Tenere ben saldo il plettro tra le mani è uno dei primi problemi a cui i novelli chitarristi vanno incontro. La "penna" sguscia, cade, ruota tra le dita e porta spesso a irrigidirsi nel tentativo di avere una presa più sicura. Inutile dire, ciò porta solo a dolori muscolari o, peggio, tendiniti. È in questi casi che un aiuto professionale potrebbe risolvere non poche seccature, un insegnante può dare delle dritte illuminanti, ma anche un accessorio ben studiato può salvare la giornata.
Il Blue Magic Pick è un plettro ergonomico appositamente studiato per restare solidamente in posizione mentre "insegna" alla mano la giusta postura. Il suo aspetto fuori dal comune, più simile a uno scalpello da archeologo che a un plettro, è il risultato di studi sull'impostazione ottimale per impugnare il plettro. A una punta da plettro tradizionale è unita un'asticella che va fissata tra indice e medio creando un ulteriore punto di stabilità e una guida nuova per il movimento del plettro. La struttura è morbida ed elastica, in modo da assecondare i movimenti delle dita e adattarsi alla forma della mano che impugna il Blue Magic.
Sebbene si tratti di un brevetto relativamente recente, orgoglio di una piccola azienda francese, per tecnica utilizzata e aspetto estetico, il plettro somiglia a un accessorio in uso ormai da secoli: il risha, con cui viene suonato uno strumento a corda arabo noto con il nome di oud. Un oggetto molto simile era usato un tempo anche da alcuni suonatori di liuto, come mostrato in foto.
Sul è possibile acquistare il Blue Magic in pezzo singolo o in pacchi multipli, risparmiando non poco sul prezzo finale. Un solo shape è stato creato per il plettro, ma sono disponibili i formati Light, Medium e Heavy.
Ovviamente, ritrovarsi così "ingessati" da un accrocchio estraneo incastrato tra le dita potrebbe precludere all'esecuzione di tecniche esecutive che richiedono maggior flessibilità. Praticare dell'hybrid picking, dove l'uso del plettro si mischia all'uso delle dita, potrebbe diventare un problema e il "trucchetto" tanto comodo a molti chitarristi di nascondere il plettro nel palmo della mano, per essere così liberi di passare dal plettro al fingerpicking in una frazione di secondo, è da accantonare del tutto.
Un chitarrista alle prime armi o chi, forse per una sudorazione intensa o per una presa poco sicura, non riesce proprio a tenere il plettro in posizione, potrebbero invece trarre inaspettati benefici dal plettro "ortopedico" Blue Magic, a patto di non desiderare tapping, note pizzicate e arpeggi con le dita.
L'impossibilità di modificare l'impostazione per cercare un nuovo stile, un nuovo suono dal plettro o anche solo di infilare nel playing una nota pizzicata con le dita rende il plettro Blue Magic estremamente limitato per il chitarrista Pro. Quanto al neofita, non è da escludere che usare un plettro così particolare possa generare dei vizi di posizione e rendere in seguito scomodo l'approccio con un modello tradizionale, allontanando così l'esecutore dallo studio di altre tecniche che prevedano il temporaneo abbandono del plettro o un suo differente posizionamento nella mano. Il prezzo tutto sommato contenuto (8,90 euro dal sito ufficiale e disponibile in confezioni da tre al prezzo scontato di 14,90 euro) fa sì che il plettro possa diventare un accessorio curioso e divertente da scoprire ma, fino a prova contraria, per il sottoscritto il pennino Blue Magic rimane a prendere polvere nel cassetto dei "mai più senza".
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