VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Addio a Ray Manzarek
Addio a Ray Manzarek
di [user #33493] - pubblicato il

Ray Manzarek, membro fondatore dei Doors insieme a Jim Morrison, è morto ieri in Germania, dove si trovava per motivi di salute. Il tastierista, affetto da un tumore per il quale si stava curando, aveva da poco compiuto 74 anni.
Ray Manzarek, membro fondatore dei Doors insieme a Jim Morrison, è morto ieri in Germania, dove si trovava per motivi di salute. Il tastierista, affetto da un tumore per il quale si stava curando, aveva da poco compiuto 74 anni.

Non è mai semplice commentare la dipartita di un grande musicista. Sono convinta che sia un sentimento diffuso presso chi si è trovato a farlo, quello di sentirsi totalmente inadeguati mentre si tenta di ricordare in poche righe la carriera di chi ha cambiato radicalmente la storia della musica. Si deve parlare di qualcuno che è entrato nella vita di milioni di persone, magari anche nella propria, per non uscirne mai più, e il fardello di rendere un omaggio proporzionato al lascito dell’artista rende il compito decisamente arduo.

È quello che provo oggi nel darvi notizia della morte di Ray Manzarek, tastierista e fondatore dei Doors e uno dei pochi veri miti che io abbia mai avuto, morto ieri in una clinica di Rosenheim, in Germania, dopo aver strenuamente lottato contro un cancro al dotto biliare.

Addio a Ray Manzarek

Nato a Chicago nel 1939, Raymond Daniel Manzarek veniva da una famiglia di origine polacca (il corretto spelling del nome è infatti Manczarek). Grazie alla grande passione per la musica dei genitori, comincia a prendere lezioni di piano intorno ai sette anni e, dopo l’immancabile formazione classica, si appassiona in fasi successive allo stride, al boogie-woogie, al blues (lo vive per le strade della sua città, al mercato di Maxwell Street) e anche al jazz, fino ad arrivare al fatidico incontro con il rock, che gli si presenta nelle vesti di Elvis Presley. Lo vede cantare “Blue Suede Shoes” in tv, al Jackie Gleason Hour, e da allora nulla è più stato lo stesso.

Sembrava destinato ad altro, Manzarek. I genitori speravano che sarebbe diventato un avvocato e per questo passò quattro anni alla De Paul University, studiando legge ed economia. Le attività extracurricolari, però, avevano su di lui un appeal irresistibile: la passione per la musica, l’arte, il teatro, ma soprattutto il cinema, oltre alla gioventù e il desiderio di vivere la propria libertà artistica e intellettuale, lo portarono in California, dove frequentò la Film School della UCLA in un periodo di grande fermento culturale. Fu proprio al dipartimento di cinematografia che conobbe la futura moglie Dorothy (sposata nel 1967 e da allora inseparabile compagna di vita), ma anche un altro aspirante cineasta di qualche anno più giovane: Jim Morrison. Il resto è storia.

Manzarek ha il grande merito di aver scorto il talento di Morrison quando era ancora un diamante grezzo. Un fugace ascolto ai testi canticchiati da Morrison sulla spiaggia di Venice nel 1965 gli bastò, infatti, per comprenderne l’originalità e la ricchezza. Reclutati Robby Krieger alla chitarra e John Densmore alla batteria, i Doors erano al completo. Provarono a cercare un bassista ma nessuno fu mai in grado di soddisfare pienamente le esigenze del gruppo, la cui sinergia era il frutto del delicato equilibrio interno tra quattro personalità diversissime, anche a livello artistico. Ed è anche questo che ha conferito ai Doors quel sound inconfondibile fin dall’inizio: Manzarek suonava il suo organo Vox Continental con la mano destra e con la sinistra suonava le linee di basso su un piano elettrico. Dopo un inizio nei piccoli club del Sunset (l’aneddotica di quel periodo primordiale è sconfinata e sfocia nella leggenda), i Doors diventano la house band del Whiskey A Go Go e poi via, verso il contratto con la Elektra Records, l’omonimo disco di debutto nel ‘67 e il successo che li porta quasi immediatamente dall’anonimato a diventare la band più popolare degli Stati Uniti.

Tra il ’67 e il ’71 i Doors realizzarono sei dischi in studio che testimoniano di un’evoluzione e di una ricerca continue e si esibirono in un numero impressionante di concerti in tutti gli Stati Uniti. Giunsero anche in Europa, ma mai in Italia (avrebbero dovuto suonare a Roma e Milano nel ’70 ma le date vennero annullate a causa dell’incresciosa vicenda del processo di Miami). Al momento della morte di Morrison, nel luglio del 1971, i Doors avevano già costruito la propria leggenda, poi alimentata dalla prematura scomparsa di un frontman dal carisma senza precedenti, ma ciò che più conta è il lascito artistico, incommensurabile.

Il più maturo dei quattro (non solo anagraficamente), Manzarek è stato per molti sensi l’architetto di uno dei più leggendari capitoli della storia del rock. Non solo i Doors sono nati da una sua idea, ma spesso si è trovato nella necessità di incanalare l’esuberanza e di tamponare l’imprevedibilità di Morrison da un lato, e di placare le ire suscitate dalla difficile gestione dei suoi eccessi dall’altro, gestendo in prima persona i delicati equilibri alla base di questo colosso. Essendo per certi versi il musicista più solido all’interno della band, ha contribuito enormemente alla composizione, riversando la sua variegata formazione in una produzione a dir poco eclettica (nei dischi dei Doors si trovano brani rock e blues, dei waltzer, dello swing, delle ballate, della musica sperimentale, chi più ne ha più ne metta) e ha sempre rappresentato un perno imprescindibile nei live. Infine, è diventato a tutti gli effetti lo sposkesman del gruppo, portando con passione la storia della band, oltre che la sua musica, in giro per il mondo attraverso le generazioni per più di quarant’anni.

Non si è mai fermato, Manzarek. Oltre ad aver realizzato due dischi – passati quasi inosservati – coi Doors dopo la morte dell’amico Jim, ha realizzato svariati album da solista, diretto dei video dei Doors, prodotto dischi di altri artisti, scritto un’autobiografia di successo, ideato innumerevoli progetti artistici per poi riprendere la via dei concerti con Robby Krieger, per provare ancora l’emozione di suonare il repertorio dei Doors dal vivo, finché gli è stato possibile.

Ho avuto l’onore di incontrare Ray e la moglie Dorothy al Festival Internazionale della Poesia di Genova nel 2001, in una magica serata dedicata alla poesia di Jim Morrison in occasione del trentesimo anniversario della sua morte, e di vederlo in concerto due volte. Credo di poter affermare di aver visto di rado musicisti altrettanto appassionati e appassionanti.

Una nota dolente: nel corso degli anni ho riscontrato una certa snobberia nei confronti di Manzarek e dei Doors, soprattutto da parte di musicisti, che troppo spesso li bollano come una band per teenager irrequieti e li associano sarcasticamente a(l ritornello di) “Light My Fire”. Un tempo li avrei invitati ad ascoltare i sei diamanti che ci hanno lasciato e a riflettere all’influsso che hanno esercitato su band di ogni epoca. Oggi mi rendo conto che in realtà basta ascoltare l’intro di organo di “Light My Fire” per capire che non è cosa da tutti.

Ma per fortuna non per tutti è così, come dimostrano le reazioni a caldo di molti grandi. Naturalmente tra i primi ad arrivare ci sono stati i commenti dei compagni di band Robby Krieger ("Sono profondamente addolorato dalla notizia della morte del mio amico e compagno di gruppo. Sono felice di aver potuto suonare le canzoni dei Doors con lui negli ultimi dieci anni. Ray era una grande parte della mia vita e sentirò la sua mancanza per sempre”) e di John Densmore (“Non c’era tastierista al mondo più appropriato per supportare le parole di Morrison. Ray, mi sentivo completamente in sintonia con te musicalmente. Era come se fossimo una sola mente, che teneva giù le fondamenta su cui Robby e Jim potessero fluttuare”). A seguire i commenti di colleghi e fans, tra cui Slash (“I Doors rappresentano il sound di Los Angeles per me. È stata la prima band che mi ricordo di aver sentito quando sono arrivato dall’Inghilterra; “Light My Fire”, non me ne dimenticherò mai”), Joe Perry (“Adesso è con Jim. Per me oggi significano tanto quanto significavano 40 anni fa”), Randy Jackson dei Jackson 5 (“Wow, Rip Ray Manzarek. Uno dei più grandi artisti mai esistiti”) e David Paich dei Toto (“Mi dispiace ricevere la notizia della morte del mio collega tastierista dei Doors, Ray Manzarek. Ray era un archetipo. Un originale, di cui si sentirà la mancanza ma che non verrà dimenticato. Hai acceso il fuoco, Ray.”).

Addio a Ray Manzarek

A mio personale avviso, il merito fondamentale di Manzarek è stato quello di riuscire nell’incredibile impresa di creare una controparte musicale così efficace per i testi di Morrison. Nulla è lasciato al caso nell’economia dei dischi dei Doors, ogni dettaglio è curato per interagire funzionalmente con gli altri, e la formazione (anche cinematografica) di Manzarek è stata determinante per la realizzazione di un progetto così ambizioso. Originale, personalissimo, geniale, era a mio avviso un fuoriclasse, uno dei più grandi della sua generazione.

Ray se n’è andato ieri, chiudendosi per sempre le porte alle spalle. Aveva compiuto 74 anni lo scorso 12 febbraio. Al suo fianco c’erano la moglie Dorothy Fujikawa, l’amore di una vita, e i fratelli Jim e Rick (suoi primi veri compagni di band, nei Rick & The Ravens).

Mi addolora immensamente pensare che le nostre strade non si incroceranno mai più, ma mi rincuora pensare che la sua musica è destinata a vivere ancora a lungo.

La famiglia di Manzarek ha chiesto di devolvere le eventuali donazioni all'associazione Stand Up 2 Cancer
Seguici su Twitter
ray manzarek
Link utili
Stand Up 2 Cancer
Nascondi commenti     32
Loggati per commentare

Ciao Fede :'( Hai descritto ...
di helloween [user #27122]
commento del 21/05/2013 ore 18:59:13
Ciao Fede :'( Hai descritto in maniera perfetta Ray! Un musicista poliedrico in grado non solo di comporre album originali, ma di scrivere pezzi completamente diversi all'interno di uno stesso album. Personalmente sto vivendo questa notizia con un dispiacere immenso, non solo perchè il sound del suo organo mi ha portato ad avvicinarmi a sonorità diverse da quelle a cui ero abituato, non etichettabili (rock? prog? blues? jazz?), non solo perchè i Doors sono stati il mio primo amore musicale e letterario (sottolineo letterario), ma anche perchè è entrato nella mia vita, plasmandola inconsapevolmente, spingendomi alla ricerca di un sound originale e soprattutto portandomi a considerare i vari "Doors" amici miei. Sono molto contento che tu abbia avuto la fortuna di poter parlare con lui, sono sicuro che il suo ricordo ti accompagnerà sempre lasciandoti un sorriso.
Non ci resta che salutare il vecchio Ray!
A presto...
Rispondi
Re: Ciao Fede :'( Hai descritto ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 22/05/2013 ore 10:00:14
Ciao helloween, grazie per le bellissime parole!
Ho ascoltato una grande quantità di musica nella vita, ma i Doors sono sempre stati il "mio" gruppo, per qualche strana affinità. Essendoci sempre stati, condivido il tuo stato d'animo: un dispiacere immenso, come se se ne fosse andato uno di famiglia.
Non potevi darmi gioia maggiore con quel "sottolineo letterario": anche a me Morrison & co. hanno aperto un mondo. Non nascondo che, se nella vita ho fatto certe cose e sviluppato certi interessi, sicuramente l'input ricevuto da loro nella mia prima giovinezza ha avuto un grande peso. E continua ad averlo, perché me ne occupo ancora (anche della produzione poetica di Morrison).
Forse sembrerà eccessivo, ma sono sicura che i Doors siano un gruppo ancora completamente da scoprire da parte del grande pubblico per certi versi.
Ti abbraccio!
Rispondi
Re: Ciao Fede :'( Hai descritto ...
di helloween [user #27122]
commento del 22/05/2013 ore 12:24:2
Trovo molto difficile interpretare le poesie di Jim, o meglio le interpreto secondo i miei schemi. Uno dei miei desideri è quello di poter passare con lui un pò di tempo per parlare di poesia e sentimenti, in quanto credo che, a parte qualcuno, della produzione doors non si conosca tutto approfonditamente. E poi vorrei sottolineare che uno dei grandi meriti di Ray è stato si quello di comporre celebri pezzi, ma soprattutto quello di adattare la musica all'atmosfera dei testi di Jim, infatti trovo nella musica di Ray una delle chiavi di lettura per interpretare certe poesie. Non so se riesco a rendere l'idea. Più che basi musicali i Doors hanno composto colonne sonore; colonne sonore che accompagnavano la produzione di poesie. Ecco, se posso fare un paragone, Ray è l'Ennio Morricone musicale mentre Jim il Sergio Leone Letterario. Io temo che col passare del tempo si perderà molto interesse per questo gruppo. Gruppo non musicale ma letterario...è triste, ma non vedo un interesse crescente nei giovani adolescenti (certo le eccezioni ci sono)...
Rispondi
Re: Ciao Fede :'( Hai descritto ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 23/05/2013 ore 23:21:46
E' proprio così, quello dei Doors è un paradosso: sono forse una delle band più popolari del mondo ma in realtà in pochi si sono addentrati nei meandri della loro musica. Io mi trovo d'accordissimo con te: come dico nel mio articolo, secondo me il pregio più grande si Manzarek è stato quello di aver creato musica perfetta per i testi di Morrison, che tutto erano fuorché semplici. Io credo che la formazione cinematografica di entrambi abbia contribuito enormemente in tal senso... I testi di Morrison erano una sceneggiatura e la musica di Manzarek/dei Doors ne era la colonna sonora. Sul Morrison poeta si potrebbe andare avanti per ore (anche lì, stesso discorso: una figura popolare al punto di poterla definire un'icona, ma quasi nessuno sa che ha scritto migliaia di pagine di poesia quasi ignota e interessantissima, ricchissima, particolarissima).
Sì, l'opera dei Doors è totalmente imbevuta di letteratura e molto altro... Peccato davvero che la gente non abbia voglia di sondarla!
Rispondi
Re: Ciao Fede :'( Hai descritto ...
di helloween [user #27122]
commento del 23/05/2013 ore 23:39:18
E ti dirò di più Fede...Le poesie di Jim sono molto belle seppur particolari e molto difficili da interpretare, ma, se la lingua madre fosse stata l'italiano, con quelle sue innumerevoli sfumature, le sue poesie sarebbero dei dipinti su foglio!!! Un pò come i testi di Battiato...poesie che sembrano dipinti su fogli pennellando parole...per esempio prospettiva nevskij, è un testo di Battiato in cui l'atmosfera e lo svolgimento materiale dei fatti saltano all'occhio (anzi all'orecchio) prima della musica e della stessa ritmica...per me sarebbe stato così Jim italiano...

vai al link
Rispondi
mamma quanto mi dispiace! ...
di zaloral [user #31722]
commento del 21/05/2013 ore 19:10:36
mamma quanto mi dispiace!
era la mia "porta" preferita del gruppo.
un altro pezzo di storia che se ne va lasciandoci in eredità il suo genio e i suoi capolavori.
sono proprio triste.
Rispondi
Re: mamma quanto mi dispiace! ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 24/05/2013 ore 17:32:40
Ciao zaloral!
Ogni volta che se ne va un gigante, uno dei protagonisti di quegli anni d'oro, per me è un'autentica sofferenza...
Rispondi
Re: mamma quanto mi dispiace! ...
di zaloral [user #31722]
commento del 25/05/2013 ore 18:14:53
non lo dire a me.
sono artisti che con la loro genialità unica e irripetibile ci sono entrati dentro, ci hanno emozionato, fatto sognare e scoprire dei lati di noi stessi che probabilmente senza quelle particolari note e suoni non sarebbero emersi.
passi decine di anni ad ascoltarli, le loro canzoni diventano le colonne sonore di momenti importanti e cruciali della tua vita tanto da non riuscire più a farne a meno.
quando poi ci lasciano è come se ne andasse un grande amico, uno stretto parente che amavi.
ti lasciano un vuoto perchè ti sembra che sia finita un era, non solo musicale, ma anche della tua storia.
si sa che poi si va avanti e che si apriranno nuove splendide ed emozionanti pagine, ma niente più ci farà provare quelle particolari emozioni che troveremo solo nei solchi di quei dischi e nella voce e nei suoni di quei grandi.
Rispondi
grande..!!!
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/05/2013 ore 19:41:06
===Manzarek suonava il suo organo Vox Continental con la mano destra e con la sinistra suonava le linee di basso su un piano elettrico===

vai al link

ray:

vai al link

Rispondi
Re: grande..!!!
di LaPudva [user #33493]
commento del 23/05/2013 ore 23:23:35
Che spettacolo...

E che malinconia! :(
Rispondi
La vera anima dei Doors!!
di Chiodo utente non più registrato
commento del 21/05/2013 ore 19:58:44
:(
Rispondi
Re: La vera anima dei Doors!!
di LaPudva [user #33493]
commento del 23/05/2013 ore 23:24:07
:((((
Rispondi
Ciao Ray.
di Toby [user #27677]
commento del 21/05/2013 ore 20:23:49
Un saluto all'architetto di uno dei più grandi gruppi rock di tutti i tempi.
Sempre pronto, su un Fender Rhodes piano ed un Vox Continental combo organ, a tessere tappeti musicali originali e fluidi.


Ciao Ray

Toby.
Rispondi
Meno di 2 anni fa'
di team72filo [user #20000]
commento del 21/05/2013 ore 21:12:50
Meno di 2 anni fa'
l'ho visto a Pistoia Blues nella "reunion" dei doors(anche se legalmente non potevano utilizzare il nome originale perchè Johne Densmore gli aveva fatto causa)e fù molto simpatico e gioviale,in gran forma veramente,un grande dispiacere davvero.
Mi diede l'impressione(forse erronea) di essere una persona cosciente del fatto di avere suonato con un vero "DIO" del rock e di avere contribuito a scrivere pagine importanti di un'epopea storica,di essere grato alla vita e DI GODERSELA TUTTA!
Ciao Ray!
Rispondi
Re: Meno di 2 anni fa'
di LaPudva [user #33493]
commento del 22/05/2013 ore 10:13:43
C'ero anche io a quel concerto. Manzarek era scatenato... Un concentrato di energia!
Il modo in cui interagiva col pubblico era davvero fantastico, anche nei momenti critici (come successe proprio quella sera).
Credo che Manzarek avesse una visione lucidissima della propria vicenda artistica e che fosse cosciente di quello che aveva realizzato, come pure del fatto che in qualche modo la figura e la leggenda di Morrison abbiano sempre ampiamente "schiacciato" gli altri membri del gruppo e li abbia messi in ombra, ma anziché dolersene ne ha preso atto, senza rinunciare ai propri progetti personali. Secondo me è il modo più saggio di convivere con una leggenda del genere!
Rispondi
Re: Meno di 2 anni fa'
di team72filo [user #20000]
commento del 22/05/2013 ore 11:19:02
Proprio ciò che intendevo dire...
Rispondi
Grazie
di MM [user #34535]
commento del 22/05/2013 ore 09:45:29
Bellissimo articolo.
Lui era certamente un grandissimo, bastava guardarlo in volto per capirlo.
Uno che, nonostante il maledetto cancro, ha saputo vivere e invecchiare nel migliore dei modi.
Ora potrà suonare in paradiso.
Rispondi
Re: Grazie
di LaPudva [user #33493]
commento del 22/05/2013 ore 10:09:48
Ciao MM!
Morrison spesso citava William Blake (da cui deriva notoriamente il nome stesso dei Doors):

'The road to excess leads to the palace of wisdom'
(la strada dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza)

Concordo pienamente con le tue parole e credo che questo sia stato particolarmente vero per Manzarek, che ha saputo superare il turbolento periodo del successo e degli eccessi più sfrenati dei tardi anni '60 per poi gestire la propria vita e la propria carriera con lucidità e saggezza.
Un grande
Rispondi
e oggi è morto anche ...
di erlele [user #20329]
commento del 22/05/2013 ore 15:34:40
e oggi è morto anche Trevor Bolder che settimana!
Rispondi
Re: e oggi è morto anche ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 23/05/2013 ore 23:24:43
... Che brutto periodo davvero... :(
Rispondi
Mi è piaciuto molto il ...
di Bustio [user #24438]
commento del 22/05/2013 ore 15:48:1
Mi è piaciuto molto il tuo articolo e le tue parole da appassionata dei Doors e al contempo da grande esperta musicale. Resta il dispiacere per una perdita incommensurabile per la musica intera. Non sono mai stato un appassionato fervente dei Doors ma il lavoro di Ray alla tastiera era mostruoso, si può solo dire che è stato un genio, un pioniere sul quale molti poi si sono basati per costruire un suono losangelino che però non poteva mai essere come l'originale.
Ti sia lieve la terra Ray, se ripasserò nella mia vita davanti al whiskey a go-go penserò a te!
Rispondi
:-(
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 22/05/2013 ore 16:24:35
Ne resta sempre meno di quelli buoni.......Amen!
Rispondi
Re: :-(
di LaPudva [user #33493]
commento del 23/05/2013 ore 23:25:14
Un'intera generazione che sta scomparendo...
E (per me) non c'è ricambio! :(
Rispondi
Re: :-(
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 24/05/2013 ore 09:12:14
Vero...purtroppo no,non c'è....siamo in discesa,creatività zero,omologazione marmellata,tutto uguale.....è finito il "rinasccimento" purtroppo,da un pezzo ormai.
Om Shanti
Rispondi
Il vero pilastro e origine ...
di davo [user #31664]
commento del 22/05/2013 ore 21:49:49
Il vero pilastro e origine del suono dei Doors.
Slash ha perfettamente ragione: rappresentano il sound e l'atmosfera di Los Angeles, hanno intuito una musica incredibile, anche dal punto di vista del sound e del lavoro in studio. C'era atmosfera, esecuzione, genialità.
Secondo me è tutto finito dopo i primi album, consumato dall'ego di Morrison e dalle consuete tensioni dei gruppi di quegli anni; rimangono comunque pietre miliari.
Rispondi
Re: Il vero pilastro e origine ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 23/05/2013 ore 22:06:53
Sono d'accordissimo sulla prima parte del tuo messaggio; un po' meno sulla seconda. In realtà nella seconda parte della carriera dei Doors Morrison si stava in un certo senso eclissando: più spazio agli altri, lo shock della propria vicenda giudiziaria, altri progetti... Forse l'insieme di queste cose ha creato le tensioni di cui giustamente parli, che però - limitandoci alla produzione dei Doors - hanno generato altre cose, sicuramente molto diverse, ma davvero valide.
Parole sante: pietre miliari!
Un salutone :D
Rispondi
Cara Pudva, l'ho visto l'anno ...
di Pinus [user #2413]
commento del 23/05/2013 ore 00:42:13
Cara Pudva, l'ho visto l'anno scorso all'ippodromo di Milano, e ti assicuro che è stato un concerto unico, meraviglioso, pieno di un'energia incredibile. Mi ero ripromesso di rivederli, ma tant'è...
Canzoni stupende come when the music over, Break On Through, people are strange ect. , che indugiano per minuti con un clima e suoni visti solo nelle vecchie vhs dei concerti, le persone , giovani per lo più, in trans , completamente rapiti, incredule di ascoltare tali suoni e catapultati in un' altra epoca dal duo Manzarek/Krieger e l'ottima band, cantante compreso, che somiglia in voce, movenze ed aspetto al vero jim morrison, e che trasferisce un' energia incredibile. Un gruppo troppo sottovalutato secondo me. Gli arrangiamenti dal vivo sono davvero eccezzionali.
Ti consiglio di vederti i video del tour del 2012 e spero che tu non te li sia persi :)
Rispondi
Re: Cara Pudva, l'ho visto l'anno ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 23/05/2013 ore 06:39:04
Ciao Pinus! Non li ho visti in quel tour l'anno scorso ma l'anno precedente, con la stessa band.
Dave Brock è un grande... Non amo molto gli "impersonator", ma lo conosco dal 1991 (tra l'altro venne anche al Maurizio Costanzo Show come ospite con la sua tribute band all'epoca, i Wild Child) e devo dire che è il numero uno.
Manzarek aveva ancora molto da dire in termini di live e non parlo solo di concerti coi Doors. Io l'ho visto anche in una serata di solo piano&parole ed è stato a dir poco emozionante.
Terribile pensare che non ci sia più...
Rispondi
Re: Cara Pudva, l'ho visto l'anno ...
di Pinus [user #2413]
commento del 23/05/2013 ore 12:26:55
Io li avrei rivisti volentieri!
Rispondi
Re: Cara Pudva, l'ho visto l'anno ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 23/05/2013 ore 21:47:36
Eh, dillo a me...
Rispondi
"...ho riscontrato una certa snobberia ...
di Guycho [user #2802]
commento del 23/05/2013 ore 10:27:08
"...ho riscontrato una certa snobberia nei confronti di Manzarek e dei Doors, soprattutto da parte di musicisti, che troppo spesso li bollano come una band per teenager irrequieti..."

A parte che essere una band per "teenager irrequieti" non è cosa da poco, ma...sarà invidia?

:)

Rispondi
Re: "...ho riscontrato una certa snobberia ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 23/05/2013 ore 21:50:24
Ahah, concordo, ma ridurre il giudizio sui Doors a quella considerazione è davvero limitativo... In realtà credo che i Doors possano essere compresi davvero solo da un pubblico esperto! Comunque hai ragione, un po' è invidia... Un po' pregiudizio... E spesso è ignoranza!
Rispondi
Altro da leggere
1073SPX-D: il rack Neve diventa una scheda audio
No, non ti serve un benedetto mixer
Go:Keys: tastiere Roland con suoni pro per chi inizia
I cori di Jacob Collier in un plugin gratuito
Audio professionale in qualsiasi ambiente con ARC Studio
Un anno di offerte e limited edition per l’anniversario Thomann
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964