di redazione [user #116] - pubblicato il 01 giugno 2013 ore 14:30
Per un bassista come Lorenzo Feliciati, affrontare una serata di musica punk è una bella sfida. Con il suo background formato da jazz, prog e sperimentazioni visionarie con l'elettronica, ridurre il suono ai minimi termini per inserirsi in un contesto sporco e cattivo come quello della recente Anti-Shred Night vuol dire concentrarsi su stile e approccio, ma senza dimenticare la strumentazione giusta.
Per un bassista come Lorenzo Feliciati, affrontare una serata di musica punk è una bella sfida. Con il suo background formato da jazz, prog e sperimentazioni visionarie con l'elettronica, ridurre il suono ai minimi termini per inserirsi in un contesto sporco e cattivo come quello della recente Anti-Shred Night vuol dire concentrarsi su stile e approccio, ma senza dimenticare la strumentazione giusta.
Il rig di Lorenzo Feliciati è un mix di classico e moderno. Si parte dall'inseparabile basso a cinque corde Ibanez Grooveline, aggressivo nel look ma tradizionale nel progetto che vi si trova alla base. I due pickup stile Jazz Bass danno al Grooveline un sound vecchio stampo, mentre l'elettronica moderna, con preamplificatore dedicato, è costruita per rispondere al meglio alle frequenze sprigionate da un cinque corde. Il ponte Tight-End, voluminoso e stabile all'inverosimile, garantisce una trasmissione delle frequenze ottimale. Lorenzo usa il Grooveline principalmente per le sue escursioni nella fusion, come ha dimostrato durante l'Anti-Shred Night insieme al batterista Pierpaolo Ferroni, ma il basso si rivela abbastanza versatile da dare il meglio anche in contesti spinti come il punk-rock. Un asso nella manica è rappresentato senza dubbio dalla testata Markbass Little Mark Tube, orgoglio italiano con una circuitazione ibrida tra solid state e valvolare. In 500 watt di potenza totali, tutti analogici, il Little Mark Tube è in grado di offrire il calore e la ricchezza armonica di un preamplificatore valvolare oppure la pulizia e l'attacco tipici di un preamplificatore a transistor e universalmente apprezzati dai bassisti di ogni estrazione stilistica. Mediante un controllo di mix tra solid state e valvolare, l'amplificatore Markbass permette anche di miscelare i due circuiti, ricercando così l'equilibrio richiesto dal contesto.