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Una Paoletti per amica
Una Paoletti per amica
di [user #36264] - pubblicato il

Il desiderio di cucirsi addosso uno strumento su misura, con la complicità di un artigiano esperto, può essere una scelta saggia se si sa cosa si cerca. Con specifiche personalizzate e attenzione al dettaglio, una Paoletti Stratospheric può diventare la preferita dell'harem.
Il desiderio di cucirsi addosso uno strumento su misura, con la complicità di un artigiano esperto, può essere una scelta saggia se si sa cosa si cerca. Con specifiche personalizzate e attenzione al dettaglio, una Paoletti Stratospheric può diventare la preferita dell'harem.

L'avventura inizia quando, lo scorso anno, decido di recarmi al Milano Guitars & Beyond, giusto per fare un giro in una domenica di ottobre, spinto un po' dalla curiosità e un po' per vedere cosa proponevano i rivenditori e i liutai presenti per i chitarristi mancini.
Era ormai da tempo che ricercavo uno strumento da affiancare alla mia amata Gibson SG del 1999, che mi accompagna da oltre sette anni.
Avevo già le idee chiare su come sarebbe dovuta essere la nuova chitarra: ponte Floyd Rose, configurazione HSS e stile Stratocaster. Nulla di particolarmente strano, ma di fatto non sono mai riuscito a trovare sul mercato un prodotto mancino che avesse queste caratteristiche, a meno di accontentarmi di prodotti con stili e forme decisamente troppo aggressivi per i miei gusti.
Con mio stupore, noto che in fiera quasi nessun espositore ha prodotti lefty con sé, fino a quando una chitarra attira la mia attenzione: una replica della 5150 di EVH. La guardo meglio e mi accorgo che è mancina. Accanto a lei un'altra chitarra, una Strat nera, anch'essa lefty.

Mentre ammiro quelle due splendide chitarre, si avvicina un uomo con la barba incolta che, con accento marcatamente toscano, insiste affinché provi lo strumento. In fiera fa un caldo bestiale e per di più sono lì solo per fare un giretto con tanto di moglie al seguito. Mi lascio convincere e decido di provare la Stratocaster nera.
Pazzesca. Nonostante abbia sempre suonato una SG, la chitarra si impadronisce delle mie mani e suona praticamente da sola. Rimango veramente sorpreso dalla suonabilità della tastiera e del manico, anche se per i miei gusti è un po' troppo cicciotto.

Scambio altre due parole con il padrone di casa che si dimostra essere veramente disponibile e appassionato. Mentre ammiro altre sue creazioni, cerco di capire quanto mi possa costare uno strumento fatto da lui.
I prezzi sono minori di quanto mi aspettassi e in linea con quelli di uno strumento "di marca", così inizio a pensarci sul serio. Mi faccio lasciare un biglietto da visita con l’intenzione di andare a trovarlo in laboratorio quando, per motivi di lavoro, sarei stato nella sua zona.

Tornato a casa, prima ancora di togliermi le scarpe, accendo il computer e vado a vedere il sito di questo Paoletti. Non mi ero mai avvicinato al mondo della liuteria italiana se non per qualche setup del mio strumento.
Il giorno seguente decido di scrivere una e-mail per farmi fare un preventivo di una chitarra fatta come vorrei. La mattina dopo Fabrizio mi manda un resoconto ben dettagliato con un po' di impressioni sui legni che lui utilizzerebbe. Decido di pensarci su ma in cuor mio la scelta era già stata fatta.
Una settimana dopo, il 4 Novembre 2012, parte l'ordine. Corpo in adler, manico in acero, tastiera in palissandro, ponte Floyd Rose, pickup Paoletti Strat 60, colore Foam Green finitura Relic. Tempi di consegna circa sessanta giorni.
Sto già scalpitando e chiedo a Fabrizio di fare il possibile per consegnarmela prima di Natale, per poterla spupazzare durante il periodo festivo.
Fabrizio mi tiene costantemente aggiornato sugli sviluppi mandandomi foto dei legni utilizzati e di come grazie alle sue mani stanno diventando la mia nuova chitarra.
La settimana prima di Natale ci sentiamo: "la chitarra è pronta, puoi venire a prenderla" mi dice.

Con l’occasione organizzo anche un weekend sulle colline Toscane in modo da unire l'utile al dilettevole.
Sabato 22 dicembre, alle ore 11:30, sono in laboratorio da lui. Scambiamo quattro chiacchiere e provo lo strumento. È bellissima! L’emozione è talmente tanta che non capisco più niente, ho bisogno di tranquillizzarmi e di passare un po' di tempo da solo con la mia nuova bambina. Chiudo la custodia rigida in dotazione e vado diretto in albergo.

Una Paoletti per amica

Le venature della tastiera in palissandro sono stupende, la finitura relic fa intravedere il legno del corpo e la fa sentire ancora più viva al tatto.
Comincio a strimpellarla con più calma, senza amplificatore, e la chitarra suona da paura. Persino mia moglie rimane impressionata dal volume e dalla bellezza del suono dello strumento non amplificato.
La prima prova in saletta è con un Mesa Boogie Dual Rectifier. I puliti sono cristallini e veri in tutte le posizioni. Con il pickup al manico il suono si scurisce un po', sembra quasi una acustica.
I distorti sono veramente rock, hanno un suono corposo ma allo stesso tempo tagliente, proprio quello che cercavo. Il manico e la tastiera sono molto scorrevoli e la mano destra si trova subito a suo agio.
La Stratospheric diventa la mia prima chitarra. A ormai otto mesi di distanza posso dire che sono veramente molto soddisfatto dello strumento.

Un grazie particolare a Fabrizio Paoletti che ha dimostrato professionalità, passione e competenza da numero 1.
Spero che questo articolo possa essere utile a chi, attratto dai marchi più blasonati, non ha ancora provato strumenti di liuteria italiana.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

Una Paoletti per amica
chitarre elettriche paoletti stratospheric
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Molto bella! Complimenti! Curiosità ...
di fbf [user #36393]
commento del 22/08/2013 ore 15:50:09
Molto bella! Complimenti!
Curiosità che pick-up hai scelto?
Rispondi
Re: Molto bella! Complimenti! Curiosità ...
di malnatt84 [user #36264]
commento del 22/08/2013 ore 16:27:0
Ciao,
intanto grazie per i complimenti! Ho scelto dei pickup fatti artigianalmente da Paoletti. Serie Strat '60. Avevo avuto modo di sentirli sempre al MG&B e mi sono piaciuti subito.
Rispondi
Non discuto nulla sulle scelte ...
di pumba [user #158]
commento del 22/08/2013 ore 16:07:18
Non discuto nulla sulle scelte di chi si fa' assemblare uno strumento . Pero' attenzione ragazzi c'e' sempre da dire la solita cosa : questo tipo di strumenti lo teniamo tutta la vita ok ? I marchi blasonati mi spiace ma hanno possibilita' commerciali che questo tipo di strumenti non possono avere... Tradotto : la Fender se un domani ti stufi e la vuoi rivendere o permutare in negozio avra' sempre un valore commerciale di un certo tipo. La Paoletti commercialmente non vale nulla . Ciao
Rispondi
Re: Non discuto nulla sulle scelte ...
di malnatt84 [user #36264]
commento del 22/08/2013 ore 16:46:24
Hai assolutamente ragione. Volevo infatti inserirlo nell'articolo ma poi l'ho fatto. Sicuramente chi fa una scelta del genere deve essere consapevole che nel mercato attuale il brand fa la differenza e quindi la chitarra "artigianale" sarà meno rivendibile o comunque subirà delle svalutazioni importanti rispetto ad una più blasonata.
Occorre anche però valutare l'andamento dei mercati e le tendenze delle persone. Non è detto che, magari fra 5 o 10 anni, il chitarrista medio non preferisca acquistare uno strumento di liuteria piuttosto che uno brandizzato magari stanco della continua riduzione dei costi delle aziende famose che portano a modificare nel tempo qualità e metodi di realizzazione. Ad oggi è sicuramente è come dici tu ed io non sono sicuramente in grado di valutare l'evoluzione del mercato degli strumenti musicali.
Nel mio caso la scelta di andare su un prodotto di questo tipo è stata consapevole del fatto che non l'avrei mai rivenduta.
Grazie,
Stefano
Rispondi
Re: Non discuto nulla sulle scelte ...
di rockit [user #11557]
commento del 22/08/2013 ore 18:19:4
A parte che in genere gli strumenti si comprano per suonarli, non per venderli, almeno se si parla di strumenti di un certo prezzo (e pregio)...in questo caso essendo la chitarra mancina, quindi con assortimento generale molto ridotto e un mercato dell'usato inesistente il discorso vale molto meno.
Piuttosto io non mi sarei preso una copia, mi sarei fatto fare una linea originale.
Comunque non so Paoletti, ma se prendi liutai di un certo livello (Gallinaro, Canova, il compianto Pistolesi, Alecb, Jacaranda, Frudua) le quotazioni dell'usato reggono abbastanza da giustificare l'acquisto comunque.

Ciao
Lorenzo
Rispondi
Re: Non discuto nulla sulle scelte ...
di pumba [user #158]
commento del 22/08/2013 ore 18:38:32
In teoria e' cosi ma se guardi su mecatino musicale e' pieno di roba e anche di pregio usata . Ciao
Rispondi
Re: Non discuto nulla sulle scelte ...
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 22/08/2013 ore 19:15:15
Ormai certi liutai si sono costruiti a suon di chitarre fatte da dio posti di tutto rispetto nel mercato e secondo me sul mercato dell'usato la svalutazione non è più così sensibili. Però attenzione bisogna sempre distinguere, c'è liutaio e liutaio. Ci sono artigiani che sono sul mercato da decenni (Molinelli per esempio) e ormai sono considerabili veri e propri marchi, ci sono poi liutai ai primi strumenti che quindi ancora subiscono il peso del "chi cacchio sei?" e infine ci sono sedicenti liutai che assemblano alla meglio pezzi vari, magari fatti anche da loro non lo escludo, che però si spacciano per artigiani navgati. Ecco, gli strumenti di questi ultimi tendono a non valere una cicca sul mercato dell'usato.

OCCHIO parlo solo di nome non di bravura oggettiva, ma solitamente uno il nome se lo costruisce vendendo buoni strumenti...
Rispondi
Re: Non discuto nulla sulle scelte ...
di malnatt84 [user #36264]
commento del 22/08/2013 ore 20:37:07
Purtroppo non è ancora così. Basta fare un salto su mercatino per vedere che le chitarre di Molinelli, che tra l'altro conosco perchè essendo di Milano mi rivolgo a lui per qualche lavoro, subiscono una svalutazione intorno al tra il 30 e il 40% così come gli strumenti di Jacaranda e le chitarre di Paoletti. Il GAP con i Brands è ancora troppo elevato.
Sono dell'idea che il valore ad uno strumento lo dia la qualità delle rifiniture, del setup, delle materie prime e il feeling che ti da quando lo provi e lo suoni. In questo mi devo ritenere veramente ultra-soddisfatto. Il resto è peanuts..
Ciao
Rispondi
Re: Non discuto nulla sulle scelte ...
di rockit [user #11557]
commento del 23/08/2013 ore 11:43:46
Se uno compra "brand" a un prezzo superiore al 70% del nuovo è un fesso e basta, ti conviene comprare nuovo :D
Quindi 30% di svalutazione è assolutamente corretta.

Quotone invece per il modo giusto di scegliere gli strumenti: il problema grosso delle liuterie è la po difficoltà a provare lo strumento, se compro una SG - ma anche una Suhr - a distanza so piuttosto bene cosa aspettarmi, se compro una Molinelli magari no, e questo limita parecchio il mercato, perché se non conosci il liutaio se non di nome o scegli di muoverti, magari a vuoto, oppure non acquisti.
Rispondi
Re: Non discuto nulla sulle scelte ...
di rockit [user #11557]
commento del 23/08/2013 ore 11:38:58
Proprio perché guardo il mercatino con una certa frequenza so bene che gli annunci delle liuterie che ti ho citato tendono a girare abbastanza, con quotazioni tra 1000 e 2000 euro, che non sono proprio "valore commerciale zero" ;-)

Ce ne sono tanti, vero, ma tranne qualche caso sono sempre diversi, segno che vengono venduti evidentemente!
Tra l'altro se dovessimo fare il paragone è pure pieno di Ibanez da 250 euro, che restano lì perché il venditore non vuole trattare il prezzo anche se il nuovo costa poco di più...
Rispondi
Sembra bella!
di dale [user #2255]
commento del 22/08/2013 ore 16:10:52
Peccato per la foto di bassa qualità che senza dubbio non rende giustizia alla chitarra.
Certo che il floyd su un'estetica vintage è proprio un pugno in un occhio!

Goditela!

Ciao


PS Non credo che uno si fa fare una chitarra di liuteria di (alto?) livello pensando un giorno di venderla, soprattutto se mancino.
Magari per i destri, sull'usato si fanno buoni affari!

Rispondi
Rivendere
di lazydaniel [user #28418]
commento del 22/08/2013 ore 17:00:05
una volta un amico mi parlava della sua LP Studio e, tutto contento, mi diceva che si aspettava di guadagnare una buona cifra in caso di vendita. Allora come oggi io mi chiedo, ma di tutte le cose che si possono pensare in bene del nostro amato strumento, bisogna sempre pensare ai proventi di una eventuale vendita? non sarà anche questa una deviazione data dalla GAS? :-)
Rispondi
vado OT solo un attimo
di dale [user #2255]
commento del 22/08/2013 ore 17:55:24
No è solo un ragionamento pragmatico.
Adesso "guadagnare" è molto difficile, a meno di non aver fatto l'affare e quindi di farci sopra qualche centinaia di euros però...tipo il tuo amico dovrebbe aver preso la sua Studio a tipo 3/400 euro ma ne dubit...
Ad esempio io, anche se ho molte chitarre, mi ci vuole molto tempo e molte prove on the road per "capirle" quindi valuto anche l'aspetto rivendita, ed in effetti ho sempre rivenduto tutto tranne la mia LP 1980 e la Martin D40 e dubito seriamente che lo farò, anche se negli ultimi 5 anni mi sono molto stabilizzato.
Se avessi preso tutto quello che mi interessava al momento senza badare al futuro avrei la casa piena di strumenti invendibili che magari non avrei più suonato...
Anzi ti dirò di più: nella maggioranza dei casi ho proprio cercato il famoso "affare" che mi permetterà in futuro non solo di perdere soldi, ma anzi....
Rispondi
Invidia massima!!!
di paolo962 [user #26262]
commento del 22/08/2013 ore 19:02:12
Ciao,
purtroppo devo comunicarti che, a causa del tuo articolo, sono preda di uno dei sette peccati capitali......
E' da almeno un paio di anni, da quando ho scoperto (casualmente sul web) la liuteria Paoletti, che custodisco il sogno nel cassetto di farmene fare una....
Ho già dovuto buttare via un paio di schermi del pc perché completamente intrisi di bava dopo aver visto le chitarre presenti sul sito (che dire della serie "wine"?.....semplicemente fantastiche!).
La Telly omaggiata al "Boss" popola i miei incubi notturni....è lì, la sto per acchiappare, ma non ci riesco mai........
Mah, chissà, forse prima o poi riuscirò ad appagare questo desiderio....
Goditi la tua chitarra!
Rock'n'Roll!
Rispondi
sapete qualche cosa della paoletti ...
di Aktarus [user #5855]
commento del 22/08/2013 ore 19:30:04
sapete qualche cosa della paoletti che gli ha fatto fare James Hetfield? in qualche live recente ne ho vista qualcuna sia a lui che a kirk che potevano sembrare sue creazioni ma non ne sono sicuro
Rispondi
Re: sapete qualche cosa della paoletti ...
di Aleee [user #37381]
commento del 23/08/2013 ore 00:46:40
Dando uno sguardo al sito della Liuteria Paoletti vedo che sono state prodotte due chitarre per Hetfield, entrambe della serie Wine: una D.C Wine 30th e una D.C. Wine Skin. Per Hammet una Wine Flying V.

vai al link

Questa è la pagina, trovi anche le foto e tutte le specifiche del caso. Poi chissà, magari ne ha prodotte anche altre e mi sono sfuggite!

Comunque grandisimme chitarre, questa è davvero liuteria di altissimo livello :)


Rispondi
Bella storia. Complimenti e goditi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 22/08/2013 ore 22:57:03
Bella storia. Complimenti e goditi la nuova signora.
E ora m'hai fatto venire una voglia matta di farmene fare una, mannaggia... ;)
Rispondi
Costo??
di japoncian [user #35819]
commento del 23/08/2013 ore 09:47:10
Bella chitarra, ho visto il sito e sinceramente la lavorazione è impeccabile.
Se nn sono indiscreto, il costo??
Rispondi
ecco il costo
di francesco72 [user #31226]
commento del 23/08/2013 ore 10:33:27
mi pare sia il vero problema di una chitarra di liuteria. Mi spiego meglio: da anni anch'io seguo il mercato della liuteria per farmi fare la chitarra ideale. Poi però mi avvedo che le soluzioni tecniche migliorano: ad esempio, se quindici anni fa mi fossi fatto fare una chitarra col canonico floyd rose (suono heavy metal) oggi avrei uno strumento costoso ma superato. Lo stesso dicasi per i pick up: quando iniziai a valutare la scelta di un liutaio non esistevano i d-activator che oggi mi danno grandi soddisfazioni sulla ibanez iceman. In quest'ottica, considerando che i cataloghi (non solo dei produttori di chitarra, ma delle singole parti) sono assai ampi ed accessibili via internet, temo che il valore di uno strumento fatto dal liutaio sia quasi solo nell'assemblaggio, nel senso che si possono acquistare i componenti preferiti e poi farli assemblare da mani esperte. Mi rimane sempre il dubbio se il gioco valga la candela.
L'analisi mercato, infine, mi pare chiara: nell'usato una manne (non falchion) costa come una prs, con la differenza che la seconda è fatta in serie.
ciao
Rispondi
Conosco le Paoletti , è ...
di Giaggia [user #35448]
commento del 23/08/2013 ore 10:38:20
Conosco le Paoletti , è di Montemurlo vero vicino a Prato ???? , è a circa mezzora da casa mia .
Si ha fatto signature per i metallica , Sambora , Paolo Carta e anche Phil X.
E' famoso per le repliche strato , ma fa anche repliche gibson , più che altro è specializzato in relic.
E' il liutaio da una vita di Maurizio Solieri , infatti apparte qualche strato vintage reissue che si porta dietro per i live con Vasco , molte sue chitarre sono di Paoletti sotto specifica di Solieri stesso.
La chitarra strato simil SRV , con Floyd Rose è la stessa chitarra che usava negli anni 80 , che poi ha fatto riverniciare e fatta diventare relic.
Anche la lefty nera le simil telecaster e la wine tipo les paul sono sempre di Paoletti.
Ora non penso che chi si fa costruire una chitarra di liuteria sotto sue specifiche è perchè deve essere poi rivenduta , ma perchè uno vuole uno strumento , sotto sue specifiche , il colore poi uno lo può cambiare in futuro.
Ora non so quanto possono costare paragonate alle originali gibson e fender , i pick up che produce che sono poi repliche costano più degli originali quindi se devo pagare 150 € un replica del 57 gibson con 100 € compro l'originale zebrato e a 120 € quello nickelato.
Ma se una chitara costasse meno , ma anche uguale all'originale però sotto tue specifiche suona come vuoi te , ma anche meglio , allora può convenire.
La fender custom shop fa questo gli artisti vanno lì e si fanno costruire la chitarra che preferiscono.
Stef Burn si è fatto fare la strato al custom shop e nonostante la forma è una chitarra particolare che in mercato non troviamo a partire dal manico Kramer più fine del corrispettivo fender , la telecaster di jim root è una telecaster che fa metal a con una normale telecaster col cavolo anche li solo per la scorrevolezza del manico.
Vi dirò da gibsoniano , preferirei rimanere in casa gibson , ma su una fender forse forse ......
Rispondi
Commissionando una chitarra di liuteria ...
di gigswiss [user #35314]
commento del 23/08/2013 ore 13:42:54
Commissionando una chitarra di liuteria non penserei certo al futuro valore commerciale.
Guardare il mercatino non è probabilmente il modo più efficace di trovare il valore commerciale di una chitarra di marca figuriamoci di liuteria. Ho l'impressione anzi che sia piuttosto inquinato da un manipolo di furbetti soprattutto per quanto riguarda gli strumenti di un certo pregio. Certo qualche indicazione la si può comunque trarre.
Il prodotto di liuteria usato penso sia più difficile da vendere ma non credo sia soggetto ad una svalutazione superiore a quella che si riscontra nei modelli meno diffusi delle marche più note.
Rispondi
Il vero problema delle chitarre di liuteria...
di briziofazer [user #21497]
commento del 24/08/2013 ore 18:59:23
È il fatto che essendo chitarre personalizzate perdono il loro valore commerciale in quanto non rispecchiano specifiche standard, anche perché altrimenti avresti fatto una Fender, ma hanno spesso tasti, manici, ed altro hardware particolare che un nuovo compratore non vuole. Esempio, se cerco un strato standard deluxe o altro modello, so già sulla carta cosa monta e quindi la cerco come mi interessa mentre l'altro mercato è a se e bisogna cercare una ad una cosa monta e come è costruita il che scoraggia chiunque nella ricerca.
Rispondi
condivido la tua scelta
di dfatwork utente non più registrato
commento del 24/08/2013 ore 23:39:11
é tua, unica ed ineguagliabile!

Il valore commerciale é stabilito da chi compra ed é indiscutibile che se lo strumento me lo faccio costruire é perchè non ho trovato nulla di blasonato che mi soddisfi.
:D
Rispondi
viva gli artigiani italiani
di Massimo Panchetti [user #22]
commento del 26/08/2013 ore 12:45:50
Da anni sto solo sul mercato di artigiani e liutai italiani, con Pistolesi, Brunetti, MrT, LUD e Hobo... e chi se ne frega della rivendibilita', io guardo qualita' e suono!

Buon suono a tutti

m
Rispondi
di Enzo84 [user #44444]
commento del 31/12/2015 ore 01:49:49
Buona sera,sono passati 2 anni da questi messaggi😊,mi sono iscritto al forum stasera,volevo dire la mia al riguardo il Liutaio Paoletti,sono possessore da anni di 2 belle ibanez Steve Vai,ma 3 anno fa mi sono fatto dare da Paoletti una replica della fender custom shop di Stef Burns!
Ragazzi non so se è possibile allegare foto,voglio dire a parte l'estetica stupenda e la lavorazione relic ecc ecc,ma la cosa stupefacente è il SUONO
È una meraviglia,è da sogno per chi ama il genere,ho avuto modo parecchie volte di paragonarla ad una stratocaster u.s.a con il set di pick up e split come la stef,ma nonostante ciò le differenza è patecchia,la PAOLETTI è un'altra cosa,
Credetemi chi compra una chitarra del genere non può pensare a rivenderla.assolutamente!
Le steve vai le ho accantonate senza volerlo!!!
Se potete passare dal suo laboratorio è provate qualcosa.
Rispondi
di Enzo84 [user #44444]
commento del 31/12/2015 ore 01:51:27
Scusate l'errore di scrittura,ho scritto "mi sono fatto dare"dovevo scrivere "mi sono fatto fare"👍
Rispondi
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