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Richiesta info su pubblicaz. articolo promozionale

di asar [user #29402] - pubblicato il 26 aprile 2013 ore 18:02:44.

Salve,

sono un artigiano non titolare di partita IVA e Vi scrivo per sapere se fosse possibile pubblicare su Accordo.it un articolo promozionale riguardante un pedale booster che ho appena iniziato a produrre in serie.

Il prodotto, denominato Grand Slam, è descitto e visionabile sulla pagina AlterSonusAudioResearch di FaceBook ed è già in vendita su Subito.it (seguirà, a breve, anche la presentazione su ebay).

In attesa di cortese riscontro, porgo i più cordiali saluti.

Alessandro Vero

altersonus@gmail.com



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per me... ...
di kelino [user #5]
commento del 26/04/2013 ore 18:31:2
per me...
Rispondi
...
di jebstuart [user #19455]
commento del 26/04/2013 ore 22:49:29
E' possibile produrre un prodotto in serie e non avere Partita IVA? E con quale regime fiscale lo si vende?
Rispondi
Re: ...
di PierluigiMaisto [user #20005]
commento del 26/04/2013 ore 22:59:48
...Regime fiscale, chi è costui?
Rispondi
Re: ...
di ilbuonpinna [user #33569]
commento del 26/04/2013 ore 23:06:5
Si e' possibile, rientra nella categoria artigianato hobbistico. Si puo' vendere senza partita IVA fino ad un massimo di 5000 euro annuali, partecipare a mercatini con un'autocertificazione, sempre rilasciando una ricevuta per ogni pezzo venduto con l'importo ricevuto e il proprio codice fiscale. Le ricevute andranno poi allegate alla dichiarazione dei redditi. In teoria non si puo' avere un sito di vendita, perche non si tratterebbe piu' di vendita occasionale e quindi non si rientrerebbe nella categoria di artigianato hobbistico, ma si puo' avere un sito descrittivo delle proprie creazioni. Sempre in teoria non si potrebbe vendere su siti ebay et similari, perche' per rientrare nella suddetta categoria la legge non prevede la pubblicazione dei prezzi di vendita, ma per ora non c'e' nessuno preposto ad eventuali controlli.
Spero di non aver dimenticato niente ede essere stato esaustivo
Rispondi
Re: ...
di PierluigiMaisto [user #20005]
commento del 26/04/2013 ore 23:12:29
Oltretutto, nel caso da te descritto, il committente/acquirente dovrebbe poi provvedere al pagamento dei contributi fiscali...certo, basta crederci...
Rispondi
Re: ...
di ilbuonpinna [user #33569]
commento del 26/04/2013 ore 23:23:14
La legge in questo caso e' molto fumosa... in teoria una volta che il venditore artigiano ha fatto la ricevuta con il proprio codice fiscale e l'importo ricevuto finisce li'. Se e' un privato ad acquistare la ricevuta vale da scontrino, se l'acquirente e' un libero professionista/azienda la ricevuta vale da fattura e puo' essere messa in detrazione. L'importante per il venditore e' allegare le ricevute (soprattutto quelle fatte a liberi professionisti / ditte che fatturano) alla propria dichiarazione dei redditi perche in caso di controllo incrociato si rischiano sanzioni non cero leggere
Rispondi
Re: ...
di PierluigiMaisto [user #20005]
commento del 27/04/2013 ore 00:02:08
La legge è proprio precisa in merito, invece, e dice che a pagare le imposte in questi casi è l'acquirente, per di più "ex post", rendendo la previsione decisamente facile da eludere.
Rispondi
Re: ...
di jebstuart [user #19455]
commento del 26/04/2013 ore 23:29:53
Più che esaustivo :-)

Mi sembra una discreta agevolazione per chi voglia arrotondare con le proprie abilità i guadagni che eventualmente gli provengono da altre attività.
Approfittando della tua competenza, anche la compra-vendita di oggetti usati (penso ad esempio a chi ha sui mercatini decine di strumenti in vendita) rientra in normative similari?
Rispondi
Re: ...
di Oliver [user #910]
commento del 28/04/2013 ore 09:17:28
# fino ad un massimo di 5000 euro annuali#

Ma queste entrate non si sommano agli altri -eventuali- redditi?

Riguardo alla cassa integrazione: non viene decurtata in presenza di altri redditi?
Rispondi
Re: ...
di ilbuonpinna [user #33569]
commento del 28/04/2013 ore 10:31:1
Ciao Oliver,
queste entrate con reletive ricevute vanno allegate nella dichiarazione dei redditi e, ovviamente, vanno a sommarsi ad altre fonti di reddito.
Per la cassa integrazione, la legge dice che per averla non devi avere un altro lavoro. In teoria riflettendoci, anche il possesso di una casa (anche se ci si vive dentro) e' considerata una fonte di reddito, ma non per questo la cassa integrazione viene decurtata.
Rispondi
Ciao Jeb dunque, l'usato non ...
di ilbuonpinna [user #33569]
commento del 27/04/2013 ore 00:01:46
Ciao Jeb dunque, l'usato non rientra nella categoria. L' artigianato hobbistico tratta principalmente oggetti creati dall'artigiano con le proprie mani e ha la regolamentazione a cui ho accennato prima. L'usato non rientra nella categoria poiché non c'è l'opera della creazione in prima persona. Al momento non esiste una vera e propria regolamentazione per la vendita dell'usato, soprattutto per la vendita fra privati, e quindi, se non si tratta di una vendita continuativa nulla e' dovuto dal punto di vista fiscale.
PS queste cose le so perche, per sopperire alla cassa integrazione dovuta a questa maledetta crisi, ho cercato di ricavare qualche entrata extra per mantenere la famiglia, trasformando un hobby (la creazione/assemblaggio di chitarre) in una piccola ancora di salvezza. Ovviamente l'apertura di una partita iva,se rapportato a quello che produco e al ricavato, sarebbe stato da suicidio, quindi dopo varie ricerche e dopo aver parlato con un commercialista, ho scoperto che il mio chiamiamolo "giro di affari" poteva rientrare benissimo nella categoria dell'artigianato hobbistico
Rispondi
Re: Ciao Jeb dunque, l'usato non ...
di jebstuart [user #19455]
commento del 27/04/2013 ore 00:19:53
L'avevo capito e, se posso, permettimi di farti i miei complimenti, non solo perchè ti sei ingegnato di incrementare i tuoi guadagni mettendo a frutto delle doti che non sono poi così comuni, ma soprattutto perchè quel che scrivi dimostra che ci si può provare a farlo rispettando le regole.
Beninteso, se non si ha paura di sacrificare un po' di tempo libero e se si ha la saggezza di non pretendere la luna in tempi di vacche magre.

Non sono situazioni esaltanti, né c'è molto da gongolare. Ma questo è il momento storico che viviamo.
In bocca al lupo, di cuore.



Rispondi
A questo punto è evidente ...
di asar [user #29402]
commento del 27/04/2013 ore 13:07:56
A questo punto è evidente che: o la redazione pubblica direttamente come articoli anche quelle che dovrebbero essere delle comunicazioni private, oppure, più probabilmente, non ho capito io come dovevo mettermi in contatto con loro riservatamente.
Comunque vi ringrazio molto per i vostri interventi.
Devo precisare, anzi, puntualizzare ciò che forse non si evince dalle mie poche righe di cui sopra: sono anch'io, esattamente, un artigiano hobbysta, come ilbuonpinna. Faccio tutto da me, con i mezzi che posso avere in casa.
La mia "produzione di serie", ad oggi, è di soli 3 (tre) esemplari di un pedale booster e vista la mia inclinazione a lavorare da solo nonché la natura strutturale di ciò che posso e voglio produrre, anche se ricevessi prossimamante le più grandi benedizioni, non mi discosterei più di tanto da questi "ordini di grandezza" produttivi. Spero, più che altro, di poter ampliare il portafoglio di prodotti da offrire.
A proposito del periodo di "vacche magre", non si può comunque negare il "paradosso" che i prodotti di una certà qualità incrementino tuttora i loro volumi di vendite, quindi credo siano carte che vale comunque la pena giocarsi; forse sono proprio le sterminate produzioni industriali, con la loro relativa qualità intrinseca, a lasciare una porta sempre aperta a certi prodotti artigianali, non credete anche voi?
Mi rivolgerò ad un consulente commerciale per avere maggiori chiarimenti/dettagli sulle ricevute fatte col solo codice fiscale (una delle tante cose che non sapevo al riguardo) e sulle autocertificazioni, per evitare che qualsiasi successo possa venire travolto da imprudenza nei confronti delle normative correnti. Avevo sentito soltanto dire, da più parti, che per "volumi d'affari" non superiori a qualche migliaio di euro non servisse aprire una prtita IVA (ilbuonpinna, che ringrazio particolarmente, ha chiarito: 5000 euro), eventualità che per tanti tipici italiani come noi, dalle inclinazioni artigianali o piccolo aziendali, sarebbe davvero un suicidio, se effettuata prima di un certo riscontro clientelare.
Grazie a tutti, ancora.

Alessandro
Rispondi
Re: A questo punto è evidente ...
di settechitarre [user #35134]
commento del 27/04/2013 ore 23:21:21
"A questo punto è evidente che: o la redazione pubblica direttamente come articoli anche quelle che dovrebbero essere delle comunicazioni private, oppure, più probabilmente, non ho capito io come dovevo mettermi in contatto con loro riservatamente."

la seconda che hai detto ;-)
bastava scorrere fino in fondo alla pagina, cliccare su "contatti" e trovare gli indirizzi mail della redazione.
I diari sono - appunto - blog, pubblici, e sotto un certo numero di caratteri vanno direttamente on-line, senza passarea al vaglio della redazione.
Rispondi
MA vi state....
di valerio62 [user #30656]
commento del 27/04/2013 ore 14:39:24
ancora facendo intimidire da uno stato che vi ha tolto anche il buco del culo ??????????
Ma non è ancora chiaro che quello che si paga è in maniera ABNORME oltre il dovuto a livello costituzionale ? Lo sapete che la pressione fiscale REALE è dell'80%? Che paghiamo tasse anche quando comperiamo la carta igienica o un chilo di pasta ?
LA FACCIAMO FINITA DI FARCI PRENDERE PER IL CULO PER FAVORE ???

Tu fai i tuoi pedali... metti i tuoi annunci... trova i tuoi clienti... accredito postepay.... spedizione... FINE.
Perchè l'articolo è usato, anche solo per testarlo... ma è U S A T O !
E non possono dirti NULLA.

E' ora che questi "signori" comprendano che CI SIAMO ROTTI I COGLIONI e presto ANCHE LA LORO VITA CAMBIERA' IN PEGGIO, come l'hanno fatta cambiare a milioni di italiani.

Chi lavora per esattorie e recupero crediti FARA' MEGLIO A CAMBIARE LAVORO. Perchè arriverà un punto oltre il quale dovranno decidere se prendersi la responsabilità di quello che fanno o tutelarsi la salute.

Arriverà un giorno in cui fare lo strozzino diventerà PERICOLOSO!
Attulmente sono tutelati dallo stato, il PRIMO STROZZINO DI QUESTO PAESE DI DEMENTI.
Rispondi
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Impazziti
di nawa utente non più registrato
commento del 27/04/2013 ore 23:59:26
Pagando le tasse con cui si costruiscono strade, scuole e ospedali il discorso mi sembra molto scivoloso...

Inoltre per artigianato hobbystico probabilmente il legislatore intendeva altro che apparecchi elettrici o elettronici che credo siano soggetti a certificazioni

Costruire i pedali per hobby è una cosa. Venderli senza garanzia, certificazioni e senza pagarci le tasse è un'altra. Mi aspetterei che questi pedali vengano regalati agli amici o venduti al semplice costo dei materiali e sarebbe comunque una concorrenza sgradevole per tutti gli appassionati che stanno provando a fare della loro passione una professione. E penso a i-spira, a t-pedals, etc etc

Il discorso è naturalmente generale e non vuole fare un processo al nostro amico che comunque ha avuto l'accortezza e la trasparenza di porsi il problema.

Sull'usato mi risulta un'altra visione fiscale. Se compro una strato a 50000 euro e la rivendo a 80000 dovrò IN TEORIA pagare le tasse sulla plusvalenza. Se fossi un negozio che tratta usato gli "appassionati" che comprano e rivendono 100 strumenti l'anno per passione mi starebbero sulle palle.

Poi a fare questi discorsi impopolari si passa per coglioni, ingenui e reazionari. :-)
Rispondi
Re: Impazziti
di JackDynamite [user #14761]
commento del 28/04/2013 ore 03:40:32
solo il 24 % delle nostre tasse va a finire in opere come strade, ospedali, scuole, istruzione, trasporti... il resto è ciccia per la "casta" . è ora di finirla di pensare che chi non paga le tasse, o evade una parte è un criminale, il criminale è lo stato. eccheccacchio.
Rispondi
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