VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Tecnica chitarristica con qualche aiutino
Tecnica chitarristica con qualche aiutino
di [user #14754] - pubblicato il

L'unico modo per migliorare in forza, resistenza e velocità è praticare con costanza e a lungo. Se non si hanno tempo e pazienza per passare ore sullo strumento, dei piccoli aiuti meccanici possono tornare utili.
L'unico modo per migliorare in forza, resistenza e velocità è praticare con costanza e a lungo. Se non si hanno tempo e pazienza per passare ore sullo strumento, dei piccoli aiuti meccanici possono tornare utili.

Sia che si voglia scomodare il latino con il famoso detto "Per aspera ad Astra", sia il più moderno americano "No pain, no gain", il senso è sempre quello: per determinati traguardi non esistono scorciatoie. Noi chitarristi lo sappiamo, purtroppo, molto bene anche se, a volte, alcuni obiettivi sembrano così lontani da instillare nella nostra mente il dubbio che, probabilmente, qualcosina in più del semplice esercizietto 1-2-3-4 quel chitarrista l’abbia fatto. Eppure, nonostante dubbi e perplessità varie, il segreto assoluto non esiste. L’unica cosa vera che credo di aver imparato in vent'anni di hobby chitarristico è che non esiste l’esercizio per migliorare, ma esiste il come si esegue l’esercizio. La giusta impostazione, l’osservazione dei movimenti, il giusto numero di ripetizioni, la capacità di autoanalisi dei risultati e i miglioramenti, prima o poi, arrivano.
Dopo questa bella premessa, credo si sia capito dove sto andando a parare: vorrei parlare puramente di meccanica e di come, tempo fa, abbia pensato a un modo per ottimizzare i risultati degli esercizi di meccanica chitarristica (e di ogni strumento a corda, ovviamente).

Tutto parte dal momento in cui, terminata l’università, inizio a lavorare. Durante gli anni passati a studiare, non avevo problemi a ritagliarmi intervalli (spesso di ore) per dedicarmi allo studio dello strumento e per eseguire i miei bravi esercizietti di tecnica, complici i vari DVD e metodi, tra i quali ricordo (con particolare frustrazione) "Rock Discipline" dell’ormai palestratissimo Petrucci. Tuttavia, le cose cambiano e, quando inizi a lavorare, conciliare fidanzata, chitarra e amici (oltre all’ulteriore approfondimento di tematiche lavorative a casa) diventa molto più difficile, senza contare che, pur volendo, tornare a casa la sera dopo una giornata di lavoro lascia poca voglia di applicarsi più di tanto a tutto il resto.
Così ho pensato a come fare per razionalizzare il tutto, e da qui parte la mia idea.

Già tempo prima, surfando la rete, avevo adocchiato il Varigrip (prima era pubblicizzato con altro nome) prodotto da Planet Waves, un simpatico aggeggio che sicuramente molti di voi avranno già visto almeno una volta nella loro vita chitarristica.

Tecnica chitarristica con qualche aiutino

Il funzionamento del Varigrip è molto semplice: una struttura in plastica da impugnare, della grandezza di una mano, sulla cui sommità sono allineati quattro tasti che funzionano come dei pistoncini collegati a delle molle a simulare quattro tasti della chitarra, in modo da esercitare, con la pressione delle molle, le dita della mano che lo impugna. Si possono eseguire vari tipi di esercizi in quanto i tasti, con relative molle, sono indipendenti fra loro.
Secondo l'azienda che lo produce, si avrebbe un immediato vantaggio dato da un miglioramento della muscolatura delle dita, oltre alla possibilità di mantenere calde le dita prima di suonare, anche se si è lontani dallo strumento, prima di un concerto. Il prodotto è disponibile con vari livelli di durezza delle molle, in modo da variare l’intensità dell’esercizio.
La cosa che, però, non mi ha mai convinto all’acquisto è che il Varigrip è troppo passivo, troppo lontano dall’effetto di suonare una chitarra per apparirmi convincente. Non credevo, insomma, di poter migliorare qualcosa utilizzando un oggetto così dissimile da un manico di chitarra.

Da questa mancanza nasce l’idea di quello che poi ho brevettato come un apparato da applicare sul polso per esercitare le dita. Credo che l’immagine allegata alla richiesta di brevetto (poi ottenuto l’anno scorso) sia esplicativa più di mille parole: un polsino vero e proprio, dalla cui sommità partono una serie di elastici che si collegano alla falange distale delle dita, in modo da creare una resistenza più o meno lieve a seconda degli elastici collegati.

Tecnica chitarristica con qualche aiutino

Grazie all’utilizzo dell’apparato si può comodamente suonare la chitarra e quindi impugnare il manico, poiché il palmo è totalmente libero: si può quindi applicare l’esercizio direttamente sullo strumento, ottenendo una maggiore resistenza data dagli elastici collegati alle dita.
Di sicuro la cosa può lasciare un attimo spiazzati, ma ho provato l’apparato prima su me stesso, poi su altre tre persone e i risultati, dopo una normale sessione di esercizio, rimuovendo l’apparato, sono stati un immediato incremento della forza e resistenza della mano sinistra nei legati, nei bending e in tutte le situazioni in cui la mano sinistra deve lavorare: per dirlo in due parole, appena rimosso l'apparato, la mano sinistra sembra leggerissima sul manico, svolgendo con facilità passaggi normalmente duri da eseguire.
Al momento, come scrivevo poc'anzi, l’apparato da polso per l’esercizio della mano sinistra ha ottenuto il brevetto per invenzione industriale, e da allora è rimasto sempre nel cassetto. Ho pensato, con questo articolo, di condividere con Accordo questa mia idea, che può rappresentare uno spunto di riflessione e una occasione per uno scambio di idee.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.
Seguici su Twitter
accessori
Nascondi commenti     33
Loggati per commentare

Bell'idea, è il primcipio dell'andare ...
di Keldar [user #30052]
commento del 07/06/2013 ore 13:59:50
Bell'idea, è il principio dell'andare in palestra con polsini o cavigliere di tot kili in modo da allenare il muscolo ad uno sforzo maggiore di quello in realtà richiesto dal nostro corpo!

Complimenti per la pensata!:)
Rispondi
Re: Bell'idea, è il primcipio dell'andare ...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 08/06/2013 ore 13:07:53
Esatto, e' proprio questo il principio! Grazie mille! :)
Rispondi
Bravo Eddy, credo che il ...
di Ford78 [user #17514]
commento del 07/06/2013 ore 14:25:06
Bravo Eddy, credo che il tuo sistema sia molto utile oltre che per puro allenamento muscolare, anche per migliorare lo studio di assoli, lick e quant'altro: molte volte ci si dimentica che per imparare da zero delle nuove parti si dovrebbe farlo ad una velocità basissima, di modo che il cervello memorizzi il tutto e possa poi dare il comando alle dita senza che vi siano dei vuoti, incertezze, passaggi più o meno a tempo, ....
Dovresti pensarne uno anche per la mano destra !!!!

A quando la commercializzazione del tuo "attrezzo" ?
Rispondi
Re: Bravo Eddy, credo che il ...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 08/06/2013 ore 13:20:05
Grazie per il tuo commento, caro Ford! In effetti, il senso di usare il polsino e' proprio quello di dedicarsi alla propria serie di esercizi, ottenendo il massimo rendimento nel minor tempo possibile. Purtroppo, per ottenere forza e resistenza e' necessario eseguire esercizi dedicati per varie ripetizioni...e non tutti hanno la fortuna di dedicare ore alla propria chitarra! Per la commercializzazione...ci sto pensando, ma non e' una cosa facile! :D
Rispondi
Grazie per aver condiviso
di lazydaniel [user #28418]
commento del 07/06/2013 ore 14:34:10
Grazie per aver condiviso questa tua idea. Adesso non mi resta che cercare di realizzare questo strumento in modo artigianale.
Ti auguro di poterlo presto produrre.
Ciao,
D
Rispondi
Re: Grazie per aver condiviso
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 08/06/2013 ore 13:21:13
Ti ringrazio, non dovrebbe essere difficilissimo realizzarlo in maniera artigianale...provaci e fammi sapere! Ciao :)
Rispondi
mah...
di 650s [user #2280]
commento del 07/06/2013 ore 14:38:08
mah... come dopo aver portato la spesa su per le scale, appena si mette giù si prova un gran sollievo....
Sarà che sto uscendo (speriamo) da una fastidiosa infiammazione del tunnel carpale, ma vedo con gran sospetto queste "scorciatoie": l'infiammazione me la sono procurata volendo fare tanto in breve tempo.
Il nostro corpo ha i suoi tempi ed i suoi carichi, richiede piccoli passi sempre nella stessa direzione.
Ma soprattutto, non è la forza da ricercare... ma l'elasticità, l'agilità, la coordinazione e l'intonazione: i bending di 3 toni si fanno più con l'orecchio che con il pollice che si oppone alle dita che tirano le corde; i vibrati si fanno con il polso e l'avanbraccio più che con le dita, premere con troppa forza le corde porta a far crescere l'intonazione e quindi a stonare... occorre tempo, pazienza, costanza, disciplina... vale più l'ascolto che la palestra... vale più la musica che i numeri, e la vita è troppo breve per bere pessimo vino, ed il buon vino vuole cura, dedizione e una delicata stagionatura.

Salute!
Rispondi
Re: mah...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 08/06/2013 ore 13:40:4
Ciao 650s, ho letto con attenzione il tuo commento, e direi che condivido senz'altro le tue considerazioni, ma fino ad un certo punto. Il consiglio che ho sempre sentito dire e che ho sempre ascoltato in merito agli esercizi di tecnica, e' stato quello di "non farsi del male". Il dolore e' un segnale del corpo chiaro, io mi sono sempre fermato alla soglia del dolore, riposandomi e poi riprendendo l'sercizio dopo un po' di tempo, e non ho mai sofferto di nessun tipo di infiammazioni. Esercitandomi in questo modo, ho sempre, gradatamente, aumentato la mia resistenza. Indossando il polsino, la cosa non cambia: invece di raggiungere la soglia del dolore dopo un tot di ripetizioni e quindi dopo un tot di tempo, si raggiunge in un lasso di tempo inferiore, dando la possibilita' di aumentare la resistenza in piu' breve tempo. Per quanto concerne il discorso "agilita'", io ritengo che la agilita' sia il prodotto di una mano esercitata e sicura. Una mano ben esercitata esegue con sicurezza tutti i passaggi necessari, una mano debole e' goffa e non si articola bene. Non sono d'accordo, quindi, con il discorso "piu' forza uguale meno agilita'", anzi, penso il contrario!
Rispondi
Re: mah...
di Oliver [user #910]
commento del 08/06/2013 ore 19:41:27
***invece di raggiungere la soglia del dolore dopo un tot di ripetizioni e quindi dopo un tot di tempo, si raggiunge in un lasso di tempo inferiore***

Scusa, ma questo non significa che è più dannoso dell'esercizio normale?
Se già può essere pericoloso l'eccesso di esercizio senza carichi aggiuntivi (che però il fisico sopporta per un tempo più lungo), il fatto che si raggiunga prima la soglia del dolore non è un grave campanello di allarme?
Rispondi
Re: mah...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 08/06/2013 ore 21:19:25
Beh, che dire: in senso assoluto, il dolore e' sempre un campanello di allarme, ci mancherebbe. ma questo non significa che esercitarsi con il polsino sia automaticamente piu' dannoso dell'esercizio normale. Qualunque esercizio, se effettuato con moderazione, non fa mai male; puo' fare potenzialmente del male se, oltre una determinata soglia che varia da individuo ad individuo, si insiste pur sentendo del dolore. Io non ho scritto che questo attrezzo provoca dolore e bisogna continuare ad oltranza, ho semplicemente scritto che puo' aiutare a ridurre la durata delle sessioni di esercizio, sempre utilizzato con moderazione. Ti posso assicurare che con degli elastici anche molto leggeri, si effettua un'ottima sessione di esercizi senza rischiare nulla, e quando arriva il momento in cui si sente che ci si vuole fermare, semplicemente ci si ferma.
Rispondi
Caro EddVedd1978, ginnastica artistica non body building, IMHO.
di 650s [user #2280]
commento del 08/06/2013 ore 23:47:09
Caro EddVedd1978,

Capisco la tua idea e la passione con cui la sostieni, capisco quanto ci tieni, capisco quanto ci hai investito e tutte le aspettative che riponi nel tuo progetto e ti faccio tutti i più sinceri in bocca al lupo.
La soglia del dolore è un campanello, ma non il solo campanello: non è stato il mio campanello ad esempio.
Riguardo alla forza, e in relazione inversa con l'agilità, la sicurezza e la facilità di esecuzione, ti rimando ai consigli profusi da Donato Begotti - soprattutto riguardo al puntare alla minima pressione necessaria e sufficiente per ottenere una buona intonazione, una maggiore fluidità ecc. ma soprattutto poter ripetere l'esercizio correttamente tante volte, in modo da farlo diventare automatico e suonare con più sicurezza e musicalità, senza provare dolore e stanchezza.
Mi spiace, al di là di quelle che sono le mie problematiche fisiche, questa tua precisazione mi ha convinto e persuaso che il mio percorso deve seguire proprio la direzione opposta: io non voglio fare poche ripetizioni ed irrobustire più velocemente i muscoli delle mani, io voglio fare tante ripetizioni, aumentando la coordinazione e la precisione, ben tenendomi lontano dalla soglia del dolore.
Non è una questione di forza, è una questione di memorizzare il movimento con molta precisione ed eseguirlo senza pensarci, applicando la giusta pressione al momento giusto e per il giusto tempo, e questo si ottiene con tante ripetizioni, senza sforzi.
Capisco l'appiglio del marketing, ma la musica non solo non è soffrire - ma soprattutto è tempo e dedizione: repetita iuvant, solo le ripetizioni rendono perfetti.
Le corde sono già i nostri attrezzi ginnici, e noi sulle corde dobbiamo danzare, non fare flessioni, estensioni e sollevamento pesi.
Non avete tempo per imparare ad eseguire coreografie complicate? Imparate i passi base e portate vostra moglie a ballare, il buon umore vi gioverà più della palestra.
Mi spiace, vorrei suonare come Steve Vai ma non ho mai dedicato dodici ore al giorno alla musica ed alla chitarra, e non saranno un po' di flessioni e di sollevamento pesi che mi faranno ritrovare il tempo perduto.
Capisco il marketing, ma io dico a me stesso e consiglio a tutti: diamo tempo alla musica.
Allora impariamo ad impiegarlo bene, ad essere concentrati, a mantenere l'attenzione.
Ecco, se devo dare un suggerimento, andate a leggere come Mussida suggerisce di impostare un'ora di studio: c'è tanto tempo da guadagnare.
Ciao ed ancora in bocca al lupo.
Rispondi
Re: Caro EddVedd1978, ginnastica artistica non body building, IMHO.
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 09/06/2013 ore 12:50:56
Caro 650s, ti ringrazio per la tua risposta. Tuttavia, mi spiace aver letto la tua premessa riguardo alla mia passione e a quanto io ci tenga a dare una immagine positiva del mio polsino per l'esercizio della mano sinistra, poiche' questo mi fa pensare che tu parta comunque da un preconcetto basato sul fatto che le mie risposte siano finalizzate solo a "difendere" a spada tratta la mia invenzione. Questo, ti dico sinceramente, mi inibisce non poco nel controbattere: se queste sono le tue premesse, non puoi trovare ragionevolezza nelle mie risposte, ma solo faziosita'. Mi dispiace ma... Mi rendo conto che puo' capitare. Mi permetto solo di fare un appuntino: secondo il tuo parere, mi sarei preso la briga di brevettare un oggetto che provoca problemi articolari o, comunque, senza averlo prima provato abbastanza per poter affermare con una certa tranquillita' che funziona e fa il suo dovere senza perdere ne agilita' ne altro e senza effetti collaterali dannosi? Ad ogni modo, rispetto il tuo punto di vista, e ti ringrazio per averlo condiviso! :)
Rispondi
Caro EddVedd, ottima risposta ma non mettermi in bocca cose che non ho detto.
di 650s [user #2280]
commento del 09/06/2013 ore 13:57:12
Ciao, guarda non sono io a dire che le tue risposte sono finalizzate solo a "difendere" la tua idea - come ad ogni modo è giusto che sia visto che ci hai creduto e ci credi tanto da investirci tempo, passione, speranze ecc. ecc. tanto meno sono io a ritenerle prive di ragionevolezza.
Allo stesso modo, è giusto che nella mia umile opinione io possa ritenere un ritrovato del genere poco utile e potenzialmente dannoso.
A tale proposito, hai richiesto il parere di un fisioterapista, di un medico sportivo, di un ortopedico o di uno specialista delle malattie professionali? Sarebbe ragionevole non trovi? Lo fanno anche per i dentifrici...
Quello che io contesto veramente è il promuovere l'oggetto come una scorciatoia, qualcosa che ci farà risparmiare tempo: la tua idea è fare 2 cose allo stesso tempo, ginnastica e studio di una parte di un lick ecc. ecc. e io dico che questo può far perdere tempo perché ti porta a fare le cose con una forza eccessiva, quando l'obiettivo dovrebbe essere farle con solo la forza necessaria e non di più - e magari si presta ad un uso scorretto e potenzialmente dannoso per la salute.
Non fare appuntini a me, io sono solo un potenziale cliente: non ho marchingegni da proporre, non sono un tuo potenziale concorrente.
Non rispettare il mio punto di vista, richiedi una consulenza a qualche esperto, a qualche professionista o a qualche istituzione seria.
E magari contesta la mia idea di uso del tempo, non me e la mia ragionevolezza.
In bocca al lupo.
Rispondi
Re: Caro EddVedd, ottima risposta ma non mettermi in bocca cose che non ho detto.
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 09/06/2013 ore 18:08:20
Diciamo che, pero', se stiamo scambiando delle opinioni incentrate sulla validita' di un oggetto e tu cominci il tuo commento con "capisco quanto ci tieni", mi sembra palese che stai implicitamente dicendo che ritieni che le mie risposte siano influenzate da una componente emotiva, e non solo oggettivamente volte ad una argomentazione fredda, oggettiva. Ad ogni modo, pensandoci, forse non avrei dovuto commentare in generale, proprio per evitare un tale fraintendimento. Comunque l'appunto che mi sono permesso di fare non era rivolto a te come concorrente e ne come cliente, ma solo, come nei miei commenti precedenti, a rimarcare il fatto che, oggettivamente, il dispositivo non puo' far male "a prescindere", ma solo in base ad eventuali esagerazioni che, come in tutte le cose, fanno male (cosi come puo' far male anche l'esercizio "a mano libera"). Ciao!
Rispondi
Non vedo una grande utilità in questi aggeggi...
di Caste [user #31363]
commento del 07/06/2013 ore 16:01:13
Questi tipi di attrezzi stile Varigrip li ho visti e provati per la prima volta nel lontano 1999... Mi sono sembrati una cosa assolutamente innutile: impugnatura, posizione della mano, forza necessaria per muovere i pistoncini: tutto troppo diverso e troppo distante dall'atto di suonare lo strumento.
Fanno sviluppare tanta forza come se servisse per suonare lo strumento ma, alla fine, un buon setup della nostra chitarra fa suonare tutto con maggiore facilità, anche con corde più simili a funi, di qualunque aggeggio per incrementare la forza. E poi, maggiore è la massa muscolare e meno siamo veloci e agili (che sono proprio le due cose che servono...).
Secondo me è meglio lasciarlo sullo scaffale... Al massimo se serve aumentare la forza delle mani, niente è meglio dei buoni esercizi di Gianfranco Di Mare che venivano pubblicati su Chitarre e di cui hanno fatto il libricino The Very Best of Body Guitaring.

Per quanto riguarda il tuo progetto,rimango comunque un po' dubbioso prorpio per lo stesso principio: su uno strumento ben settato anche montando delle 0.013 (lo appena fatto sulla mia semiacustica comprata da poco) non serve tanta forza e velocità e agilità di certo non si incrementano o sviluppano aumentando la massa muscolare... Anzi, il dubbio è proprio che facilitino semplicemente le infiammazioni tendinee.
Ciao
Rispondi
Tutti i detrattori di questo ...
di RedRaven [user #20706]
commento del 07/06/2013 ore 17:30:06
Tutti i detrattori di questo attrezzo, penso non l'abbiano provato, molto semplicemente.

Parlo da possessore che lo usa da oltre un anno, invece. Ho le mani abbastanza piccole e suono relativamente poco, sentivo fatica con bending ripetuti e addirittura crampi con barrè usati di continuo. Dopo qualche settimana si sentono i primi cambiamenti, dopo un paio di mesi cambia il modo di suonare, le corde sembrano più morbide, la fatica sparisce, si è più rilassati, la mano è più morbida perchè non si deve fare sforzo. E quindi ha torto chi dice che va contro la velocità o la fluidità! Se ho la forza muscolare per non essere allo spasimo, allora l'azione è più naturale, non meno. Se sono troppo debole mi concentro sul riuscire a fare meccanicamente una cosa invece.
Anche gli esercizi si fanno più utili poi perchè non ci si concentra sulla meccanica, ma sull'esecuzione.
Non ho mai avuto infiammazioni o problemi di tendini, che invece sviluppano chitarristi anche senza questo, quindi almeno su di me non ha avuto effetti negativi.
Lo consiglio assolutamente a tutti, me lo porto sempre dietro e camminando lo uso per circa 20 minuti al giorno, quindi senza rubare tempo ad altro.
Rispondi
Ma quando uno piega il ...
di br189s [user #22265]
commento del 07/06/2013 ore 19:57:42
Ma quando uno piega il dico, i due elastici che lo sollecitano non si allargano???? non vanno ai lati del dito?
Rispondi
Re: Ma quando uno piega il ...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 08/06/2013 ore 14:46:39
Si esatto, vanno ai lati del dito, in modo da lasciare che le dita si flettano per articolarsi liberamente.
Rispondi
Re: Ma quando uno piega il ...
di br189s [user #22265]
commento del 08/06/2013 ore 15:44:28
A ok, pensavo che si opponessero al dito che cerca di andare a toccare la corda, invece si oppongono quando cerca di allontanarsi dalla corda (o dal manico se preferiamo).

Comunque per quel che vale la ritengo una buona idea, non sono un medico o un fiosoterapistoqualcosa, ma semplicemente uno studente di ingegneria, ed è da un po' che rifletto sul fatto che in tutti gli sport (perchè di muscoli si tratta) ad un certo punto, a certi livelli ci si allena con degli "strumenti"........si fa sempre l'esempio delle cavigliere per chi fa pesi, ma si pensi anche ai nuotatori che utilizzano delle magliette larghe mentre si allenano, o ai centometristi che dietro si legano una cima con un pneumatico che striscia in terra.....
Chi può dire che semplicemente questi metodi non permettano di raggiungere determinati risultati in meno tempo??????
Quando uno fa esercizi sui legati rafforza l'avambraccio come quando apre e chiude la mano con una di quelle palline antistress....oppure quando finisce di fare legati "miracolosamente" le scale con la pennata escono più fluide....
Alla fine è sempre un fare 150% per poter poi dimostrare il 100%.

Io stesso in questo periodo mi esercito con delle 0.011 e quando prendo in mano una chitarra che monta le 0.010 sembra quasi che si stiano per rompere da un momento all'altro...

CONSIGLIO:
Quando metterai in vendita questa idea, nel manuale assieme alla scritta "non ci si assume nessuna responsabilità per quanto riguarda tendiniti o altro" metti anche delle figure con degli esercizi di stretching, che fan sempre bene, a maggior ragione se si usano oggetti come il tuo.

Ciao e auguri
Rispondi
Re: Ma quando uno piega il ...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 09/06/2013 ore 12:59:25
Ottima idea, la condivido pienamente... grazie mille!
Rispondi
Un po come....
di espadarossa [user #36162]
commento del 08/06/2013 ore 10:23:30
...... L' Allenamento di " Tommy la stella dei Giants".... vai al link -stella-dei-giants-terza-parte/&docid=BsaJZ02X_9M85M&imgurl=vai al link,r:31,s :0,i:186&iact=rc&dur=1078&page=2&tbnh=189&tbnw=221&start=26&ndsp=31&tx=179&ty=63
Rispondi
Non lo vedo tanto...
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 08/06/2013 ore 11:58:54
... come uno strumento per migliorare. Per quello, come detto, ci sono tanti esercizi fattibili sulla chitarra, di gran lunga più utili (sono sempre un'occasione preziosa per studiare meglio il tocco e il suono che viene fuori dalle nostre dita, tra le altre cose). Tuttavia penso possa rivelarsi molto utile almeno per tenere in allenamento la mano quando capitano lunghi periodi di astinenza chitarristica per motivi di studio/lavoro. Suonare è un pò come andare in palestra, questo è vero. Se ci si ferma per una settimana, al ritorno sulla tastiera la "pesantezza" si sente eccome!!
Con questi tipi di esercizi, o movimenti, uno può esercitarsi mentre fa altro (a mò di antistress), o in momenti di buco della giornata.
Detto ciò, secondo me l'idea merita...
In bocca al lupo!! ;)
Rispondi
Re: Non lo vedo tanto...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 08/06/2013 ore 14:48:
Grazie, crepi!!! :D
Rispondi
Non ci crederai ma ci ...
di DHyde [user #28600]
commento del 09/06/2013 ore 09:34:20
Non ci crederai ma ci avevo pensato proprio qualche settimana fa ad un qualcosa di simile! Ottima idea !!!!!!!!!!!
Rispondi
Re: Non ci crederai ma ci ...
di DHyde [user #28600]
commento del 09/06/2013 ore 09:38:52
Comunque se posso darti un suggerimento, io farei passare le molle attraverso degli anelli situati all' altezza della falange in modo da incanalare la trazione della molla ed ottimizzare l' esercizio di tutto il dito. Spero di essere stato chiaro ed esaustivo. Ciao
Rispondi
Re: Non ci crederai ma ci ...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 09/06/2013 ore 12:54:46
Ahahah no dai non mi dire! :D pensa che, quando decisi di brevettare l'aggeggino, facevo continue ricerche sul sito italiano brevetti e marchi per verificare che fossero state presentate gia' altre invenzioni industriali simili...anche perche', in effetti, non e' poi una cosa cosi assurda da pensare! Comunque grazie per il consiglio! :D
Rispondi
Re: Non ci crederai ma ci ...
di DHyde [user #28600]
commento del 09/06/2013 ore 13:31:30
Sono sempre le idee più semplici quelle che funzionano. In this is the place di P. Sorrentino, l' inventore del trolley, prodotto inventato al massimo due decenni fa, si chiede come mai nessuno ci avesse pensato prima. In fondo è solo una valigia con le ruote :D
Rispondi
Re: Non ci crederai ma ci ...
di F1_PICK utente non più registrato
commento del 10/06/2013 ore 11:01:16
vai al link
Rispondi
Re: Non ci crederai ma ci ...
di F1_PICK utente non più registrato
commento del 10/06/2013 ore 11:02:07
vai al link 8N3R4F0/ref=sr_1_1?s=hpc&ie=UTF8&qid=1370854907&sr=1-1
Rispondi
Re: Non ci crederai ma ci ...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 10/06/2013 ore 11:27:2
Ciao! Avevo visto alcuni di questi attrezzi durante le mie ricerche nell'archivio brevetti (ho effettuato ricerche anche su archivi internazionali), altri non li avevo ancora visti. In effetti, il principio è lo stesso, e forse sarebbe anche più "comodo" collegare al polsino una sorta di cuscinetto da appoggiare sul dorso della mano, da cui far partire gli elastici, giusto per non lasciare che essi poggino direttamente sul dorso.
Rispondi
Non ti nascondo che vorrei ...
di GuitarMan.Y [user #34936]
commento del 09/06/2013 ore 12:09:42
Non ti nascondo che vorrei comprare il tuo dispositivo :)!
Rispondi
Re: Non ti nascondo che vorrei ...
di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 09/06/2013 ore 12:56:57
Ti ringrazio, chissa' se riusciro' a metterlo in commercio...vedremo! :D
Rispondi
ho qualche dubbio dettato dall'esperienza.
di fender64 [user #14522]
commento del 22/07/2013 ore 12:14:07
Nel lontano 2006 ho collaborato all'evento che ha visto Seve Vai in clinic a Sarzana..Oltre ad avergli stretto la mano e saggiato la sua forza(praticamente una piuma!!) e avergli chiesto...ma Steve! come fai a suonare così se hai una stretta di mano così delicata?..risposta..non stà nella forza..anzi rischi di danneggiare la mano e l'avambraccio e perdere sensibilità!! stà tutto nella concentrazione che si riesce ad ottenere sincronizzando il cervello a trasdurre le emozioni sullo strumento..quando si raggiunge questo si suona bene e in maniera originale senza influenza di altri stili...solo tu la tua mente la tua anima e la tua chitarra.
Rispondi
Altro da leggere
Taylor Beacon: in prova il multi-tool da paletta
Medusa: CostaLab svela la patch box super-versatile
Drop: regola la tracolla in un lampo e libera l’espressività
Il trucco c'è ma non si vede
I mini-robot Yamaha duettano con la tua musica
Come scegliere la pedalboard perfetta
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964