di paolo962 [user #26262] - pubblicato il 31 marzo 2013 ore 12:30
Spesso, per migliorare il suono di una chitarra, si procede a sostituire ogni parte, dall'elettronica ai legni, dimenticando uno dei componenti fondamentali per trasmissione delle vibrazioni e tenuta d'accordatura: il ponte.
Colto da improvvisa e smaniosa esigenza di migliorare il suono della mia Stratocaster American Deluxe (che, devo dire, già mi soddisfa ampiamente) ho deciso di fare un upgrade di hardware. L’elettronica, per ora, non si tocca. Sarà oggetto di future migliorie già individuate. Agli inizi della mia avventura a sei corde non avevo minimamente idea di come meccaniche e ponti potessero influenzare il suono e la suonabilità della chitarra. In seguito, col tempo e informandomi più approfonditamente, ho davvero capito che il suono di una chitarra elettrica è il risultato di una miriade di fattori combinati insieme, tra i quali si devono annoverare anche le caratteristiche dell’hardware. Non sono un utilizzatore estremo della leva vibrato, ma – nonostante questo – in alcune occasioni pativo un’eccessiva perdita dell’accordatura, oltre a sentire l’esigenza di migliorare il sustain dello strumento. La chitarra già monta le meccaniche autobloccanti, il capotasto è di discreta qualità e, pur balenandomi l’idea di passare al roller-nut (che però prevederebbe un intervento invasivo sul manico), alla fine ho optato per lanciarmi nella sostituzione del blocco ponte, includendo anche il cambio delle sellette. Dopo avere sentito e letto molti pareri la scelta è ricaduta sul kit Callaham Vintage S.
Individuato il corretto upgrade, si passa all'acquisto e al montaggio. Occhio alle misure, esistono upgrade specifici per i vari modelli: Mex, Standard, Deluxe, pre e post 2008. Premettendo che sono sempre stato restio a intervenire direttamente sulla chitarra a causa della mia ridotta manualità ed esperienza in materia, in quest’occasione mi sono lasciato andare e ho deciso di fare tutto da solo.
Dopo avere scartato le varie parti e smontato il ponte originale, la prima sensazione è stata di panico in quanto il blocco Callaham si presentava perfettamente dritto, mentre il ponte originale era svasato.
Ho subito capito che avrei dovuto lavorare anche sulle viti che regolano la piastra di aggancio delle molle in quanto io tengo il ponte basculante e lo svaso del blocco originale evidenziava inequivocabilmente che sarebbe stato impossibile mantenere la regolazione precedente dopo la sostituzione. Le misure delle varie parti combaciano perfettamente e in un tempo breve tutto è risultato perfettamente montato e regolato. Action e intonazione vanno a posto.
Nonostante il mio impegno non sono riuscito a regolare la posizione basculante come avrei voluto e ho dovuto chiedere l'aiuto del liutaio il quale, con paio di giri alle viti e una mini-regolazione al micro-tilt del manico (acc... non ci avevo proprio pensato!) mette le cose perfettamente in regola con i miei desideri.
Il risultato è straordinario! Sarà anche la suggestione, ma già da unplugged la chitarra ha cambiato voce. Ha molto più sustain, le vibrazioni del legno sembrano non finire mai. Ottima la sensazione che scaturisce dall’ascolto della chitarra amplificata. Il suono è più brillante, definito e il sustain si conferma decisamente migliorato. Ottima la tenuta dell’accordatura (non ancora come vorrei, ma ok). Un’ultima notazione riguarda la leva del vibrato: quella fornita di default da Callaham è più corta rispetto allo standard Fender. Comodissima!
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