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Gioie e dolori col Roland GK3
Gioie e dolori col Roland GK3
di [user #17844] - pubblicato il

La tecnologia dietro un pickup esafonico e il modulo synth che vi si collega è impressionante quasi quanto le possibilità espressive che ne derivano, ma spesso un grande progetto si perde nei piccoli dettagli. Forse i proprietari di un Roland GK avranno notato che, per quanto performante e versatile possa essere il pickup, non è esente da problemi strutturali, come la scomoda vite che fissa il cavo e che rischia costantemente di andar persa. Ma a tutto c'è soluzione.
La tecnologia dietro un pickup esafonico e il modulo synth che vi si collega è impressionante quasi quanto le possibilità espressive che ne derivano, ma spesso un grande progetto si perde nei piccoli dettagli. Forse i proprietari di un Roland GK avranno notato che, per quanto performante e versatile possa essere il pickup, non è esente da problemi strutturali, come la scomoda vite che fissa il cavo e che rischia costantemente di andar persa. Ma a tutto c'è soluzione.

Aggiungere un pickup esafonico al proprio rig amplia gli orizzonti timbrici e funzionali della chitarra oltre ogni immaginazione ed è facile trascorrere ore assorti nella programmazione di suoni ed effetti nuovi. Per usare a lungo un pickup, però, è necessario che questo sia ben progettato anche sotto l'aspetto fisico ed ergonomico, in modo da rendere piacevole l'approccio e non rischiare danni legati all'usura. Purtroppo il Roland GK (GK3 per l'esemplare in oggetto) pecca sotto alcuni aspetti che ne potrebbero pregiudicare la longevità.

Nulla da eccepire sul funzionamento, ma è innegabile che la barretta nera del pickup esafonico possa non risultare comodissima per tutti. Nella parte alta, proprio nella zona in cui chi è abituato a plettrare appoggiando la mano sul ponte è solito adagiare il palmo, si trova un cavetto che trasporta il segnale fino alla centralina fissata sul body, che a sua volta lo invierà al guitar synth tramite il grosso cavo a 13 pin.
Il suddetto cavetto è fissato alla barretta con una piccola piastra metallica e una minuscola vite in cima, esattamente dove va a strofinare il palmo.

Gioie e dolori col Roland GK3

Ora, ad avere un oggetto estraneo sotto la mano ci si fa subito l'abitudine. Anzi, può diventare addirittura un nuovo punto d'appoggio per avere maggior controllo nella plettrata, ma pare che in Roland non abbiano pensato che il continuo sfregamento del palmo contro la vite ne può causare lo svitamento.
Se ci si ricorda di darle una stretta di tanto in tanto con la punta del plettro o con l'unghia, il pericolo di perderla è scongiurato, ma se non si ha sempre questa accortezza può capitare di ritrovarsi con un cavetto svolazzante e una piastrina che vibra fastidiosamente mentre si plettra.

A me è successo e non nascondo di aver maledetto la casa madre per non aver escogitato un sistema più stabile, mentre setacciavo tutti i pavimenti di casa in cerca della minuscola vite nera.
Per una pura botta di fortuna, la vite è sufficientemente leggera e il magnete dell'esafonico è abbastanza potente da far sì che questa vi si appiccichi subito, andandosi puntualmente a incastrare sotto le corde, vicino alle sellette del ponte.

Gioie e dolori col Roland GK3

Con un gran sospiro di sollievo, ho recuperato la vite e l'ho rimessa al suo posto senza problemi. Quando, però, è capitato per la seconda volta e poi per la terza, ho pensato fosse arrivato il momento di trovare una soluzione definitiva, o quantomeno più duratura.

L'accorgimento è stato facile, veloce e, finora, soddisfacente.
In casa avevo un vecchio trancio di guaina termo-restringente, uno di quei tubicini che servono a coprire e isolare i contatti elettrici e che si restringono col calore aderendo perfettamente alla superficie a cui sono applicati. Sebbene in cattive condizioni a causa dello stato d'abbandono nel mio cassetto delle robacce, il tubicino si è rivelato provvidenziale e fortunatamente di sezione sufficiente a cingere la barretta del pickup.

È bastato smontare il pickup dalla chitarra, infilare il tubetto tagliato per una lunghezza adatta a coprire la vite e alcuni millimetri circostanti, e poi irradiare per qualche secondo con l'asciugacapelli.
Una volta fissato nuovamente il GK sulla chitarra, il pickup non soffre la guaina che ora l'avvolge in corrispondenza della vite: non c'è differenza al tatto col palmo né si sono creati spessori sotto il pickup.
Finalmente la vite non è più a vista, ma ben stretta sotto uno strato di gomma aderente.

Gioie e dolori col Roland GK3

In caso non si disponesse di una guaina termo-restringente adatta, anche una striscetta di nastro isolante ben stretto intorno alla barretta può salvare la giornata, come si può vedere dalla prova preliminare fatta qualche giorno fa e riportata in foto.
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gk3 manutenzione pickup roland
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Ciao Pietro, in realtà sul ...
di Tubes [user #15838]
commento del 09/05/2013 ore 08:27:02
Ciao Pietro,
in realtà sul mio GK3 montato su una Heritage 535 non ho notato particolari problemi di stabilità .
Invece, e l'ho scritto anche in un recente diario, trovo proprio difficoltà a livello di tracking, precisione sonora, ghost note che partono spesso . Parecchi amici Accordiani mi hanno risposto dicendomi che loro invece si trovano benissimo, consigliandomi regolazioni varie che però, pur avendo effettuato con scrupolo, non dànno risultati validi . Voglio dire, il sistema funziona, con certi timbri è preciso, ma su alcuni suoni, tipo il piano come ribadivo nell'articolo, è veramente dura tirare fuori una esecuzione senza pecche, e non dico degli assolo veloci,ovviamente . E' frustrante vedere che altri utilizzano bene una tecnologia che magari a me sembra ancora inaffidabile . Forse ci vorrebbe un liutaio esperto di questi sistemi per risolvere definitivamente il problema, perché ritengo quasi sicuro che non ci sia nulla che non vada nell'elettronica sia del pick-up che del GR-55 . Ti chiedo,invece, secondo te, si può pilotare il GR55 con una tastiera MIDI entrando dalla porta MIDI in ?
Rispondi
Re: Ciao Pietro, in realtà sul ...
di Adimant [user #12733]
commento del 09/05/2013 ore 10:11:09
E' probabile che i problemi di cui parli, ammesso che tu abbia regolato perfettamente il dispositivo, come ti suggerisce qui sotto Matteo, siano legati all'esecuzione: suonare il piano usando la chitarra non è esattamente un gioco da ragazzi: legati, vibrati e quant'altro, applicati ad un suono tipo fiati o synth funzionano, ma applicati al piano danno vita a tante ghost note che ti distruggono l'esecuzione. La chitarra MIDI è uno strumento diverso dalla chitarra. per suonarlo devi, spesso, rinunciare a parte del tuo bagaglio tecnico e di sicuro devi sviluppare una tecnica ad hoc. Ma da belle soddisfazioni...
Rispondi
Re: Ciao Pietro, in realtà sul ...
di sundayplayer [user #13160]
commento del 09/05/2013 ore 11:52:54
Ciao !! NON puoi pilotare GR-55 via MIDI.... la porta MIDI IN serve solo alla ricezione dei dati di controllo (cambio patch, control-change ecc), ma non sente le note. E' una scelta che ha fatto Roland....
Rispondi
Re: Ciao Pietro, in realtà sul ...
di Claes [user #29011]
commento del 21/10/2013 ore 13:56:44
GR-55 o pick-up aggiuntivo: mai provati... quello aggiuntivo l'ho trovato menoso e sopratutto ingombrante. E poi, quella VITE! Incredillabile!!! Geniale è però la tua soluzione al problema.

Pilotare qualcosa col MIDI in: ho un GR33 (con quella spina Roland) e l'ho anche usato per una tastiera e 2 altre chitarre MIDI tramite la spina MIDI. La soluzione ottimale è cmq una chitarra col MIDI incorporato... mi stupisce che ve siano poche. Cosa aspetta Fender Gibson & company?

Il suonare col MIDI è tutt'altra cosa! Bisogna essere puliti al massimo - un minimo sgarro è mortale. Vi è da stare attentissimi al come suonare diversi suoni, al non esagerare con accordi (pianoforte!). A pensarci bene, nei 128 tipici sounds MIDI vi è una minoranza di suoni usabili.
Rispondi
Ti rispondo io...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 09/05/2013 ore 09:21:55
...partendo dal fondo.

No, il MIDI IN in ingresso serve solo per i messaggi di Program Change e per il controllo di alcuni paramentri, non certo per il NOTE ON/OFF. Trovi tutto comunque nella tabella di implementazione MIDI della macchina.

Per quanto riguarda i problemi riscontrati, devi regolare a-c-c-u-r-a-t-a-m-e-n-t-e il sistema preventivamente: innanzitutto assicurati che il pickup sia montato in maniera corretta, il più vicino al ponte(se la tua chitarra ha il TOM con le viti rivolte verso il manico allora ti conviene girarlo...) e con la giusta inclinazione, e che i poli siano regolati per la giusta altezza. Dopo di questo, regola la string sensivity del GR-55 abbassandola al minimo e successivamente alzandola CORDA PER CORDA fino a che il pickup reagisca dinamicamente al segnale senza "impazzire" e senza perdersi qualcosa per strada...
Rispondi
Re: Ti rispondo io...
di mivi [user #39188]
commento del 19/11/2013 ore 22:43:49
Ciao.

Siete sicuri? Lo avete provato? Io non ho il GR-55 ma il GR-20, che collego ad una Casio MG510 che ha gia' il pick up esafonico proprio attraverso la porta Midi IN ... e funziona benissimo!!!! Fa quello che deve fare.

E' chiaro che se ci avete provato e' vero che non funziona, ovvio ... ma se lo avete detto senza provare o perche' lo avete solo letto ... io vi consiglio di provare.

Mic
Rispondi
Re: Ti rispondo io...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 19/11/2013 ore 23:49:0
Il GR-20 ha una diversa implementazione MIDI rispetto al GR-55.
Rispondi
Re: Ti rispondo io...
di Claes [user #29011]
commento del 20/11/2013 ore 11:02:28
Casio G510: a parte al MIDI built-in, è una ottima chitarra "normale" che quasi sempre ho usato dal vivo senza uso MIDI appunto per questa ragione. Se ne scovate una, è da provare (usata penso che costi poco) - le mie sono state comprate a occhi chiusi dato che non ve erano da provare in negozio. Queste Casio sono con spine DIN e sono "Stratoidi". Vi è anche una Washburn JB-100... Volevo provare prima di comprare ma la Washburn ha dovuto costruirla apposta e ci sono voluti i tradizionali 9 mesi di gestazione. Per scegliere suoni si suona una nota e basta. È più utile che la pedaliera GR-33 che uso.

Avendo visionato il pick-up aggiuntivo, mi è parso scomodo lato cavo - ingombrante e fragiletto.
Rispondi
Grazie per il tuo aiuto ...
di Tubes [user #15838]
commento del 09/05/2013 ore 10:17:30
Grazie per il tuo aiuto ; sulla mia Heritage 535, che è come sai un 335-style, il pick-up sembra adattarsi alla perfezione . Ho cercato di regolare i poli con lo spessore in dotazione al GK, anche se forse qualche decimo di millimetro può non essere allineato con quanto richiesto . Cosa è il TOM ?? Per la sensibilità stasera mi rimetto a settarla con le tue istruzione .
Ciao
Rispondi
Re: Grazie per il tuo aiuto ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 09/05/2013 ore 15:20:13
TOM: Tune-O-Matic bridge...è il ponte, "quel" tipo di ponte.

vai al link
Rispondi
Re: Grazie per il tuo aiuto ...
di Tubes [user #15838]
commento del 09/05/2013 ore 16:31:45
Ok, grazie mille, ho colmato un'altra lacuna ! Ma non è che il TOM TOM da navigatore GPS adesso mi passa a chitarra con doppio ponte ? Vabbè, battutaccia...
Rispondi
Re: Grazie per il tuo aiuto ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 09/05/2013 ore 16:44:39
Quello va bene se hai la Gibson doppio manico.... (:-DDD)
Rispondi
Re: Grazie per il tuo aiuto ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 09/05/2013 ore 16:46:54
Accidenti, m'hai battuto sul tempo: stavo andando a cercare una foto della Gibson EDS :D
Rispondi
Re: Grazie per il tuo aiuto ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 09/05/2013 ore 16:56:51
Mi fa piacere: vuol dire che sono un bimbo sveglio (:-DDD)
Rispondi
Re: Grazie per il tuo aiuto ...
di Claes [user #29011]
commento del 21/10/2013 ore 13:59:21
Double-neck: wow, che risata!!
Rispondi
Il consiglio del pirla (che sono io)
di Rothko61 [user #32606]
commento del 09/05/2013 ore 16:55:52
Mi rendo conto che potete mandarmi a quel paese subito ma il mio modestissimo consiglio, per chi intende fare ampio uso di moduli midi synth è di utilizzare strumenti che nascono con il pickup esafonico interno, Godin su tutti.
Lo so, una chitarra costa assai più di un pick-up ma, trattandosi di strumenti che suonano meravigliosamente anche come chitarre "normali", uno firma un po' di cambiali e non ci pensa più :-)
Io ho una Godin LGXT che ha un gran manico, due Seymour Duncan spaziali, un piezo credibilissimo ed un esafonico che non si vede e non perde mezza nota. Lo usavo con una GR-33, poi con la GR-55 ed è sempre stato di una precisione assoluta.
Ci sono anche chitarre meno costose a fornire la stessa soluzione: la stessa Godin fa i modelli XTSA e Freeway SA.
Ecco, adesso potete insultarmi... ;-)
Rispondi
Re: Il consiglio del pirla (che sono io)
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 09/05/2013 ore 17:01:35
Molti sono poco propensi ad abbandonare il "loro" strumento e preferiscono modificarlo alla bisogna pur di non perdere il feeling tattile al quale sono ormai assuefatti.
La mia è un'opinione puramente personale oltretutto non ho mai avuto l'esigenza di una chitarra synth ma se un domani dovessi averla probabilmente opterei per la modifica di uno strumento che già possiedo anche se mi fa orrore piantare due viti per un p.u. che un domani potrei anche rimuovere....su un top in legno non lo farei neanche sotto tortura.
Rispondi
Re: Il consiglio del pirla (che sono io)
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 10/05/2013 ore 01:04:48
Attenzione che gli esafonici interni basati su tecnologia piezoelettrica(RMC, Graphtec) hanno dei problemini con i moduli Roland, nati per il pickup magnetico.
Rispondi
Re: Il consiglio del pirla (che sono io)
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 10/05/2013 ore 09:19:23
Ciao Matteo,
io ho una Multiac Sa ed ha proprio il piezo RMC,avevo pure il Gr55,e ti posso dire con assoluta certezza che non ha mai "ciccato",anche con le patch più "ostiche" per il tracking,mentre invece con il GK pure messo con tutti i crismi,e regolato fino allo sfinimento ( sia tramite l'hardware che con le regolazioni soft da menù) su una Strato "da guerra",qualche problema c'era....
Questo dalla mia esperienza diretta con i suddetti.(il GR55 l'ho dato via tra l'altro)
Rispondi
Re: Il consiglio del pirla (che sono io)
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 10/05/2013 ore 09:40:23
Ciao,

I problemi riscontrati sono più che altro dovuti al rumore di fondo che si genera con l'uso dei rilevatori piezoelettrici: sembra infatti che sugli ultimi dispositivi Roland abbia tolto dei filtri passa alto sullo stadio di ingresso del connettore a 13 pin. RMC stessa ha creato degli appositi "kit" di modifica dei suddetti apparecchi che ovviano al problema permettendo delle performances ancora migliori.

Un caro saluto.
Rispondi
Re: Il consiglio del pirla (che sono io)
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 10/05/2013 ore 09:46:05
Ci credo,non metto assolutamente in dubbio tutto ciò,però ripeto con la Multiac,fintanto che ho avuto il GR55 non ho mai avuto nessun tipo di problema,avrò avuto una "botta di culo" :-)
Con il GK invece si....boh....su 1000 casi con lo stesso materiale,chissà quante cose diverse possono accadere...è la legge di Murphy :-)
Rispondi
Re: Il consiglio del pirla (che sono io)
di Tubes [user #15838]
commento del 10/05/2013 ore 08:43:08
No, altro che insulti, invece ti dico che vedere la mia Heritage con quel coso nero peraltro rimuovibile senza aver causato danni alla chitarra un po' mi secca . Sarei propenso ad acquistare uno strumento synth-dedicato, perché no . Quando parli di Godin meno costose, di che prezzi si parla ? Dici che anche questi modelli potrebbero lavorare bene con il GR55 ?
Rispondi
Re: Il consiglio del pirla (che sono io)
di Rothko61 [user #32606]
commento del 10/05/2013 ore 09:01:53
La Freeway SA viene 900 euro e usata la trovi sui 550. La XTSA (quest'ultima ha anche il piezo per i suoni acustici) si compra sui 1.100, usata a circa 750 euro.
Rispetto alla mia LGXT cambiano legni, pickup e finiture ma l'esafonico che montano è lo stesso e ti garantisco che pilota alla perfezione il GR55.
Non ho la percentuale sulle Godin vendute :-) e quindi, per completezza, ti segnalo (ma forse già lo sai) che sui 900 euro trovi anche una Roland-Fender Stratocaster, che esce di fabbrica con il GK3 montato di fabbrica (ma esterno e quindi visibile). Io, però, non l'ho mai provata.
Ciao.
Rispondi
Re: Il consiglio del pirla (che sono io)
di Adimant [user #12733]
commento del 10/05/2013 ore 14:41:03
E' esterno è visibile, ma solo il pu: il resto dell'elettronica (potenziometri e pulsanti di controllo) sono interni e l'estetica della chitarra non ne risente. Però le Godin sono un'altra cosa...
Rispondi
Interessantissimo articolo e sopratutto interessantissimi ...
di Rei66RM [user #34907]
commento del 21/10/2013 ore 09:29:58
Interessantissimo articolo e sopratutto interessantissimi i commenti... Ho il GR55, vengo dai vari GR33, GI20.. ho sempre "miscelato" il suono delle mie chitarre ad un suono sinth e anche io parecchi anni fa pensavo di poter suonare il piano sulla chitarra :-) evidentemente mi sbagliavo :-)

Anche io penso che con la Godin Multiac SA ho molte più soddisfazioni rispetto al "mero" GK3 moltato sulle altre mie chitarre (una fender strato, una ibanez Es103 semiacustica , una ibanez acustica), ma nonostante le regolazioni maniacali non riesco ad ottenere un feeling come quello che ho con la godin (ho venduto la LGTX per fami la multiac e magari ho fatto male), ma la LGTX è pesantissima e trovo molto più soddisfacente perdere ore ed ore a regolare il GK3 e il GR55, dunque ho accettato un compromesso: siccome sono perfettamente conscio di non essere Pat Metheny o Al Di Meola mi limito a scegliere suoni con attacco morbido e sempre insieme al suono del PU normale, (il MODEL del GR55 lo lascio per i giochini :-))

In particolare adesso sto "giocando" con suono standard della classica, un buon basso sul MI e sul LA, un poco di delay e soft string e scat pilotati da pedale, CTRL per sustain della nota e controlli su S1 e S2 (naturalmente con un grande uso degli assigns), il tutto insieme ad un loop (ma serio come RC30 arriva a giorni), devo dire che così la cosa non è male..

Mi piacerebbe conoscere le vostre esperienze al riguardo. Ho creato una sorta di comunità a cui piace questo strumento secondo me, molto molto valido.

Se volete iscrivervi mi farà piacere, altrimenti vi seguo io qui , ovvio :-)

vai al link

Un saluto a tutti

Rei
Rispondi
Mi iscrivo!
di Claes [user #29011]
commento del 21/10/2013 ore 14:12:43
Sono midimanico.
Rispondi
Re: Mi iscrivo!
di Rei66RM [user #34907]
commento del 21/10/2013 ore 14:26:43
:-) bentrovato
Rispondi
Re: Mi iscrivo!
di Claes [user #29011]
commento del 21/10/2013 ore 19:05:19
Iscritto :)
Rispondi
Perdonate l'intromissione...
di eric68 [user #7865]
commento del 23/10/2013 ore 15:04:36
...inserisco qui una mia domanda piuttosto semplice:
ho da qlke giorno il GR 55 accoppiato ad una Parker (vera) e GK 3;
dunque:
- non ho capito bene ma.. per ottenere il suono miscelato (chit. + midi) è necessario uscire dal GR55 con 2 cavi separati? Quindi dalle uscite "Output Left (mono)" e "Guitar Out"? Pensavo che l'uscita stereo (L e R) comprendesse anche la chitarra 'sola' e che bastasse agire a monte sul selettore nero del GK (solo midi/mix/solo chitarra) per scegliere quello che si vuole.
-e se è così, potrei utilizzare una uscita a "Y" dal GR 55 per inserirmi in un combo o impianto?
Grazie :)
Rispondi
Re: Perdonate l'intromissione...
di Claes [user #29011]
commento del 20/11/2013 ore 13:29:09
Una chitarra collegata tramite cavo DIN va normalmente anche collegata via jack. Il "mix" dovrebbe risolvere il problema. L'ampli sarà da settare pulito e il sound preferito per la chitarra è da farsi tramite pedalini.
Rispondi
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