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Il merchandising del vero chitarrista
Il merchandising del vero chitarrista
di [user #17844] - pubblicato il

L'arte del marketing, secondo alcuni, sta nel creare una necessità che nessuno sentiva prima e in seguito proporre un oggetto che la soddisfi. Il mercato degli strumenti musicali è pieno di esempi, ma quando ci si affaccia sul banco dei memorabilia e dei gadget la situazione può sfiorare l'assurdo.
Come le preghiere di un musulmano rivolte a La Mecca, mi stavo dedicando alla visita quotidiana dei siti web di alcuni produttori di strumenti.

Apro la homepage di PRS Guitars, mio sogno proibito. In primo piano compare Paul Reed Smith himself che imbraccia una chitarra particolarmente ricca: è la sua signature.
Ho avuto la fortuna di vedere e sentire la chitarra originale: strumento pomposo come pochi, fatto di intarsi in oro e legni da svariate migliaia di euro. Davvero un bel pezzo di ferraglia, non voglio neanche sapere che prezzo avrà il modello di fabbrica, ma mentre l'ammiro non posso fare a meno di pensare quanto sia autocelebrativa la scelta, per un liutaio, di realizzare una propria signature. Certo, se avessi la disponibilità economica la comprerei subito, ma questo è un altro discorso.
 
Il merchandising del vero chitarrista

Un salto da Gibson è d'obbligo. Il sito web è pieno di news e articoli come al solito. Ci sono le ultime novità in catalogo, quel catalogo che giorno dopo giorno si ingrossa creando sempre più confusione nei poveri amanti del marchio, memori dei tempi in cui la Les Paul era offerta in poche, chiare varianti ben distinte tra loro. Forse anche l'uomo Gibson Ted Drozowski si è reso conto del disagio dilagante tra i potenziali clienti, alla vista della lunga lista di modelli disponibili, quindi ha scritto questo interessante articolo in cui analizza i principali modelli di Les Paul, cercando di indirizzare gli amanti della chitarra di Lester Polfuss verso la variante che più si adatta alle loro necessità.

Dulcis in fundo, è il turno del sito Fender. Adoro il marchio, il sound, le forme, un po' meno alcune scelte di marketing, ma anche questo è un altro discorso.
Bypassata la homepage italiana, controparte poveramente tradotta della homepage statunitense, vado dritto al sito americano. Anche qui qualcosa attira velocemente la mia attenzione: la presenza di uno store.
Non è una novità, ma non ci avevo mai prestato attenzione. Decido quindi di dare un'occhiata.
Subito lo sguardo cade sulla sezione relativa alle parti di ricambio. Di trovare manici o corpi naturalmente non se ne parla, in compenso c'è più o meno tutto quello che di metallico o plastico c'è su una Fender. I prezzi sono leggermente gonfiati rispetto alle soluzioni di altre marche, ma per conservare l'originalità di uno strumento si fa questo e altro.
Ricordatomi che non posseggo una Fender, decido di spulciare le altre categorie: un catalogo che neanche il negozio di souvenir dell'Hard Rock Café, se non fosse per i vari "out of stock" seminati sugli articoli più interessanti. Cover per smartphone, magliette, bicchierini commemorativi, accendini Zippo marchiati Fender, modellini di chitarre, tutto venduto a prezzi gonfiati quasi quanto quelli di una bancarella napoletana alla vista di un turista tedesco in sandali e calzini.
Assodato che non posso permettermi una bottiglietta d'acqua (vuota) in metallo per 19,99 dollari né intendo spendere sui 30 dollari per una custodia da iPhone, l'ultima spiaggia è rappresentata dagli complementi d'arredo.
 
Il merchandising del vero chitarrista

Appassionato da sempre di disegni tecnici, blueprint e simili, scovo due stampe (una del progetto Stratocaster, l'altra Telecaster) vendute in cornici sagomate sulle linee delle rispettive chitarre ritratte all'interno.
La descrizione degli oggetti sottolinea che quelle cornici - che a un primo sguardo potrebbero passare per lo scarto di lavorazione di un body, e onestamente non mi sarebbe dispiaciuta l'idea - sono realizzate in ontano, esattamente come molti degli strumenti Fender. Certo, questa tavola di ontano è formata da listelli sottili che la fanno somigliare più a un parquet che a un body, ma ancora una volta questa è un'altra storia.
Quello che, ancora una volta, lascia a bocca aperta è il prezzo: ognuna di queste cornici in listelli di ontano con dentro un disegno che chiunque può trovare gratuitamente online è venduta per la cifra di 69,99 dollari.

Ancora con l'amaro in bocca e perplesso all'idea che esistano persone disposte a pagare tanto per un oggetto simile, concludo la mia routine con un ultimo giro sul sito Warmoth.
Diversamente dal solito non cerco novità sui manici da 25 pollici (vedi innamoramento per PRS), né ammiro i top più ricchi o quei battipenna vezzosi che fanno riconoscere subito uno strumento Warmoth. Questa volta vado dritto a cercare i body più economici stile Stratocaster.
 
Il merchandising del vero chitarrista

Il catalogo dice che potrei portarmi a casa un body Strat non rifinito per 125 dollari, meno di quanto avrei speso nell'ordinare le due cornici. È in pioppo, non ontano "come gli strumenti originali", ma qualcosa mi dice che suonerebbe molto meglio di quelle.
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se warmoth fosse un nome ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 25/05/2013 ore 16:16:3
se warmoth fosse un nome che vale quanto il nome fender...
Rispondi
Re: se warmoth fosse un nome ...
di nocommentnews [user #34810]
commento del 25/05/2013 ore 23:21:33
Il fatto che non lo sia, forse, di questi tempi é un bene, c' é molta più sostanza e qualità nei prodotti offerti da warmoth. Le "ipotetiche" chitarre sono tutte potenzialmente a livello di un custom shop ad un prezzo sensibilmente minore. Mi sono costruito una super strat 1957 con legni sagomati ad arte " anche se da macchine cnc" dopo aver provato chitarre che non suonano allo stesso modo e costano quanto un rene.
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Re: se warmoth fosse un nome ...
di RedRaven [user #20706]
commento del 26/05/2013 ore 20:54:15
anche io ogni tanto ho la tentazione da warmoth, ma a conti fatti ti costa come una custom shop usata, se vuoi roba da custom shop. body e manici in legni pregiati e verniciati alla nitro costano, poi ci sono meccaniche, battipenna, pickups, pots.. custodia.. tira la somma e hai risparmiato 100 euro (forse) ma hai una chitarra che per bella che sia è deprezzata in modo drammatico a volerla rivendere. Ho preso una strato CS e stop. provata, so come suona, so com'è.
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:-)
di jebstuart [user #19455]
commento del 25/05/2013 ore 22:43:25
Bellissimo articolo.
Ho cercato di leggere l'articolo sulle Les Paul. Per quanto sia evidente lo sforzo dell'autore di semplificare e mettere ordine, un capitolo di Anatomia è più facile da digerire. Hai ragione, siamo all'assurdo.


PS: Su eBay ho scovato una Zippo Fender "as new" (era vero) a 20 euro. Potenza del mercato dell'usato ...
Rispondi
YEAH ! ...
di bend_it [user #29446]
commento del 26/05/2013 ore 00:48:46
YEAH !
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Molto divertente.
di ciun [user #15167]
commento del 26/05/2013 ore 07:59:25
Un articolo davvero spiritoso, anche se, vista la dabbenagine di noi chitarristi, da prendere amaramente sul serio.
Una sola cosa mi ha deluso. Dopo aver visto la foto sulla testata dell'articolo pensavo che dicessi dove trovare quel tagliere a forma di body!
Ma fa niente, da appassionato di lavori in legno, otre che di 6 corde, mi ha dato una grande idea per il prossimo lavoretto. Così metto in moto anche la terza mia passione : i fornelli (e quello che ne vien fuori!).
Ora il problema grosso sará : tegliere Les Paul o tagliere Strato?
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Re: Molto divertente.
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 26/05/2013 ore 12:25:20
Eheheh... puoi trovare il tagliere proprio nello store Fender, disponibile in versione Telecaster o Stratocaster. Purtroppo credo che ora sia esaurito.
Con la cucina abbiamo una passione in comune, e non ti nascondo che è da un po' che progetto di trasformare il mio tagliere in un body e, di contro, procurarmi un body Telecaster economico e farne un tagliere!
Rispondi
Re: Molto divertente.
di ciun [user #15167]
commento del 29/05/2013 ore 00:48:40
Bellssimo! Ho sempre ammirato chi sa trovare negli oggetti inimmaginabili e utili funzioni nascoste.
Rispondi
Re: Molto divertente.
di mehari [user #25169]
commento del 26/05/2013 ore 14:48:36
secondo me il tagliere les paul si presta meglio per servire i formaggi mentre strato va alla grande per i salumi..... con la tele notoriamente si fa tutto
Rispondi
:D Grande! E molto salomonico!
di ciun [user #15167]
commento del 29/05/2013 ore 00:43:46
Così sia, prossimamente sulla mia tavola un tris di taglieri musicali!
Non me ne vogliano i puristi del suono, ma userò castagno (di cui ho giá da parte alcune tavole per altri lavoretti). La salsiccia non si offenderá se non è servita su mogano (magari con top in acero fiammato!)
Rispondi
Re: :D Grande! E molto salomonico!
di mehari [user #25169]
commento del 29/05/2013 ore 09:13:07
mmm.....
io eviterei per davvero il mogano... è oleoso e ha un saporaccio !

facciamo gli autarchici !

Frassino
Ulivo
Noce

:)
Rispondi
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