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Fender Cabronita Mexico: cheap and nasty
Fender Cabronita Mexico: cheap and nasty
di [user #17266] - pubblicato il

La Cabronita miscela tutte le caratteristiche indispensabili a una macchina da twang che si rispetti tagliando fuori tutto il resto. Il design old school e minimale all'ennesima potenza di un ibrido tra Telecaster e una Gretsch arriva dal Messico con un prezzo imbattibile.
La Cabronita miscela tutte le caratteristiche indispensabili a una macchina da twang che si rispetti tagliando fuori tutto il resto. Il design old school e minimale all'ennesima potenza di un ibrido tra Telecaster e una Gretsch arriva dal Messico con un prezzo imbattibile.

Lo ammetto: non sono mai stato un amante della Telecaster, anzi, negli anni ho sempre ritenuto la sua linea semplice e minimale quanto di più brutto si potesse concepire. Non avrei mai posseduto una Telecaster in vita mia.
Ora che mi sono attirato l’odio di ogni Telecasterista (o Telecasteriano? Boh!) di Accordo posso andare a recensire la chitarra che è riuscita a farmi cambiare idea.

Funziona così: dopo aver letto su questi lidi l'articolo che parlava della Cabronita Especial realizzata dal Custom Shop Fender, non so bene perché per la prima volta una chitarra del genere iniziava ad attirare la mia attenzione. Vuoi per i pickup, vuoi per quell’aspetto un po’ trasandato e da chitarra da deserto messicano, era proprio bella bastarda. Quando poi qualche mese fa venni a sapere che era stata creata la versione made in Mexico e vidi le foto, non ci fu più niente da fare. Il prezzo allettante mi convinse del tutto e finii per andare in negozio e ordinarne una in finitura White Blonde, che come la sunburst ha il body in frassino anziché ontano.

Dopo un’attesa di quasi tre mesi, con continui rinvii e ritardi sulla consegna, ricevo un messaggio dal negoziante (che è quasi più contento di me, finalmente non l’avrei più massacrato nelle parti intime a colpi di telefonate, almeno per un po'): arrivata!
Dopo essermi tele(caster)trasportato in negozio, apriamo l’agognato pacco assieme. Miss Mexico si para davanti ai nostri occhi in tutto il suo ignorante splendore.
La finitura Blonde è ottima, vernice applicata con cura e venature del legno in bella mostra mentre le cromature dei pickup e dei controlli spiccano piacevolmente creando quel look “cabronito” che è parte fondamentale in una chitarra come questa. Il manico è molto bello nel suo acero con finitura gloss e i tasti sono ben posati e rifiniti.
Mettiamo finalmente le manacce sulla signorina e saltano fuori alcune piccole magagne: l’action è completamente da rivedere, con il mi cantino decisamente più alto delle altre corde, l'intonazione è abbastanza imbarazzante, il selettore balla nella sua sede a causa della ghiera allentata e sul retro del body noto le impronte digitali di qualcuno sotto forma di macchie di vernice bianca sopra alla finitura gloss. Fortunatamente, con una (molto) energica passata di straccio sono venute via senza lasciare traccia. Peccati tutto sommato veniali e risolti con una chiave a brugola e dieci minuti di tempo, ma di certo si capisce dove produzioni come questa vadano a risparmiare.

Fender Cabronita Mexico: cheap and nasty

Alla fine, come suona? Da paura!
I pickup Fideli’Tron fanno un ottimo lavoro e non si limitano a scimmiottare i TV Jones, ma anzi hanno un loro carattere ben distinto: sui crunch sono ricchi di armonici e molto intellegibili, soprattutto nella posizione bridge dove abbiamo anche un convincente twang. Il pickup al manico ha un suono bello grasso e pastoso senza però perdere in comprensibilità e, scegliendo di usarli entrambi, si ottengono delle sonorità veramente convincenti, molto "Gretsch" oserei dire.
Il manico è abbastanza grosso ma comunque comodo e scorrevole, molto ben rifinito e dotato di meccaniche e capotasto decisamente decenti - la chitarra non si scorda nemmeno se viene strapazzata in malo modo.
Il ponte fisso fa il suo dovere senza problemi, le sellette piegate stile vintage non sembrano essere proprio il massimo, ma un’eventuale sostituzione futura è un’operazione tutto sommato considerabile e tutt’altro che drammatica.

La Cabronita si è già ritagliata un suo posto ben preciso fra le mie sei-corde, ha una sua personalità precisa e definita ed è proprio quello che stavo cercando. Oltre a essere un bel giocattolo nuovo, è uno strumento che arricchisce di inedite sonorità anche un arsenale di chitarre già ben fornito e assortito, per cui... che aspettate? Cabronizzatevi!

Allego per puro scopo ludico un video di una delle mie band dove potete vedere la signorina in azione. Purtroppo la qualità è quella che è, il solo però è abbastanza distinguibile anche perché questa chitarra ha un suono che buca abbastanza il mix.


Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.
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