VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Matt e Corey dei Trivium su Vengeance Falls
Matt e Corey dei Trivium su Vengeance Falls
di [user #16167] - pubblicato il

Matt Heafy e Corey Beaulieu, le due chitarre dei Trivium, hanno scambiato alcune battute con i microfoni di Accordo sul nuovo album della band, il loro rig hi-tech e la collaborazione con David Draiman.
Matt Heafy e Corey Beaulieu, le due chitarre dei Trivium, hanno scambiato alcune battute con i microfoni di Accordo sul nuovo album della band, il loro rig hi-tech e la collaborazione con David Draiman.

Abbiamo incontrato Matt e Corey dei Trivium proprio in occasione della presentazione del loro nuovissimo album Vengeance Falls, che recensiremo a breve sulle nostre pagine. Ovviamente non abbiamo perso l’occasione di chiedere qualche dettaglio sul lavoro in studio, visto soprattutto che in questo album c’è lo zampino di David Draiman.

Matt e Corey dei Trivium su Vengeance Falls

Denis Buratto: Vengeance Falls è un titolo dal forte significato, sembra segnare un po’ la resa dei conti. Che genere di vendetta vi aspettate?
Matt Heafy: Il titolo riflette tutti i sentimenti, tutti i successi ma anche le sconfitte che abbiamo avuto. Di suo non è un album cupo, ma vuole in qualche modo riflettere quello che succede nel mondo. Se ti guardi in giro vedi spesso accadere a brave persone cose terribili, ma abbiamo capito che la cosa migliore è non concentrarsi sulle negatività, alzare la testa e andare avanti. Allo stesso tempo non va bene reprimere i sentimenti, ignorarli. Bisogna trovare il modo di trasformarli in energie positive e continuare sulla propria strada. Quindi questo CD vuole dare la carica per andare avanti, per trovare il modo migliore di trasformare tutto in energia positiva.

DB: Siete stati ispirati da qualcosa in particolare legato agli avvenimenti recenti?
Matt: Diciamo che questo album è un po’ il frutto di tutto quello che abbiamo fatto in quelli precedenti. Tutti erano influenzati da fatti presenti e Vengeance Falls raccoglie quello che abbiamo seminato in questi anni. Ci siamo guardati alle spalle e abbiamo visto che quello che avevamo fatto ci ha portato sulla strada giusta.

DB: Come vengono alla luce i vostri brani? Ognuno arriva con le sue idee oppure create tutto assieme fin dalle fasi embrionali?
Corey Beaulieu: Solitamente non ci diamo un metodo. Cominciamo a scrivere ogni volta che parte l’ispirazione. Siamo una band che fa molti tour e viaggiare aiuta molto l’ispirazione. Vedi un sacco di cose, vivi un sacco di cose e ognuna può essere utile a far scoccare la scintilla. La maggior parte del materiale è stato scritto mentre eravamo in tour. Abbiamo messo nelle canzoni tutto quello che ci ha colpito, tutto quello che ci ha in qualche modo ispirato, segnato. Ovviamente non sempre al primo colpo si compone una canzone intera. A volte uno arriva con un riff, altre volte un ritornello, una strofa o una melodia. Alla fine si fa un bounce, si mettono assieme le idee. È tutto un "senti questo!", a volte poi quando si ha per le mani un brano quasi pronto, con le idee di tutti si arrangia, si cambiano delle parti oppure si butta via tutto. Ovviamente sul piatto cerchiamo di avere più materiale del necessario, in modo da condensarlo in quello che sarà poi il nuovo album dei Trivium. Le canzoni che alla fine verranno incise sono quelle che più ci emozionano, quelle in cui tutti hanno dato il loro contributo. Per l’ultimo album avevamo 25-30 brani, abbiamo tenuto solo quelle che più si avvicinavano come genere tra loro e che ovviamente erano adatte al sound complessivo che volevamo ottenere. Alla fine siamo andati in studio con 14 canzoni e con David Draiman abbiamo lavorato di fino per ottenere il risultato finale.

Matt e Corey dei Trivium su Vengeance Falls

DB: Come componete e soprattutto come vi sparite le parti di chitarra?
Corey: Quando guardi la canzone, la divisione delle parti viene da sé. Siccome Matt canta, è più portato a suonare parti ritmiche quando inizia la strofa, in sincrono con la batteria, mentre magari io suono parti più complesse. Per gli assolo invece dividiamo a seconda di quello che più si avvicina al nostro stile. Per Matt le cose più melodiche e aperte, a me quelle più shreddose. Dopo tanti anni che suoniamo assieme non è per nulla difficile capire a chi andranno le varie parti della canzone.

DB: Il produttore David Draiman ha descritto il vostro album, su cui ha lavorato egli stesso, un vero capolavoro. Come avete lavorato con lui?
Corey: Abbiamo scritto gran parte del materiale in tour, quindi diciamo che David è arrivato quando le carte erano già state più o meno scoperte. Lavorare con lui è stato magico però, soprattutto nella pre-produzione. Ci ha dato un sacco di input ascoltando le nostre demo. Abbiamo insieme fissato dei punti e degli obbiettivi. Ci siamo semplicemente seduti di fronte al computer, abbiamo caricato le demo e le abbiamo ascoltate, analizzate fino a capire cosa serviva esattamente alle canzoni per diventare migliori. David è fantastico perché riesce davvero in un attimo a capire di cosa un brano ha bisogno per suonare meglio e più grosso. Abbiamo lavorato sodo per settimane, anche 24 ore di fila per rifinire ogni dettaglio, ogni particolare. Questo perché volevamo andare in studio sapendo per filo e per segno cosa fare e soprattutto come farlo, senza riscrivere nulla. Volevamo essere precisi e concentrati, senza mai perdere di vista l'obbiettivo. Abbiamo preferito spendere molto tempo in pre-produzione per lavorare meglio poi sui suoni e sulle parti vocali.

DB: Immagino il suo intervento abbia ricoperto un ruolo fondamentale...
Matt: Il suo bagaglio di esperienza con molte altre band metal è stato fondamentale. Anche se diverse dai Trivium, avere un punto di vista diverso da cui partire è sicuramente stato fondamentale. Il suo approccio al rock ha portato sicuramente una ventata di aria fresca in questo album, ci ha fatto decisamente lavorare meglio!

Matt e Corey dei Trivium su Vengeance Falls

DB: Come avete registrato le parti di chitarra?
Corey: Abbiamo usato molto i nostri amplificatori Peavey 5150 con diversi overdrive. Il setup è più o meno quello che abbiamo usato negli ultimi tre album. Ovviamente poi durante la produzione abbiamo fatto tutti i cambiamenti che abbiamo ritenuto necessari per rendere al meglio il sound che avevamo in testa. Ovviamente abbiamo fatto anche qualche overdub e del reamping per raggiungere lo scopo.
Matt: da parte mia ho usato molto anche il Kemper e alcuni profilig che abbiamo ritenuto davvero interessanti per il nostro metal sound.

DB: Quindi anche live vi affidate al Kemper?
Matt: Live, per mantenere lo stesso sound degli album usiamo il Kemper. Ancora oggi, quando diciamo alla gente che in studio usiamo un profiling del Kemper in diretta in Pro Tools e dal vivo lo stesso Kemper in diretta nel PA, molti restano sbalorditi. Il tutto suona così reale, così diretto! Il modeling è arrivato al punto tale che la differenza tra l’usare un Kemper e un full stack è uguale a quella che ci sarebbe tra l'ascoltare musica da un mangianastri Boombox o da un iPhone o un iPad.


DB: Per quanto riguarda gli assolo, sono stati scritti nota per nota oppure sono frutto di vere improvvisazioni?
Corey: Come dicevo prima, siamo arrivati in studio con le idee molto chiare su cosa avremmo dovuto incidere. Mentre scrivevamo i brani già pensavamo a quelli che poi sarebbero dovuti essere gli assolo. Il miglior modo per comporli secondo me è capire di cosa ha bisogno davvero la canzone, creare qualcosa che sia d’impatto, non solo uno show. Seguendo questo principio abbiamo composto tutti gli assolo, ovviamente.

DB: Roadrunner pubblicherà una raccolta dal titolo XXX Three Decades Of Roadrunner, cosa pensate di questa iniziativa?
Matt: Trovo davvero fantastico che un'etichetta come Roadrunner abbia deciso di pubblicare una raccolta come questa. In trent’anni hanno aiutato un sacco di band a essere conosciute in giro per il mondo, e con le loro scelte discografiche hanno contribuito a plasmare il metal come lo conosciamo noi oggi. Sarà davvero bello avere tra le mani questo box set!

Matt e Corey dei Trivium su Vengeance Falls
corey beaulieu interviste matt heafy trivium
Nascondi commenti     0
Loggati per commentare

Al momento non è presente nessun commento
Altro da leggere
Phil X e l’accordatura “Bouzouki” che stravolge il tuo sound
Cornerstone con Jack Griffiths: "Il boutique è carattere, non componenti NOS"
Rosaire Riccobono: la versatilità è un investimento sulla passione per la musica
Pete Townshend e la sua prima chitarra “da metallaro”
Hammett: “la gente non ricorderà gli assolo” ma Angel Vivaldi non ci sta
Drigo, gli spippolatori e i pedali senza manopole
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964