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Ambidestrismo: ottavi con l'accento sul primo
Ambidestrismo: ottavi con l'accento sul primo
di [user #33079] - pubblicato il

Per ambidestrismo si intende la capacità di mantenere un ostinato sia con la mano destra che con la mano sinistra. Molti dei grandi batteristi ne hanno un ottima padronanza; è un argomento musicale importantissimo che va affrontato per migliorare il proprio bagaglio musicale.

In questa serie di articoli verrano discusse e analizzate le problematiche relative alla padronanza e all'applicazione dell'ambidestrismo. Per ambidestrismo si intende la capacità di mantenere un ostinato sia con la mano destra che con la mano sinistra. La maggior parte dei batteristi suona gli ostinati solo con una mano. Generalmente la mano destra sul charleston e la mano sinistra sul rullante. Però, difficilmente, riesce a suonare in maniera speculare, ovvero con la mano sinistra sul charleston e la mano destra sul rullante.
Invece, i vantaggi che si hanno suonando in modo speculare sono molteplici: 

• La mano destra è libera di suonare i tom / timpani mentre la sinistra mantiene un ostinato.
• Il drum set potrà essere ampliato anche sulla sinistra per i destrosi o sulla destra per i mancini.
• Non si avranno più incroci scomodi che molto spesso implicano difficoltà di esecuzione.
• Si potranno suonare groove nuovi e musicali.

Molti dei grandi batteristi hanno un ottima padronanza dell'ambidestrismo: Weckl, Chester, Philips, Mangini, 
Colaiuta, Calloni...solo per fare alcuni nomi.  Tutte queste cose ci fanno quindi capire che l'ambidestrismo  è un
argomento importantissimo che va affrontato per migliorare il proprio bagaglio musicale. 
A livello didattico è stato Gary Chester con il metodo “New Breed” ad affrontare in 
maniera meticolosa l'ambidestrismo e infatti, nel corso delle prossime puntate, si faranno anche esempi provenienti dal suo metodo. 
Oggi partiremo con l’ostinato più usato: ottavi con l’accento sul primo. La prima fase è studiare   la coordinazione a una nota con la cassa:

Ambidestrismo: ottavi con l'accento sul primo

E’ stato volutamente omesso l’accento sul primo ottavo con il charleston perché le prime volte è meglio concentrarsi sulla coordinazione della cassa. Solo in un secondo momento, una volta presa confidenza con questo pattern, aggiungeremo l'accento.
In questa fase tutto sembrerà strano e nuovo, ma non bisogna demordere: forza e coraggio!
Metabolizzato il warm-up, proviamo a leggere una partitura con la cassa:

Ambidestrismo: ottavi con l'accento sul primo
Importantissimo è contare ad alta voce nei tre modi come consiglia Gary Chester!
Buono studio!



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