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Spalted Maple: il fascino dei funghi
di [user #17844] - pubblicato il

Perché sforzarsi a escogitare tecniche all'avanguardia per applicare vernici innovative alle chitarre quando la natura offre disegni e colori unici al mondo? Un legno in particolare è sempre più diffuso in liuteria, anche a livello industriale, ma pochi conoscono l'oscuro segreto dell'affascinante spalted maple.
Anche l'occhio vuole la sua parte. I chitarristi lo sanno bene quando si perdono ad ammirare le mille finiture ideate per il mercato degli strumenti musicali. Vernici coprenti o trasparenti, opache o lucide, sfumate o matte, ma anche legni specifici e trattamenti sempre nuovi, tutto è lecito per diversificare il proprio strumento e in alcuni casi si raggiunge davvero l'inverosimile.
Se le soluzioni più gettonate prevedono l'uso di legni naturalmente figurati o di colorazioni vivaci, alcuni liutai hanno saputo sperimentare l'impiego di materiali rari o meno convenzionali. Per alcuni di questi, l'uomo ha il controllo delle doti estetiche regalate allo strumento, per altri, come il legno "spalted", è la natura a fare tutto il lavoro.

Apprezzato in prima battuta dai maestri artigiani del basso elettrico e ormai sempre più diffuso anche in ambito chitarristico e nella produzione su larga scala, lo spalted corrisponde a una figurazione ricca e variegata dei legni. Non tutti, però, sono al corrente della sua provenienza.
 
Spalted Maple: il fascino dei funghi

Sfogliando i cataloghi, è facile imbattersi in particolare nello "spalted maple", un acero solitamente usato per i top che sfoggia venature profonde, intricate e con sfumature di più tonalità. L'effetto scenografico è assicurato e, quando più esteso, può ricordare una carta geografica. Lo spalted maple, però, non è una tipologia di legno né dipende dal taglio operato, come può invece accadere con l'acero flame, bird's eye, quilt eccetera. Lo "spalting" è in realtà un processo naturale legato - tenetevi forte - alla putrefazione del legno.

Niente essenze di pregio, nessuna fine lavorazione da ebanisteria: l'acero spalted è poco più che un legno marcio, attaccato da colonie di funghi.
Tuttavia, i risultati grafici derivanti dalla decadenza del materiale sono talmente unici da trasformare un processo negativo in una ricercata finitura estetica. Lo spalting, inoltre, porta con sé alcune variazioni nella struttura del legno che possono tornare utili in liuteria.
Il legno spalted ha il difetto di diventare più permeabile e di perdere in resistenza, ma risulta anche più leggero, caratteristica non da poco se si considera la densità di alcuni top in acero usati su bassi e chitarre. Se trattato a dovere, inoltre, la fragilità e la sensibilità all'umidità possono essere tenute perfettamente sotto controllo.
 
Spalted Maple: il fascino dei funghi

Superato il disgusto provocato dall'idea delle colonie di funghi che fagocitano la carcassa della nostra chitarra, si può procedere ad analizzare cause ed effetti dello spalting.

Il legno spalted è comunemente trovato su alberi morti e interessa la sezione più esterna del tronco, sotto la corteccia. Non c'è modo di individuare un albero intaccato senza sbirciare al suo interno, quindi il suo ritrovamento in natura è del tutto fortuito. Esistono comunque condizioni certe per favorirne la formazione.

Nello spalting, i caratteristici disegni sono causati dalla presenza consistente di funghi, due specie in particolare. Queste sono note come White Rot (fungo da marcescenza) e Blue Stain (fungo colorante).
La prima tipologia è responsabile delle macchie pallide sul legno ed è reputata pericolosa per la stabilità dell'albero. Se la colonia di funghi White Rot diventa troppo estesa, il legno può diventare fragile e inutilizzabile.
Il fungo Blue Stain, invece, non è considerato particolarmente dannoso per il legno, in quanto ne riempie gli spazi vuoti e non lo "divora". È possibile trovare le macchie colorate del Blue Stain (dal blu, al rosso, al grigio) anche in alberi in salute. I funghi possono infiltrarsi nelle crepe del legno o nei fori scavati dagli insetti e li vanno a riempire, diffondendosi così all'interno dell'albero.

Ciò che crea la vera particolarità dello spalted maple, ovvero le venature scure, è la coesistenza di più colonie di questi funghi.
Le linee prendono forma quando due colonie di funghi incompatibili tra loro entrano in contatto. I disegni ne delimitano e rappresentano i rispettivi confini.
 
Spalted Maple: il fascino dei funghi

Lo spalted maple è adottato da tempo per utensili e oggettistica di ogni tipo. Di recente, inoltre, è utilizzato in strumenti appartenenti a ogni fascia di mercato, dalle economiche VGS (es. Eruption) ai più costosi bassi Mayones (es. Prestige) e dà il meglio di sé quando applicato con due fogli speculari al centro del body (bookmatched).

Dopo questa lettura, avrete ancora il coraggio di acquistare uno strumento costruito con quello che può essere definito "il formaggio stagionato dei legni"?

Questo articolo, parte dell'archivio storico di Accordo, è stato restaurato per una miglior fruizione sui dispositivi moderni.
liuteria
Link utili
VGS Guitars
Mayones
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Ma, a parte questioni estetiche ...
di giambu [user #4070]
commento del 04/07/2013 ore 10:29:49
Ma, a parte questioni estetiche e micologiche, come suona?
Rispondi
Re: Ma, a parte questioni estetiche ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 04/07/2013 ore 10:38:47
Su carta non si discosta molto dall'acero comune. Nella pratica non saprei dirti perché i "veri top" in massello sono ancora abbastanza rari sul mercato.
Ho provato alcune chitarre economiche con un'impiallacciatura in spalted maple, come le VGS, e lì l'influenza era minima, forse nulla. D'altronde come capita su diverse copie economiche di Les Paul con impiallacciatura d'acero tradizionale.
Rispondi
il suono
di Floyd [user #143]
commento del 04/07/2013 ore 13:03:23
secondo me è esteticamente bellissimo, ma se vogliamo considerare il legno come parte suonante della chitarra, le parti marce non possono che smorzare le vibrazioni e quindi influire negativamente sul suono. mentre scrivo penso alla Les Paul o alla PRS che hanno dei top abbastanza spessi.
lo stesso discorso vale con l'acero "birdseye" usato per i manici, è meno stabile dell'acero normale, anche se magari è più bello da vedere.
in definitiva, con uno strumento di fascia alta io guarderei più il taglio e la stagionatura del legno piuttosto che l'estetica.
leggo sempre volentieri i tuoi articoli, ciao Rozzo! (ma aristocratico) :)
Rispondi
Re: il suono
di chiatarrox [user #36263]
commento del 04/07/2013 ore 18:17:07
Guarda che un buon legno é stabile e non vibra per nulla. Tutto ciò che vibra sottrae vibrazioni alla corda, cosa che in realtà, essendo le chitarre elettriche strumenti particolari, non é neanche troppo detto che sia un male.
Rispondi
Re: il suono
di Floyd [user #143]
commento del 05/07/2013 ore 08:33:52
il legno è risonante, e quindi vibra, se non vibrasse potresti anche costruire la chitarra in plastica, e sarebbe la stessa cosa, ma non è così.
a dire la verità tutto in natura vibra, ma questo è un discorso di fisica avanzata e non ci interessa :)
ovviamente io intendevo mettere i puntini sulle U sulla differenza che passa tra un legno bello e uno che garantisce suono e stabilità nel tempo, non voglio certo polemizzare.
l'impiallacciatura non la considero parte dello strumento, è meno importante della vernice, quindi il suo effetto sul suono è inesistente. io parlavo di top spessi e l'ho specificato, di chitarre come Les Paul, PRS, etc.
io ho chitarre che montano stesso hardware e pickups ma suonano piuttosto diverse, questo significa che i legni contano abbastanza, inutile riesumare un discorso che su Accordo è stato analizzato nei più piccoli particolari tante volte.
in una chitarra elettrica la parte "legnosa" più importante rimane il manico, e la qualità del suo assemblaggio con il body, il top influisce in maniera molto meno rilevante, è per questo che ci si preoccupa più dell'estetica che delle altre caratteristiche per questo componente, ed è giusto che sia così.
l'effetto che preferisco su un top rimane la "fiammatura" dell'acero, questione di gusti personali.
ciao
Rispondi
Senza entrare nel dibattito sul ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 05/07/2013 ore 11:40:20
Senza entrare nel dibattito sul fatto che il legno conti o meno, tralasciando il fatto che tutto vibra (dalla plastica al metallo al granito) semplicemente osservavo che per una banale questione fisica più il supporto su cui sono ancorate le corde vibra e più energia viene sottratta alla vibrazione delle corde. Quindi avere un legno che vibra tanto non é necessariamente un bene. Difatti di solito non vengono usati legni particolarmente morbidi.
Rispondi
Bellissimo articolo, mi piacerebbe provare ...
di Eziooram [user #16471]
commento del 04/07/2013 ore 14:40:48
Bellissimo articolo, mi piacerebbe provare una chitarra elettrica con questo tipo di legno!
Rispondi
Non capisco...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 05/07/2013 ore 00:59:05
....i commenti del tipo: "ma come suona?"
Ragazzi, in commercio esistono chitarre come le Spalt e le Tyler per esempio, sono i primi nomi che mi vengono in mente, che costano migliaia di euro e suonano magnificamente ed hanno top sopra i quali sono appiccicate le cose più disparate come i ritagli di giornale impregnati di colla o pezzi di stoffa o di plastica o di metallo ed ancora stiamo a chiederci come suona una chitarra con un'impiallicciatura di spalted maple?....anche l'acero flame come il bird eye ed il quilted sono legni che presentano quelle splendide figurazioni perchè hanno preso una malattia così come l'abete maschiato il quale presenta le cosiddette "maschiature": esse sono il risultato di una malattia della pianta che dona al legno quell'aspetto che spinge molti liutai a farne uso addirittura per le tavole armoniche di una chitarra acustica.
Le "favolose" Strato giapponesi primi anni '80 ora in vendita a 1500 e più euro avevano il body realizzato con una sorta di tavola ottenuta ne' più ne' meno con un assemblato listellare rivestito su entrambi i lati di un laminato da 3mm....andate a scartavetrare una Strato giapponese della prima metà degli anni '80 e poi mi dite....eppure sono considerate chitarre che "suonano da paura", "niente a che vedere con la produzione attuale" e tante altre balle.
L'accordiano Mr Pone ma non è il solo ha dimostrato che una Strato fatta con il legno dei pallet suona bene l'importante è, come in tutte le cose di questo mondo, che il lavoro sia fatto bene: prendete i migliori legni di questa terra e li assemblate alla c..o di cane ed avrete una chitarra che suonerà alla c..o di cane....prendete dei legni mediocri ma stabili e li assemblate come Dio comenda ed avrete una chitarra elettrica che suonerà bene a patto che le montiate dei p.u. come si deve.
Rispondi
Re: Non capisco...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 05/07/2013 ore 09:06:13
Applausi infiniti.
Rispondi
Re: Non capisco...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 05/07/2013 ore 11:18:24
Ti ringrazio....da uno con la tua competenza valgono anche di più
Rispondi
effetto buono
di adsl36 utente non più registrato
commento del 05/07/2013 ore 12:15:22
l'effetto visivo sembra bello e mi piacerebbe vederli dal vivo. resta da valutare il suono, ovviamente. comunque i funghi vanno meglio accoppiati ad un bel risotto...
Rispondi
Re: effetto buono
di nicolapax [user #27042]
commento del 05/07/2013 ore 16:20:19
Leo ha costruito le "sue" chitarre usando SOLO legni normali, riteneva certe manifestazioni come il quilted o il birds eye un errore del legno (che scartava a prescindere), figuriamoci se avrebbe mai usato tavole intaccate da agenti esterni.

Finalmente poi un commento "serio" di come vanno trattati i funghi...
Propongo infine Chitarra trifolata: va usato anche l'aglio in camicia ma è meglio toglierlo appena imbiondisce.
Rispondi
Re: effetto buono
di chiatarrox [user #36263]
commento del 05/07/2013 ore 18:08:22
Non attribuiamo al buon Leo cose che non ha mai pensato: l'unico motivo perché non usava legni figurati era perché costavano di più ed erano scarsamente reperibili...
Rispondi
Re: effetto buono
di nicolapax [user #27042]
commento del 06/07/2013 ore 23:15:05
Consentimi di dissentire.
Magari non era un liutaio nel senso più cremonese del termine, ma è così.
Anche quando la strato è diventata LA chitarra (che Lester Polfuss mi perdoni dal paradiso delle sei corde), quando fama, clienti importanti, successo (e voglia di sperimentare) non mancavano, ha sempre continuato ad usare normalissimo acero, normalissimo frassino, normalissimo palissandro proprio per il motivo che sostengo.
Conoscitori e possessori di decine e decine di chitarre e bassi pre CBS più autorevoli di me sostengono, avendo notizie più precise e circostanziate la tesi che ti propongo e che mi ha convinto.
Anche quando Leo è diventato di "nicchia" con G&L, le essenze non sono cambiate.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 05/11/2016 ore 15:00:56
nella linea wildwood iniettavano il colorante negli alberi di faggio durante la crescita....nel 1966
Rispondi
di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 05/11/2016 ore 09:41:21
L'effetto estetico sembra molto carino, ma preferisco quando l'invecchiamento e le venature di una chitarra escono piano piano col tempo. Sarà feticismo (ma in fondo tutti i chitarristi lo sono) ma è come se vedessi crescere ed invecchiare con me le mie piccole. Certo io sono più vecchio...
Rispondi
di Bnjguitars [user #44159]
commento del 12/11/2016 ore 15:10:22
Le venature del legno escono appena lo tagli ;) dopo anni e anni di usura vengono fuori i segni sulla vernice del legno, e non sul legno.
Rispondi
di paoloprs [user #10705]
commento del 05/11/2016 ore 10:17:48
CHITARRE O SOPRAMMOBILI ?
Noi ... dilettanti ... guardiamo con orgoglio le nostre chitarre da vicino
e le ammiriamo per le loro venature, i frinzoli e i fronzoli ...
I ... "VERI" ... ossia quelli che suonano per davvero, sanno che le loro chitarre
verranno viste da lontano dal loro pubblico e non li vedrai mai con in mano
un soprammobile della nonna.
Vostro Paolo
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 05/11/2016 ore 13:51:39
Non credere che I musicisti che tu definisci Veri siano tanto diversi da noi...ce ne sono alcuni a cui non interessa l'estetica, altri a cui invece interessa, eccome.
Keith Richards ha praticamente inventato il relic, commissionando a Fender chitarre già rovinate. Gerry Garcia disegnava personalmente i vari intarsi delle sue Wolf, Tiger etc..Santana ha sempre prestato molta attenzione e si è sempre scelto la figura del legno delle sue Prs.
E potrei continuare con tanti altri musicisti "veri" che buttano più di un occhio all'estetica delle proprie chitarre...
Rispondi
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 05/11/2016 ore 11:32:
Piccola precisazione di relativo conto: le vgs eruption a cui fa riferimento l'articolo e alcuni commenti relativi all'impiallacciatura del top appartengo alla serie Select, la serie economica del marchio. Altra storia e altre caratteristiche sono presentate dalla serie PRO, dove i legni sono più selezionati, l'elettronica è di un altro pianeta e i top sono in acero massello.
Rispondi
di OldBoy utente non più registrato
commento del 05/11/2016 ore 13:04:36
vai al link

pur essendo per gusti un amante delle chitarre di stile "classico", trovo i loro strumenti bellissimi..e sfruttano molto bene queste particolari sfumature.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 05/11/2016 ore 19:13:13
Vibra pure bene una Dan Armstrong - plexiglass. Elegante però difficile da mantere "illesa". A parte questa c'è tra bianco e nero un'infinità di colori e pochi natural sinché sono arrivati bassi con legni di ogni tipo. Adesso arriva il Spalted Maple, ma non lo vedo proprio per chitarre! O almeno non per una chitarra natural.
Rispondi
di FenderStratoFender [user #29391]
commento del 05/11/2016 ore 19:19:58
Bah, da vedere mi rimanda più ad un immaginario tipo Signore degli Anelli, non proprio la musica chitarristica per eccellenza ;) però i gusti son gusti.
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 07/11/2016 ore 08:45:03
bellissime!
mi piace molto questa 'nuova' tendenza
Rispondi
di andrea rock [user #34608]
commento del 07/11/2016 ore 18:38:31
Sì, lo Spalted Maple sarà anche bello, ma se è legno marcio....
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 08/11/2016 ore 11:19:57
A Gibsonmaniac che sostiene:
Le "favolose" Strato giapponesi primi anni '80 ora in vendita a 1500 e più euro avevano il body realizzato con una sorta di tavola ottenuta ne' più ne' meno con un assemblato listellare rivestito su entrambi i lati di un laminato da 3mm....andate a scartavetrare una Strato giapponese della prima metà degli anni '80 e poi mi dite....eppure sono considerate chitarre che "suonano da paura", "niente a che vedere con la produzione attuale" e tante altre balle.
Se vuoi venire a controllare la mia Tokai Stratocaster dell'83 in "Swamp Ash" che come dici tu ironicamente: "suona da paura", ma infatti è vero, ti posso tranquillamente dire che è realizzata in massello e non impiallacciata e "tutte quelle balle li", sono disponibile alla verifica, non la venderei mai ma se fossi costretto 1500 euro non bastano neanche per fargli la foto, posso farti contare gli anelli di accrescimento dell'albero dal quale arriva la tavola, bene in vista nelle cavità e tasca manico.
Mi scuso per il tono Gibsonmaniac, ma commenti così definitivi e generalisti facendo di tutta un'erba un fascio, non ci aiutano.
Per quanto riguarda lo Spalted, occhio a non confonderlo con la "radica", molti strumenti di pregio sono impiallacciati con fogli di "radica" di varie essenze e provenienza, non è legno spalted.e non è sicuramente tenero, anzi, la radica è durissima, ho notato che a volte si crea questo equivoco, volevo solo puntualizzare.
Ho visto personalmente un basso rifinito in radica di erica nazionale, splendido e che costava una fortuna, erroneamente i commentatori lo definivano in spalted.
Ciao a tutti
Rispondi
di alcor72 [user #16133]
commento del 10/11/2016 ore 17:13:57
Ero troppo giovane per capire se la mia Squier Japan degli anni 80' suonasse così divinamente. A volte mi sembra che l'effetto placebo esista non solo per i medicinali...nelle mie mani inesperte sembrava solo una chitarra con molti limiti evidenti di liuteria (ma era anche il momento dei manici iperveloci e dei ponti Floyd rose a tutti i costi).
Sarà mica che quelle fatte dopo delle made in Japan degli anni '80 erano ancor più scarse e qualcuno è stato colto da fulminante nostalgia???

Comunque per tornare allo Spalted Maple...è presente anche su diversi modelli PRS prodotti senza continuità o in serie limitata, quindi niente di nuovo nel mondo dei legni.
Onestamente a me non piace proprio...l'acero fiammato è già così bello da solo che non trovo proprio perchè sostituirlo con questo...ma i gusti sono gusti.
Rispondi
di kappero7 [user #22270]
commento del 11/11/2016 ore 08:54:43
Ho messogli occhi su un clone 335 spalted (Quincy ecc...)e devo dire che finchè non puzza di gorgonzola mi va benissimo.... per il sapore vi saprò dire!
ste
Rispondi
di Bnjguitars [user #44159]
commento del 12/11/2016 ore 15:09:00
Ciao a tutti
Personalmente a me lo spalted piace molto, e mi è capitato di usarlo più volte per i miei strumenti.
Qualche precisazione. I top "decorativi" sono spesse volte impiallacci spessi meno di 1mm, e servono a coprire dei (passatemi il termine) "brutti" body. Il top per influenzare il suoni deve essere spesso almeno 15mm (basti pensare a quelli di gibson o prs).
Nel mio caso ho optato per una soluzione intermedia, vale a dire un top in spalted di 6/7 mm. In questo caso pur avendo ancora una valenza prevalentemente estetica, la rilevanza a livello di pasta sonora é quella di un equivalente top in acero.

È vero poi che si tratta di un legno molto più morbido nella sua parte bianca, e quindi sicuramente vi trattato in maniera diversa.

Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma non vorrei dilungarmi troppo ;)
Rispondi
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