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Se, rivalvolando, io dovessi...
Se, rivalvolando, io dovessi...
di [user #9523] - pubblicato il

La sostituzione delle valvole è un procedimento spesso preso sotto gamba dai chitarristi. Trovare le valvole adatte è meno scontato di quanto si creda, anche quando vengono fornite, come si suol dire, "matched".
La sostituzione delle valvole è un procedimento spesso preso sotto gamba dai chitarristi. Trovare le valvole adatte è meno scontato di quanto si creda, anche quando vengono fornite, come si suol dire, "matched".

Scimmiottando l'inizio di un celebre brano musicale vorrei riproporre il tema delle valvole accoppiate dai vari distributori, anche in considerazione del fatto che il surplus sul prezzo di listino non è certamente irrisorio.
Il punto fermo è che, acquistando una coppia o un quartetto di finali definite giustamente matched perché selezionate per emissione e secondo altri parametri, non si ottiene il tanto agognato equilibrio se non si provvede anche all'acquisto di una valvola sfasatrice che abbia parità di emissione.

Se, rivalvolando, io dovessi...

Normalmente la sfasatrice è un doppio triodo tipo 12AX7 o 12AT7, quindi praticamente due entità distinte racchiuse nello stesso involucro che possono essere molto dissimili tra di loro riguardo ad alcuni parametri, pur conservando la medesima tipologia.

TAD e Tube Town da qualche tempo forniscono questo tipo di servizio, selezionando valvole che contengano due triodi abbastanza simili, mai identici, tra di loro e normalmente queste sfasatrici si collegano in configurazione catodo comune. Ma le due resistenze anodiche?
Bisogna accoppiare anche quelle e sceglierne due che abbiano un identico valore in ohm, altrimenti tutto si vanifica perché mutano le correnti.

Da qualche anno, amplificatori con tensione negativa regolabile portano resistenze da 1 ohm/2 watt sui catodi delle valvole finali.
Questo sollevamento da massa rende possibile una misurazione abbastanza accurata della corrente dissipata, ma la misurazione risulta attendibile solo quando il valore di queste resistenze è identico, quindi anche per queste componenti si rende necessario un accoppiamento.

Riguardo poi al successivo aggiustamento della tensione negativa, a quegli inutili ritocchi che vengono operati sul bias per rivitalizzare valvole spompe o quasi, c'è da dire che il decadimento fisiologico di un tubo non può essere compensato in alcun modo, ma solamente goduto nella sua variazione di voce, in quella rocità quasi innaturale che per alcuni stili non conosce paragoni, nell'amabile e nostalgica anima del blues o nell'esile e afona voce di alcuni brani jazz.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

Se, rivalvolando, io dovessi...
elettronica valvole
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Un inchino al sommo Gwynnet ...
di Blackmama [user #27591]
commento del 05/10/2013 ore 12:09:51
Un inchino al sommo Gwynnet
"c'è da dire che il decadimento fisiologico di un tubo non può essere compensato in alcun modo, ma solamente goduto nella sua variazione di voce, in quella rocità quasi innaturale che per alcuni stili non conosce paragoni, nell'amabile e nostalgica anima del blues o nell'esile e afona voce di alcuni brani jazz."
La tua competenza trasuda dai tuoi articoli e leggerli è un piacere
Rispondi
Re: Un inchino al sommo Gwynnet ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 05/10/2013 ore 21:15:18
oltre alla competenza trasuda anche tanto amore, tanta passione.
Rispondi
grande Gwynnet!!! sei la mia ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 05/10/2013 ore 15:07:57
grande Gwynnet!!! sei la mia Bibbia!!!
Rispondi
Grandissimo!
di Cryst975 [user #11528]
commento del 05/10/2013 ore 18:43:06
Inutile ripetere i complimenti che ti sono stati fatti per ogni tuo articolo...anche questo è veramente interessante.
Ma perché non scrivi un corso completo con cui noi poveri chitarromani possiamo imparare tutto ciò di cui abbiamo bisogno per capire come funzionano i millemila aggeggi di cui ci circondiamo?

Saluti!
Rispondi
Grande Gwinnet ottimo articolo come ...
di andreaibanez1 [user #25183]
commento del 05/10/2013 ore 21:20:44
Grande Gwinnet ottimo articolo come sempre!!!!!
Rispondi
Re: Grande Gwinnet ottimo articolo come ...
di Claes [user #29011]
commento del 09/10/2013 ore 11:38:11
A quando dunque un libro come già suggerito in pagina? Sarà in Italiano percui molto più comprensibile per noi tutti! Sarebbe davvero utile, ma ci vuole un lavoro immenso e lunghissimo per questo tipo di lavoro... A un certo punto vi erano le valvole russe - come l'è andata a quei tempi?
Rispondi
A questo punto...
di invioinvio [user #30752]
commento del 05/10/2013 ore 22:37:26
.....dopo averti fatto i miei complimenti (anche se non ne capisco una cippa!!!)..mi perdonerai se ne approfitto per farti una domanda...ho un marshall valvestate 8080 dal 1995 circa con una ECC83...ora, come me ne accorgo se è da cambiare? cambiandola con un'altra potrei cambiare il suono dell'ampli? (...lo so le domande sono due!) grazie gwynnet
Rispondi
Re: A questo punto...
di gwynnett [user #9523]
commento del 06/10/2013 ore 02:25:49
lascia quella fino a quando il suono ti piace

se proprio volessi cononoscerne lo stato di usura l'unica soluzione è esaminarla con un provavalvole ma non è un lavoro tuo
Rispondi
Re: A questo punto...
di invioinvio [user #30752]
commento del 06/10/2013 ore 07:36:57
ok grazie1000
Rispondi
Re: A questo punto...
di Fabione72 [user #28527]
commento del 09/10/2013 ore 09:45:37
Premettendo che anche io della tecnologia che sta dietro alle valvole non ne capisco un casPio, ma di recente ho cambiato le mie 6L6 (ho dovuto... una si era letteralmente "spenta" :D) .

Il mio Tweaker montava delle 6V6 prodotte da Ruby.

Al loro posto ne ho montate 2 prodotte da JJ (matched per sicurezza, ma senza aggiustare il bias: cathode biased).

Ti posso assicurare che solo cambiando il costruttore il suono cambia un bel po :)

Mi sono fatto un giro in internet e ho scoperto siti di gente che se ne va in giro a suonare con il Tweaker, installando di volta in volta le valvole più adatte per l'occasione... pensa un po te :D

ciau
Rispondi
Re: A questo punto...
di invioinvio [user #30752]
commento del 09/10/2013 ore 21:52:38
grazie fabione! buono a sapersi!
Rispondi
sfasatrice bilanciata?
di Zanna [user #8891]
commento del 06/10/2013 ore 10:04:15
Approfittando dell'occasione per ringraziare gwynnet per le perle di saggezza che ci propone ogni volta e che leggo sempre molto volentieri, gli chiedo una cosa: ha senso ricercare e spendere soldi in più per avere una sfasatrice a triodi bilanciati per cercare di garantire al nostro push-pull di lavorare in maniera simmetrica il più possibile e poi, come fa la maggior parte della gente e dei tecnici, tarare banalmente il bias al "70 - 75 % della dissipazione massima" della valvola senza neanche controllare la distorsione di incrocio con un oscilloscopio?
Il tutto, ovviamente, riferito non all'hi-fi esoterico ma a quegli aggeggi dalla bassissima fedeltà usati per amplificare la chitarra che ci piacciono tanto.

Grazie,
ciao!

Zanna
Rispondi
Re: sfasatrice bilanciata?
di gwynnett [user #9523]
commento del 06/10/2013 ore 12:47:52
la sfasatrice con triodi bilanciati è un ottimo completamento nell'uso di finali accoppiate e garantisce agli apparecchi con cathode bias un funzionamento ottimale
citiamo il mitico Ac30: le quattro el84 lavorano a gruppi di due in parallelo, hanno parametri molto simili e quindi, con una sfasatrice scelta tutto va per il meglio ma questa scelta non influenza minimamente la distorsione di cross over

in apparecchi con tensione negativa modificabile da parte dell'utente la parità della sfasatrice e l'uso di finali accoppiate si rivela ancora un'ottima operazione ma il top si raggiunge immettendo due regolazioni di bias, una per ogni ramo, cioè due trimmer con relativo circuito
in questo modo è possibile regolare la corrente su ogni valvola con una precisione del decimo di mha

qualcuno dirà che non serve ed io lo confermo ma questo scritto è nato dalla visita di un accordiano nel mio antro che mi chiedeva di controllare la corrente su due 6l6 che aveva acquistato in accoppiamento pagando la modica cifra di 129 euro

personalmente non uso valvole accoppiate ma adotto la soluzione della doppia regolazione che si rivela sempre il mezzo migliore per ottenere una vera parità
Rispondi
Re: sfasatrice bilanciata?
di Zanna [user #8891]
commento del 06/10/2013 ore 14:38:12
129 euro due 6L6?
spero che la loro durata e usura fosse garantita in eterno ;-)

Comunque anche secondo me l'ideale sarebbe un negativo regolabile per ogni ramo, ma dalla mia (relativamente breve) esperienza non mi è mai capitato un amplificatore per chitarra commerciale con tale caratteristica, pertanto ci si ingegna come si può con valvole "matched", sempre che lo siano veramente...

Grazie,
a presto!

Zanna
Rispondi
Re: sfasatrice bilanciata?
di Floyd [user #143]
commento del 07/10/2013 ore 10:16:4
se tenti di eliminare la distorsione di crossover, finisci per tarare il bias troppo caldo, inoltre non la eliminerai mai del tutto.
il sistema migliore è sempre quello di tarare rimanendo nei valori sicuri di funzionamento della valvola e poi sistemando la regolazione in base al suono.
a un mio amico piace il suono dell'ampli con una dissipazione a riposo regolata intorno al 55%. il mio gusto varia a seconda dell'ampli, ma diciamo che in generale preferisco il suono intorno al 65%.
sono d'accordo che la regolazione su ogni valvola finale sia il massimo, purtroppo quasi nessuno la monta negli amplificatori in commercio.
mi piacerebbe avere, e se trovo un'occasione lo acquisto, un provavalvole di quelli buoni, per i motivi elencati da Gwin.
ciao
Rispondi
Re: sfasatrice bilanciata?
di sebastian [user #3527]
commento del 07/10/2013 ore 15:46:38
Concordo appieno,si finisce per tarare bias molto alti valutando la distorsione di incrocio,anche perchè ci sono altri parametri che influiscono sul bilancio di uno stadio push-pull (tipo di invertitore di fase,trasformatore di uscita con particolare pattern di avvolgimento,quantità di retroazione) e credo che tutto ciò porti a disorientare l'utente novizio che si affaccia sul magico mondo del funzionamento dei finali push-pull e del bias in generale. Senza pensare che molti non hanno nemmeno un oscilloscopio capace di valutare certe entità basse di crossover perchè hanno uno schermo a fosfori verdi starato e col fascio grossolano ahahaha.... ;-) più utile ad essere pignoli un distorsiometro audio ma ribadisco che sono tutte cose utili in hi-fi mentre in questo campo ok si deve badare alla qualità intrinseca del circuito ma anche molto al "feeling" del suono,quindi se alcune imperfezioni causano un effetto piacevole sul suono,ben venga.....

Rispondi
:-)
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 06/10/2013 ore 11:28:1
Caro Paolo,alla fine il responso è "non se ne esce....".....e se poi magari la Luna non è nella posizione giusta,al momento del cambio valvola....siamo fritti!! ;-)
Un saluto (quanti tonni hai pescato?)
Rispondi
Aggiungerei anche la problematica (che ...
di sebastian [user #3527]
commento del 07/10/2013 ore 16:05:06
Aggiungerei anche la problematica (che poi è ipotetica,perchè poi a noi l'effetto ci piace...) che poi molti invertitori di fase classici hanno resistenze di anodo diverse di natura,per compensare varie cose,in pratica sono un pò sbilanciati di natura per conto loro,oltre ad avere diverse impedenze di uscita quindi tagli di frequenza diversa in quantità lievissima accoppiandosi alle valvole finali e quindi in un sistema push pull reazionato qualche variazione di fase sicuramente avviene. Però il suono alla fine tutto sommato ci piace :D
Tutto sommato alla fine per il mio gusto sonoro ciò che cerco ed apprezzo sono le finali accoppiate oltre che per corrente anodica anche per transcoduttanza e lo stesso valore più alto possibile. Il feeling di suono di un finale con 4 EL34 con Gm di 2.8 e altre 4 con Gm di 6.5 lo sento parecchio.
Alla fine se ho differenze molto piccole di bias tra una finale e l'altra di una coppia che mi causa una distorsione di crossover lievissima,direi che in questo campo dell'amplificazione è tollerabile.
Piuttosto nessuno ci pensa ma è più facile causare casini su finali a stato solido per esempio usando mosfet non strettamente selezionati bene : ebbene si,anche in quel caso ci vogliono i transistor matched,solo che poca differenza nelle valvole non fa nulla e suona tutto bene o male regolarmente,mentre nello stato solido spesso ti salta il finale senza ragione perchè un IGBT tirava 8 mA più dell'altro (che col caldo sulla giunzione poi si moltiplicano....)
Rispondi
Re: Aggiungerei anche la problematica (che ...
di Floyd [user #143]
commento del 07/10/2013 ore 17:50:18
da tempo acquisto soltanto selezioni di Tube Amp Doctor, proprio per il motivo che nelle loro valvole è indicato il valore di transconduttanza e di corrente anodica, così so in anticipo come quella valvola reagirà in quel circuito, o perlomeno, con un'ottima approssimazione.
non sono un tecnico, né un esperto, ma ho notato che a valori più bassi di PC (Plate Courrent) corrispondono valori più alti di TC (transconduttanza).
non sopporto i codici-colore della Mesa Boogie e Fender, o i codici numerici della Groove Tubes (che sembrano i voti alle elementari di una volta, da 1 a 10 :-)
per i costruttori di ampli, l'utente non deve farsi domande sul bias e sulle valvole, deve solo comprare le loro selezioni, e sostituire le vecchie col bollino giallo con altre nuove stesso colore di bollino, eccheccazzzz, che boiata.
ben vengano questi articoli che ogni tanto rischiarano qualche dubbio anche ai non addetti ai lavori.
ciao
Rispondi
Se posso aggiungere...
di cviviani [user #5519]
commento del 08/10/2013 ore 15:32:10
Se posso aggiungere un commento, da incompetente ho trovato una ottima
"trattazione" del phase inverter sul libro "Designing Tube Preamps for Guitar and Bass"
di Merlin Blencowe.

Tra le altre cosa spiega la differenza tra le resistenze sui due anodi ( tipo 82K e 100K ),
che ad un becerone come me era parsa sempre incomprensibile...
Rispondi
IMHO
di strato78 [user #17091]
commento del 08/10/2013 ore 19:15:3
Il discorso del buon vecchio Gwyn è ineccepibile in linea teorica, ma va da sè che molti utenti non immaginano che le soluzioni adottate per gli stadi sfasatori in uso oggi risalgono alla prima metà del secolo scorso, quando un certo bilanciamento dei doppi triodi (le varie ecc81/12at7-ecc83/12ax7)-ecc.ecc.) era la regola per costruttori come RCA, Telefunken, Philips, Mullard, General Electrics, Westinghouse (e non solo) specialmente perché attrezzature, materiali e metodi restarono immutati dal periodo bellico (è ben nota la grande qualità delle valvole militari siglate JAN (Joint Army-Navy).

Partendo dalle proprietà delle valvole del tempo, era facile calcolare che (a triodi bilanciati) il triodo non invertente (con il condensatore di griglia a massa) avesse un guadagno inferiore del 5/10% rispetto al triodo invertente (quello con condensatore di griglia collegato allo stadio precedente): per convenzione, per i valori dei resistori disponibili all'epoca e fatto salvo il valore di 100K del resistore anodico del triodo non invertente, si adotto (negli USA) il valore standard di 82k bilanciando alla meglio il triodo invertente. In Europa si è proceduto per imitazione.
Tra l'altro questa soluzione permette di godere di un contenuto armonico maggiore a discapito di un non perfetto bilanciamento, ottenibile utilizzando i valori 91k/100k invece dei classici 82k/100k: il miglioramento è visibile all'oscilloscopio e consente di evitare tarature estreme sulle finali.
Ovviamente la cosa potrebbe sembrare poco apprezzabile invece non lo é:
all'aumentare del livello di segnale proveniente dal preamp alla sfasatrice, aumenta la distorsione.
L'immenso Dumble, prima di strutturare il suo ODS, modificava i blackface aggiugendo un trimmer lineare tra i due resistori anodici dello stadio sfasatore e l'alimentazione degli stessi.

Questo per dire che l'attenzione della vecchia volpe, autrice di questo articolo, non è vana:
a casa potresti non sentirlo... forse in un pub nemmeno... oltre potresti non riconoscere il tuo amplificatore, specialmente se di wattaggio importante.

Soluzione per i costruttori:
- selezione dei valori 91k/100k (o valori standard e trimmer 20k Lin da 1W per i talebani)
- eventuale doppio bias (così poi anche le finali dagli accoppiamenti maldestri possono suonare come Dio comanda) e che l'autore dell'articolo sperimentava in tempi non sospetti (visto personalmente con i miei occhi termoionici).

Scusate la mia brevità! :)

Rispondi
Re: IMHO
di gwynnett [user #9523]
commento del 08/10/2013 ore 21:52:17
grazie all'amico Cristian per il magnifico intervento ed un invito ad intervenire con maggiore frequenza in senso mumerico e non sinusoidale

Rispondi
Re: IMHO
di strato78 [user #17091]
commento del 09/10/2013 ore 12:59:31
:)
Rispondi
una domanda:
di 0dBm [user #13012]
commento del 15/10/2013 ore 23:41:36
è però altrettanto vero che molti asseriscono che una piccola quantità di sbilanciamento favorisca la generazione di armoniche pari, che sembra garantiscono una maggiore ricchezza e spessone al suono, sia nello stadio sfasatore che nello stadio finale. Allora mi domando: è forse per questo motivo che, specialmente (ad esempio) i primi Orange, montavano entrambe le resisteze del long-tailed pair da 100k?
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