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Ibanez AW3010CE: good vibrations
Ibanez AW3010CE: good vibrations
di [user #16167] - pubblicato il

Abbiamo già avuto modo di conoscere le Ibanez della serie AW, tutte con ottime caratteristiche e dotate di personalità. La AW3010 si pone tra i modelli più costosi della serie, ed eravamo curiosi di capire se e come fosse cambiato il rapporto qualità prezzo, uno dei must del marchio giapponese.
Abbiamo già avuto modo di conoscere le Ibanez della serie AW, tutte con ottime caratteristiche e dotate di personalità. La AW3010 si pone tra i modelli più costosi della serie, ed eravamo curiosi di capire se e come fosse cambiato il rapporto qualità prezzo, uno dei must del marchio giapponese.
La serie AW, Artwood per esteso, è stata creata con l'intento di combinare al meglio modernità e caratteristiche timbriche tradizionali in un unico strumento dall'aspetto sobrio e senza fronzoli. Dando uno sguardo all'intera gamma proposta, l'obbiettivo sembra effettivamente centrato e la AW3010 CE ne è un valido esempio.

Il top natural in solido abete Sitka è una scelta che definire tradizionale è riduttivo. Le caratteristiche timbriche di questa essenza sono ben più che note e apprezzate in tutto il mondo. L'abete Sitka è estremamente vibrante, chiaro e cristallino. Riesce a dare una risposta veloce e molto bilanciata sull'intero spettro delle frequenze, privilegiando leggermente le medie, regalando quindi anche un'ottima presenza. Per le fasce e il fondo la scelta è ricaduta sul mogano, sempre massello. Per una dreadnought, questa accoppiata è considerabile quasi uno standard.
Il manico, sempre in mogano, è sormontato da una tastiera in palissandro con venti fret senza segnatasti, dall'aspetto pulito ed elegante. Lo stesso legno è usato per realizzare il ponte che ospita gli Ibanez Advantage™ bridge pins, studiati per montare le corde in maniera il più agevole possibile e con un'ottima tenuta, e il ponte in osso (come il capotasto). Completano il quadro le meccaniche Grover dorate con manopole nere, in tinta con i pin perfettamente in sintonia con il look sobrio della AW3010.


Il CE nella sigla significa che il modello in prova è dotato di spalla mancante, o cutaway, e di sistema di preamplificazione.
Nello specifico abbiamo a disposizione un pickup piezo elettrico LR Baggs Element, abbinato al EAS-VTC™ preamp della stessa marca. Caratteristica principale di questo sistema è il montaggio nella buca, a differenza dei sistemi a cui siamo abituati. In questo modo si hanno due ottimi vantaggi, ma anche qualche svantaggio.
Prima di tutto, non si ha necessità di uno scasso di circa cinque centimetri per lato nella fascia superiore. In questa maniera non viene minimamente intaccata la struttura del body, lasciato completamente libero di vibrare. Nascosti nella buca troviamo i due potenziometri dedicati al volume e al tono. Estrema pulizia quindi, il sistema è quasi invisibile a colpo d'occhio.
Di contro però c'è sicuramente il fatto di doversi abituare a maneggiare le rotelline nella buca, cosa probabilmente più complicata durante un live rispetto ai classici fader e manopole.
La compattezza del'LR Baggs, inoltre, ha costretto i progettisti a togliere tutti i controlli che ormai troviamo su gran parte delle chitarre acustiche in commercio. Ciò si inserisce all'interno della filosofia della serie AW: chitarre acustiche dall'aspetto più in linea possibile con la tradizione, ma che non rinunciano alla modernità di un sistema di preamplificazione in grado di riprodurre al meglio ogni sfumatura prodotta dai legni massello.

Due considerazioni sulla suonabilità e sul feeling regalato da questo strumento sono necessarie.
La prima cosa che si nota è l'estrema leggerezza. Non si fatica a tenerla al collo, nonostante le generose dimensioni della cassa dreadnought.
Il manico, inoltre, è abbastanza sottile per permettere di muoversi con agio in ogni posizione, ma dà sempre la sensazione di solidità, scongiurando uno dei difetti spesso imputati alle chitarre del marchio nipponico. Ora lasciamo alle dita di Andrea il vero e proprio test.


In conclusione ci troviamo di fronte a uno strumento dalle caratteristiche al top per la scelta dei legni e con un ottimo sistema di amplificazione. Anche sul palco è garantito un sound quanto più simile possibile a quello unplugged, giusto affetto da un lieve aumento di basse, ma comunque facilmente aggiustabile con il controllo di tono o con l'equalizzatore del banco.
Con un prezzo che si aggira intorno ai 650 euro, la AW3010 non è certo una entry level, ma sborsando questa cifra ci si porta a casa uno strumento realizzato con cura e con materiali di qualità. Certo, un accordatore on-board e un sistema di equalizzazione più complesso probabilmente l'avrebbero resa più gestibile in ambito live, ma sarebbe venuta meno la filosofia Artwood.
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Per quanto mi riguarda l'Element ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 13/09/2013 ore 07:58:45
Per quanto mi riguarda l'Element con il solo controllo di volume, come sulle Gibson, è il miglior sistema di amplificazione per chitarra acustica. Poi i soundcheck serve proprio per mettere a posto il tutto prima di iniziare il concerto; se ci sono aggiustamenti da fare nei locali non ci vuole niente ad avvicinarsi al mixer mentre sui palchi è una questione del fonici, dunque nessun dramma. Bella chitarra con un ottimo prezzo.
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Se proprio dobbiamo trovare il ...
di Cryst975 [user #11528]
commento del 13/09/2013 ore 12:10:54
Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell'uovo....a livello estetico non mi piace che si veda la divisione della tavola del top. E' troppo evidente la differenza tra le due parti...

Per quanto riguarda la chitarra in se, io ho una entry level Ibanez di cui sono molto soddisfatto, sia a livello di suono che a livello estetico (modello V70CE completamente nera...)

Trattandosi del modello di punta questa AW dovrebbe essere ancora meglio...

Sono curioso di provarla!

Infine, complimenti per l'articolo.
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interessante ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/09/2013 ore 00:06:35
interessante
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tutta la serie aw a ...
di giuseppe40 [user #18743]
commento del 15/09/2013 ore 15:17:35
tutta la serie aw a mio giudizio è più che buona. Ho qualche perplessità ( gusti personali però! ) sui manici un po' troppo sottili. Il suono è moderno, ma non asettico. Peccato per la spalla mancante, anche qui gusti personali..ma più tempo passa e meno le amo! buona la rece comunque, testo e video!
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Sistemi d'amplificazione non invasivi...
di Tyler Durden [user #10062]
commento del 16/09/2013 ore 12:10:25
Bella recensione, bella prova. Bella chitarra, mi piace.
Sono sempre molto favorevole a questi sistemi non invasivi di amplificazione delle acustiche.
Sulla mia Lakewood è montato un sistema a mio avviso ottimo, direi insuperabile, che è il Lakewood Sonic System, che include due pickup, un pickup al ponte con tecnologia nanoflex (sostanzialmente un piezo) ed un pickup magnetico di tipo "nanomag", annegato sotto la tastiera prima del suo incollaggio. Il nanoflex è in grado anche di raccogliere le vibrazioni della tavola armonica, con tutti gli evidenti vantaggi che ciò porta. E' possibile ovviamente fare il blend dei due pickup e controllare tono e volume. Il tutto alimentato da due pilette di quelle a dischetto.
Da possessore (piuttosto felice) di Ibanez acustica confermo la bontà del suono anche su modelli economici, ma anche l'eccessiva "sottigliezza" del manico, che era una cosa che mi pareva molto desiderabile ai miei primordi chitarristici quando la comprai, ma ora come ora mi pare una caratteristica che non si addice più al mio modo di suonare.

SaluTONES!!!
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