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Peavey HP Special EX
Peavey HP Special EX
di [user #26406] - pubblicato il

I suoni di una Stratocaster, la suonabilità di una Gibson e l'aggressività di una super-Strat sono gli ingredienti della proposta Peavey per i giovani amanti di virtuosismi a sei corde. Con poche centinaia di euro è possibile portarsi a casa una coreana tutto pepe.
I suoni di una Stratocaster, la suonabilità di una Gibson e l'aggressività di una super-Strat sono gli ingredienti della proposta Peavey per i giovani amanti di virtuosismi a sei corde. Con poche centinaia di euro è possibile portarsi a casa una coreana tutto pepe.

Se l’obiettivo di Peavey era quello di piazzare sul mercato una chitarra versatile per un prezzo contenuto, con la HP special EX ci è riuscita. La versione Koreana della mamma americana HP Special è un prodotto per il mercato entry level che cerca di offrire al giovane padouan shredder uno strumento completo. Quindi tutto ok? La compriamo? Wait, wait, wait. C’è sempre un ma.
La piacevolezza estetica di questo strumento e la sua indiscussa versatilità si scontrano con una scelta di legni economici e una qualità liuteristica industriale che ha come obiettivo dichiarato quello di abbattere i costi di produzione causando ovviamente anche anche il calo del livello generale dello strumento. Insomma in questo caso non ci troviamo di fronte al classico esempio della chitarra economica uscita bene perché fatta con buoni materiali.
Una volta settata e intonata la chitarra è piacevole da suonare, si indossa comodamente essendo leggera ed esteticamente è una bomba sexy.

Peavey HP Special EX

Una Stratocaster con scala Gibson e Floyd Rose? Ma è tutto quello che volevo, manca solo il Kaoss Pad! Cominciando a fare sul serio ci si accorge però che il manico asimmetrico, che dovrebbe aiutare l’esecuzione sia degli accordi sia delle parti soliste veloci, è finito male: sembra non essere verniciato e si ha la sensazione di essere ostacolati nello spostamento lungo di esso nonostante la tastiera piatta con le corde ben distanziate tra di loro. Il profilo asimmetrico aiuta avvicinandosi agli ultimi tasti dato che l’attaccatura del manico al corpo è stata pensata per facilitare la suonabilità in quella zona.
I pickup di cui è dotata non hanno una particolare personalità però, utilizzando il selettore a cinque vie e il controllo di tono, si riesce a coprire un ampio campionario di timbri.
I pickup con suono clean non danno particolari emozioni, ma solo un pazzo utilizzerebbe questa chitarra clean. Sui crunch e lead otteniamo le prime soddisfazioni. È possibile ottenere dei suoni credibili anche a livello professionale.
A questo punto si deve parlare del ponte: tutti si aspettano che il ponte sia un totale disastro. Va premesso che un ponte di questo tipo non aiuta il sustain ma, se settato a dovere, rimane drittissimo e tiene l’accordatura per lunghi periodi.
Io utilizzo la Peavey HP Special EX per studiare e la prendo in mano almeno una volta al giorno, e non ho mai avuto problemi di accordatura.


Dopo tutto questo, se volete un parere su questa chitarra, ebbene il mio giudizio è positivo. Ricapitolando, i punti deboli sono il manico e i pickup, mentre i punti forti sono la versatilità, l’estetica e infine il ponte Floyd Licensed che fa il suo dovere.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.
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