Accordo: MIS 2013: Montarbo Isobox

Il marchio Montarbo si riavvicina al mondo della chitarra elettrica analizzandone le problematiche con gli occhi del tecnico del suono. Il suo Isobox permette ai chitarristi di suonare e registrare le proprie esibizioni in maniera professionale, dando libero sfogo alle valvole ma senza rischiare una denuncia dai vicini.

Ogni chitarrista patito di amplificazione valvolare sa quanto sia importante poter suonare con livelli di volume importanti, soprattutto in distorsione. Purtroppo, far vibrare degnamente un cono e far scaldare a dovere le valvole vuol dire spesso dover fare i conti con il vicinato.
Quando i VST non sono un'opzione contemplata e di allestire una stanza insonorizzata non se ne parla, una Isobox può rappresentare la soluzione ideale.
Collegando l'amplificatore alla Isobox, che di fatto è un cabinet isolato acusticamente e microfonato internamente, il chitarrista può spremere le valvole conservando un ambiente estremamente silenzioso. Lo stratagemma torna utile sia sul palco, quando si vuole avere massimo controllo sul proprio suono e tirare il collo anche ad amplificatori potenti su palchi piccoli, sia in fase di registrazione.
Una sala non trattata adeguatamente dal lato acustico può non dare grosse soddisfazioni al chitarrista che vuole registrarsi, e un ambiente solitamente povero come una camera da letto può essere addirittura deleterio. In questo caso, avere una cassa studiata allo scopo, già microfonata, dotata di un cono proprio e progettata in modo da cogliere ogni frequenza utile, è risolutivo.

È esattamente la soluzione offerta da Montarbo con la sua Isobox, una cassa insonorizzata dotata di un cono Celestion V30 e due microfoni mobili: uno dinamico e uno a condensatore.
La Isobox mostrata al Music Italy Show è ancora un prototipo, ma a settembre sarà possibile mettere le mani sulla versione definitiva. Occhi aperti.