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Hard Rock Café: la storia
Hard Rock Café: la storia
di [user #37039] - pubblicato il

Con un'idea vincente nata quasi per caso, l'Hard Rock Café è partito come un semplice locale in stile americano diventando poi una realtà presente in 53 Paesi e con una collezione sconfinata di rarità musicali. Percorriamone la storia, dalla nascita a Londra nel 1971 fino ai giorni nostri.
Con un'idea vincente nata quasi per caso, l'Hard Rock Café è partito come un semplice locale in stile americano diventando poi una realtà presente in 53 Paesi e con una collezione sconfinata di rarità musicali. Percorriamone la storia, dalla nascita a Londra nel 1971 fino ai giorni nostri.

L'Hard Rock Café è una catena di café/ristoranti dedicati alla musica rock e alle chitarre. È stata fondata nel 1971 a Londra.
Il marchio è famoso per via dei 164 cafè in quasi tutto il mondo (in 53 Paesi precisamente) ma sopratutto per la collezione immensa di oggetti esposti un tempo appartenuti a grandi musicisti, ogni café con i propri oggetti.
Col passare degli anni, i ristoranti furono sempre più visitati e così la società decise di creare una linea di souvenir dedicata. Il prodotto più famoso è la maglietta bianca con il marchio dell'Hard Rock Café e la città in cui è stata comprata.
Gli Hard Rock Café ospitano anche musica dal vivo. Nel tempo sono stati creati un Hard Rock Hotel e un Hard Rock Casino.

Hard Rock Café: la storia

L'idea nacque da Peter Morton e Isaac Tigrett e consisteva nel creare un ristorante americano a Londra, con i veri hamburger americani e allestito con le vecchie targhe automobilistiche, pubblicità di sigarette, oggetti da college e Elvis che risuonava dal juke box in tutto il locale.
Morton e Tigrett litigarono spesso per il modo in cui doveva essere allestito il locale, ma questo non gli impedì di essere visitato da grandi celebrità come Paul McCartney, gli Eagles, Carole King e i Wings, che debuttarono lì.
Solo successivamente fu creato il logo del ristorante, già simile a quello di oggi. Ci furono anche molti motti, il primo fu "Save The Planet", ispirato a un graffito che si trovava frequentemente in città.

La fortunata collezione di oggetti appartenuti a rock star ebbe inizio quasi per caso.
Nel 1979 Eric Clapton regalò a Tigrett la sua chitarra: una Fender Lead II. Tigrett non suonava, perciò chiese il permesso per appenderla al muro del ristorante e Clapton acconsentì. Quello fu il primo pezzo della collezione dell'Hard Rock Café. Successivamente Pete Townshend (leader del gruppo The Who) mandò la sua e Debbie Harry (cantante statunitense) dopo una visita al locale si tolse la maglietta, la firmò e la regalò ai fondatori. Anche questi oggetti furono appesi alle pareti.

Nel 1983, dopo l'ennesimo litigio, Tigrett si appropriò dei diritti dell'Hard Rock Café di Londra. Per tutta risposta, Morton gli fece causa accampando diritti per l'espansione del ristorante negli Stati Uniti. Allora si stabilì che a Tigrett spettavano gli Stati a est, mentre a Morton quelli a ovest. Nessuno dei due cambiò mai nome o logo del proprio ristorante, quindi molti continuavano a credere si trattasse di un'unica società.

Entrambi si accorsero che il punto forte del bar erano le reliquie, quindi iniziò una battaglia tra i due su chi aveva più reliquie o chi se ne aggiudicava di più all'asta.

Hard Rock Café: la storia

Nell 1989 Tigrett vendette la sua parte a una società chiamata Rank Organization, invece nel 1995 Morton aprì i primi Hard Rock Hotel e Casino, ma anche lui dopo un anno vendette la sua parte a Rank Organization. Questa riunì le due parti e continuò a costruire altre catene in altri Paesi.
Nel 2006, l'Hard Rock Café fu poi ceduto alla tribù dei Seminole, che la dirige anche oggi.
Esistono degli Hard Rock Café anche in Italia, precisamente a Venezia, Roma e Firenze.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.
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