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Achia Guitars: intervista con Angelo Chiarappa
Achia Guitars: intervista con Angelo Chiarappa
di [user #5] - pubblicato il

Angelo Chiarappa è un liutaio di Matera, ideatore e costruttore delle chitarre e dei bassi elettrici Achia Guitars, marchio giovane ma scaturito da un'esperienza ultra-decennale.
Angelo Chiarappa è un liutaio di Matera, ideatore e costruttore delle chitarre e dei bassi elettrici Achia Guitars, marchio giovane ma scaturito da un'esperienza ultra-decennale.

Eccovi l'intervista ad Angelo Chiarappa, liutaio Materano, padre delle chitarre e dei bassi Achia. Angelo, pur vantando collaborazioni eccellenti con artisti del calibro di Gussoni, Maggio e altri, continua a trasmettere la passione per il suo lavoro, con umiltà e ponderazione.

Kelino: Come hai cominciato a fare questo lavoro e perché hai deciso di diventare un liutaio?
Angelo Chiarappa: Ho cominciato con la liuteria nel 1999, dapprima cercando di personalizzare la mia prima chitarra. Modifica dopo modifica sono giunto all’idea di volere uno strumento unico nella forma e nel suono ma soprattutto costruito e ideato unicamente da me. All’epoca la Rete non aveva tante risorse come adesso. Tramite manuali ho costruito il mio primo body (il manico era di una vecchia Yamaha!).
È stato un tunnel senza via d’uscita, a 19 anni ho costruito la mia prima replica, una Telecaster. Negli anni successivi mi sono trasferito a Roma per frequentare il corso di Economia all’Università La Sapienza portando con me la voglia di approfondire l’arte della liuteria e fu così che ho iniziato a frequentare i maestri Daniele Cardoni e Luca Cesaroni. Dalle semplici operazioni di setup e customizzazione ho approfondito anche l’arte della costruzione. Mi sono iscritto alla civica scuola di liuteria di Gubbio. Ma dopo un po’ ho abbandonato questa idea per dedicarmi imperterrito a ciò che ho sempre amato. Ho frequentato corsi privati ma solo grazie al contatto diretto con musicisti della capitale ho affinato la mia tecnica per quanto riguarda le regolazioni sugli strumenti. Non per ultimo, ho fatto tesoro dei consigli dei maestri liutai. Nel 2010 sono ritornato nella mia terra e ho deciso di aprire il mio laboratorio dove tuttora mi occupo della costruzione e della customizzazione di strumenti a corda.

Achia Guitars: intervista con Angelo Chiarappa

K: Ti ispiri a qualche liutaio in particolare?
AC: Oggi giorno sul mercato esistono vari marchi industriali che propongo strumenti eccellenti. Ma non tutti lo fanno ancora con passione. Uno dei pochi costruttori che stimo è sicuramente Paul Reed Smith al quale non nego la mia ispirazione.

K: Qual’è l’aspetto più importante durante la costruzione di uno strumento?
AC: Prima di arrivare alla costruzione vera e propria dello strumento adoro la parte della progettazione: è li che si decidono forma, suono,estetica e tipologia dello strumento.

K: Perché un musicista dovrebbe scegliere un tuo strumento invece che uno, sia pur di qualità, ma industriale?
AC: Come dicevo prima, in commercio esistono svariati strumenti che possono soddisfare le nostre esigenze di chitarrista, ma un musicista, un appassionato che si rivolge a un liutaio, lo fa perché sta cercando uno strumento unico. Unico nel suono, nella forma ma soprattutto uno strumento che traduca in musica ed emozione il suo pensiero e modo di essere. Io cerco di essere semplicemente il tramite, il traduttore tra il musicista e il suo strumento.

Achia Guitars: intervista con Angelo Chiarappa

K: Hai una configurazione preferita legni-elettronica-hardware? Perché?
AC: La chitarra è un’alchimia di fattori. Pertanto la materia prima è fondamentale. Credo che non esista la soluzione/configurazione ideale di strumento. Ogni strumento è a sé stante. Potremmo però adattarlo al genere o alla situazione. Personalmente prediligo una soluzione Corpo in Alder, top in Maple, manico anche in Maple con barre di carbonio, ponte a due pivot, configurazione pickup HSS. La vedo molto adatta a diversi generi.

K: Che consiglio daresti a chi ha deciso di comprare uno strumento di liuteria, invece che industriale?
AC: Un consiglio che posso dare a chi si rivolge a un liutaio per acquistare o farsi costruire una propria signature è di parlare tanto con il tecnico e dare più informazioni possibili. Poi tocca all’esperienza e alle capacità del liutaio interpretare al massimo queste indicazioni. Cercate di capire quanta passione e conoscenza tenta di trasmettere nel darvi spiegazioni.


Io vi consiglio di andare a trovare Angelo in laboratorio. Anche solo con una chiacchierata sono sicuro che fugherà molti vostri dubbi riguardanti la chitarra. E poi, perché no, potreste chiedergli di provare un suo strumento. Io l'ho fatto e adesso sono nei guai!

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

Achia Guitars: intervista con Angelo Chiarappa
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Davvero un grande!
di Storx [user #19716]
commento del 26/09/2013 ore 17:37:23
Ho avuto l'occasione di conoscere Angelo ed averlo come "compagno di banco" (e di tavola) durante i corsi di Liuteria dei maestri Luca Cesaroni e Daniele Cardoni. Oltre ad essere un grande professionista, è anche una persona squisita (tant'è che ci siamo visti più di una volta anche fuori le mura del Laboratorio), un favoloso musicista e (non in ultimo) un caro amico (amicizia maturata proprio tra un colpo di sgorbia ed una piallata del manico).
L'ha sempre contraddistinto un ottimo gusto estetico e musicale (oltre che un orecchio eccellente) ed un'attenzione che direi quasi maniacale ai particolari, senza dimenticare una piacevole vivacia e spiccato spirito di ricerca verso soluzioni sempre nuove.
Chissà, magari è proprio questo mix speciale di qualità a costituire uno degli ingredienti segreti delle sue opere d'arte!

Non posso che dire bene di lui! ;-)

Mi farebbe piacere, un giorno, poterlo ri-incontrare.

Un grande!
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La foto....
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 27/09/2013 ore 06:59:37
La prima foto che avete pubblicato è una achia dew..... Io ne ho una. Non aggiungo altro. La venderei solo per farmi fare una Egidio maggio signature, se vi informate e vedete sul tube i video di Egidio maggio capirete perché ..... Fantastiche chitarre.
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datemi un perchè
di francesco72 [user #31226]
commento del 27/09/2013 ore 15:20:00
ciao, in questo periodo (in attesa di shg) il sito è un fiorire di presentazioni di liutai nostrani, la cosa mi ha incuriosito ed ho fatto qualche ricerca su internet, rilevando che, mediamente, una chitarra di liuteria costa oltre i 2.500 euro. A questo punto mi sono fatto un giro su internet rilevando che se acquistassi su internet i pezzi per farmi una solid body come voglio io, poichè immagino sia questo il senso di ricorrere ad un liutaio, spenderei poco più di 1.100 euro, senza badare a risparmiare neppure sulla mascherina battipenna. Mi sorge allora una domanda: perchè un liutaio mi chiede 1.000 euro in più quando va bene? perchè il body ha la forma che voglio io? ok la manodopera (ma anche i siti che mi costruirebbero manico e body come voglio io la devono contare), però io ho fatto un conteggio da privato mentre ad un liutaio di singoli pezzi costeranno decisamente meno. Insomma, da quest'analisi casalinga temo di poter trarre una sola conclusione: molti prodotti di liuteria costano tanto perchè se ne vendono pochi, il che però (per un notissimo principio di economia) è anche speculare: se ne vendono pochi perchè costano molto.
Da qui la mia domanda: non è possibile invertire il trend? vendere molte chitarre di liuteria perchè costano poco? Ovviamente so che un prodotto di liuteria non potrà mai costare come uno industriale, però tra una sette corde prs a 700 euro ed una di liuteria a 3.000 non immagino nemmeno di pensare di avere un dubbio (seppure inconscio) su quale scegliere.
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Re: datemi un perchè
di Kitarraman [user #23442]
commento del 28/09/2013 ore 10:31:13
Perché al liutaio non paghi solo il costo dei materiali in sé, paghi anche le ore di lavoro che lui dedica al tuo progetto. Prendere i pezzi e assemblarla da te costerà sempre di meno perché nelle fabbriche dove vengono prodotti manici e corpi si ha più forza lavoro (ergo, si impiega meno tempo) e la scelta dei legni dovrebbe (può anche andare diversamente) essere più grossolana di quella fatta da un liutaio.
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Re: datemi un perchè
di francesco72 [user #31226]
commento del 28/09/2013 ore 11:59:42
scusa, ma questo non risponde alle mie domande. Comprendo che la "differenza" la fa il lavoro del liutaio, ma il mio quesito era proprio questo: come mai tale intervento è così costoso. Premesso che al liutaio ciò che io pago € 1.000 ne costerà 5 o 600, il gap mi pare molto ampio (parliamo di almeno 2000 euro) anche perchè io faccio il paragone con chitarre che i liutai hanno già a catalogo, quindi non c'è da dedicar tempo ad uno studio o alla progettazione. Comprendo la cura del dettaglio, ma non penso che manico body e tastiera vengano fatte con scalpello e martello; benchè pezzi singoli saranno fatte a macchina, ripeto con grande cura ed attenzione, ma ci vorranno i 10/15 minuti che la macchina impiega. Non voglio fare i conti in tasca al lavoro altrui e non ne sarei capace, ma vorrei tornare al fulcro del mio intervento: temo che il prezzo (a mio parere) molto alto sia dovuto al piccolo numero di pezzi venduti, per cui se i pezzi costassero meno, forse, se ne venderebbero di più.
Rispondi
Re: datemi un perchè
di Pinus [user #2413]
commento del 28/09/2013 ore 13:00:22
Prova tu stesso a cimetarti nella costruzione di una chitarra, in cui impieghi molta fatica e decine di ore del tuo tempo. Un conto è parlare un altro è far andare le mani, si fa fatica e ci vuole abilità, e quindi il proprio tempo e la propria esperienza è giusto che siano remunerati.
Il bello della liuteria è proprio nell'apporto umano al progetto e alla realizzazione , e alla conseguente unicità del pezzo. Senza contare l'estrema personalizzazione, non basta scegliere l'essenza di un legno, ma anche legni della stessa essenza sono diversai e qui si può scegliere il pezzo vero e proprio(che diventerà top, un manico, un body, una tastiera).
Poi se butti un pezzo di legno sotto una cnc quella ti fa sempre la stessa chitarra e siamo d'accordo.
Non tutti sono in grado di apprezzare la differenza tra uno strumento di liuteria fatto a mano e uno fatto da una macchina e quindi c'è chi preferisce legittimamente l'una o l'altra soluzione, anche per motivi economici.
Però come sottolinei il fatto che una chitarra di liuteria costa 2000 euro, bisogna sottolineare anche che molte chitarre top di gamma di marchi blasonati costano pure di più , nonostante siano fatte a cnc e non ci sia una vera e propria personalizzazione e scelta sui legni e su altri particolari.
Alla fine qualsiasi cosa gli butti sotto la cnc , sempre lo stesso lavoro impiega nel realizzarlo.
Quindi l'interrogativo è, dando per assunto che la differenza di costo dei materiali (legno, hardware, pickup) tra una chitarra economica e una top non è cosi rilevante, ha senso pagare 300 euro per una squier e 3000 e passa per una custom shop, che alla fine sono tute e due fatte con la stessa macchina e la cui differenza di costo sui materiali e lavorazioni aggiuntive e di gran lunga inferiore alla differenza sul prezzo finale?
A quel punto forse sarebbe meglio rivolgersi alla liuteria artigianale, secondo me
Rispondi
Re: datemi un perchè
di Kitarraman [user #23442]
commento del 28/09/2013 ore 13:16:37
Pinus mi ha battuto sul tempo. Ci sono anche liutai che lavorano diversamente, come Michelutti. Tempo addietro lo telefonai per farmi fare un preventivo: sua risposta ? "Dimmi prima quanto vuoi spendere che io mi muovo nel budget limite che mi imponi tu". Ho sentito di persone che da Carlos si son fatti costruire body e manici per 700 €. Sul fatto che il CNC faccia tutto il lavoro al posto del liutaio, fa la parte più grossa di sicuro, ma i lavori millimetrici quelli sono sempre fatti a mano!
Rispondi
ciao, complimenti per la cover!! ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 27/09/2013 ore 21:20:4
ciao, complimenti per la cover!!
Chiarappa è un ottimo e valido liutaio, ma come molti suoi colleghi affetto dalla sindrome del capisco tutto io e e quindi si fa come dico io..
credo che chi fa questo mestiere debba ascoltare di più i desideri dei clienti e capire le loro aspettative..
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Aggiungerei ai costi anche le ...
di fender64 [user #14522]
commento del 30/09/2013 ore 09:14:15
Aggiungerei ai costi anche le tasse che l'artigiano deve pagare e lo sfruttamento della sua esperienza che non tutti abbiamo.
Rispondi
comunque non ho ancora avuto risposta
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/09/2013 ore 19:31:41
Mi duole ma non trovo convincente l'indicazione di pinus: in primo luogo il liutaio non ti fa la chitarra a mano, ma a macchina, poi la rifinisce; inoltre una chitarra elettrica non è un particolare della Ducati, per cui dubito che fatto a macchina e rapidamente rifinito a mano possa esser meno che perfetto (ripeto parliamo di solid body, non delle acustiche di segovia). Non condivido neppure il fatto che il prezzo dei materiali di una economica e di una top di gamma sia uguale: tu stesso puoi comprare 6 meccaniche harley benton a 16 euro e 6 schaller a 186, per non parlare di ponte e pick up. Condivido che il prezzo delle top di gamma sia eccessivo, ma sta proprio qui il mio interrogativo: alla fine con 3000 euro posso prendere una supergibson (che, per inciso, paga una rete di mercato assai più ampia di quella del liutaio) o una chitarra di liuteria che suoni come una supergibson, dov'è il plus?
Quanto all'esperienza è un'arma a doppio taglio: immagino che più uno è esperto, meno debba lavorare per raggiungere i risultati di un meno esperto (almeno nel mio lavoro è così) e poichè ho espressamente indicato di aver preso a riferimento modelli già a catalogo direi che l'esperienza ormai è fatta. Non vorrei esser frainteso, perchè non ho nulla contro i liutai, però se uno di loro mi dicesse che (e mi spiegasse perchè) è impossibile produrre 10 chitarre a 700 euro anzichè 3 per la stessa cifra sarei contento.
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