guardandoci allo specchio spaventosamente più uguali di prima, ma c'è una voce "There is no dark side of the moon really. Matter of fact it's all dark". Sorridiamo amaramente e torniamo a scavare buche ricordandoci della luna e del suo lato oscuro di tanto in tanto, riosservando quel prisma, da 40 anni ormai.
pink floyd
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Capolavoro! E complimenti per l'articolo! ...
di albertomeneghini3 [user #36630]
commento del 03/03/2013 ore 10:34:0
Capolavoro! E complimenti per l'articolo! Peccato che di dischi come questo non ne usciranno più...
Rispondi
Re: Capolavoro! E complimenti per l'articolo! ...
di Zososam [user #29992]
commento del 03/03/2013 ore 15:57:26
Grazie per i complimenti prima di tutto. Comunque ti do ragione,la scena musicale attuale non lascia intravedere nulla di buono, voglio dire, c'è qualcosa, ma spesso è di nicchia e non all'altezza di un'opera simile a carattere planetario.
Rispondi
Bellissima descrizione, da un punti ...
di enfant_idiot [user #21253]
commento del 03/03/2013 ore 10:48:10
Bellissima descrizione, da un punto di vista ricettivo (e narrativo), del disco. Sono d'accordo con te nel dire che forse non è il loro disco migliore in assoluto, ma segna comunque un apice della loro carriera. Io direi che la forza del disco, e ciò che l'ha reso così popolare e un vero long seller, sia il fatto che è una avanzatissimo esempio, soprattutto all'epoca, di ingegneria musicale. La grandezza non è tanto e solo nei brani in sé, che sono senza dubbio pregievoli, ma (come il tuo articolo suggerisce) nel montaggio complessivo, un po' come per un film. In questo senso probabilmente, oltre ad essere il "capolavoro" dei Pink, lo è anche di Alan Parsons.
Dopodiché, io preferisco ampiamente i Pink precedenti a questa fase, ma questa ovviamente è un'opinione, e credo anche pochissimo condivisa.
Grazie per il bell'articolo!
Rispondi
Re: Bellissima descrizione, da un punti ...
di Zososam [user #29992]
commento del 03/03/2013 ore 16:03:48
Si, credo che Alan Parson abbia avuto un ruolo fondamentale nel missaggio del tutto, canzoni come us and them non sarebbero le stesse senza il suo contributo, come anche l'organicità totale dell'opera. Parson è stato utile inoltre a livello compositivo, ad esempio a far venire in mente a Nick Mason gli effetti assordanti di sveglie in Time fu proprio mr Parson.
Pensa che per registrarli si misero tutti in una stanza piena di orologi con nastri ovunque in equilibrio precario, mentre a gesti si mettevano d'accordo nel far partire l'uno o l'altro, provarono ore ed ore prima di arrivare al risultato voluto, geniale!!!
Rispondi
Re: Bellissima descrizione, da un punti ...
di crisbochguitar [user #19293]
commento del 07/03/2013 ore 01:15:44
E bisogna ricordare che a quel tempo non c'erano librerie di suoni o effetti digitali... Erano tutti effetti speciali "manuali" :-)
Rispondi
Grandissimo...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 03/03/2013 ore 11:07:39
...eterno probabilmente,è inutile dire quale sia il loro disco migliore,che poi è sempre una cosa soggettiva,ma questo sicuramente li ha resi "immortali"....
Rispondi
Re: Grandissimo...
di Zososam [user #29992]
commento del 03/03/2013 ore 16:12:38
''immortali'' ed incredibilmente attuali, anzi neanche attuali, futuristici direi...
Rispondi
Anno zero
di arne_saknussemm [user #24345]
commento del 03/03/2013 ore 11:21:13
Al di là dei giudizi soggettivi, al di là di dei gusti di ognuno, al di là di qualsiasi parola spesa per quest'opera d'arte immortale, resta un solo incontrovertibile fatto: questo disco è stato lo spartiacque del mio mondo a sette note. Il giorno che l'ho ascoltato per la prima volta (conservo ancora, gelosamente, quella musicassetta BASF che il mio vecchio compagno di scuola mi registrò nel 1983) lo considero tutt'ora la mia data di nascita "musicale". Niente è più stato come prima, mi ha aperto il mondo e, guarda caso, l'estate dopo ho cominciato a suonare la chitarra...
Rispondi
Re: Anno zero
di Zososam [user #29992]
commento del 03/03/2013 ore 16:08:30
Stessa cosa accaduta a me (solo che è stato 5 anni fa ;)), un' amica me lo ha prestato su mia richiesta, volevo capire cosa fosse, e devo esser sincero, all'inizio non l'avevo compreso, per la mia mente abituata a Madonna o articolo 31 era inconcepibile l'idea di un concept album, di pezzi solo strumentali, di voci, suoni di varia natura ed urla, insieme a suoni di altri pianeti.
Uno shock totale, tanto grande da farmi decidere di dedicarmi alle 6 corde ;)
Rispondi
Re: Anno zero
di crisbochguitar [user #19293]
commento del 07/03/2013 ore 01:32:25
Ti capisco! I Pink Floyd (insieme a Santana e i Genesis) me li faceva ascoltare mio zio quando ero piccolo (per fortuna, perché a casa mia la cultura musicale si fermava allo canzonette tradizionali italiane).
E devo dire che, unitamente a Wish You Were here (Shine On You Crazy Diamond su tutte), questo è tra i miei preferiti di sempre, della loro produzione.
La mia prima chitarra elettrica è stata una copia Lead Star della sua Strat rossa del Delicate Sound Of Thunder Tour, quando sono venuti anche a suonare all'Arena di Verona nel 1989. Che tempi!

P.S. La copia rossa voleva emulare anche la Fender Eric Clapton Signature, che a quel tempo era pure rossa... Eric altro motivo per il quale sono diventato un chitarrista! Sempre gnocca a parte :-) come il 99% dei chitarristi :-)
Rispondi
Re: Anno zero
di Zososam [user #29992]
commento del 08/03/2013 ore 22:11:05
Andiamo d'accordo allora, anch'io se suono è per ''colpa'' dei Pink Floyd e dell'immenso Eric Clapton, pensa che ho iniziato a suonare senza conoscere altro, sono stati artisti folgoranti per le mie orecchie...
Rispondi
Bellissimo!
di invioinvio [user #30752]
commento del 03/03/2013 ore 14:11:3
Una pietra miliare del Rock con la R maiuscola...inteso come rottura dgli schemi, compresa la ricerca di suoni (sfido chiunque a farlo adesso...anche se i "mezzi" oggi sono infinitamente più disponibili! ) dal battito cardiaco all'ultima nota...un viaggio bellissimo che ogni tanto mi piace fare ancora oggi...dopo 40 anni (anche se l'ho scoperto 25 anni fa!) Complimenti per l'articolo!
Rispondi
Re: Bellissimo!
di Zososam [user #29992]
commento del 03/03/2013 ore 16:11:1
Concordo,pensare che tutto ciò sia stato fatto nel lontano 1973 (vorrei essere nato prima), mi fa venire ancor più i brividi.
Grazie per i complimenti ;)
Rispondi
Sublime
di Claudio80 [user #27043]
commento del 03/03/2013 ore 15:36:41
Sono sulla Luna....;-)
Rispondi
abbiamo avuto la fortuna di nascere prima
di franklinus [user #15063]
commento del 03/03/2013 ore 16:13:28
...abbiamo avuto la fortuna di nascere prima...(g.bocca) meravigliosa frase se rapportata ai 40 anni di the dark side...abbastanza "fastidiosa"per il mero calcolo anagrafico..l'ascolto del vinile avvenne a casa di un amico..volume al massimo..ognuno di noi 5 guardava il proprio videoclip proiettato dalla puntina,direttamente nel nostro cervello,nel nostro cuore...nessun regista riuscirà mai a tradurre in video i nostri voli fantastici...furono e sono e rimarranno solo nostri ..no,non è una forma di egoismo,è un "tesoro"fortuito"che ci è caduto nelle mani e che ora ostento...ostentiamo noi che....siamo più "datati"di the dark side..può sembrare una misera consolazione,forse lo è,ma...buona parte del tesoro caduto è ancora nelle nostre tasche,basta svuotarle quando il cuore arranca e la magia ritorna,come la prima volta...e,vi assicuro,è una grande ricchezza...spero che i ventenni o trentenni o quarantenni abbiano un tesoro simile nelle tasche...potrà servire nei momenti "no"della vita..io,noi,siamo stati fortunati,siatelo anche voi,ve lo auguro
Rispondi
Re: abbiamo avuto la fortuna di nascere prima
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 03/03/2013 ore 16:58:07
Parole Sante fratello!! Noi che siamo nati negli anni 50 abbiamo avuto abbastanza fortuna,un pezzo di "magia" era ancora in essere durante la nostra adolescenza..... :-)

"..Long you live and high you fly
And smiles you'll give, and tears you'll cry
And all you touch, and all you see
Is all your life will ever be. .."


Rispondi
Re: abbiamo avuto la fortuna di nascere prima
di lucille [user #31772]
commento del 07/03/2013 ore 17:55:45
Concordo totalmente con gli amici accordiani che amano questo capolavoro.
sono nato nel 1951, quindi quando è uscito T.D.S.O.T.M. ero già un fan dei Pink e l'ho comprato immediatamente. Inutile dire che ho passato giornate intere ad ascoltarlo, un amico lo ha graffiato e ne ho acquistato subito un altro, non appena ho avuto una autoradioradio con lettore di musicassette, ho acquistato la versione in cassetta che è sempre stata nella mia macchina, anche se questa, è più volte cambiata. Con l'avvento dei CD, T.D.S.O.T.M. è stato il primo che ho acquistato e recentemente ho comperato anche la "EXPERIENCE EDITION" che contiene un secondo CD live. Praticamente tra vinili, musicassette e CD's l' ho comperato 5 volte, senza contare il relativo DVD che racconta come è stato composto e registrato e almeno altre 4 o 5 copie che ho regalato nel corso degli anni
Amo follemente quest' opera e la stavo giusto ascoltando quando ho letto l'articolo su Accordo.
Non aggiungo nulla che non sia già stato detto se non la preghiera di divulgare presso i giovani la conoscenza di questo capolavoro che resterà perennemente nella storia della musica.
Rispondi
Re: abbiamo avuto la fortuna di nascere prima
di Zososam [user #29992]
commento del 08/03/2013 ore 22:09:19
Ecco perché è uno dei più venduti allora, tu ne hai comprato milioni di copie;) Comunque bella storia, vorrei averla vissuta anch'io, ma i tempi sono cambiati.
Io l'ho conosciuto in mp3, per comprarlo successivamente in Cd, forse in futuro passerò al vinile... I'll see you on the dark side of the moon...
Rispondi
dopopotevanoanchesmettere ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 04/03/2013 ore 02:09:14
dopopotevanoanchesmettere
Rispondi
Re: dopopotevanoanchesmettere ...
di dodomoon [user #2184]
commento del 04/03/2013 ore 08:32:5
oddio... smettere... se tutte le band avessero fatto un poker in fila come the dark side of the moon, wish you were here, animals, the wall.... non avrei il problema di cosa ascoltare di nuovo ogni giorno!
Rispondi
Re: dopopotevanoanchesmettere ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 04/03/2013 ore 09:13:04
addirittura animals & the wall... accipicchia! :-)
Rispondi
Re: dopopotevanoanchesmettere ...
di dodomoon [user #2184]
commento del 04/03/2013 ore 09:50:59
secondo me animals è un album spettacolare
Rispondi
Re: dopopotevanoanchesmettere ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 04/03/2013 ore 10:03:46
in ogni caso.. per quanto mi riguarda... e' una questione soprattutto di gusto... io ho il mio, e' giusto che gli altri abbiano il loro.. lungi da me ogni idea di impormi...

ciao!!
Rispondi
Re: dopopotevanoanchesmettere ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 04/03/2013 ore 16:27:35
Condivido abbastanza la tua opinione,nel senso che potevano anche smettere dopo questo,
in effetti con Saucerful...,Meddle,Atom...e Dark non si dovrebbe aver bisogno di altro per la mente,
a questi livelli non ci sono più arrivati,The Wall con tutto il rispetto per quello che rappresenta,e la qualità,io non lo ascolto da anni....
Sono molto più affine con quello che c'era fino appunto a Dark,ma è sempre tutto molto soggettivo
ognuno ha i propri gusti e per me certe cose sono anche "associate" a parti della mia vita quindi è una specie di legame affettivo indissolubile.
Rispondi
Re: dopopotevanoanchesmettere ...
di Zososam [user #29992]
commento del 04/03/2013 ore 18:30:52
Credo che Dark Side sia l'album più equilibrato del periodo Watersiano, Wish you were here è ricco di carica emotiva e di rabbia repressa, viene da un periodo difficile.''Animals'' io lo ritengo geniale, musicalmente ed a livello compositivo credo sia il miglior album, con testi davvero taglienti ed affilatissimi, anche se il contributo di Wright iniziava a venir meno.
The wall ha qualcosa in meno per ciò che riguarda il mero livello musicale, ma è un'opera maestosa, un'altro capolavoro come pochi. Certo poi i gusti variano e nessuno può forzar nessuno.
Rispondi
...è IL disco.
di mariocaster73 [user #22356]
commento del 04/03/2013 ore 09:19:12
...senza parole...
mi stupisco ogni volta che lo ascolto....: musica senza tempo...fantastica anche da suonare...
magica...spaziale...eterea...

il più bel disco dell'universo.

Mario.
Rispondi
mi unisco al coro
di magheggio [user #10968]
commento del 05/03/2013 ore 09:58:33
Essi, è uno dei grandi album della storia.... ed i pink ne hanno fatti parecchi... fin da "the piper at the gates of dawn"... opere d'arte inetichettabili... peccato poi per il percorso cha hanno intrapreso dopo che waters se n'è andato... con gilmour come leader: puro, freddo e semplice rock progressivo, un po' riduttivo per il gruppo che aveva partorito simili capolavori da "the piper..." fino a "the final cut".
Rispondi
Una delle vette più alte ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 07/03/2013 ore 00:11:21
Una delle vette più alte sulle quali il genio umano sia mai riuscito a posarsi...
Non credo di esagerare.
Grazie per averlo ricordato! E' bello vedere quante persone ha accomunato l'ascolto di questo disco...
Rispondi
Re: Una delle vette più alte ...
di Zososam [user #29992]
commento del 08/03/2013 ore 22:20:58
Concordo in pieno con la tua affermazione, se non erro è stato mandato anche sulla luna insieme alla ''divina commedia'' ed agli scritti di Leonardo come eredità artistica umana da lasciare ad eventuali generazioni future...

Poi,se ha accomunato tante persone è perché infondo, tutti ci rispecchiamo in quest'album in ogni istante della nostra esistenza.
Rispondi
Io c'ero...
di kithara [user #24622]
commento del 07/03/2013 ore 09:20:46
Essendo classe '71, io c'ero. Mio padre tornò a casa cò sto disco, lo guardai incuriosito e lo mise sul giradischi...ancora oggi mi dice dell sguardo perso che avevo a soli due anni...su un'altro pianeta, forse sulla Luna...dal sonnellino pomeridiano, per un'anno intero, mi svegliò con Money...un'opera totale ed immortale. E grande articolo, complimenti!...
Rispondi
Re: Io c'ero...
di Zososam [user #29992]
commento del 08/03/2013 ore 22:16:05
Gli anni 70' non li ho mai vissuti, ma mi sarebbe piaciuto molto, tutta un'altra musica, in ogni senso...
Poi dai, svegliarsi da bambini ascoltando i Pink Floyd è impagabile, segna l'intera esistenza dell'individuo, immagina quei poveri bambini che oggi si svegliano ascoltando PSY o Lady Gaga...


p.s. Grazie per i complimenti;)

Rispondi
un po' di emozione ...
di keithtaylor [user #9519]
commento del 07/03/2013 ore 21:14:40
... a ricordare i pink floyd, quei pink floyd.

Anche io c'ero, 10 anni quando usci' ma l'esordio, lo spartiacque come diceva Arne, fu Animals 4 anni dopo.
Fu quello a cambiarmi la vita musicale anche se la chitarra l'ho imbracciata poi grazie a keith richards :-)

Dark side lo cercai dopo, insieme pian piano a tutta la discografia precedente Animals perche' folgorato da quelle atmosfere oscure, da quella chitarra acustica iniziale di Dogs, dal giro di basso alla fine di Pigs, etc etc.

Dark side resta assolutamente un capolavoro che adoro ma anche io alla fine preferisco la prima produzione (+ Animals ... perche' il primo amore non si scorda mai)

Ma per non dare a nessuno l'idea che dark non mi piaccia sappiate che la prima copia in vinile era talmente rovinata dai tanti ascolti (e da un giradischi non proprio di prima qualita') che alcuni anni dopo la ricomprai ...

PS. complimenti a Zososam perche' la recensione e' davvero stupenda, di questo livello se ne leggevano solo sul vecchio Mucchio Selvaggio (e neanche sempre).
Rispondi
Re: un po' di emozione ...
di Zososam [user #29992]
commento del 08/03/2013 ore 22:28:37
Anche io adoro Animals, inquietante ed oscuro, album dall'ascolto difficile, musicalmente sublime ma molto molto intenso ed attualissimo.

I complimenti per l'articolo? Sono da rivolgere ai Pink Floyd, ciò che ho cercato di scrivere è semplicemente parte delle emozioni avvertite tramite l'ascolto della loro musica, unici davvero!
Rispondi
Un classico senza tempo. L'assolo ...
di poseidon [user #30697]
commento del 10/03/2013 ore 21:52:37
Un classico senza tempo. L'assolo di Time è fra i miei preferiti in assoluto, potente, evocativo, suggestivo. Ottima anche la versione dal vivo dell'intero disco nel live PULSE.
Rispondi
Forse sono un po' masochista....nel ...
di paolo962 [user #26262]
commento del 13/06/2013 ore 13:34:47
Forse sono un po' masochista....nel momento esatto in cui sto scrivendo queste righe so che sarò bersagliato dai vostri improperi....
Che nessuno si senta offeso o toccato nel proprio orgoglio....si sa, siamo nell'ambito dei gusti personali. Ognuno esprime un proprio parere, guidato dal proprio gusto, quindi non si esprime un giudizio di merito assoluto, né vincolante...
Secondo me questo disco dei PF (tutti, da UmmaGumma in poi) è stato ampiamente sopravvalutato sia dalla critica che dal pubblico...
Sono cresciuto con "The Dark Side..." sul piatto. Conosco a memoria ogni battito, ogni nota...Ancora adesso, quando si "cazzeggia" in sala prove parte "Money" o qualche estratto da quel disco...
Però, provando a ragionare con calma e logica mi sento di dire che i "veri" PF innovatori, rivoluzionari sono quelli dei primi due dischi. Il primo disco è dominato dal genio barrettiano, mentre nel secondo (già presente, in pillole, Gilmour) si intravede che la strada sarà difficile e lastricata di insidie (come poi sarà nella realtà dei problemi mentali di Barrett).
Dopo di che grande qualità, suoni chitarristici (e non solo) imitati e presi da esempio dda generazioni di strimpellatori improvvisati e professionisti, ma - a mio parere - anche tanta "maniera", "furbizia", marketing...
Non c'è nulla di male, per carità.... magari la musica "commerciale" fosse di questo livello! Però mi viene sempre automatico sorridere mestamente quando sento definire "capolavori" dischi che non contengono - nella realtà dei fatti - idee, soluzioni, armonie che possano davvero definirsi "geniali".
Fermo restando, lo ripeto, l'altissima qualità dei PF (e l'utilizzo delle più moderne e innovative - quelle si - tecniche di registrazione).
Il genio lo si affida - per dirne solo pochissimi - ai Beethoven, Mozart, Beatles, Hendrix, Led Zeppelin, oppure a opere che hanno davvero cambiato la musica o l'espressività (mi viene in mente "Never Mind The Bollocks".... dal punto di vista musicale niente di che.....ma che impatto devastante ha avuto ?!).
Poi, concordo pienamente con chi dice che un conto sia crescere ascoltando con "The Dark Side..." e un altro ascoltanto Lady Gaga.....
E ora, vi prego, non crocifiggetemi......
Rispondi
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