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Il legno giusto per il body
Il legno giusto per il body
di [user #17844] - pubblicato il

Il body è il primo equalizzatore che le mani di un chitarrista incontrano. Conoscere i legni più diffusi e le loro principali caratteristiche fisiche e sonore può tornare utile al novello chitarrista prossimo all'acquisto di una prima chitarra al pari del musicista più esperto in cerca di un sound specifico.
Il body è il primo equalizzatore che le mani di un chitarrista incontrano. Conoscere i legni più diffusi e le loro principali caratteristiche fisiche e sonore può tornare utile al novello chitarrista prossimo all'acquisto di una prima chitarra al pari del musicista più esperto in cerca di un sound specifico.

La scelta dei legni è un tema delicato per un chitarrista. Sebbene sia opinione comune che il timbro di una chitarra elettrica è determinato da una complessa serie di fattori che vanno dal progetto su carta al tipo di pickup, è innegabile che il materiale con cui è realizzato il body ricopra un ruolo importante per l'acquisto di uno strumento.
Si può scegliere una chitarra per il suo peso, per la bellezza delle sue venature, per il feeling che dà vibrando sulla pancia, tutti fattori strettamente connessi con il legno della cassa.

Nei decenni, i liutai hanno sperimentato ogni genere di soluzione, adottando legni esotici, tagli e spessori differenti, accoppiando più materiali per cercare di compensare le caratteristiche di ognuno fino a sfociare anche nei composti artificiali. Alla base della produzione chitarristica su larga scala, però, è possibile individuare alcuni alberi "preferiti" dal mercato, con doti e difetti ben definiti e spesso strettamente legati a un marchio o un tipo di strumento in particolare.

Quella che segue è una rapida carrellata dei legni più usati dalle grandi aziende di strumenti musicali per la costruzione di chitarre solid body. Tenendo a mente le peculiarità di ogni essenza usata, il chitarrista esordiente potrà avere le idee più chiare sul tipo di strumento adatto al suo stile e alle sue necessità.

Si fa presto a dire mogano (mahogany)
Chiunque abbia mai accarezzato l'idea di possedere una Gibson Les Paul conosce bene questo legno. Rossiccio nel colore e dalla trama fitta e regolare, il mogano è apprezzato nella liuteria elettrica quanto in quella acustica per la sua capacità di strutturare un suono caldo e profondo, con una buona dose di frequenze medie.
Quello che forse alcuni chitarristi non sanno, però, è che in realtà solo una piccola parte del legno dichiarato dalle aziende come "mogano" è davvero tale. Il mogano, in effetti, è un albero nativo del continente Americano. Esistono altresì delle varianti e dei surrogati molto usati nella costruzione di strumenti musicali e altrettanto amati dai musicisti, simili per timbro ottenuto e per colore.
È il caso del Sapele, o mogano africano, simile per risposta sonora ma leggermente più flessibile dell'americano.
Anche restando nella categoria dei mogani "ufficiali", è possibile imbattersi in numerose varietà, di cui quello proveniente dall'Honduras è forse il più noto.
Poroso e mediamente facile da lavorare, questo legno è spesso al centro di discussioni tra chitarristi che cercano di legarne la qualità al peso: secondo molti, un peso ridotto è indice di buona qualità, ma tale considerazione va a cozzare con l'esempio di Paul Reed Smith, che per alcuni modelli di fascia più elevata ha usato del cosiddetto "sinker mahogany", varietà estremamente densa e pesante.
Per bilanciare il suono grosso e scuro del mogano, diversi produttori amano coprire la tavola del body con un top in acero che contribuisce a schiarirne leggermente la voce.
 
Il legno giusto per il body

Uno standard elettrico: ontano (alder)
Dall'altra parte della barricata si trova uno dei legni più equilibrati comunemente usati nella liuteria elettrica.
Leggero, dal colore chiaro e segnato da venature longitudinali poco in contrasto sul fondo, l'ontano trova ampia applicazione nel catalogo Fender sia per quanto riguarda le chitarre sia i bassi.
Anche l'ontano si divide in innumerevoli varietà, ma non si segnalano peculiarità degne di nota per le diverse specie.
Il suo timbro valorizza in maniera simile tutte le frequenze, senza preferirne nessuna in particolare né facendosela scappare, salvo restituire un sound di solito leggermente scavato sulle frequenze medie.
 
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Frassino (ash): due pesi e due misure
Legno molto duro, dal colore chiaro/giallastro con venature spesse e marcate, il frassino è stato per diverso tempo tra i preferiti di casa Fender. È famoso per l'uso su diverse Telecaster ed è tra i legni di punta nel catalogo G&L.
In liuteria raramente si fanno distinzioni tra le singole specie di frassino. Si distingue piuttusto il legno a seconda della sua provenienza geografica che, insieme al tipo di taglio, ne determina alcune caratteristiche di timbro e peso.
Il frassino è caratterizzato da un suono brillante e dotato di un buon sustain, ma può essere piuttosto pesante. Per questo motivo, molti musicisti preferiscono lo swamp ash, o frassino di palude. Tale legno condivide molte caratteristiche con il frassino considerato "comune", proviene solitamente dagli Stati del Sud sulla costa atlantica degli USA ed è conosciuto anche con il nome di "frassino leggero" (light/lite ash).
Il clima caldo e umido contribuisce a far sviluppare un legno meno denso e mediamente leggero, ma anche il punto dell'albero da cui viene ricavata la tavola è determinante. Una porzione proveniente dalla parte interna o più alta dell'albero sarà più densa e pesante, viceversa una tavola ottenuta dalle sezioni più superficiali del tronco o dalla parte più bassa sarà più leggera.
Mai come in questo caso, provare (e soppesare) con mano è il modo migliore per giudicare.
 
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Più tiglio (basswood) per tutti
Molte chitarre economiche e i famosi kit per l'autocostruzione annoverano, tra le specifiche costruttive, l'uso di un body in tiglio. La natura economica del legno fa sì che questo venga spesso associato a chitarre di fascia bassa, ma la pratica dimostra tutt'altro.
Il tiglio è sì un legno economico, ma ha dalla sua una serie di pregi che lo rendono appetibile a molti chitarristi. Innanzitutto, il suo peso contenuto è l'ideale per una chitarra maneggevole e che non affatichi le spalle, magari la prima che si va ad acquistare.
Anche se esteticamente non è tra i legni più sfarzosi, con il suo colorito pallido e le venature talvolta insignificanti, grazie al suo timbro equilibrato e secco il tiglio è una valida alternativa all'ontano, ma con alti smussati e bassi meno presenti. Ciò che ne risulta è un suono con frequenze medie più in evidenza, raramente impastato e apprezzato per i virtuosismi in distorsione.
Non è un caso se produttori come Ibanez lo preferiscono anche su chitarre di fasce non propriamente economiche.
 
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È ovvio che il body non è il solo elemento caratterizzante per il suono di una chitarra elettrica, e il suo ruolo di "equalizzatore passivo" sulla vibrazione delle corde può ridursi in alcuni casi a una manciata di sfumature. È tuttavia importante aggiungere questo tassello alle proprie conoscenze quando si valuta una chitarra per scoprire in che modo un body diverso interagisce con i pickup, il manico, la tastiera, il metodo d'assemblaggio, il ponte, il capotasto e chi più ne ha più ne metta.
 
Il legno giusto per il body
chitarre elettriche entry level liuteria
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Mi sembra un' articolo molto ...
di Eziooram [user #16471]
commento del 29/06/2013 ore 09:37:21
Mi sembra un' articolo molto interessante, vorrei aggiungere una piccola curiosità sulle gibson. Abbastanza nota, ma che mi ha sempre colpito molto.
Ad un certo punto nel 1983 circa, gibson si trovò a fare i conti con un divieto internazionale all' esportazione su vasta scala di Mogano dell' Honduras, che la costrinse ad utilizzare altri mogani più pesanti. Per mantenere lo stesso peso si vide costretta a praticare 9 fori di alleggerimento sul body di chitarre custom! Questo per mantenere intatte le dimensioni e la forma dello strumento.
L' Honduras viene ancora utilizzato ma solo per costosissime chitarre Reissues.
In ogni caso la gibson "sforacchiata" suona da paura, io l' ho provata e pur non avendo termini di paragone posso dire che è bellissima e suona di brutto.

Poi un ' opinione personale, che la liuteria in uno strumento elettrico non abbia una vera e propria universalità come negli strumenti classici. Cioè, mentre esistono correnti di pensiero ben cristallizzati nella storia su come costruire strumenti classici, e un metro di valutazione quasi univoco di giudicarne i risultati, per gli strumenti elettrici è diverso.
Questi ultimi infatti, vengono costruiti in serie con un metodo di produzione industriale, con soluzioni la cui efficienza pratica (es. body avvitati fender) cozza con la tradizione liuteristica storica.
Ma questo non comporta poi un giudizio univoco sui risultati ottenuti da quello strumento, ad esempio le fender che da tempo sono diventate un sound di riferimento del rock. Ma anche le Danelectro, con corpo e manico in masonite avvitato, lontane da qualunque tradizione liuteristica, sono diventate da tempo un suono di riferimento.
Forse addirittura i legni sono i body del passato, dato che industrialmente si affermano sempre di più body in materiali diversi, più economici ed ecologici. Certo sarà dura...
Rispondi
Re: Mi sembra un' articolo molto ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 29/06/2013 ore 11:54:15
Ciao, ottime riflessioni che condivido in pieno.
Il suono vagamente semiacustico, più arioso, di alcune Les Paul (ma non solo) con fori di alleggerimento spesso mi piace più di quello delle controparti a corpo pieno e, orrore per la liuteria classica, sono un affezionato utente di chitarre con manico avvitato!
Rispondi
Re: Mi sembra un' articolo molto ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 29/06/2013 ore 18:43:04
Sono abbastanza sicuro che mai le chitarre della divisione Custom della Gibson siano state prodotte con i 9 fori di alleggerimento usati invece per molti anni sugli esemplari di molti modelli della divisione USA come le Traditional e molte varianti Studio....successivamente questa tecnica si è evoluta sella realizzazione delle cosiddette "camere tonali" che hanno caratterizzato molti esemplari di fascia alta della divisione USA come le Les Paul Standard e Classic.
Nessun esemplare della divisione Custom è mai stato prodotto con i 9 fori.
Rispondi
Re: Mi sembra un' articolo molto ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 29/06/2013 ore 19:07:21
mi sembra di ricordare che una les paul con camere tonali sia già stata prodotta in passato, credo si chiamasse "supreme" e come caratteristiche aveva un body quilted e appunto le camere tonali.
Parlando invece di estetica dei legni Gibson, mi sembra di vedere, a fronte di un sensibile abbassamento dei prezzi, anche un calo estetico nei legni delle chitarre. La mia standard 2001 ha delle venature spettacolari, con un gioco armonioso tra i due pezzi del body che quasi non si nota la divisione! Ora invece noto corpi con disegni asimmetrici, brutti nodi anche su les paul del custom shop (che ora costano quanto la mia standard) cose così le potevo vedere sulle classic!

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Re: Mi sembra un' articolo molto ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 29/06/2013 ore 19:44:28
La Supreme ha le camere tonali anche perchè è più spessa della Custom in quanto anche il back è bombato.....anche questo modello come le Standard, le Traditional e le Studio non è prodotta dalla divisione Custom ma è prodotta dalla divisione USA.
Secondo me le Classic avevano una selezione sui legni migliore rispetto alle odierne Standard....nodi su una Custom Shop? mai visti neanche sulle Studio.
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Re: Mi sembra un' articolo molto ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 29/06/2013 ore 20:00:35
si forse "nodo" non è il termine giusto. diciamo "macchie". Comunque non piacevoli alla vista!
Magari sarò poco obiettivo, ma raramente ho visto tra le nuove chitarre anche di fascia alta un body bello come la mia les paul! Ma in una Gibson la prima cosa che mi aspetto è di trovare top con disegni abbastanza simmetrici! non una "scarpa e una ciabatta"!
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Re: Mi sembra un' articolo molto ...
di Eziooram [user #16471]
commento del 29/06/2013 ore 20:06:20
"body made from a solid piece of mahogany with strategically routed holes to lessen the weight of the guitar"

vai al link
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Re: Mi sembra un' articolo molto ...
di Piazza [user #31749]
commento del 29/06/2013 ore 20:18:48
Occhio che Les Paul Custom e Les Paul provenienti dalla linea di produzione del Custom Shop sono due cose completamente differenti...


La LP Custom è semplicemente un modello della fabbrica diciamo "di serie" che è presente a Nashville, se non sbaglio, dunque, poichè i legni sono li stessi che vengono impiegati su LP standard, traditional, studio, ecc... è fortemente probabile che abbiano avuto e che abbiano tuttora i 9 fori di alleggerimento, (oggi le Custom hanno pure la tastiera in richlite...).

Le chitarre del Custom shop invece, che io sappia, non presentano i fori di alleggerimento, poichè essendo chitarre di maggior pregio utilizzano legni più stagionati, con minor presenza di acqua e dunque più leggeri dei corrispettivi della normale catena produttiva Gibson e dunque non sussiste la necessita di alleggerirle ;)
Rispondi
Re: Mi sembra un' articolo molto ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 29/06/2013 ore 20:27:53
Invece il nostro amico l'ha beccata: ero convinto che le chitarre Custom non avessero i fori ma in questo caso mi sono sbagliato.
Rispondi
Re: Mi sembra un' articolo molto ...
di Piazza [user #31749]
commento del 29/06/2013 ore 20:45:56
Effettivamente, il link che ha postato mostra chiaramente il logo Gibson Custom usato appunto dal custom shop Gibson, allo stesso tempo però, cercando tra le LP di produzione standard USA non figura più la classica LP Custom, ma c'è solo la Lite...

Se ci fai caso è proprio il modello con la tastiera in richlite se guardi nelle specifiche, sinceramente mi pare strano che possa essere di produzione Custom shop, potrebbe trattarsi di un errore?
Rispondi
Re: Mi sembra un' articolo molto ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 29/06/2013 ore 21:43:44
Credo che i cataloghi in Gibson subiscano modifiche di continuo.
Rispondi
BELL'ARTICOLO
di Shoreline [user #20926]
commento del 29/06/2013 ore 09:38:
Complimenti molto interessante!grazie!
Rispondi
Bell'articolo...
di Rothko61 [user #32606]
commento del 29/06/2013 ore 09:55:3
... permettimi - non per fare il Pierino - di aggiungere almeno il Koa (acacia), un legno che si presta a molti utilizzi, sia per il body sia per i top. Come il mogano, ha una sonorità piuttosto neutra, tendenzialmente calda, che mette in risalto le frequenze medie e medio-basse.
Viene utilizzato per chitarre di alta gamma, anche per le sue venature, esteticamente molto appaganti.
Rispondi
WOW!!! Articolo davvero interessante per uno che non se ne intende
di Claes [user #29011]
commento del 29/06/2013 ore 10:39:10
Vi è la Dan Armstrong plexiglass con pick-up cambiabile nel giro di pochi secondi. Ho due Epiphone Made in Indonesia - non saprei proprio che legno usano in Indonesia. Mi piacerebbe trovare qualcosa squadro da poi farne una chitarra con un P90 o mini-humbucker + look totalmente diverso dalle solite chitarre - questa sarebbe da decorare con un dipinto a olio. Roba folle... magari impossibile!
Rispondi
Re: WOW!!! Articolo davvero interessante per uno che non se ne intende
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 29/06/2013 ore 19:46:51
E' possibile che le tue Epiphone siano in tiglio...il tiglio negli ultimi 15 anni ha un vasto impiego perchè è ottimo per i body, costa poco ed ha una diffusione in Asia vastissima.
Rispondi
bell'articolo, preciso e utile! ...
di Bustio [user #24438]
commento del 29/06/2013 ore 12:01:44
bell'articolo, preciso e utile!
Rispondi
L'ho letto con piacere... Essenziale ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 29/06/2013 ore 12:28:42
L'ho letto con piacere... Essenziale e, credo, privo di errori tecnici...
Una domanda: ho visto il body della Steve Vai come esempio di corpo in tiglio... Ma la Steve Vai non è prodotta con corpo in ontano? Ma forse ci sono più modelli ed il legno dei body è diverso...
P.S.: in un mondo chitarristico sempre più dominato dall'elettronica e dalle soluzioni digitali, ritengo che il tiglio sia il legno più moderno possibile per suono e prezzi... Del resto ho potuto valutare che proprio nelle chitarre più economiche fa la differenza dove chitarre in altri legni spesso sfigurano perchè il loro "mogano" o "ontano" non è proprio dei migliori...
Rispondi
Re: L'ho letto con piacere... Essenziale ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 29/06/2013 ore 12:40:49
Ciao, grazie.
La Ibanez Jem, in effetti, è realizzata sia in ontano sia in tiglio, a seconda dei modelli.
Della produzione attuale, le 7V e 7V7 sono in ontano, le altre in tiglio.
Rispondi
Complimenti
di maxventu [user #4785]
commento del 29/06/2013 ore 21:28:51
Articolo molto interessante e ben fatto. È stato affrontato un argomento che raramente in passato avevo visto su queste pagine. Mi piacerebbe capire anche se il numero di pezzi (in media sono tre) ha realmente un impatto sul timbro. Si è portati a pensare che meno pezzi (idealmente meglio se un solo pezzo), migliore il timbro (sustain etc.). Mi piacerebbe anche capire, percentualmente, qual' è l'influenza del body sul suono finale di una solid body, rispetto ad altre componenti quali legni del manico, pick-up, hardware ponte e via dicendo. Ciao.
Rispondi
Non trascurerei l'utilizzo del noce, ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 29/06/2013 ore 22:33:01
Non trascurerei l'utilizzo del noce, usato spesso in passato negli strumenti di produzione italiana come Eko e Gherson...la Gibson l'ha utilizzato a fine anni '70 nella produzione della The Paul, body e manico in noce con tastiera in ebano.
Rispondi
Per chi volesse approfondire l'argomento ...
di giambu [user #4070]
commento del 29/06/2013 ore 23:13:38
Per chi volesse approfondire l'argomento o acquistare corpi o manici, andate a veder il sito www.warmoth.com, da cui sono tratte molte informazioni contenute nell'articolo...in particolare per le qualità diverse del legno vai a questo indirizzo:
vai al link
Rispondi
Re: Per chi volesse approfondire l'argomento ...
di Claes [user #29011]
commento del 30/06/2013 ore 17:05:3
Super-ultra-grazie per il tuo link :) Vi sono dei "blank" che ho scovato andando curiosare. Sarebbe utile per qualcosa di folle con forma totalmente diversa dai soliti Gibson o Fender. Il riassunto sui legni è fortissimo!!!
Rispondi
In realtà poi ogni pezzo ...
di Pinus [user #2413]
commento del 30/06/2013 ore 12:03:07
In realtà poi ogni pezzo di legno anche della stessa essenza è diverso dall'altro e se provi a fare un giro da un rivenditore di legnami te ne accorgi facilmente, il bello è proprio scegliere il pezzo e non solo l'essenza, anche esteticamente parlando. Ho la fortuna di abitare vicino ad un rivenditore di legnami per liuteria , altrimenti se dovessi prenderli per corrispondeza mi passerebbe anche la voglia
Rispondi
Re: In realtà poi ogni pezzo ...
di Claes [user #29011]
commento del 11/07/2013 ore 14:59:30
Legnami di liuteria? A Copenaghen c'era Cesare Camiolo e ho comprato una sua chitarra. Dovrò chiedere da qualche parte per aver un rettangolone da massacrare per qualcosa di mai visto prima
Rispondi
Re: In realtà poi ogni pezzo ...
di Pinus [user #2413]
commento del 11/07/2013 ore 15:58:2
Chi è cesare camiolo?
Rispondi
Interessante
di jebstuart [user #19455]
commento del 30/06/2013 ore 18:09:2
Bell'articolo. Una miniguida utilissima, senza fronzoli e senza dimenticare l'essenziale.
Grazie.
Rispondi
Assolutamente ottimo :D
di beckMCS [user #28721]
commento del 01/07/2013 ore 19:27:57
Davvero un ottimo articolo per chi vuole capire meglio i legni e le loro risposte timbriche ;)
Rispondi
E il Pioppo dove lo mettiamo?
di crisgrego [user #10797]
commento del 05/07/2013 ore 15:24:47
Bell'articolo complimenti.
Sarei curioso di conoscere la recensione del body in pioppo, legno che ho sulla mia Music Man Steve Morse, che non trovo sia molto diffuso ma almeno sul mio modello suona molto pieno e caldo, almeno questa è la mia impressione.
Sono curioso...
Rispondi
da buon malato cronico chitarrifilo asserisco che....
di fender64 [user #14522]
commento del 11/07/2013 ore 14:04:29
Legni duri pick up cremosi meccaniche così ponti colà..insomma ben venga questa variegata tecnica di utilizzo dei vari materiali e la conoscienza approfondita dei legni porta a questi risultati.....UNA VALANGA DI BELLE SIGNORE!!!.....TUTTE DA PROVARE...AMARE...SUONARE!!

Complimenti per l'approfondimento....attendo goloso altre curiosità!!
Rispondi
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di divinitaocculta [user #36769]
commento del 04/08/2014 ore 12:01:25
sono veramente dispiaciuto nello riscontrare tali individui che scrivono cose che sanno solamente gli addetti ai lavori in questo caso GIBSON,ma si tanto sappiamo bene che noi italici con la bocca siamo bravi dopo....beh lasciamo perdere.un saluto a voi grandi sapienti tuttologi.
Rispondi
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