di therob [user #34009] - pubblicato il 04 giugno 2013 ore 13:38
Digitech GSP 1101 & Roland GR 55
Ognuna di queste due unità è un mondo appartenente a universi paralleli. Definire questo post sul mio diario una recensione sarebbe decisamente fuorviante.
Iniziamo così, come un buon libro, raccontando gli esperimenti di un musicista che dopo un lungo peregrinare ha deciso di soffermarsi nell’alchemico studio di questi due universi affini: synth e modelling.
Voglio usare questo spazio come un blocco per gli appunti, uno sketchbook, su cui annotare successi e insuccessi di una ricerca, la mia, che ormai pare arrivata a definire quanto meno gli elementi di partenza.
Innanzitutto la strumentazione: la mia amata ventenne, Digitech GSP 1101 + Control 2, Roland GR55 + GK3…e ovviamente… io!
Una breve presentazione dei partecipanti.
Fender Stratocaster ULTRA (1990/92 ca) Ne è stata fatta una recensione qui su Accordo, non mi dilungo oltre. Aggiungo solo che, unica nota dolente di questo viaggio, è stato necessario intervenire sul battipenna originale con un leggero scasso per poter alloggiare felicemente l’esafonico roland.
Digitech GSP 1101 (beta C68 version) Non ho trovato una recensione vera e propria qui su Accordo, quindi mi limito a indicare i motivi che mi hanno portato alla scelta di questa unità. La più importante caratteristica che me lo ha fatto piacere e motivo per cui, dopo esser passato a Zoom G9.2 e ancora a HD500, vi sono tornato è la sua funzione di spillover. Ovvero pur cambiando patch le code degli effetti d’ambiente non vengono né modificate né troncate, come invece avviene in unità anche molto più blasonate e costose (ad esempio nel G-Force, che ho avuto, lo spillover è possibile solo mantenendo, eventualmente disattivo ma presente, nella patch lo stesso algoritmo d’effetto della patch precedente). Pur avendo qualche annetto, il GSP è ad oggi l’unica unità che io conosca a permettere lo spillover con tutta questa flessibilità e potenza. Ovviamente c’è poi tutta la pletora di amp ed effetti, alcuni riusciti molto bene altri tragicamente meno. Ma avremo modo di conoscerlo meglio più avanti.
GR55 (ver 1.5) Un vero e proprio graal di innovazione e creativa sonorità. Due voci PCM, un model tone (chitarra elettrica, acustica, reso, banjo o basso) e i PU della chitarra… il tutto in contemporanea… da uscirci pazzi…. Ma davvero incredibile. Sono un neofita del mondo esafonico, ancora giuggiolante per l’affaccio su questo mondo così nuovo, tuttavia una cosa penso di averla appresa: la chitarra è in questo mondo solo un’interfaccia. Non posso che rimandare al futuro per una conoscenza più approfondita, tuttavia desidero segnalare che gli annosi problemi di latenza e precisione nella lettura delle note appaiono ora superati. C’è di che divertirsi soprattutto per un chitarraio che si deve reinventare pianista, violoncellista, flautista, trombettista….ecc….ecc… laddove ogni timbro funziona chiaramente al meglio se utilizzato con un approccio tecnico specifico… sweep e hammer non sono sempre ben accetti né tanto meno azzeccati.
Perché la scelta di imbarcarmi in questa impresa? Beh… spero di scoprirli e saperveli raccontare nel corso di questo viaggio.
E allora, ci sentiamo presto... con il prossimo appuntamento... già, perchè in qualche modo dovrò pur scegliere come collegarli tra loro, no?