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Pickup e configurazioni alternative
Pickup e configurazioni alternative
di [user #36124] - pubblicato il

Due pickup possono essere collegati tra loro in tanti modi, giocando con la fase e con filtri vari. Senza tanti giri di parole, una guida pratica può tornare utile per scoprire con quanta facilità è possibile tirare fuori suoni mai sentiti prima dal vecchio muletto.
Due pickup possono essere collegati tra loro in tanti modi, giocando con la fase e con filtri vari. Senza tanti giri di parole, una guida pratica può tornare utile per scoprire con quanta facilità è possibile tirare fuori suoni mai sentiti prima dal vecchio muletto.

Una parola chiave per il chitarrista, sia per chi suona cover di vari artisti e di differenti periodi musicali sia per chi scrive tutti i suoi pezzi, è "versatilità". Moltissimi chitarristi hanno infatti più di una chitarra, un po' per GAS un po' per l'esigenza sopracitata. Spesso però ci si dimentica che il cablaggio standard è quasi sempre molto limitato e settato per i suoni più classici. Questo articolo si pone lo scopo di illustrare alcuni cablaggi non-standard in un setup a due single coil (l'ho scelto perché, essendo il più semplice, mi dà la possibilità di fare esempi più comprensibili), fornendo anche dei diagrammi di montaggio.
Per prima cosa però è necessario avere presente un cablaggio standard, che mette a disposizione i classici toni ponte, manico e ponte più manico. Qui sotto allego uno schema semplificato:

Pickup e configurazioni alternative

Lo schema è ridotto all'osso e rappresenta una configurazione ponte (rosso) più manico (verde): il filo blu simboleggia il positivo del pickup, il nero il negativo. Lo scatolotto grigio è il potenziometro del volume, mentre il filo giallo è quello che porta il segnale al jack d'uscita. In questa configurazione entrambi i pickup sono attivi: tuttavia, basterebbe scollegare il filo blu di uno dei due per toglierlo dal circuito, ed è esattamente ciò che il vostro selettore fa quando lo spostate in modo da selezionare un solo pickup.
Come potete vedere, i due positivi sono collegati tra loro e a loro volta al potenziometro. I due negativi, invece, oltre a essere collegati tra loro e al potenziometro, sono collegati anche al fondello del potenziometro stesso (rappresentato dalla palla nera) che è a sua volta collegato alla massa del ponte, qui non rappresentato. Questa configurazione, che troverete su tutte le chitarre di stock, è detta "ponte più manico in parallelo".

Passiamo ora all'articolo vero e proprio, cominciando da questo primo cablaggio alternativo:

Pickup e configurazioni alternative

Questa configurazione è chiamata "ponte più manico in serie". La cosa che salta all'occhio immediatamente è il collegamento tra il negativo del pickup al manico e il positivo di quello al ponte. Con questa configurazione otterrete un suono più grosso e potente, con un aumento del volume, e proprio per questo è usata per collegare le due bobine che compongono un humbucker. Non riuscirete, tuttavia, a tirare fuori da una chitarra con due single coil il suono di un humbucker, soprattutto perché la distanza tra le due bobine del vostro humbucker virtuale è molto maggiore rispetto a quella di uno reale.
Cablare due pickup in questo modo è estremamente facile: vi serviranno solo un doppio deviatore o un potenziometro push-pull e un po' di pratica con il saldatore. Non starò a spiegarvi come si buca un battipenna (sempre che non usiate un potenziometro push-pull, in tal caso il trapano non vi servirà nemmeno) ma mi occuperò solo della parte elettronica. La piedinatura, sia di un doppio deviatore sia di un potenziometro push pull (da qui in poi DPDT), è la seguente:

Pickup e configurazioni alternative

Se, come nella foto, la leva viene spostata verso sinistra, l'interruttore connetterà A con A1 e B con B1. Viceversa, connetterà il punto A e il punto B (che sono quindi in comune) rispettivamente con A2 e B2.
Un potenziometro push-pull presenterà un funzionamento analogo. Una volta capito questo meccanismo è molto facile implementare uno switch per passare da due pickup in parallelo a due pickup in serie:

Pickup e configurazioni alternative

Scollegate il negativo (solitamente collegato al fondello del potenziometro) del pickup al manico e collegatelo ad A, dopodiché scollegate il positivo del pickup al ponte e collegatelo a B. Fatto questo, collegate A1 e B1 tra loro con un pezzo di cavo elettrico. Dopodiché ricollegate A2 al fondello e B2 al selettore dei pickup e il gioco è fatto.
Questo cablaggio, essendo molto semplice, ha un limite evidente: se sul selettore dei pickup avrete selezionato il pickup al ponte, non giungerà nessun segnale all'uscita, trasformando quindi il selettore in uno pseudo-killswitch.

La seconda configurazione alternativa che vi voglio presentare è il "controfase":

Pickup e configurazioni alternative

Anche questa configurazione è molto semplice: si tratta solamente di invertire positivo e negativo del pickup al manico. In questo caso, si genera un timbro particolare che cancella la maggior parte delle frequenze, lasciando solo la parte più alta dello spettro sonoro. È quindi consigliata a chi ha una chitarra equipaggiata con due P90 o due humbucker non splittabili, mentre con i single coil potrebbe diventare troppo brillante.

Pickup e configurazioni alternative

Anche in questo caso si utilizza un DPDT, ma le similitudini finiscono qui.
Scollegate entrambi i cavi che escono dal pickup al manico e collegate il positivo a B1 e il negativo ad A1. A questo punto prendete due pezzi di cavo e collegate B1 ad A2 e successivamente B2 ad A1. Cercate di lasciare più guaina protettiva possibile sui due pezzi di filo, questo per evitare cortocircuiti che comprometterebbero il funzionamento dello switch. Adesso ricollegate A al fondello del potenziometro e B al selettore dei pickup (in realtà potete anche invertirli, ed ecco perché ho segnato i fili uscenti dai due comuni in nerazzurro). Questo switch non ha punti morti come quello in serie, tuttavia è opportuno evidenziare che il suono controfase si otterrà solo selezionando entrambi i pickup dal vostro selettore originale.

Esiste anche una terza configurazione per i pickup, apprezzata in particolar modo dai telecasteriani, chiamata semi-controfase. Chiariamo subito: non è possibile mettere un pickup in controfase solo per metà, il nome deriva dal timbro prodotto, che somiglia a un incrocio tra un normale tono in parallelo e uno in controfase.

Pickup e configurazioni alternative

L'unica differenza tra questo schema e quello controfase è rappresentata da quel rettangolo arancione che rappresenta un condensatore di un valore compreso tra i 5 ed i 20 nanofarad. I valori in questione sono molto piccoli e servono ad attenuare le basse frequenze in uscita dal pickup al manico. In questo modo si avrà meno cancellazione sulle basse frequenze, dando più corpo al tipico suono scavato dei pickup controfase. Per scegliere il valore del condensatore è sufficiente ricordarsi che all'aumentare del valore aumenterà la porzione di segnale controfase presente all'uscita. Il collegamento al DPDT è quasi identico al precedente.

Pickup e configurazioni alternative

Dopo aver scollegato positivo e negativo del pickup al manico e averli collegati rispettivamente ad A1 e B1 dovrete ponticellare B1 e A2 come nello schema precedente. Dopodiché dovrete prendere il vostro condensatore e collegarlo tra A1 e B2 (assicuratevi che il vostro negoziante ve ne dia uno con dei piedini abbastanza lunghi). A questo punto ricollegate A al fondello e B al selettore dei pickup. In questo schema i punti A e B non sono assolutamente intercambiabili, quindi dovrete fare attenzione e se necessario segnalare quale filo sia il negativo e quale il positivo (fate un giro di nastro adesivo sul positivo, per esempio).

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.
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